Sui giornali di stamattina sono cominciate a trapelare le prime reazioni all'ordinanza del Tribunale di Ancona sull'annullamento della vendita Ardo. E si tratta di reazioni prevedibili, che mirano a produrre uno schema classico di disinformazione e di protezione del sistema di potere: aizzare la naturale, comprensibile e fondatissima disperazione dei lavoratori contro il pronunciamento del collegio presieduto dal giudice Edi Ragaglia, per evitare che l'ordinanza possa diventare occasione di riflessioni severe e serene sulle responsabilità storiche della proprietà e del management. Qualcuno ha definito le trentacinque pagine dell'ordinanza incredibili, infondate e incomprensibili perchè l'obiettivo - condiviso anche da un sindacato tragicamente nemico del principio di verità - è quello di delegittimarne complessivamente l'impianto, costruendo l'assioma di un complotto che ha per protagonisti un pool di banche rapaci e tre giudici cattivi, contrapposti all'esercito del fare angelico, ovvero Porcarelli, i sindacati e l'asse Pd-Udc. Per uscire dal gioco delle strumentalizzazioni - di cui l'ex sindaco Sorci ha condensato l'apice parlando di un effetto comparabile con quello del terremoto del 1997, ma senza spendere parole altrettanto severe per la proposta di sacrifici umani architettata dal vertice della Indesit - è necessario diradare le nebbie, spacchettando problemi e questioni. Per prima cosa è opportuno tracciare linee di demarcazione inequivocabili tra il destino dei lavoratori, gli errori di valutazione dei commissari e le azioni di autotutela dell'imprenditore Porcarelli. Mantenere intatto il coacervo, sia chiaro, serve solo alla tutela degli interessi più forti, ma ad oggi non sembra che questa consapevolezza circoli in quantità sufficienti a far cambiare la rotta e il senso delle cose. Un primo punto fermo è che i lavoratori sono sostanzialmente le principali vittime di quanto accaduto in passato e di quanto sta avvenendo in queste ore. Ma essere la vittime accertate e riconosciute non è sufficiente a delineare una prospettiva, se ci si accontenta di svolgere un ruolo oggettivamente marginale. I lavoratori, infatti, non possono limitarsi a rivendicare diritti recitando il ruolo di spettatori, rumorosi ma inerti, di decisioni che vengono prese sulla loro pelle. La sfida è quella di essere protagonisti di un destino che li coinvolge in prima persona. Non basta, quindi, invocare una soluzione di semplice tutela e di ricorso a nuovi ammortizzatori sociali se non la si accompagna con altre iniziative capaci di arricchire la scena del conflitto in atto. I lavoratori si sentono vittime di questa decisione del Tribunale? Bene, invece di evocare il complotto, facendo il gioco dei poteri forti che li hanno messi in mezzo alla strada, ne facciano proprie le motivazioni e si attivino per una class action collettiva, un'azione di responsabilità nei confronti dei commissari, visto che l'ordinanza individua in una pecca di valutazione dei cespiti aziendali la causa primaria di annullamento dell'atto di compravendita. In questo crinale entra in gioco la funzione del sindacato. La posizione assunta dalle sigle dei metalmeccanici confonde piano industriale e badwill, livelli occupazionali e rispetto della norma sulla cessione di azienda in amministrazione straordinaria. E la confusione dei sindacati è di per sè confusione dei lavoratori, che col sindacato dovrebbero intrattenere relazioni tipicamente fiduciarie. Così come è folle commentare dicendo che "ci va sempre di mezzo la povera gente", perchè la classe operaia non è fatta di povera gente ma di lavoratori che rivendicano e pretendono diritti e la cui rappresentanza dovrebbe evitare il ricorso a concetti che evocano il pietismo e l'approccio compassionevole di un certo paternalismo in declino. Su un piano diverso si muove la vicenda Porcarelli. L'imprenditore cerretano ha tutto il diritto di fare ricorso nei confronti dell'ordinanza, ma magari dovrebbe pure spiegare alcune scelte. Ad esempio come sia saltato in mente a un'azienda con un valore patrimoniale di circa 30 milioni di euro, di farsi carico di un'acquisizione tanto smisurata e onerosa. Oppure perchè mai la produzione procedesse continuamente a singhiozzo e senza un adeguato riassorbimento di manodopera, chiamata a lavorare una tantum e tutelata da un massiccio e sistematico ricorso alla cassa integrazione. Sicuramente l'ordinanza del Tribunale mette Porcarelli nella condizione di parte lesa perchè la valutazione del valore del "perimetro di cessione" non spettava sicuramente a lui. Ma, fatta eccezione per i lavoratori, questa vicenda non vede reali e oggettive parti lese ma un sistema di accordi e di transazioni che prescinde dai tre elementi fondamentali di qualsiasi attività produttiva: continuità, redditività e garanzia dei livelli occupazionali. E le guerre puniche che si profilano non sono altro che la prova provata di una città che - come mi ha detto stamattina un importante avvocato fabrianese - riassume, peggiorandoli qualitativamente, tutti i vizi e i limiti delle nazione italica
22 settembre 2013
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Molto corretto... I commissari hanno venduto praticamente illegalmente immobili e marchi a JP, andando contro il buon senso.
