8 maggio 2014

Comuni, comunanze e voucher



Il 14 novembre 1974 Pierpaolo Pasolini scrive per il Corriere della Sera un articolo che diventa subito una pietra miliare dell’opera del poeta friulano. Si intitola “Che cos’è questo golpe?” ma è più noto come “Il romanzo delle stragi”, titolo che l’autore gli attribuirà negli Scritti Corsari. Si parla di stragi ma non è questo che ci interessa. In un passaggio Pasolini descrive un metodo di indagine, un modello di analisi dei fatti che dovrebbe ispirare chiunque si interessi di cose pubbliche: “Io so perchè sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l’arbitrarietà, la follia e il mistero”. Nella storia che proveremo a raccontare cercheremo di essere fedeli al metodo pasoliniano, ossia orientati a ricostruire l’interezza a partire dal frammento e da fatti che sembrano lontani, autonomi e scollegati tra loro.

Partire sempre da Adamo ed Eva. E’ un’operazione necessaria per comprendere la scena generale e comporre il mosaico. L’inizio della storia risale ai giorni precedenti il ballottaggio del 20 e 21 maggio 2012. Sagramola e Urbani calano gli ultimi assi per aggiudicarsi la vittoria finale. Sagramola spinge a tutta forza sul lavoro. E lo fa con un manifesto bianco e azzurro dove elenca tre punti chiave, accompagnati da uno slogan: “Dai priorità al lavoro”. Il punto saliente è il primo, con il quale il candidato del centrosinistra promette 5.000 giornate di lavoro per disoccupati, cassintegrati monoreddito ed esodati. Con il lavoro non si scherza mai. Men che meno in tempi da lupi come quelli che viviamo. Sagramola vince ma non convince e sa che non può esimersi dal dare una risposta a quell’impegno. Magari non saranno 5.000 ore ma qualcosa che sia riconducibile a quello speranzoso annuncio bisogna farla, perchè chi vince paga pegno.

Non è trascorso neppure un mese dall’elezione di Sagramola a Sindaco di Fabriano e viene approvata la legge 92 di riforma del mercato del lavoro, nota alle cronache come Legge Fornero. Si tratta di un dispositivo complesso e controverso che, tra l’altro, aggiorna anche la disciplina dei “buoni lavoro”, i cosiddetti voucher. Di che si tratta? Di un sistema di pagamento del Lavoro occasionale accessorio, cioè di quelle prestazioni lavorative svolte al di fuori di un normale contratto di lavoro, ossia in modo discontinuo e saltuario. I buoni, acquistabili singolarmente o in “multipli” da cinque (non divisibili) hanno un valore di 10 euro ciascuno, che comprende sia la retribuzione sia la contribuzione previdenziale e assicurativa. Il valore netto in favore del lavoratore è di 7,50 euro.

Il 23 ottobre 2012 a Fabriano si riunisce il Comitato dei Sindaci dell’Ambito Sociale Territoriale n°10, aggregazione intercomunale che rientra a pieno titolo in quella moltiplicazione dei pani e dei pesci che è parte integrante di una visione sovietica e inefficiente dell’intervento pubblico. Sono presenti Sagramola, il Sindaco di Cerreto d’Esi Alessandroni e l’assessore Varani, delegata dal Sindaco di Sassoferrato. Assenti il Sindaco di Genga e quello di Serra San Quirico. Ma per quale ragione viene indetta questa riunione a las cinco de la tarde? Per approvare un progetto di intervento finalizzato al contrasto dell’esclusione sociale e della povertà. Un progetto finalizzato al raggiungimento di due obiettivi: collegare il contributo a una prestazione lavorativa e ricorrere al voucher lavoro per lavori di pubblica utilità come la manutenzione del verde, lavori di pulizia, manutenzione di parchi e varie ed eventuali.

Il Comitato dei Sindaci decide, quindi, di erogare 200 euro lordi a fronte di 24 ore di attività lavorativa (di cui 4 di attività formativa e orientamento al lavoro) e di pagare queste prestazioni ricorrendo ai voucher lavoro. I buoni lavoro corrispondono a un monte ore complessivo di 1.240 ore di cui 620, pari al 50% del totale, riservate a Fabriano. Per attivare l’operazione è necessario ricorrere a un bando pubblico e alla definizione di criteri anagrafici e sociali, accompagnati da uno specifico schema di punteggio e da una chiara individuazione dei destinatari: disoccupati, lavoratori in mobilità e cassintegrati. Nella richiesta di ammissione viene anche riportato un punto che fa riferimento alla sottoscrizione di un accordo che disciplini l’orario, le modalità e la durata delle prestazioni. Le domande in possesso dei requisiti previsti e quindi ammissibili in graduatoria per quanto riguarda Fabriano sono 239. Ne vengono selezionati 35. 

