4 maggio 2014

Su Ardo l'effetto sciame e l'errore di Confindustria


 

Ricordo come fosse ora una scena televisiva di tanti anni fa, con Bettino Craxi intento a commentare severamente un provvedimento economico licenziato da una commissione della Camera dei Deputati. Un cronista d'assalto, convinto di metterlo in difficoltà, si avvicinò al leader socialista, incalzandolo con un argomento in apparenza inoppugnabile e cioè che quel provvedimento era stato votato all'unanimità in Commissione. Bettino indugiò in una delle famose pause e poì chiuse la discussione da par suo: "Vorrà dire che hanno sbagliato all'unanimità". Il motteggio craxiano mi è ritornato in mente in queste ore, osservando la reazione di istituzioni, sindacati e Confindustria alla sentenza di secondo grado che ha confermato l'annullamento della vendita della Ardo alla JP Industries. Si tratta, infatti, di un caso da manuale di errore unanime, di concertazione a scartamento ridotto, di quell'effetto sciame che spinge tutti in un'unica direzione a prescindere da ogni valutazione di fondamento e di correttezza delle medesima. L'inerzia delle cose sembra aver convinto la gran parte dei soggetti coinvolti che l'impegno prioritario sia quello di eludere gli effetti del pronunciamento di secondo grado, dimenticando che una sentenza - in uno stato di diritto - è un fatto inoppugnabile e un punto fermo da cui non si può prescindere. Le sentenze non si commentano ma si applicano. Non è stato questo per almeno due decenni il tormentone di tutti i moralisti quando c'era di mezzo Berlusconi? E per quale ragione al caso JP si dovrebbe invece riconoscere una deroga? Le istituzioni - a partire dai sindaci - sono invece dell'avviso che alla fine tutto si aggiusta e che, quindi, sia sufficiente qualche riunione al Ministero, una pacca sulle spalle ai sindacati e un comunicato congiunto per annullare gli effetti di un pronunciamento di un Tribunale della Repubblica. Porcarelli, dal canto suo, ha dichiarato che lunedì riprenderà i lavori come se, nel frattempo, nulla di importante fosse accaduto attorno al suo perimetro d'imprenditore coinvolto nell'acquisizione di un'azienda in amministrazione controllata. I sindacati vanno avanti come treni lanciati su un binario morto, perchè a loro interessa non tanto difendere lavoro vero ed esercitare una rappresentanza non figurativa dei lavoratori quanto mantenere la funzione di cogestori di ammortizzatori sociali e di interlocutori di prima fascia. Quel che è difficile da comprendere è l'atteggiamento di Confindustria Ancona. Il Presidente Schiavoni ha, infatti, acriticamente allineato l'organizzazione degli imprenditori della provincia al punto di vista di Porcarelli. Al punto da definire scandaloso che a distanza di tre anni venga contraddetta una decisione assunta da una procedura di amministrazione controllata. Ma il Presidente di Confindustria Ancona va oltre chiamando, addirittura, in causa il rapporto controverso e irrisolto tra industria e giustizia amministrativa, come se la sentenza del Tribunale del Riesame configurasse un'azione vessatoria nei confronti del fare impresa. Da questo punto di vista Schiavoni farebbe bene a ripercorrere attentamente l'intera vicenda. A partire dal valore del cosiddetto "perimetro della cessione" del ramo d'azienda a JP, che è stato valutato considerando uno "sconto" dovuto a una previsione di redditività negativa (badwill) riferita a quattro anni, quando la normativa sulla cessione di aziende in amministrazione straordinaria prevede, inderogabilmente, un badwill di due anni, a tutela non solo dei creditori ma del principio della tutela del patrimonio dell'azienda insolvente. Questa eccezione valutativa ha determinato un valore finale dell'azienda pari a 12,2 milioni di euro e una cessione che è avvenuta a 10 milioni di euro. Il ricalcolo del valore, seguendo la norma dei due anni di badwill, si attesta invece - secondo la perizia realizzata dal consulente nominato dal Tribunale di Ancona - intorno ai 54 milioni di euro. Un valore 5 volte superiore a quello pattuito e stabilito per la vendita. E da questo punto di vista non viene ritenuta né valida né attenuante la decisione di procedere a una vendita sottostimata per assenza di altre proposte di acquisto, perché, nel caso, si sarebbe dovuto vendere solo e soltanto in presenza di un prezzo congruo, ricorrendo, in caso contrario, alle normali procedure fallimentari. Ora, che l'associazione di rappresentanza degli industriali desideri una profonda semplificazione della norma e del diritto societario è naturale e sacrosanto. Che si scandalizzi perchè un Tribunale applichi quel che la norma vigente prevede non è nè naturale nè sacrosanto. Le semplificazioni e la demagogia è meglio lasciarle ai politici che conoscono una sola redditività possibile: quella dei voti che le loro finte indignazioni sono in grado di cumulare.
    

