21 novembre 2012

Giuseppe Galli: chi l'ha visto?

Forse è il caso di contattare Federica Sciarelli per far arrivare, a Fabriano, una troupe di "Chi l'ha visto?". Certo, non siamo di fronte al delitto di Avetrana ma ci sono sparizioni comunque degne di nota e di attenzione, anche se l'omicidio, ringraziando Iddio, è puramente e metaforicamente politico. C'è un desaparecido in città, un protagonista della politica che è improvvisamente sparito di scena e di cui si sono perse le tracce. Da qualche giorno, infatti, è il Sindaco in persona a interessarsi delle questioni riguardanti il lavoro e, stamattina, è stato direttamente il primo cittadino a informare la città che è stato istituito un info point per l'applicazione dell'Accordo di Programma. Dettagli e annotazioni che fino a qualche tempo fa sarebbero state interpretate e diffuse dalla viva voce dell'assessore al lavoro e alle attività produttive. Il problema è che Giuseppe Galli, dal giorno del Consiglio Comunale aperto sulla crisi industriale, non canta più. Ho scritto giusto ieri di come si sia pesantemente affermata la pax sagramoliana, e la sensazione è che l'assessore Galli sia una delle vittime predestinate del mortale equilibrio edificato dal Sindaco. Circola voce che Galli sia rimasto schiacciato nella tenaglia Sagramola-Tini, che è l'anello forte all'interno dell'amministrazione comunale. Galli non aveva molto tempo a disposizione per costruire un profilo politico autonomo in grado di resistere alle pressioni interne dell'UDC e della compagine di governo locale. Ci ha provato con un misto di coraggio e incoscienza: aprendo sull'anello Sintagma, facendosi carico di rivoluzionare la Mostra Mercato dell'Artigianato, lavorando in prima persona - con un approccio mediatorio ma fortemente interventista - di fronte alla crisi di piccole aziende locali. Fino al pubblico dissenso espresso sull'aumento dell'IMU che, in qualche modo, ha rappresentato una brutale mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco e dell'Assessore alle Finanze. Quanto basta per essere segati a stretto giro di posta, col supporto di una normativa che, costringendo i consiglieri comunali a dimettersi per fare gli assessori, consegna armi e bagagli il destino di molti politici dotati di consenso e capacità a sottostare ai capricci, ai rancori e al potere assoluto di sindaci che, in qualunque momento, possono procedere al ritiro delle deleghe azzerando prospettive e carriere. A Galli, con stile tipicamente sovietico, è stato imposto il silenzio e la rinuncia a qualsiasi presenza pubblica. Non siamo al "raffreddore" tanto amato dai cremlinologi ma poco ci manca. Non risulta ufficializzato  per ora, alcun ritiro delle deleghe da assessore ma di fatto la responsabilità delle attività produttive sembra essere tornata nelle mani centralizzatrici del primo cittadino. Giuseppe Galli, in questi mesi di ribalta politica, ha pokerato sapendo di avere un sabotatore direttamente dentro di lui, un vietcong che prima o poi lo avrebbe messo in braghe di tela: essere volitivo e anagraficamente giovane; avere i capelli neri e l'accento umbro, scandire le parole invece che mangiarsele, sono peccati che prima o poi dovevano essere espiati, in una città avvezza alla buona digestione e alla cattiva coscienza. Galli, oltre alla propria ferrigna volontà, non aveva alleati forti all'esterno e truppe minacciose da utilizzare come massa di manovra. Men che meno il suo partito, l'UDC, che notoriamente non muore mai per Danzica. Tanto meno quando Danzica è qualcuno antropologicamente e politicamente straniero rispetto ai propri canoni e al proprio modo di essere e di agire. Galli, in questo momento, si trova nella condizione peggiore: non è né dentro né fuori; non è stato sfiduciato ma non gode più di fiducia, c'è ancora ma non deve comparire. E' la condizione peggiore per un politico che abbia un po' di cervello e qualche ambizione, perché il sistema, in questo modo, ti consuma a fuoco lento, fin quando non rimane più nulla di quel che poteva essere. C'è un solo modo per liberarsi dalla colla sagramoliana e dalle ragnatele del Modello Marche: sparigliare, far saltare il tavolo come in saloon del vecchio West, denunciando le censure di ritorno, la congiura del silenzio e il buio a mezzogiorno della nuova sovietologia cattocomunista locale. Perché la buona politica non finisce con la Giunta o col Consiglio Comunale, ma si distende pure fuori dal Palazzo, in mille rivoli di pensiero e di azione che attendono solo di trovare un interprete desideroso di lanciare una sfida e di sfruttare un'occasione. A Galli non si chiede di essere un Solženicyn. Ci basterebbe nei panni di Rango, il camaleonte che rinasce a nuova vita dopo essersi ritrovato da solo in mezzo al deserto; un deserto mille volte meglio di una palma finta, un insetto morto e una bambola senza testa, un braccio e le gambe, con cui si era relazionato nell'acquario di casa in cui era recluso.
    

