4 dicembre 2012

Il vecchio patto delle scarpe tirate a lucido

I ballottaggi inducono all'errore perchè sommano quel che normalmente non tollera addizioni, semplificano la scena e nel farlo nascondono i dettagli, i piccoli segnali di fumo, le mille vendette trasversali. Fossi stato un iscritto o un elettore del Pd avrei votato per Bersani, perchè l'usato sicuro e rivendicato mi aggrada di più del nuovismo che, a cicli costanti, appare sulla scena sempre con la stessa pretesa di essere una rivelazione per i ciechi e una parola divina per i sordi. Ma la verità delle primarie del Pd è tutta nel primo turno. Anche a Fabriano, dove il voto dell'altra domenica ha sancito lo smottamento della componente ex DS. Che adesso rischia di perdere pure la segreteria del partito, perchè è difficile - numeri alla mano - che il Pd fabrianese possa sostenere la candidatura di Graziella Monacelli, bersaniana e pupilla del grande sconfitto, il vecchio calce e martello. Pardon, falce e sportello Giuseppe Mingarelli, detto Peppe. Se non fosse volontariamente defilato e d'indole assai poco militante il candidato alternativo ci sarebbe: Francesco Santini. L'ex Sindaco di Fabriano è uno dei pochi ad aver apertamente sostenuto Renzi e a essere spendibile in termini di immagine e di storia personale. In più Santini esprime anche un particolarissimo modus operandi, in cui il piglio manageriale del comando viene edulcorato grazie a un'esibita bonomia e un'evidente predisposizione alla cordialità. Un contrasto di polarità da tempo sintetizzato attraverso la riedizione, riveduta e corretta, di un suo slogan elettorale del 1998, quando, alle comunali, trionfò contro Maria Di Bartolomeo: "Ti ascolto per fare. Come me pare". Qualche amico del Pd afferma che la sua elezione a segretario del partito sarebbe l'anticamera dell'epurazione di quel che rimane degli ex comunisti e una sorta di certificato di avvenuta colonizzazione del Pd ad opera della componente cattolica, liberale e democristiana. Ragion per cui, pare difficile che l'esito delle primarie a Fabriano possa sostantificarsi nell'ascesa di Francesco Santini al soglio della segreteria del partito. Si racconta che nel 1997, dopo essere stato individuato come possibile candidato Sindaco, Santini si recò a far visita agli ex comunisti, per convincerli che non si nutriva di operai e per avere un sostegno ufficiale alla sua candidatura. Quella serata passò alla storia come il "patto delle scarpe" perchè furono parecchi i compagni - attardati sul modello maglione di lana, sciarpa di lana e giacca a scacchi ma ancora priva di eleganza bertinottiana - sedotti da un impeccabile e lucidatissimo modello di Church's, scarpe inglesi assolutamente e integralmente borghesi, che Santini calzava con naturalezza e che, alla fine, convinsero gli ex comunisti, ormai convertiti alle tentazioni dello stile. Del resto, come diceva Lenin, sempre meglio un principe afghano che un operaio socialdemocratico e quindi il patto delle scarpe fu sottoscritto e sancito senza troppi patemi. Oggi le cose sono cambiate e se Santini fosse eletto segretario del partito, quelle stesse scarpe stavolta gli servirebbero per riflare un calcio in culo a chi, quella sera, gli diede un inatteso benvenuto. L'andata e il ritorno dell'ulivismo in salsa fabrianese.
    

14 commenti:

  1. Il nuovo che avanza (come i gamberi). Comunque anche le church, come la suola di gomma del ferroviere, s'insozzano quando calpestano il cemento fresco ... anzi hanno lasciato una pedata visibile piu' sul cemento che sui culi arrossati.

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  2. Ci mancava pure il bel risveglio dell'articolo su Linkiesta.it su Indesit e Fabriano

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    1. Articolo molto bello !!!

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    2. Bello ma non esplosivo come si crede anche i muri sanno della malattia e il ruolo di Caio, da riverniciatore della facciata alla Fresco, per vendere ai Cinesi e' nei fatti....Andrea Merloni....beh tra lui e un imprenditore c'è' la stessa differenza che c'è tra un fabbro, con tutto il rispetto,e un orafo. La famiglia Merloni avrebbe potuto fare un cartello di prodotto, quando rappresentava una vera e propria potenza....siccome a malapena si parlano, adesso il mercato si pappa le loro aziende: amen.

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    3. la prima generazione crea, la seconda amministra...la terza, di mangia tutto...
      ___________
      G.R.

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  3. un sindaco che fu sloggiato dai piani alti del merlonismo sarebbe il nuovo che si addice a Renzi?

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  4. immagino avesti bei retroscena da raccontare sulla cafuta dell giunta Castagnari

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  5. immagino avesti bei retroscena da raccontare sulla cafuta dell giunta Castagnari

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    1. sicuramente ci ritorno su Castagnari...ma devo riordinare le memorie....

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  6. Beh, basta vedere la composizione politica dell'attuale giunta: quello più a sinistra è Mario Paglialunga e lo dico con il massimo rispetto.
    Ma.llo Badoglio

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    1. A sinistra de che? della porta?

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  7. all'epoca della candidatura di Santini la segretaria del partito di Bertinotti venne chiamata (solo per cortesia) alla solita riunione di maggioranza per stabilire i programmi,visto che la candidatura era già stabilita disse al buon Becchetti "passi il padrone, ma il servo del padrone mai".Se fossi un'iscritto al PD oggi direi la stessa cosa. D. A.

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  8. Simonetti dagli argomenti dei tuoi ultimi post appare evidente come Fabriano sia piombata dentro la cappa dell'immobilismo, nessuno e' piu' capace di parlare di futuro e impegno costruttivo, ma si vive nell'attendismo fatalista dei giochi di minuetto.

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  9. beh io racconto quel che vedo...

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