6 novembre 2012

Lettera aperta agli amici del 5 Stelle

Cari amici del Movimento 5 Stelle di Fabriano,

qualche mese fa non sono stati in pochi, in città, a presagire una mia repentina conversione al grillismo. Era un pronostico sbilenco e senza fondamento perché la mia idea di politica è orgogliosamente anacronistica, fondata sulla centralità dei partiti politici, intesi come soggetti strutturati e organizzati attorno a una comune visione ideologica. Lo ammetto: faccio oggettivamente fatica a concepire la rete, il voto on line, le comunità virtuali e la democrazia diretta, che sono invece il pane quotidiano del vostro impegno e della vostra visione del futuro. Ma se, a torto, sono stato assimilato al Movimento 5 Stelle è perché non mi sono associato al coro primitivo dei demonizzatori, a quelli che desideravano smontarvi non per idiosincrasia ideale ma giusto per mettere al riparo la propria rendita di posizione politica. Ho preferito attendere e capire quali fossero le carte in mano e quali modelli di partecipazione emergessero dal vostro lavoro politico quotidiano. Anche perché se l’antipolitica è così forte è perché la politica ci ha messo del suo sin da quando, dopo Tangentopoli, prese a teorizzare il partito liquido e il primato dei club e dei comitati elettorali sulle vecchie e vetuste sezioni. Concetti che non potevano non condurre al sistema dell'appropriazione indebita e del peculato, perché riducevano la forma partito a sommatoria di individualità ambiziose, narcisiste, anarcoidi e talvolta criminogene. Questo è il dato di partenza e sono convinto che il  successo del Movimento 5 Stelle dipenda anche da questo proliferare di bande, predoni e camarille che hanno delegittimato e seppellito qualsiasi barlume di autoriforma del sistema. Ma con altrettanta sincerità vorrei dirvi che le elezioni siciliane hanno introdotto un'accelerazione che vi riguarda e che non mi piace. In pochi istanti è come se il Movimento 5 Stelle avesse smarrito il suo profilo di forza eretica e gioiosa diventando l'epicentro di una nuova ortodossia che punta a dividere il Paese in buoni e cattivi, in liberi cittadini e servi del partitismo. E come sapete bene ogni ortodossia che si rispetti, specie quando è basata su assunti di puritanesimo manicheo, ha bisogno di una mobilitazione permanente, di nemici alle porte, di infiltrati che tramano fingendosi assertori dell’idea, di "immigrati del partitismo" da tenere alla larga. Ecco quindi le accuse di carrierismo ai Tavolazzi, i sospetti su Favia, le grevi accuse alla Salsi, e addirittura la plateale presa di distanza fisica nei confronti della reproba bolognese che, non a caso, ieri ha parlato di un rischio Scientology per il Movimento. Quello che mi preme dirvi - anche se immagino che dopo questa lettera entrerò di diritto nel novero degli avanzi di partito che intendono fermare il cambiamento - è che il vero sabotatore, il vietcong che attenta alla credibilità del Movimento è dentro di voi, risiede nell'idea che vi sta maturando dentro di essere portatori sani di moralità, ossia una comunità di uomini e donne emendati dal peccato originale del compromesso, della negoziazione e dell'accordo. Ho deciso di scrivere questa lettera aperta non solo a seguito delle vicende nazionale ma dopo aver letto i commenti ai miei ultimi post. Commenti che contengono l'energia in esubero di chi si sente prossimo alla meta, di chi assapora la resa dei conti finale e la costruzione di una democrazia così nuova da generare un filo d'ansia. Il consenso che sale accresce invece la vostra responsabilità nei confronti del Paese. Anche verso chi non vi ha votati e magari vi avversa, perché gli italiani desiderano riformare la democrazia e sperano in un'offerta politica che vada in questa direzione. Senza tabula rasa e senza caccia alle streghe perché ognuno di noi ha un passato e un'appartenenza seppur blanda a una visione o a un partito. Negli anni settanta quando il PCI arrivò al 34% dei consensi  il giornalista Alberto Ronchey scrisse un celebre articolo sul Fattore K, ossia sul destino di un partito sempre più forte e sempre più solo che non poteva accedere al governo del Paese perché osteggiato dichiaratamente da due terzi degli italiani che non lo votavano ma erano disposti - nonostante le mille differenze - a coalizzarsi tra di loro pur di fermarne l'avanzata. Oggi, quindi, il rischio non è il Punto G di cui parla Grillo, riferendosi agli interventi televisivi degli eletti nel Movimento, ma il Fattore G, ossia che più il Movimento cresce elettoralmente più rischia di trovarsi da solo, coalizzando contro di sé la parte maggioritaria della società italiana che, notoriamente, disdegna le rivoluzioni e si stanca presto del rumore di sciabole. Sta a voi scegliere tra barricate e riforme, tra democrazia e giacobinismo. E se il buongiorno si vede dal mattino, ve lo dico con tutta sincerità, non credo proprio che ci attendano delle belle giornate di caldo e di sole.
    