RispondiEliminaMr. Porcarelli ci ha giustamente provato, anche se il piano industriale lo avrebbe fatto meglio un carabiniere di lui... Non aveva niente da perdere e se ci fosse riuscito (a rilanciare l'Ardo) sarebbe diventato un eroe regionale... ora puo' tornare a tirare le solite bestemmie nel suo regno QS...
Perchè non ti ci metti tu a fare l'imprenditore visto che sei così bravo e capace di giudicare Porcarelli. Potresti diventare un eroe nazionale, un eroe che in vita sua probabilmente non ha mai fatto nulla ed è vissuto solo a "sbafo".
EliminaPerdonami se ho dato questa lettura che mi sembra oggettiva. Da anonimo forse ho esagerato nel tono ma la sostanza non cambia. Quello che faccio non c'entra molto in questo contesto e quello che mi contesti anonimo non mi tocca davvero per niente. Ti saluto
EliminaMo tutti a difende Jo Porketta: quanti maialini a contendersi la poccia!!!
EliminaAdesso vedrai che accelerazione che avrà l'accordo indesit......
RispondiEliminavediamo cosa saranno capaci di tirare fuori dal cilindro... anche se ormai la nostra classe dirigente (politica e non)sembra aver esaurito la fantasia (oltre che alle tasse versate dal popolo bue). Qui bisogna incazzarsi sul serio oppure continuare a fare il gioco di questi disonesti/incompetenti...
RispondiEliminaDopo iraniani e cinesi, mancano al l'appello i coreani (nord e sud) ed i vietnamiti. Vediamo dove il presidente Spacca andrà in vacanza a spese nostre a breve.
EliminaMa i sindacati la passeranno liscia? Hanno una grandissima responsabilità sull'accaduto!!! Ecco che viene fuori tutta l'incompetenza di certi soggetti
RispondiEliminaScandaloso che i sindacati la passino cosi liscia
RispondiEliminaC'e' da dire che i sindacati si sono trovati a gestire crisi che avrebbero messo in difficoltà anche Jimmy Hoffa
RispondiEliminaAmico Simonetti, la classe operaia oggi purtroppo è fatta poco di lavoratori, ma tanto di ex lavoratori che quando va bene sono ancora attaccati all'azienda dalla cigs in attesa di aperture di procedure di mobilità, molti sono licenziati con la mobilità in liste dove nessuno va a pescare nonostante lappetibilità, altri usufruiscono della disoccupazione, tantissimi non hanno più reddito perché hanno terminato tutti gli ammortizzatori sociali. Quindi povera gente che ogni giorno vengono nelle nostre sedi a vedere se ci sono cambiamenti. Nel dire povera gente, non c'è nessun pietismo o approccio compassionevole di un certo paternalismo in declino, ma la consapevolezza che quando viene a mancare il lavoro, non ci sono più diritti ne tantomeno la dignità della persona, quindi diventiamo povera gente. Questa vicenda banche A. Merloni, mi da quasi l'idea che a qualcuno (non a te), faccia piacere a modo di muoia Sansone e tutti i filistei. Qualcuno attacca come sempre il Sindacato che non ha fatto il proprio dovere, mentre io penso che attraverso il ministero che era a tutela dell'operazione, noi abbiamo fatto più del massimo che si poteva portare a casa da una vertenza che vedeva un azienda già fallita. Devo ancora leggere la sentenza, ma da ciò che ho capito le assunzioni di 700 persone non è stata per nulla presa in considerazione, ma si è solo pensato ancora una volta a logiche finanziarie, senza pensare che a 700 famiglie, si rischia di togliere almeno la speranza di vedere un futuro meno grigio. Io penso di aver sempre detto la verità ai lavoratori, nel bene e nel male, ed ho provato sempre a portare a casa il massimo per i lavoratori, soprattutto se confortato da istituzioni garanti degli accordi. Sulle banche, poteri forti che stanno affondando aziende e famiglie ma che noi aiutiamo seondo leggi europee ad ok, ti dico che ancora prenderanno soldi all'1%, ma non li rimetteranno in circolo se non a chi fornisce garanzie di liquidità enormi ed a tassi superiori di molto al loro 1%. Alla Bce si lavora per mettere a punto un nuovo “aiutino” per le banche, di fatto finanziato anche con i soldi dei contribuenti. Mille miliardi di europrestati alle banche per tre anni all’1% (260 miliardi alle banche italiane che sinora non hanno restituito neppure un centesimo) sono infatti serviti a puntellare i bilanci ma non hanno prodotto praticamente nessun beneficio per l’economia reale. Così, per ravvivare il mercato del credito e far ripartire i prestiti alle Pmi, la Banca Centrale Europea sta ora pensando di riesumare le famigerate cartolarizzazioni Abs (asset-backed securities) che tanti disastri hanno provocato durante la crisi del 2007-2008. In ultima analisi un modo per rendere più facile, anche se non necessariamente più redditizio, il lavoro alle banche che così erogherebbero i finanziamenti, incasserebbero commissioni e parte degli interessi ma potrebbero scaricare i rischi su altri soggetti (anche pubblici). Sulla vicenda A. MERLONI, il rischio è solo che le banche avrebbero fatto la vittoria di Pirro, mettendo in discussione 700 posti di lavoro. Bell'affare. Sempre grazie per l'ospitalità. V. G.
