I giornali mettono in primo piano una notizia che anni fa sarebbe risultata degna di ogni possibile clamore ma che oggi è soltanto un simbolismo sfocato, una sorta di colpo di grazia comminato al termine di una lunghissima e trionfale carriera politica e imprenditoriale: la richiesta di condanna a otto mesi per Antonio Merloni, per il mancato versamento di circa 5 milioni di euro di contributi previdenziali nella fase appena precedente la dichiarazione d'insolvenza e l'apertura della procedura di amministrazione straordinaria del gruppo. Sono lontanissimi e dimenticati i tempi delle elezioni a furor di popolo, le migliaia di preferenze cumulate alternando porchetta e assunzioni, i cori di consenso al "contoterzismo" che pareva a tutti una scelta lungimirante e astuta, i rave party aziendali per Santa Lucia patrona degli occhi e dei metalmeccanici, le lingue spianate e le code scosse di capi, capetti e sodali sguinzagliati a redarguire, reprimere e riferire. La solitudine del monarca abbandonato è ormai cosa assodata e antica perchè, manzonianamente, al servo encomio subentra puntualmente il codardo oltraggio. Antonio Merloni condannato per evasione di contributi previdenziali è sinceramente cosa minore, un sussulto fuori tempo massimo, uno sfregio inutile e postdatato che non dà conto delle sue vere responsabilità, che non sono di impronta penale ma antropologiche e imprenditoriali. Antonio Merloni porta in dote una colpa oggettiva e smisurata: aver forgiato il peggio della mentalità fabrianese amplificandone i riflessi servili, aver creato uomini e donne Coccodè votati all'obbedienza, alla fedeltà e a un appagamento modesto e senza luce di cui oggi paghiamo fino in fondo il prezzo, con l'incapacità di uscire fuori dai paradigmi della rassegnazione e da un miracolismo che, pur di riprodursi all'infinito, una volta chiama in causa i cinesi e un'altra i cerretesi, nella ricerca continua di un surrogato, di un Antonio Merloni in do minore capace di riproporre e riprodurre quella vecchia severità, deresponsabilizzante ma generosa. E poi c'è l'altra colpa storica, l'aver agito nel suo gruppo industriale in totale e scontrosa solitudine, bruciando un patrimonio produttivo e una cultura industriale come fossero l'orto di casa, un giardino pensile popolato di yes man e di cani spelacchiati travestiti da leoni d'Africa che hanno fatto strage di reddito, di lavoro e di competenze. Nell'illusione tacitiana che per fare la pace sia sempre necessario farsi un deserto attorno. Antonio Merloni, in questo senso, non è stato un capitano d'industria nel senso più moderno del termine ma un Basileus, un sovrano bizantino convinto di essere il problema e la soluzione, zenith, nadir e azimuth del suo personalissimo microcosmo produttivo. La sua ostinazione quasi tragica, l'impossibilità di pensare oltre il metalmezzadro, una passione ancestrale e caratteriale per queste terre d'entroterra - mai condivisa col resto della dinastia familiare - ne hanno fatto il simbolo di un modello che ha brillato molto e molto a lungo ma senza avere dentro la magia della luce, che è stato capace di generare sviluppo e benessere ma senza uno straccio di quel progresso morale e culturale che avrebbe reso i fabrianesi cerebralmente autonomi e quindi intellettualmente immunizzati innanzi al sopraggiungere della "peste" economica e finanziaria. I molti meriti e le gravi colpe del Vecchio Patriarca meritano, quindi, un giudizio più approfondito ed equanime di quel "condannate Antonio Merloni" con cui si vuole sintetizzare e liquidare una storia imprenditoriale e politica che è stata considerata meritevole del più caldo furore popolare dalla stragrande maggioranza di una comunità fabrianese che oggi finge di non aver conosciuto quei fasti nefasti.
7 maggio 2014
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Articolo bellissimo e onesto. Complimenti
RispondiEliminaGrandeeeeee!!!!