38 commenti:

  1. Credo che la lettera sia molto equilibrata. Ora il Movimento è di fatto una realtà consistente. Se riusciranno a superare questa fase avranno una occasione unica per dimostrare che in altro modo si può operare e che altre forme di gestione esistono. Ma se non riusciranno a cadere nelle varie trappole che troveranno e perderanno di vista l'obiettivo sarà scontata l'escalation. Ora più che mai dovranno dimostrare visione a lungo termine e capacità di confronto.

    RispondiElimina
  2. a me sinceramente il movimento 5 stelle ha convinto.. voterò PD

    RispondiElimina
  3. La vera sfida è riuscire a guardare le cose in un'ottica di sistema capire cosa potrebbe accadere al sistema Italia. Credo sia questo il dovere di chi è fuori dalla logica dell'appartenenza. Senza sconti e senza demonizzazioni.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Punto cruciale per il futuro dell'Italia. Infatti non si può non analizzare con occhio "globale".

      Elimina
  4. La prova del Nove per il 5 Stelle di Fabriano, sarà quella di valorizzare una lista alle Politiche Nazionali con candidati di primo piano espressione della città, capaci di dare un segnale vero di svola. Cancellando l'evidente assenteismo degli attuali onorevoli che sono espressione del territorio. Speriamo che la formazione delle liste circoscrizionali del 5 Stelle, non si trasformi in una scaramuccia fra gruppi cittadini, come nella migliore tradizione della vecchia politica, fatta di pesi e contrappesi.

    RispondiElimina
  5. Hanno convinto anche me un altro voto per il PD

    RispondiElimina
    Risposte
    1. GPS devi aver sparso molto sale sulla ferita se dopo mezza giornata nessuno degli unti da Grillo si degna di spiegare o commentare...scontati.

      Elimina
    2. Caro anonimo non ho scritto per essere commentato ma per porre un problema politico. Come cerco di fare sempre. E commentare in questo blog non è un comandamento. Quindi non darei significati né alle parole né al silenzio

      Elimina
  6. in effetti, l'astensionismo (secondo i sondaggi...per quello che contano) è ancora troppo alto...l'evoluzione dell'interesse dell'opinione pubblica dovuta al movimento, si è praticamente arrestata.

    nel M5S ho visto un segnale che mi ha riacceso(o meglio, "acceso") un po' la speranza, ma non ho intenzione di dare un voto a prescindere, per cui, spero riescano ancora a convincermi di aver speso bene il mio diritto.

    comunque, stai diventando "di parte"...ammettilo!!!
    ...se si dovessero risentire, non avrebbero capito il senso della lettera!
    _____________
    G.R.

