Il 14 novembre 1974 Pierpaolo
Pasolini scrive per il Corriere della Sera un articolo che diventa subito una
pietra miliare dell’opera del poeta friulano. Si intitola “Che cos’è questo
golpe?” ma è più noto come “Il romanzo delle stragi”, titolo che l’autore gli
attribuirà negli Scritti Corsari. Si parla di stragi ma non è questo che ci
interessa. In un passaggio Pasolini descrive un metodo di indagine, un modello
di analisi dei fatti che dovrebbe ispirare chiunque si interessi di cose
pubbliche: “Io so perchè sono un
intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di
conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o
che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi
disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che
ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l’arbitrarietà, la follia e il
mistero”. Nella storia che proveremo a raccontare cercheremo di essere
fedeli al metodo pasoliniano, ossia orientati a ricostruire l’interezza a
partire dal frammento e da fatti che sembrano lontani, autonomi e scollegati
tra loro.
Partire sempre da Adamo ed Eva.
E’ un’operazione necessaria per comprendere la scena generale e comporre il
mosaico. L’inizio della storia risale ai giorni precedenti il ballottaggio del
20 e 21 maggio 2012. Sagramola e Urbani calano gli ultimi assi per aggiudicarsi
la vittoria finale. Sagramola spinge a tutta forza sul lavoro. E lo fa con un
manifesto bianco e azzurro dove elenca tre punti chiave, accompagnati da uno
slogan: “Dai priorità al lavoro”. Il punto saliente è il primo, con il quale il
candidato del centrosinistra promette 5.000 giornate di lavoro per disoccupati,
cassintegrati monoreddito ed esodati. Con il lavoro non si scherza mai. Men che
meno in tempi da lupi come quelli che viviamo. Sagramola vince ma non convince
e sa che non può esimersi dal dare una risposta a quell’impegno. Magari non
saranno 5.000 ore ma qualcosa che sia riconducibile a quello speranzoso
annuncio bisogna farla, perchè chi vince paga pegno.
Non è trascorso neppure un mese
dall’elezione di Sagramola a Sindaco di Fabriano e viene approvata la legge 92
di riforma del mercato del lavoro, nota alle cronache come Legge Fornero. Si
tratta di un dispositivo complesso e controverso che, tra l’altro, aggiorna anche
la disciplina dei “buoni lavoro”, i cosiddetti voucher. Di che si tratta? Di un
sistema di pagamento del Lavoro occasionale accessorio, cioè di quelle
prestazioni lavorative svolte al di fuori di un normale contratto di lavoro,
ossia in modo discontinuo e saltuario. I buoni, acquistabili singolarmente o in
“multipli” da cinque (non divisibili) hanno un valore di 10 euro ciascuno, che
comprende sia la retribuzione sia la contribuzione previdenziale e assicurativa.
Il valore netto in favore del lavoratore è di 7,50 euro.
Il 23 ottobre 2012 a Fabriano si
riunisce il Comitato dei Sindaci dell’Ambito Sociale Territoriale n°10,
aggregazione intercomunale che rientra a pieno titolo in quella moltiplicazione
dei pani e dei pesci che è parte integrante di una visione sovietica e
inefficiente dell’intervento pubblico. Sono presenti Sagramola, il Sindaco di
Cerreto d’Esi Alessandroni e l’assessore Varani, delegata dal Sindaco di
Sassoferrato. Assenti il Sindaco di Genga e quello di Serra San Quirico. Ma per
quale ragione viene indetta questa riunione a las cinco de la tarde? Per approvare un progetto di intervento
finalizzato al contrasto dell’esclusione sociale e della povertà. Un progetto
finalizzato al raggiungimento di due obiettivi: collegare il contributo a una
prestazione lavorativa e ricorrere al voucher lavoro per lavori di pubblica
utilità come la manutenzione del verde, lavori di pulizia, manutenzione di
parchi e varie ed eventuali.
Il Comitato dei Sindaci decide,
quindi, di erogare 200 euro lordi a fronte di 24 ore di attività lavorativa (di
cui 4 di attività formativa e orientamento al lavoro) e di pagare queste
prestazioni ricorrendo ai voucher lavoro. I buoni lavoro corrispondono a un
monte ore complessivo di 1.240 ore di cui 620, pari al 50% del totale,
riservate a Fabriano. Per attivare l’operazione è necessario ricorrere a un
bando pubblico e alla definizione di criteri anagrafici e sociali, accompagnati
da uno specifico schema di punteggio e da una chiara individuazione dei
destinatari: disoccupati, lavoratori in mobilità e cassintegrati. Nella
richiesta di ammissione viene anche riportato un punto che fa riferimento alla
sottoscrizione di un accordo che disciplini l’orario, le modalità e la durata
delle prestazioni. Le domande in possesso dei requisiti previsti e quindi
ammissibili in graduatoria per quanto riguarda Fabriano sono 239. Ne vengono
selezionati 35.