RispondiEliminaquello che dici potrebbe avere senso se fosse vero il piano industriale di Porcarelli mentre quello che ha portato avanti in questi quasi due anni e' stato una vera buffonata, come imbottire di aspirine un malato terminale... se i 700 posti di lavoro fossero reali avresti tutte le ragioni del mondo...
EliminaEsatto, i sindacati hanno fatto il madornale errore ( c'è da vedere se in buona o malafede) di tralasciare l'esame del piano industriale presentato da Porcarelli!!! Avrete pensato a salvare 700 lavoratori su 2000 senza pensare al breve termine. Gravissimo errore e questo e' il risultato.
EliminaCaro V.G. quando avrai modo di leggere l'ordinanza (cosa che ovviamente ho fatto prima di scrivere) troverai la spiegazione del perché non siano state considerate le 700 riassunzioni. Consentimi di dire che un sindacato appiattito sulle posizioni di Porcarelli non mi ha per nulla convinto. So bene quanto sia difficile gestire vertenze di queste dimensioni ma al di là dell'ordinanza resta la sensazione che l'intera operazione JP non avesse reali contenuti industriali ma solo finalità immobiliari. E questo lo dico da amico dichiarato del sindacato che proprio per amicizia non può che essere severo. Grazie per il tuo intervento.
EliminaSo, so, Miura, leggo da tempo questo blog che trovo interessante ed utile; ma alternative al provarci? Cinesi, turchi, coreani, tanti flop che hanno solo fatto perdere tempo. Abbiamo anche dovuto lottare con lavoratori che acccecati da politici, avrebbero voluto il concordato rispetto all'amministrazione straordinaria e sai cosa avrebbe voluto dire. Resta il fatto che ora si apre un'altro scenario con molte incognite per i 700 partendo dalle preoccupazioni immediate che genera questa sentenza. Un po' di severità non guasta, se parte dall'essere amico del sindacato. V. G.
Eliminaci siamo rotti il cazzo
EliminaLaddove viene a mancare il lavoro il sindacato NON HA PIU' MOTIVO DI ESISTERE.Non difendendo più il lavoro continuerebbe soltanto a difendere i propri esclusivi interessi.
Eliminaio penso che se ci fosse una classe dirigente vera (imprenditoriale e politica), dei sindacati manco ci sarebbe bisogno....
RispondiEliminaMi trovi d'accordo, hai detto tutto nella tua affermazione.....SE.
EliminaSorci e' il primo che dovrebbe stare zitto. Era lui che si eccitava ogni volta che venivano menzionati cinesi ed iraniani. Le sue dichiarazioni fanno il paio con quelle lette su Fb riguardo banca marche. Ma sti geni non hanno pudore?
RispondiEliminaChi comprerà l'ex Merloni per 54 milioni?...
RispondiEliminaSorci è stato un grande sindaco che sapeva prendere le decisioni anche sbagliando ma aveva le palle mentre Sagramola è un timoroso ha paura pure della sua ombra.
RispondiEliminaAh ah ah ah ah ah ah ah
EliminaChe decisioni ha preso il rattone? Elencamene almeno due.
EliminaAnche Nerone, un grande imperatore!
EliminaAh ah ah ah ah
Eliminanon è vero anonimo delle 15:49 Sagramola ha combattuto e combatte per i cittadini in modo onesto da persona perbene rispettosa delle regole e con spirito cristiano, certo potrebbe fare di più per i suoi cittadini visto che tanti non hanno lavoro, anche invalidi.