    RispondiElimina
  7. io non sono affatto risentito !! :) E' indubbio che la crescita dei consensi verso il MoVimento ha avuto una accelerazione fino a qualche mese fa imprevista e imprevedibile. Le perplessità per il rischio che vede profilarsi Giampiero è lecita. Ci è mancato un passaggio secondo me fondamentale che è quello del consolidarci a livello locale, nella gestione del territorio e delle emergenze delle singole comunità. Però non sarebbe nemmeno giusto a questo punto tirarci indietro. Il MoVimento 5 Stelle come ha detto più volte anche Grillo è una scommessa, una novità radicale che per forza di cose suscita immediato consenso o forte dissenso. Sta di fatto che a livello locale stiamo dimostrando una capacità maggiore di quella che ci veniva attribuita. Siamo riusciti a mantenere il timone ben dritto, a portare avanti il lavoro scaturito con la stesura del programma che non è rimasto scritto su carta ma stiamo cercando di portare all'interno delle attività del Cosiglio Comunale ottenendo anche degli ottimi risultati. Stiamo dimostrando di essere propositivi prima che avversori, costruttivi e collaboratori prima che oppositori ad oltranza. Permettetemi di dire anche che alcune trasformazioni che stiamo vedendo nel panorama politico credo siano diretta conseguenza della semplice presenza del MoVimento. Renzi poco tempo fa ha detto " Se il PD dicesse le stesse cose che dice Grillo, il MoVimento avrebbe solo il 2%". Forse non si è reso bene conto del significato delle sue parole, per me invece sono molto chiare. Il fatto però è che le parole non bastano più, poi bisogna metterle in atto e concretizzarle e il MoVimento lo sta facendo e nel farlo dimostra una coerenza forte che si scontra a volte con chi, vedi la Salsi, subisce delle evidenti sbandate che non sta a me motivare. In fondo il MoVimento è una "creatura" molto molto giovane alla quale viene chiesto di comportarsi da adulta. A volte ci vengono mosse delle critiche che mai ci si sognerebbe di rivolgere ai partiti tradizionali e devo dirvi che superata la sensazione di fastidio che mi fa pensare "ma guarda se devono venire a criticarci per questa sciocchezza quando gli altri fanno quello che fanno" mi rendo conto che tali critiche sono forse dettate dal fatto che da noi ci si aspetta di più. Per cui le critiche dobbiamo prenderle come sprono e vi assicuro che quando ci riuniamo parte del tempo viene dedicato all'autoanalisi e all'autocritica. . Detto questo caro Giampiero l'unica cosa che mi è dispiaciuto leggere è questo passaggio "anche se immagino che dopo questa lettera entrerò di diritto nel novero degli avanzi di partito che intendono fermare il cambiamento", una sorta di processo alle intenzioni che lascia trasparire una forma di pregiudizio che pure non dovrebbe esserci visto che sei uno di quelli che ci conosce meglio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. si, ma così gli rovini la piazza, Gabrie'!!!!
      ____________
      G.R.

      Elimina
    2. Era una battuta! sai che non ho pregiudizi!

      Elimina
    3. non nasconderti dietro al "era una battuta"...non regge!!! :-D
      __________
      G.R.

      Elimina
    4. G.R. dici che dovevo essere più polemico per scaldare la discussione? :)

      Elimina
    5. eh beh...sai, da quando Moscè gli ha affibbiato il ruolo di Lucignolo, ha una dignità da difendere!!!!

      Elimina
    6. e una ciambella da mordere e una fumata da concludere

      Elimina
  8. A parte che devo denunciare la Salsi xche sono io per primo che ho affiancato scentology al m5s. A livello locale si vota anche per conoscenze lo sappiamo. A livello nazionale mi spaventa un po l'egemonia. Io sono un "amante" del Partito Pirata e l oconosco da prima che Grillo o chi per lui lo citasse. A livello nazionale l'ingerenza di Grillo sui membri del 5stelle del futuro parlamento come sarà ? Censoria ? l'avete letto di come vieterà la partecipazione ai Talk Show ? vi sembra democrazia ? avete visto come membri dle movimento non si sono nemmeno seduti vicino alla Salsi ? Mi preoccupa anche la chiusura a chiunque nelle prossime liste. Se ad esempio arrivasse un membro Fabrianese brava persona simpatizzante del 5 stelle magari anche "famoso" non politicizzato..e tac dovreste dirgli di no anche se potesse portare molti voti ? è democrazia questa ? Mi piace Santarell iquando dice non dibbiamo fare il paragone con i partiti, certo non va fatto ma non è che tutti i politici siano da buttare. Solo perchè Simoetti si è intrecciato con la Lega vuol dire che io cittadino lo dovrei relegare nei non votabili ? Mi piace l'atitvismo locale ma non mi piace che Voi Grillini per primi non abbiate voce in capitolo sulle decisioni del vostro CAPO.. Chi di voi ha votato il decalogo pubblicato oggi ?

    SP

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Rispondo riguardo al decalogo: non c'è bisogno di firmarlo perchè (almeno per me) rappresentano i motivi per i quali si aderisce al MoVimento. Molti di quei punti sono presenti nel non statuto.

      Elimina
    2. Caro SP io non sono votabile perchè come dice la Bibbia c'è un tempo per ogni cosa e il mio è scaduto! Cerco di dare il mio modesto contributo alla circolazione delle idee.