E’ una bella squadra, la città è grandina e anche abbastanza sporca. C’è parecchio da pulire e molta manutenzione da garantire. Un bel
progetto e una bella idea che, fatti due conti, costa pure poco e produce ricadute sociali positive. Trentacinque persone sguinzagliate nel territorio comunale
possono fare molto. In città e nelle frazioni. Ma c'è un problema: nelle frazioni no. Perchè quella è
un’altra storia. Anzi, diciamo che è il cuore di questo racconto dove accade come nel
Macbeth, con le streghe che gridano che "il bello è brutto e il brutto è bello".
Un'altra storia che comincia a metà dicembre 2012, quando il responsabile del servizio Assetto
del Territorio sigla una determina in cui si parla di lavori e manutenzioni. Lavori che somigliano
tanto a quelli coinvolti nel progetto voucher e che riguardano solo e soltanto le
frazioni. Ma questa è materia di prossime puntate, dato che in ogni
giallo che si rispetti bisogna sempre sfogliare fino all’ultima pagina per conoscere il nome dell’assassinio. (1 puntata. Segue)
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RispondiEliminagià dalla prima puntata gli elementi di riflessione sono notevoi!!! detti " è necessario ricorrere a un bando pubblico e alla definizione di criteri anagrafici e sociali, accompagnati da uno specifico schema di punteggio e da una chiara individuazione dei destinatari: disoccupati, lavoratori in mobilità e cassintegrati. Nella richiesta di ammissione viene anche riportato un punto che fa riferimento alla sottoscrizione di un accordo che disciplini l’orario, le modalità e la durata delle prestazioni" mi domando ingenuamente se anche solo una di queste prescrizioni sia stata rispettata, visto che tutto è trincerato e secretato sotto lo spettro di violazioni della legge sulla privacy!!! poi leggo che tutto vale tranne che per le frazioni, chissà per quale motivo, forse perchè le frazioni devono incassare il corrispettivo di qualche decina di voti a favore di questo o quel consigliere? prassi normale nella dialettica politica m ma di dubbia moralità, attendo con ansia la seconda puntata, il patos aumenta , come immagino aumenteranno i post a seguire questo. Muratori Davide
RispondiEliminaEsempio lampante di spreco di denaro pubblico e di incapacità. Nemmeno a zappare si possono mandare questi signori, zapperebbero l'asfalto invece della terra.
RispondiEliminaBravo Simonetti! saper raccontare i fatti e renderli appassionanti è una dote rara. Avanti così
RispondiEliminaStai facendo molto per questa città anche se nessuno te lo dirà mai. Mi faccio interprete del pensiero di molti. F.R.
RispondiEliminaMi associo a questo pensiero
EliminaIl regime speciale delle frazioni a cui hai accennato già fa immaginare i protagonisti. Poveri noi
RispondiEliminaLa vera sconfitta non è ritrovarci qui a parlare di un vaucher populistico per pochi beneficiari, denunciando magari i soliti favoritismi, ma che i nostri amministratori non siano stati capaci di promuovere delle politiche di lavoro socialmente utile, coinvolgendo i cassa integrati, a beneficio delle tante esigenze del bene collettivo e rendendo socialmente produttivi i soldi degli ammortizzatori sociali.
RispondiEliminaMa le buone notizie non mancano, perché la fiction televisiva Che Dio ci aiuti sarà girata a Fabriano, grazie al contributo economico della Regione Marche, Alleluia!
RispondiEliminaproprio vero ... Che Dio ci aiuti a venire fuori da sto macello!!!
EliminaPoi Alianetto si lamenta che non ci sono soldi per le rotatorie!!! Per fare un filmetto che guarderanno in 4 i soldi ci sono!!! Ma questo naturalmente rilancerà' l'economia del territorio !!! Non dimentichiamoci che non abbiamo nemmeno il wi-fi in sta fogna de città !!!
EliminaLeggi fra poco dove finiscono i soldi
EliminaSeguite la seconda puntata di domani....
RispondiEliminaDio ce la manni vona...qui pioee sul vagnato e sagramoletto è tranquillo arpigliaoo pure quarche kg....ahahahahahahahhh.. meditate gente... meditateeeeeeeeeeeeeee
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