RispondiEliminaNon devi parlare per quello che lui dice ma per i fatti che fà. Ho parlato con fabrianesi con persone che si sono dovute interfacciare con lui. Belle parole ma zero sostanza. Un BLUFF
EliminaI posti di lavoro non li creano i Politici anonimo delle 15:51 I politici dovrebbero mettere gli imprenditori a loro agio per attirare piu investimenti e business possibili nel loro territorio è COSA BEN DIVERSA
RispondiEliminaI politici visto che non creano posti di lavoro, dovrebbero evitare di promuovere soggetti che aspirano a posti di lavoro. Ci siamo capito o devo essere più esplicito?
Eliminama che ti inventi anonimo delle 17:56 adesso chi sono questi politici di cui parli, e chi è che aspira a posti di lavoro?
EliminaI raccomandati come gli chiami somaro ?
EliminaMa dove li vedi tutti questi raccomandati, io vedo solo tante persone senza lavoro!
EliminaOggi, e fino a ieri?
EliminaNon sono d'accordo Anonimo22 settembre 2013 17:56 i posti di lavoro li crea anche la politica e sopratutto li crea la politica quando c'è bisogno, il cittadino deve essere tutelato e se non lo fa la politica chi lo deve fare?
EliminaNon ci prendiamo per il culo ragazzi stiamo parlando di Fabriano ! Una città zeppa di raccomandati
Eliminaalle prossime elezioni mi raccomando continuate a sostenere sempre gli stessi soloni, fave e pecorino sono già lì che vi aspettano.
RispondiEliminaDimentichi il vino roscio e le pennette.
Eliminae non c'erano loro i cavalieri dello scudo crociato? voi che adesso li infangate cosa sareste stati e dove sareste andati a sbattere lo stomaco, sui banchi della chiesa? siete degli ingrati, fino all'altro ieri avete mangiato ruttato e bevuto alla faccia della grande famiglia Merloni ora ne dite peste e corna INGRATI!
Eliminase c'è qualcuno di ingrato qua è solo la grande famiglia merloni...
EliminaLa colpa sicuramente è anche di chi si è prostrato ai "potenti", d'altronde MPM è stata eletta perché doveva preservare l'indesit, secondo loro.
EliminaSimonetti vorresti scrivere anche del premio Gentile, Annamaria Cancellieri 70 anni, Pupi Avati anni 75, Nicola Piovani 67 anni l'unica giovane Chiara Daraio 34 anni, possibile che questo premio sia così per vecchi? Non si trovavano altri giovai talenti oltre alla Daraio che bontà sua è dovuta volare all'estero come tanti talentuosi giovani perché qui i posti sono tutti occupati da vecchiacci avidi di soldi e potere a cui dobbiamo raccomandarci per poter sopravvivere?
RispondiEliminaQui chiude tutto e fine dei nostri discorsi complicati
RispondiEliminaLa caduta.
EliminaNon aspetto altro muoia sansone e tutti i filistei cosi ci stiamo in molti senza una lira e senza lavoro! Io non prendo soldi da 7 setti anni senza fare una mazza!
EliminaSe non fai una mazza perché dovresti prendere soldi?
Eliminadomanda: ma cosa succede a Porcarelli che ha venduto tutti i macchinari della ex A. Merloni????????????Non me ne frega niente di Porcarelli , ma vorrei capire se dovrà restituire tutto il mal tolto; le tre grazie dei commissari strapagati dovranno restituire qualche soldo????????
RispondiEliminaMa quali commissari, a Fabriano saranno venuti 2 o 3 volte,quali soldi pensi che restituiranno,sono ancora li pronti a prenderne altrettanti.Porcarelli ha venduto i macchinari ,ma quanti e come non lo sa nessuno il silenzio lo ha pagato facendo lavorare una ventina di persone a fabbriche chiuse,quelli non diranno mai cosa e' stato venduto neanche sotto tortura.Tutto il resto sono congetture.Caro Simonetti in un post di qualche giorno fa avevi detto che l'avresti detta tutta sulla JP a me sembra che hai detto solo una parte.Quella che tutti conosciamo,sii piu' esplicito e raccontecela davvero tutta.Siamo in tanti ad essere curiosi e a voler conoscere la verita'.
RispondiEliminaCoraggio.
Alcuni macchinari per lo stampaggio dei particolari in plastica, i macchinari per la trasformazione del materiale plastico. I silos esterni per il materiale di base per le miscele plastiche.
EliminaMa non credo che ci vorrebbe molto a scoprirlo se fosse necessario (e immagino che lo sarà)
Avendo lavorato in quei reparti per anni,quando ho visto quei silos coricati sui camion a mò di feretro ho pensato ad un funerale.Povera Ardo.
EliminaPoi facendo i conti:meno macchinari meno manodopera e più soldi in cassa,già che la presa per regalo,la smembra pure.
La gente diceva tanto non gli serve.Perchè non la vuole far servire.
È vero che quei due silos e i due macchinari costosi e complessi erano ma sfruttati fin dall'inizio
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