7 novembre 2012

La JP ai saldi di fine stagione: tra Dallas e le Serre

Aveva ragione Panorama quando, in un articolo a metà tra l'economia e il costume, definì Giovanni Porcarelli un Uomo Misterioso, perchè di lui "non esiste foto e non intende farne" (Leggi qui l'articolo completo). E aveva mille volte ragione chi rilevava, con straordinario e malizioso acume, che non c'era da aspettarsi granchè da un signore capace di ribattezzare un gruppo industriale utilizzando le iniziali americanizzate del proprio nome e cognome, come un Gei Ar (JR) che abbia scambiato la saga di Dallas per la ripida salita delle Serre. Si quella del cuore che batte e del tratturitto. Adesso sappiamo con certezza che Gei Pi, l'Uomo Misterioso, non era esattamente quel campione di ardore e di ardire a cui l'ex Sindaco Sorci propose, manco si trattasse del Gattamelata munito di triplo testicolo, che venisse dedicato un monumento equestre per la perizia e il coraggio manifestati nell'acquisizione della bollita e lessata Antonio Merloni Spa. E' bastato poco per svelare l'arcano, una di quelle operazioni che, più e meglio di mille congetture, restituiscono l'esatta dimensione degli uomini e della loro visione del futuro: Gei Pi, infatti, pare abbia venduto alcuni macchinari per lo stampaggio della plastica (leggi qui JP vende i macchinari). E quando c'è di mezzo la Ardo sappiamo bene che ogni virgola fuori posto equivale a un proposito di dismissione. Ha venduto macchinari senza dire niente a nessuno. Nè ai sindacati, nè ai lavoratori, nè a nessun altro. Zitto e chiotto, ha steso un telo omertoso e via andare incontro a un altro futuro. Proprio lui che l'11 marzo 2012 dichiarava al Messaggero di voler produrre elettrodomestici d'alta gamma. Pardon "di sartoria" come amava precisare (leggi tutta l'intervista Gei Pi al Messaggero marzo 2012) . Pare che gli operai l'abbiano presa molto male. E per questo ieri hanno organizzato un presidio di protesta bloccando i tir e si mormora che oggi, allo stabilimento di Santa Maria, proveranno a fare un bis più partecipato e sostanzioso. Ma conoscendo la vocazione alla lotta sociale e sindacale di cui sono capaci gli operai della Ardo - a metà tra vespertino, il crepuscolare e il gingerino -  c'è concretamente da temere che il presidio sia stato organizzato per garantire un flusso ordinato dei macchinari in uscita e la loro pronta consegna agli acquirenti. Insomma, niente a che vedere con i grandi scioperi alla Fiat del 1944, quando gli operai torinesi furono in prima linea nella difesa degli impianti dalla requisizione ordinata dal generale nazista Zimmermann. In questo drammatico contesto di smantellamento produttivo non poteva mancare l'elemento di piacevole ilarità. Nello specifico, lo abbiamo gi accennato, il mancato preavviso alla trimurti sindacale. Sinceramente non si capisce il motivo di tanto scandalo. Per quale ragione avvisarli in anticipo visto che nel dire di sì sono sempre stati più rapidi di una Porsche e più realisti del re, interpretando con zelo il ruolo di garanti dell'acquisizione e di fustigatori del sistema bancario che si limitava a chiedere il riconoscimento dei crediti e la legalità del diritto societario? Perchè preoccuparsi dell'assenso di organizzazioni già ampiamente ripagate, per il loro aziendalismo, con una politica delle riassunzioni così amichevole da generare la nascita immediata di forme inedite di sindacalismo di base? Qualche settimana fa la JP avrebbe dovuto partecipare al Consiglio Comunale aperto sulla crisi industriale del territorio fabrianese. Fu tra gli assenti ingiustificati. Adesso, anche se con ritardo ex post, abbiamo avuto la pezza d'appoggio, il giustificativo simbolico e materiale di quell'assenza che tanto profondamente colpì il nostro fragile immaginario. ma da questo momento lo sguardo degli osservatori si sposterà naturalmente altrove. Magari in quell'angusta location in cui molto si dibatte dell'Accordo di Programma e di uno Stato assistenzialista costretto a finanziare, tramite robusti dosaggi di cassa integrazione, un'acquisizione di immobili riverniciata di tinte industrialiste sempre più levantine e fittizie. Il Governatore Spacca, antico precursore e propagandista di ombre cinesi, pronuncerà qualche parola inattesa e vigorosa sul lesto commercio dell'imprenditore cerretano o, come se niente fosse, rilancerà l'impegno per case, botteghe e domotiche? E quali fonemi pensosi fioranno dalle ruminanti fauci dell'UDC, il partito della crisi Ardo, che per effetto del tempestivo "comandi" del soldato Porcarelli è riuscito a prendere l'11% e a mettere le mani sulla città, oltre che un dito medio in culo ai fabrianesi? Chi vivrà vedrà e udirà. Nel frattempo stendiamo un velo pietoso sulla vicenda. Che è sempre meglio del telo omertoso utilizzato per nascondere macchine, macchinette e pezzi di ricambio usciti alla chetichella dagli stabilimenti di Santa Maraia e del Maragone. Gei Pi: presente!
    