E’ una bella squadra, la città è grandina e anche abbastanza sporca. C’è parecchio da pulire e molta manutenzione da garantire. Un bel progetto e una bella idea che, fatti due conti, costa pure poco e produce ricadute sociali positive. Trentacinque persone sguinzagliate nel territorio comunale possono fare molto. In città e nelle frazioni. Ma c'è un problema: nelle frazioni no. Perchè quella è un’altra storia. Anzi, diciamo che è il cuore di questo racconto dove accade come nel Macbeth, con le streghe che gridano che "il bello è brutto e il brutto è bello". Un'altra storia che comincia a metà dicembre 2012, quando il responsabile del servizio Assetto del Territorio sigla una determina in cui si parla di lavori e manutenzioni. Lavori che somigliano tanto a quelli coinvolti nel progetto voucher e che riguardano solo e soltanto le frazioni. Ma questa è materia di prossime puntate, dato che in ogni  giallo che si rispetti bisogna sempre sfogliare fino all’ultima pagina per conoscere il nome dell’assassinio. (1 puntata. Segue)
    

14 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  2. già dalla prima puntata gli elementi di riflessione sono notevoi!!! detti " è necessario ricorrere a un bando pubblico e alla definizione di criteri anagrafici e sociali, accompagnati da uno specifico schema di punteggio e da una chiara individuazione dei destinatari: disoccupati, lavoratori in mobilità e cassintegrati. Nella richiesta di ammissione viene anche riportato un punto che fa riferimento alla sottoscrizione di un accordo che disciplini l’orario, le modalità e la durata delle prestazioni" mi domando ingenuamente se anche solo una di queste prescrizioni sia stata rispettata, visto che tutto è trincerato e secretato sotto lo spettro di violazioni della legge sulla privacy!!! poi leggo che tutto vale tranne che per le frazioni, chissà per quale motivo, forse perchè le frazioni devono incassare il corrispettivo di qualche decina di voti a favore di questo o quel consigliere? prassi normale nella dialettica politica m ma di dubbia moralità, attendo con ansia la seconda puntata, il patos aumenta , come immagino aumenteranno i post a seguire questo. Muratori Davide

    RispondiElimina
  3. Esempio lampante di spreco di denaro pubblico e di incapacità. Nemmeno a zappare si possono mandare questi signori, zapperebbero l'asfalto invece della terra.

    RispondiElimina
  4. Bravo Simonetti! saper raccontare i fatti e renderli appassionanti è una dote rara. Avanti così

    RispondiElimina
  5. Stai facendo molto per questa città anche se nessuno te lo dirà mai. Mi faccio interprete del pensiero di molti. F.R.

    RispondiElimina
  6. Il regime speciale delle frazioni a cui hai accennato già fa immaginare i protagonisti. Poveri noi

    RispondiElimina
  7. La vera sconfitta non è ritrovarci qui a parlare di un vaucher populistico per pochi beneficiari, denunciando magari i soliti favoritismi, ma che i nostri amministratori non siano stati capaci di promuovere delle politiche di lavoro socialmente utile, coinvolgendo i cassa integrati, a beneficio delle tante esigenze del bene collettivo e rendendo socialmente produttivi i soldi degli ammortizzatori sociali.

    RispondiElimina
  8. Ma le buone notizie non mancano, perché la fiction televisiva Che Dio ci aiuti sarà girata a Fabriano, grazie al contributo economico della Regione Marche, Alleluia!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. proprio vero ... Che Dio ci aiuti a venire fuori da sto macello!!!

      Elimina
    2. Poi Alianetto si lamenta che non ci sono soldi per le rotatorie!!! Per fare un filmetto che guarderanno in 4 i soldi ci sono!!! Ma questo naturalmente rilancerà' l'economia del territorio !!! Non dimentichiamoci che non abbiamo nemmeno il wi-fi in sta fogna de città !!!

      Elimina
    3. Leggi fra poco dove finiscono i soldi

      Elimina
  9. Seguite la seconda puntata di domani....

    RispondiElimina
  10. Dio ce la manni vona...qui pioee sul vagnato e sagramoletto è tranquillo arpigliaoo pure quarche kg....ahahahahahahahhh.. meditate gente... meditateeeeeeeeeeeeeee

    RispondiElimina

Sarà pubblicato tutto ciò che non contiene parolacce, insulti e affermazioni discriminatore nei confronti di persone