      Elimina
  9. Vietare agli attivisti di rispondere a un invito della Rai e di Mediaset non e' un esempio della politica nuova che tanto sbandiera il 5 Stelle, piuttosto un esempio illiberale. Questi atteggiamenti sono il vecchio ...

    RispondiElimina
  10. Neanche io mi sento offeso anzi apprezzo sempre le analisi di questo blog, poi a volte sono d'accordo altre volte no ma questo credo sia normale.
    Per rispondere all'anonimo SP vorrei specificare che tra le diverse cose per le quali NON sono d'accordo con Grillo (che comunque non è il mio capo) non c'è quella del divieto di andare ai talk show anzi sono d'accordissimo!!! Partecipare ai talk show non rientra nei compiti di un consigliere comunale o regionale che sia e non rientra neanche nei compiti di un parlamentare quindi perché partecipare? Non è necessario andare ad un talk show a fare i fenomeni (Alla Tavolazzi) per dimostrare di star facendo bene il proprio lavoro di portavoce dei cittadini; soprattutto a questi talk show in cui son presenti presentatori prezzolati che finché dici le cose che vogliono sentirsi dire sono democratici, quando invece dici qualcosa che devìa dall'impostazione che vogliono dare alla discussione allora ti attaccano e/o scatenano "l'arena" (ogni riferimento a Santoro è puramente voluto).

    Per quanto riguarda la composizione delle liste, beh ne abbiamo discusso tra di noi ed anche nel nostro gruppo ci sono perplessità per il filtro messo dalle regole. Di contro delle regole erano necessarie anche per impedire competizioni, egemonie territoriali (vedi Caso Emilia Romagna) ed eventuali dissapori tra i vari m5s locali. Inoltre in questa maniera sono automaticamente tagliati fuori dalle liste tutti quelli che vorrebbero o che si sono aggregati al MoVimento solo adesso; magari con il loro "feudo" di voti. Non mi riferisco alla criminalità organizzata ma anche alle varie lobby ed associazioni che a vario titolo escono fuori come i funghi in prossimità dei periodi elettorali e che vorrebbero avere "voce in capitolo" per poi "passare all'incasso" al momento giusto (Confindustria, sindacati, Confcommercio, Ordini Professionali, Aci, mondo assicurativo, banche e chi più ne ha più ne metta) e questa è cosa buona a mio avviso.
    Piaccia o non piaccia andranno in parlamento come portavoce del m5s più o meno gli attivisti della prima ora.

    A Fabriano ci sono diversi attivisti che hanno i requisiti (tra cui anch'io e l'amico che mi ha preceduto) vedremo poi di scegliere magari con un'assemblea pubblica e con la partecipazione attiva dei cittadini interessati quelli su cui concentrare gli sforzi per un'eventuale candidatura. Gli attivisti che hanno i requisiti per candidarsi al parlamento nella circoscrizione in cui abitano verranno scelti dagli attivisti stessi (della stessa circoscrizione) che si sono iscritti al portale del MoVimento 5 Stelle entro il 30/09/2012 (non è che vi sto rivelando segreti di scientology visto che a qualcuno è piaciuta la definizione) è tutto pubblicato nel sito del m5s da giorni e giorni. Chi si è iscritto ed ha lasciato il documento (ossia chi si è certificato) può votare gli attivisti preferiti della sua circoscrizione (tra quelli aventi i requisiti e che si sono resi disponibili) al fine di creare la lista circoscrizionale per le Elezioni Politiche 2013 (se mai ci saranno).

    Queste regole vanno bene? vanno male? Io sono sincero non lo so. Mi spiace che tanti amici di Fabriano non possano candidarsi perché non hanno i requisiti richiesti ma del resto poi chi sia il portavoce conta poco; l'asse portante del MoVimento è il gruppo che sta dietro ai portavoce eletti quindi se uno ha passione e tempo da spendere per portare avanti i punti programmatici (che NON MANCANO!!!) può farlo benissimo. Dietro alle interpellanze e le mozioni che Joselito e Sergio portano in Consiglio Comunale c'è tutto un lavoro di squadra che voi non vi immaginate nemmeno, questo è il m5s niente di occulto e/o segreto poi se ci rovineremo con il crescere chissà, speriamo di no.