34 commenti:

  1. Penso due cose a riguardo. La prima è che ho un sogno. Il mio sogno sarebbe quello di un'intera comunità che scenda in piazza insieme a tutti gli operai e alle vittime della ARDO. Inutile dire che direttamente o indirettamente la questione investe tutti e sarebbe una bella dimostrazione ai sindacati della loro inadeguatezza. Punto due non credo che i nostri politici e i nostri imprenditori non siano in grado di scegliere strade opportune per la soluzione del problema. Non credo che gli manchino potere e soldi per una azione convincente. Piuttosto non hanno la volontà e le loro azioni sono orientate per altri obiettivi.

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  2. A parte tutte le chiacchiere da bar, compreso il post di oggi, era chiaro ed è stato dichiarato pubblicamente, che la JP non avrebbe seguito lo stesso fallimentare e troppo competitivo
    business della AM.
    Vivo perennemente all'estero, ma credo sia stato palese a tutti che le attrezzature industriali, sarebbero state il business principale.
    Alcuni elettrodomestici di alta gamma, forse quello secondario.
    Ci si lamentava della concentrazione in 2 o 3 settori delle aziende cittadine, e poi se uno prova a diversificare, vendento e successivamente comprando (o pagando stipendi), tutti lì a lamentarsi.
    Mi tolgo un altro sasso dalla scarpa, tutti sempre pronti a criticare gl'imprenditori,che delocalizzano per mantenere il livello dei profitti o sopravvivenza, ma nessuno mai a pensare a tutti i prodotti esteri comprati in proprio o dai concittadini,solo perchè più economici.
    Come nota statistica, il valore di mercato della quota Indesit di Vittorio Merloni, è di circa 200 milioni,circa 10mila euro per fabrianese storico.
    L'unione farebbe la forza, ma la verità è che non c'e unione...
    o forse si, ma solo nei pettegolezzi

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    1. quanto alla delocalizzazione, penso che anche un ragazzino delle elementari possa arrivare a capire che è una strada senza ritorno...ma se vogliamo farla passare come la conseguenza del mercato globale in casa nostra, beh, allora divertiamoci.

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    2. Chiamali pure pettegolezzi ma di fatto al di là di tutte le buone in enzioni quali conseguenze abbiamo ? Parli di unione c'è forse qualcuno che abbia proposto qualcosa ? Si sono aperti tavoli di lavoro ? Ti dò ragione su una cosa che tutti sono solo disposti a lamentarsi. Ma dalla parte di chi può perchè conta davvero non si è mosso un flebile segnale. L'unico chiaro è il si salvi chi può meglio delocalizzare. Sempre con risorse altrui.

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    3. Guarda, il problema è come è stata usata o sperperata la ricchezza prodotta negli scorsi decenni, della pigrizia intellettuale della popolazione e della miopia della classe politica,
      che ha fatto crescere la città nel periodo meno opportuno.

      www.comuni-italiani.it/042/017/statistiche/popolazione.html
      Se solo si fosse rimasti alla popolazione costante, dal 1921 a fine secolo, ci sarebbero molti meno problemi...

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    4. P.S. Non critico gli imprenditori che rischiano del proprio e scommettono sulle proprie idee. Ce ne fossero !!!!!!!! Sono gli altri che mi indignano. Quelli che si spacciano per tali ma in realtà rincorrono tutto tranne il "reale".

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    5. Al post delle 11,29 condivido pienamente.

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    6. Mi riferivo (come concetto astratto) ad un unione di lavoratori,
      che avrebbero lo stesso potere monetario di Vittorio Merloni....

      Ma da noi le cooperative sono tipicamente usate per vendere minimizzando le tasse, vedi coop.

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    7. Su questo l'Umbria insegna. Avendo vissuto crisi anche in tempi più lontani hanno avuto spirito di iniziativa e molte imprese hanno continuato la loro vita produttiva con il sistema di cui parli. Per le Cooperative che che minimizzano le tasse aggiungerei che oltretutto hanno il vizietto di nascere a fronte di finanziamenti pubblici ed operano solo per arraffare gli stessi. Fabriano ne è un'esempio.

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  3. Son contento !!! E' stata fatta la guerra tra poveri per chi veniva riassunto, senza minimamente ascoltare che chi veniva riassunto andava incontro a peggior fine di chi rimaneva fuori.

