23 novembre 2012

Sagramoulin e l'italico chansonnier

Il soggiorno parigino del Sindaco pare sia terminato e Sagramoulin Rouge è tornato alla base marchigiana con una notizia che cambia aspetto e colore a seconda di come la si gira: pare non ci sia ressa per l'accredito presso l'Unesco e, alla fine dell'opera, i concorrenti della faVrianesità sono soltanto due: una città della Repubblica Ceca e una del Giappone. Considerato che nel mondo ci sono circa duecento Stati e che ogni Stato ha le sue innumerevoli e vispe città, una domanda sorge spontanea nel contribuente stolto e ignorante. Ma nel mondo scarseggiano a tal punto le comunità creative? Oppure trattasi di richiesta all'Unesco che, di fatto, su scala planetaria non muove un baffo a nessuno ? Le somme e i consuntivi ognuno se li racconti come preferisce e come meglio crede ma qualche dubbio sul valore dell'accredito circola e circolerà ancora. In compenso il viaggio parigino pare abbia stimolato anche motivi canori e musicali nel delicato e cattolicissimo animo di Sagramoulin de la Galette. Girando per bistrot e per mercatini dalle parti di Batignolles, pare che Sagramoulin si sia fatto prendere dall'atmosfera, dai ritrovi d'artisti e dalle note degli chansonnier. Ma non potendo garantire, per antico decesso, l'ospitata di George Brassens e Charles Trenet,  Sagramoulin ha ripiegato su Gino Paoli perché se proprio dobbiamo rinunciare a portare Parigi tra questi monti tanto vale accontentarsi di Genova, che non sarà così affascinante ma meglio di Ancona e Ascoli Piceno è di sicuro. Ora è bene ricordare e precisare che il valore della musica non ha un prezzo corrispondente e non ha età, ma organizzare un concerto di Gino Paoli significa rivolgersi a una specifica platea, sia dal punto di vista anagrafico che in relazione ai gusti artistici e musicali. Ed è difficile immaginare e scorgere, in siffatta platea, il dinamismo e lo spirito volitivo della "città creativa", l'afflato parigino degli impressionisti e della soupe à l'oignon. Stamattina, da quel che si dice, Sagramoulin Rouge - accompagnato dalla Rouge Patrizià Rouge - annuncerà, urbi et orbi, la venuta del cantante genovese. Non ci si aspetta, ovviamente, cuori infranti, folle oceaniche e accendini oscillanti per il gran concerto. Ma quattro amici al bar Sagramoulin Rouge sarà capaci di di radunarli di sicuro. Anche perché, da quando Jean Charles è diventato Sindaco, questa città non ha più pareti e alberi ma rotatorie si. Rotatorie infinite. Comunque attendiamo l'evento con una certezza che ci rasserena e ci scalda il cuore, perchè dovrà finire prima o poi questa lunga storia d'amore tra il Sindaco e questo piccolo e sfortunato borgo d'entroterra. E allora rien ne va plus, les jeux sont faits.
    

15 commenti:

  1. UNESCO ? No, UN CESSO

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  2. Nell'arco di un trentennio siamo passati da Jimmy Fontana a Gino Paoli con qualche piacevole piccolo deragliamento (Vasco Rossi-Stadio ecc.). E sti c...i. Umbria Jazz, Il Festival dei 2 Mondi di Spoleto, San Severino blues, Jammin Festival di Gubbio e molto altro ci fanno un baffo.

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    1. Allora se devi fare l'elenco inserisci Bollani De Gregori, Tuck and Patty New Trolls, Banco,Pino Daniele,Ciotti,Ivan Graziani,Spinetti e la Magoni, i mitici Vincisgrassi, Sud Sound System, Mussolini,e tutti gli altri che non ricordo sennò siamo i soliti partigiani...se la metà' non li conoscete sono problemi vostri...quanto alle manifestazioni citate, beh c' e' una tale ingerenza della politica nei comitati che organizzano e un tale nepotismo, soprattutto a Spoleto che a voi anime belle andrebbe di traverso anche la quinta di Beethoven se la organizzasse uno di questi enti...siete noiosi e quanto a Fontana....forse nomen non omen perché' parliamo di un artista vero e per finire i mitici capoccioni di Gubbio solo qualche tempo fa hanno dovuto ridare indietro i soldi dei biglietti perché
      gli Style Council annunciati e prevenduti nemmeno sapevano che avevano una data nella città' del lupo ......Gubbio Jamming che roba sarebbe???

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  3. La provincia non è un'identità istituzionale ... ma un luogo del pensiero ... la provincia ha sempre bisogno di gratificazioni, senza chiedersi se queste siano esistenti o meno.

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  4. Turnée di Gino paoli:
    cooperativa immobiliare Modena "casa senza pareti"
    casa di riposo "la vispa"
    favrià
    stò Paoli ha fatto du p..aoli

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  5. Gino Paoli tirerà le cuoia sul palco di Favrà, in modo tale che la città dello sconforto meriti per un paio d'ore i titoli dei TG nazionali. Tutto fa brodo per l'UNESCO.

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  6. Con quella faccia un po'così
    quell'espressione un po'così
    che abbiamo noi prima andare a FAVRIA'
    che ben sicuri mai non siamo
    che quel posto dove andiamo
    non c'inghiotte e non torniamo più.

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  7. ragazzi siamo nichilisti al massimo....e la chiusa del concerto la farà Sagramoulin vestito come le ballerine di Degàs....

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    1. Però GP + creativi di così, a quando la pizza a tre?
      D.A.

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  8. Bisogna stare attenti perchè magari sti giapponesi che notoriamente fanno queste cose potrebbero cercare di corrompere gli addetti culturali dell'unesco, tre italiani, per far vincere una di quelle loro insulse cittadine tipo osaka, o Kyoto. Favrianesi non abbassiamo la guardia. Siamo noi la città creativa.

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  9. sacla mola san25 novembre, 2012


    ファブリアーノボローニャ解離ダイエットの都市、ナポリ、アルプスのヴェネツィア都市都市規律のような創造的な都市です。用語の矛盾、oxymorons、重要ではあるが、多くても、少数のシニカルな笑み、最終的には楽しい上げない冒涜ロジック。毎日、別のコンセントは、ブランドの新しい理由や新しいインタプリタであることをこの無謀なフィクションに反対する多くの間で一つの方法




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  10. その顔po'così付き
    その式をpo'così
    我々はFavria'に行く我々の前に
    私たちは、かなり確実決してしていないこと
    我々が行く場所
    しないc'inghiotteともう戻ってこない。

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  11. anche se mi piace il m5s, devo dire che queste primarie del pd sono una cosa buona Fa piacere vedere milioni di persone che scelgono il loro campione per le elezioni politiche.
    e' un primo passo concreto verso una vera democrazia.
    il popolo dovrebbe poter votare su tutto.

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