RispondiEliminaVero, tutto vero, tutto tragicamente vero! Un territorio tirato su' così che adesso non ha nemmeno l'orgoglio della rabbia e del riscatto. La regola era "o con me e contro di me". Non abbiamo perso solo il lavoro ma soprattutto la capacita' mentale di capire, programmare e tentare di ripartire. Siamo inchiodati qui. Questo si' che e' tragico davvero!
RispondiEliminaParole SANTE!!!!
EliminaChi non andava alla cena di Santa Lucia era uno che contava un cazzo. Non trovava manco moglie
RispondiEliminaBeh allora fiero di non contare un cazzo, di non essere mai stato alla cena di Santa Lucia e di aver trovato pure moglie.
EliminaAnch'io, anch'io, fiera di non contare un cazzo: mai andata alla cena di Santa Lucia e mai avuto i loro regali di Natale. Non lavoro e nemmeno in banca o meglio alla fondazione, e non c'ho nemmeno la cassa integrazione a vita, ma finche' un tozzo di pane ce l'ho bene così! FIERA di non dover dire grazie a nessuno!
EliminaChi e' senza peccato scagli la prima pietra....
EliminaL.
Se sei tanto fiera perché non ti firmi almeno conosceremmo questa paladina del "non contare un cazzo".
EliminaSolo stima per la signora, non ha bisogno di firmarsi. Qui siccome in molti hanno pocciato alla tetta de Merlo' ed ora stanno col culo per terra, mantenuti dalla cassa (poi rido quando se scoprirà che il patriarca nun va versato i contributi ed in pensione ci andrete con un calcio in culo) pensano che come l'hanno fatto loro lo abbiano fatto tutti. Ed invece no, cari mantenuti dallo stato
EliminaFiera anche io di non essere mai andata alla cena di santa lucia e nonostante ciò sono anche riuscita a trovare una bellissima moglie.
Eliminao sei Jodie foster oppure la moglie del capo dei capi.
EliminaSimonetti vendetta postuma.
RispondiEliminaSimonetti non hai capito nulla ma proprio nulla, meglio smetti di scrivere così non ci fai perdere tempo a leggerti e tu non ne perdi a scrivere.
RispondiEliminaInvece ha capito tutto all perfezione e lo fa capire anche alle zucche toste e le lingue abbrustolite come la tua !!!
EliminaCaro amico io continuo a scrivere e te sei liberissimo di smettere di leggere. L'accesso a questa pagina è libero e universale come anche l'uscita
EliminaQue c'è frega della fame, noi ci avremo Antonio Merlo' !!! Oh oh oh lunga vita a Merlo' !!!
RispondiEliminaE fu lo spacciatore colpevole dei figli che si drogano, oppure l'armaiolo colpevole del pazzo che spara, o anche il produttori di auto che superano i 150km/h se prendiamo multe. No, la colpa è non solo di AM, ma di chi ha attinto da quel sistema, chi si è cullato sull'amore per le 8 ore operaie che ti permettevano di avere tempo libero. Faccio una battutta, quanti camini si sono accesi grazie ai pancali della AM ? quante lavatrici aggratisse erano nelle case dei fabrianesi ? quanti favori sono stati chiesti partendo dal Monastero fino ad arrivare al circolo ARCI ? Condanniamo un sistema a cui tutti e nessuno tolto hanno attinto... anche lo stesso venditore di gelato che poteva vendere molto gelato all'operaio arricchito oppure al diplomato diventato dirigente che girava in BMW ....
RispondiEliminaE gli operai che aprivano la malattia x andare poi a lavora' sui CAMPI.
EliminaE gli operai che da sette e più anni si beccano la cassa integrazione, quando altri dopo un anno al massimo sono in mezzo alla strada.
Eliminafinalmente posso andare orgoglioso di mio padre che non ha mai venduto l'anima al diavolo e mai cercato una raccomandazione per i figli...anche se, magari, la nostra vita sarebbe potuta andare un po' più "liscia".
Elimina__________________
G.R.
Sputate tutti nel piatto in cui avete mangiato negli ultimi 40 anni almeno, si enuncia dal tono sempre polemico che hanno sia gli articoli scritti da questo fantomatico Simonetti che da tutte le risposte retoriche....popolo senza un minimo di spina dorsale, solo chiacchiere!!! Viva la Lega! Ma quella che fa fuori l'Italia da Bologna in giu'!