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  4. io non sono per niente contento...anche se, capisco le parole dell'anonimo qui sopra.

    qualcuno (teoricamente meglio informato dei giornali) sostiene che è tutta una montatura...i macchinari sarebbero stati venduti per far posto a roba più moderna; aspettiamo a vedere se arrivano nuove macchine?...che so..magari dalla cina...o dall'iran...chissà?
    _____________________
    G.R.

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    1. Il problema è a monte non è a valle. Ora quello che sarà della JP si sà chi lo deciderà e ne vedremo gli effetti.

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  5. Ma chi ha venduto ? Ai cinesi ? venderà pure gli operai ..a no dimenticavo quelli sono stati già venduti e non lo sanno !!
    SP

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  6. Fabriano a ciò che si merita

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  7. Per quale ragione nel programma di Sagramola l'accordo di programma, in ballo da almeno due anni, non ha trovato mai nessuna menzione? Quando invece in questo fondo dovevano reperirsi molti soldi per fare una vera riconversione industriale?
    Magari non sarebbe male se il Movimento 5 Stelle iniziasse a sollevare davvero tutta la polvere coperta sotto i tappeti di tante stanze che contano ...

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  8. scusate l'ingenuità ma sto JP vende, fa come gli pare e non deve render conto a nessuno? non ha acquisito l'ex AM anche grazie ai contributi pubblici? qualcuno sa come stanno veramente le cose? (oltre a JP chiaramente)

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    1. Si hai ragione la penso come te.. e poi c'e' anche una causa in corso.

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  9. E' finita state ricorrendo i fantasmi. Fabriano sara' una kiev di cappannoni dismessi. Come pensate che M. che taglia sul sociale possa rinnovare ancora la cassa integrazione? Un futuro diverso prima di tutto ci sara' un esodo massiccio dalla citta' dopo questo Natale, poi lo scollamento sociale. Per chi rimarra' sara' un bella sfida da affrontare, fare impresa, imprendere per sopravvivere, morta la fabbrica ritornare in bottega o sui campi. La granscia e' passata!

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    1. Quando leggo questi commenti mi cascano sempre le braccia.

      Per quale motivo ci dovrebbe essere un esodo di massa?
      Cosa s'intende per massa?
      Dare sostanza alle opinioni, per favore....

      Esempio: Uno dei punti di forza di Fabriano è che con la piena occupazione passata, moltissimi hanno una pensione dal decente in su.
      Questo crea un flusso costante di denaro, che stabilizza in parte l'economia cittadina. Molte case di proprietà, etc etc

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    2. Fammi capire dobbiamo sperare solo sulle pensioni dei nostri genitori? Ed anche se erediti proprietà come le mantieni se non hai un reddito ? Qualcuno potrà anche vivere di rendita ma credo che sia una minoranza per le realtà che io conosco.

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    3. Se uno poi non vuole capire non capisce:

      "L'ingente flusso delle pensioni (da lovoro dipendente) ha un grande effetto stabilizzatore sull'intera comunità."

      Altri comuni sono meno fortunati di noi.


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    4. Bene la fortuna arriva dal mantenimento delle risorse accumulate dai nostri genitori. Ottima visione di economia!!!! I gamberi ti fanno una ....

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    5. Ripeto: Altri comuni sono meno fortunati di noi...

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    6. Hai esordito che ti cadono le braccia. Devo dire che sei riuscito a fare di meglio, esprimendo un concetto così profondo riguardo la fortuna rispetto ad altri Comuni. Se guardiamo il terzo mondo poi....

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    7. Come esempio, ho espresso un concetto, dettagliando come questo fosse supportato supportato da un fatto/dato.

      Poi dipende solo dal lettore analizzarlo.
      Cmq, lascio perdere....hai vinto!

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    8. Non mi interessa vincere mi interessa sviscerare i fatti e confrontarsi possibilmente avendo capacità di dialogo costruttivo per entrambi. E' stato un piacere. Anche se ho provocato intenzionalmente.

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    9. Apprezzo il tuo ultimo commento
      ed alla fine è stato un piacere anche per me!

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  10. Son almeno 3 anni che dico che è ora di levarsi dai coglioni da FaVriano. Mi sa che ora saranno in molti a pensarci.

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    1. pensace n'altro po'!
      se sei di questa idea, perchè sei ancora qui?

      io, questa domanda, me la sono già risposta...

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    2. Io mi son già levato dai coglioni !!!

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    3. E' qual'è lòa risposta?

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  11. A.m.prima,jp attualmente,non e' cambiato niente,facciamo gli stessi prodotti con le stesse persone...a dirigerci,siamo falliti prima falliremo anche adesso il dramma e' che c'e' consapevolezza in tutto questo.A.Merloni ha fatto morire l'Ardo...... Porcarelli gli fara'il funerale !

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