    Cristiano Pascucci

    PS: il termine "grillini" non ci piace ma se vi fa piacere usarlo (quasi sempre con intenzioni denigratorie), va bene lo stesso, non ci offendiamo! ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. a livello locale, il lavoro del "retrobottega", funziona ed è una enorme ricchezza, che supplisce completamente al rischio di individualità incontrollabili.....ma a livello nazionale?...basterà la rete?
      non so se ve lo siete chiesti...se avete già sviscerato questa tematica...a me, un po', inquieta....ma molto meno che votare ancora il meno peggio
      ______________
      G.R.

      Elimina
    2. I talk show che piacciano o meno, sono programmi giornalistici, quindi un rappresentante degli elettori DEVE accettare gli inviti che gli vengono rivolti. Non inporta chi ti invita a parlare, ma quello che hai (o non hai) da raccontare agli spettatori. Un rappresentante eletto deve tutelare gli interessi di tutti, anche di quelli che non ti hanno votato, deve parlare a TUTTI, siano essi sul web o davanti la TV. Troppo facile snobbare chi conduce o guarda quello o quell'altro programma! La politica nuova non deve snobbare nessun confronto, altrimenti ci si ritira in uno sterile e beato isolamento che si chiama autocompiacimento.
      Per essere nuovi bosogna davvero essere diversi - sempre - nella vita di tutti i giorni come nell'impegno politico. I fatti devono precedere le parole!

      Elimina
    3. il talk show è uno spettacolo...in quanto tale, soggetto alla dura legge dell'audience...non è giornalismo...o, almeno, per me, non è nemmeno un parente lontano del giornalismo.
      poi, considerando come vengono condotti, sinceramente, non mi sento per niente di biasimare questa presa di distanza del M5S
      _______________
      G.R.

      Elimina
    4. Anche i direttori dei telegiornali vengono cacciati se cala l'audience ...

      Elimina
    5. Che sognifica "considerando come vengono condotti"? Per lo stesso principio, considerando come viene gestita la cosa pubblica dai politici, non si dovrebbe andare a votare per principio ...

      Elimina
    6. devo aggiungere altro?....ti sembra giornalismo???
      io penso a Montanelli, Biagi....mi si rizzano i peli affiancandoci questi soggetti pseudo-giornalisti.
      però, un conto è un'intervista, un'altro un'arena dove con facilità uno può essere messo in mezzo e massacrato senza pietà...immagina, poi, se la vittima è un novizio...
      i proclami si fanno in campagna elettorale...poi, ci vogliono i fatti.
      _________________
      G.R.

      Elimina
    7. "anonimo"....esattamente!!!

      Elimina
    8. G.R.scrive:
      "a livello locale, il lavoro del "retrobottega", funziona ed è una enorme ricchezza, che supplisce completamente al rischio di individualità incontrollabili.....ma a livello nazionale?...basterà la rete?"

      e chi lo sa? Noi naturalmente crediamo di sì ma fino a quando non lo sperimenteremo non potremo esserne sicuri...ripeto, è una scommessa.

      Elimina
  11. Cari attivisti del 5 Stelle: lasciate che siano gli altri a dirvi quanto siete bravi, non vi lodate troppo da soli! Si rischia di comportarsi come i vecchi politici: a parole tutti sono bravi, cambiare davvero mentalita' e' un'altra cosa.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Pienamente daccordo, e infatti non mi pare di aver letto negli interventi niente del genere. Siamo consapevoli che rischiamo di correre questo pericolo e infatti è l'autocritica che ci rivolgiamo più frequentemente.

      Elimina
  12. Provo un certo godimento, degli orgasmi, a vedere Grillo sfasciare tutto. Il nostro sistema politico è talmente marcio che spero che dal grande caos rinasca tutto. Oggi voterei per lui".

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grillo una vota ha detto una cosa che secondo me non è stata mai abbastanza diffusa, ossia che il MoVimento sarà sciolto nello stesso momento in cui i motivi per i quali è nato dovessere cessare di esistere.

      Elimina
    2. Questa la disse anche Lenin dopo la rivoluzione....gabriele ti consiglio di diffidare di chi f queste affermazoni

      Elimina
  13. 100 volte meglio Grillo che i fanfaroni alla Di Pietro, Bersani, Vendola.

    RispondiElimina
  14. Meglio allora farsi pagare le interviste come hanno fatto quelli del PDL, PD, IDV?

    RispondiElimina

Sarà pubblicato tutto ciò che non contiene parolacce, insulti e affermazioni discriminatore nei confronti di persone