24 commenti:

  1. Si, si, siamo messi proprio bene, anzi véne alla favrianese!

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  2. Questa mattina ho visto un dipendente comunale di Fabriano portare a scuola il o la proprio/a figlia con il furgone del comune(con tanto di stemma e di scritta), CHI PAGA????? E così si comporta anche un dipendente del comune di Cerreto d'Esi.(ZONA VIA PROFILI)........ COMPLIMENTI!!!

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    1. Io ho visto un autista del pulmino della scuola portare a scuola la figlia con il pulmino !! mannaggia ... ma dai, se la sera va a casa con l'auto del comune che deve fare lasciarla li portare figlia a scuola e poi riprenderla ? ma on sono questi i problemi no ?? al massimo cavo lacci suoi se fa un incidente e lei si fa male !!

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    2. E perchè torna a casa con l'auto del Comune?

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    3. Io a casa dal lavoro ci torno con la MIA macchina, non con i mezzi del comune....

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    4. Quoto l'anonimo delle 13.09. Sarebbe bene la prossima volta fare un foto.

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    5. Non mi mancherà modo, farò la foto e la manderò ben volentieri al grande GianPi.

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    6. Ottimo !!!

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  3. il "sistema" è duro a morire...ma ancora non agonizza nemmeno!
    invece di prendere spunto per attuare una seppur minima dose di cambiamento, si reprimono le persone che si danno da fare...
    mette tristezza sta cosa, da un senso di "muro di gomma"...e un niente di fatto per la c.d. "democrazia partecipata"
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    G.R.

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  4. La storia di Galli si estingue in un mesto ritiro? Fine ingloriosa di un condottiero il quale ha esaurito gli effetti speciali in poco tempo. Grande capacità della politica. Spegnere ogni segnale di vita da loro non condivisa. ( Politica di maggioranza ). Fantastico il balletto delle regole per le primarie e la riforma elettorale da sole valgono più di mille parole.

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  5. se volete comprendere l'abisso in cui siamo caduti chiudete gli occhi e fate uno sforzo di visualizzazione: immaginate Sagramola e Tini...l'anello forte del potere locale....c'è il rischio che vi esca il sangue dal naso

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  6. Magari Galli vorrà' dare la sua versione.....

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    1. La versione di barneys....:)))

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    2. non penso...già gli è costato caro esporsi pubblicamente e confrontarsi con "lucignolo"...
      _______________
      G.R.

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  7. Sono vivo e vegeto.
    La mia minore evidenza pubblica e' stata conseguente ad una fase di studio di diversi documenti importanti per le tematiche del lavoro, nonché sul tema del piano del traffico.
    Ho pianificato la mia agenda e sono stato spesso fuori per valutare alcune situazioni di altre realtà'.
    Mi sono preparato per 6 mesi a trazione anteriore.
    Ho diverse news che saranno oggetto di apposita intervista che intendo lasciare al mio blog preferito.
    Da chi l'ha visto: Ass. Galli

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    1. ...e di questo, non posso che rallegrarmi!
      ___________________
      G.R.

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    2. Forza Galli, sei uno dei pochi assessori che non parla a vanvera !!!

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    3. Mi permetto di diere che Alianello, visti i dati delle PM10 di ottobre, ha fatto un ottimo lavoro.
      Basta vedere gli sforamenti degli anni passati......

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  8. Come è' sta storia......much ado about nothing direbbe il Bardo.....date una spolverata alla palla di vetro sennò
    vedete solo Capodistria

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    1. Sicuro "molto rumore per nulla"???? o forse .......

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    2. Buona questa della palla di vetro......se si appanna rimanete solo con le vostre menate inutili...

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  9. Assessore non era tenuto a dare spiegazioni, grazie comunque.

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  10. L'assessore non era tenuto ma lo ha fatto. La democrazia è volontà

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