EliminaE' arrivato il più bello e il più figo!!!! :))))
EliminaVai a lavorare e a fare qualcosa di piu' costruttivo perche' stai superando ogni limite! Prima o poi qualcuno si stanchera' sul serio.
EliminaQueste minaccie meritano una denuncia Alla polizia postale, così vediamo chi e' il somaro anonimo che si permette di farle. Vigliacco e servo dei servi dei servi.
EliminaIl fatto che un anonimo accusi un altro anonimo di minacce è davvero fuori luogo. Come si fa a minacciare una persona senza identità? Boh mettiamoal così. Ci sono nervi un po' tesi
EliminaHanno attinto in parecchi ma non tutti. Non facciamo tutti colpevoli nessuno colpevole
RispondiEliminaEsatto, mai pocciato da Merlo' !!!
EliminaSempre colpa dei soliti ignoti.E' ora di fare i nomi altrimenti anche gli onesti ci rimettono.
RispondiEliminaBasta che vai a vedere chi c'era dentro gli uffici de Merlo' (approposito, sono ancora aperti? C'è qualcuno che ci lavora?)
EliminaUffici ancora aperti per 4 impiegati in croce INTOCCABILI!
EliminaChe schifo !!!!!!!!
EliminaBell'articolo e vi prego..... meno caz....te.
RispondiEliminaOH "Merlò" de ndo sei de Ostra???
No, de Favria'.
Elimina*** Il Re è nudo.. fosse questo il problema!!!!
RispondiEliminaLa nostra zona è morta e non lo sa e non ci saranno altri Merloni, Casoli, ecc. a creare il lavoro che manca...... torneremo e i nostri figli torneranno a fare gli Emigranti... ve li ricordati gli zii in Argentina in Svizzera ecc?
Se qualche giovane e' rimasto a Favriano ancora è perché o ha il culo parato dalla famiglia o dalla cassa oppure non ha capito un cazzo. La città e' morta.
EliminaCon i vostri commenti cosi negativi, tutte le città' di questo pianeta sarebbero morte!! Siate piu' ottimisti!!! Non vorrei essere maleducato, ma qui l'unico che non ha capito un cazzo e' proprio lei. Gle lo dice uno che non ha mai lavorato All'ANTONIO MERLONI, e mai VOTATO.
EliminaInfatti Fabriano pullula di nuove attività imprenditoriali !!!! Falliscono pure gli idraulici !!!
EliminaRispetto per Merloni, ci hanno governato dal dopoguerra ad oggi.
RispondiEliminapiù che governato, direi "dominati"...
Elimina______________
G.R.
G.R. ma firmatiiiiiiii per esteso perche' fai sempre commenti da vera vipera!!!!!! Prima o poi ti becco chi sei!!!
EliminaLui si firma, tu sei talmente somaro che non capisci un cazzo !!! Asino ragliante !!!
EliminaMa dove era meglio andare alla cena de Santa Lucia? A Santa Maria o a Melano?
RispondiEliminaChe popolo bue !!! Che popolo di peracottari !!! Ma ndo cazzo volemo anda' co' ste teste?
EliminaLa grande colpa di antonio m. e' non aver capito che gli anni passano x tutti...ed una grande azienda si doveva affidare a nuovi manager..piuttosto che ai suoi vecchi amici che gli facevano comodo anche per spassarelli personali.... Se i ricambi generazionali non vengono formati in tempo..e' il declino per tutte ke grandi famiglie....Se la fiat nn avesse trovato marchionne..che non e' un simpaticone...dove sarebbe??????? Con la malattia di Vittorio che ne sara: della Indesit....il concetto mi sembra chiaro...quando della valle lascera'..ci sara' una continuita'????
RispondiEliminaSempre puntuale e sul pezzo Gian Pietro, però non vedo in questi post, l'altrettanto puntuale commento di Davide Muratori. Come mai sveglia fabriano non si interessa di questo argomento?
RispondiEliminaChe due coglioni che fai !!! Sei proprio un gran somaro
EliminaMa perchè??!! A me piacciono tanto i commenti di Muratori e di sveglia fabriano!!
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