11 commenti:

  1. Sono un operaio umbro escluso dalla JP. Ho trovato in questo blog un po' di verità che nessuno dice. grazie

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  2. Come ti dissi tempo fa' mi sembra il classico esempio di come si fanno le cose all'italiana. Allunghiamo qui, spostiamo lá ... Senza poi nessuna effettiva intenzione di dolo. Facciamo contenti un po' di lavoratori, facciamo contento il compratore (unico compratore che magari ad altro prezzo faceva ciao ciao) facciamo contenti i sindacati che hanno alleggerito un po' la situazione. Uniche scontente le banche. Banche che comunque quei soldi non li vedranno mai. Ma intanto stanno a bilancio, il tempo passa nel frattempo cambieranno direttori, C.d.a.. Poi vedremo.. Intanto è un problema rimandato. E un problema rimandato si sa....
    M.

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  3. Le FRASI STORICHE 10 (fino al 3 MAGGIO)

    • Rimuovere l'esistenza politica di Sagramola, ignorare gli Alianello, i Saitta e tutto il cucuzzaro restituisce un non so che di benessere, un senso di serenità e di candore che rigenera energie ed empatia. (22APR)
    • 'La scelta del Comune di Fabriano di predisporre una forma di partecipazione cittadina all'utilizzo delle risorse indicate in bilancio rappresenta un elemento di grande positività, innovazione ed attenzione alla partecipazione di tutti alla cura della cosa pubblica', così Michele Crocetti PD di Fabriano. (Dite voi se è serio far decidere alle Porte 100\ 150.000 euro e se per di più questa cifra può far parlare di bilancio partecipato a fronte di un bilancio di decine di milioni di euro. )
    • Il segretario Crocetti è arrivato per ultimo. Come “amen”. E si è accodato lesto lesto ma fuori tempo massimo: gli altri decidono, rilanciano e ritrattano e dopo una settimanella – lemme lemme – giunge Crocetti e ratifica il deja vu, come se quel suo continuo annuire innanzi a ciò che gli passa sopra conti qualcosina o come fosse sintomo di direzione politica il timbro di ratifica che una Giunta disobbediente gli lascia imprimere su decisioni adottate senza mai troppo discutere. Finora il volenteroso Crocetti ha perso tutti i treni possibili (22 APR)
    • (ALTRI COMMENTI....LAPIDARI o LAPIDATORI) Crocetti? Preparazione politica nulla, nessuna conoscenza delle dinamiche amministrative, nessuna bella idea. Forse non ha capito che l'essere riuscito a trovare ottanta tessere tra parenti e amici, per "vincere" il congresso del PD fabrianese (!), non ti rende automaticamente un bravo politico, tutt'altro. (23 APR)
    • ragazzo levati quella puzza sotto il naso quando cammini che hai fatto 80 tessere tra le campagne e per il resto sei vuoto
    • Ho letto le dichiarazioni di Crocetti sul bilancio "partecipativo". Non sa di cosa sta parlando, ma non è una novità.
    • povero figliolo sotto il capp...llo di Sagramola e di Tini e senza la capacità di esprimere un proprio autonomo pensiero. Che segretario esemplare...
    • Ma di cosa stiamo parlando? In Laqualunque fabrianese e' stato messo la perche' di politica non capisce nulla e Sagramola ci gioca
    • Non votero' piu' PD finche' ci saranno personaggi come Crocettilaqualunque
    • A far eleggere Crocettilaqualunque segretario del PD, secondo me, hanno contribuito anche esponenti di altri partiti. Meglio avere un segretario che non capisce nulla di politica che uno sveglio che attrae voti
    • Crocettilaqualunque, sei stato nominato, per te l'avventura politica finisce qui. Vogliamo come nostro leader CASTRICONI (Ogni volta che certi segretari del PD parlano, perdono 100\150 voti ...a favore di M5S?)
    • Il progetto del Caffè te lo spiego rapidamente: creare un'aggregazione capace di pescare a sinistra e far vincere il centrodestra alle elezioni del 2007. (28 APR)
    • Ed ora saranno cazzi. Favria' non conta più un cazzo nemmeno come bacino elettorale, perché tanto co tutta la merda che vi hanno fatto mangiare continuate a votarli, quindi ora le attenzioni le rivolgono da altre parti, dove possono conquistare altri voti nuovi. (3 MAG)

    sriD.

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    1. La chiosa e' mia. Mi ritengo parzialmente soddisfatto.

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  4. Ma con questi articoli e con questo atteggiamento disfattista che evince da tutti gli scritti sottoposti ai lettori ad oggi.....La ormai povera Fabriano cosa fara'. Si denota un vero accanimento su come e' avvenut una compravendita di una societa' che ormai non forniva piu' reddito sicuro alla popolazione, si critica, si fanno persino ipotesi di cordate a mo' di Alitalia, l'importante e' criticare e mai mettersi in prima linea, magari ad aprire azienduole al fine di creare vero lavoro, giusto per non passare sempre per quei Fabrianesi critici nel confronto del prossimo, ma mai disposti ad essere costruttivi e pratici. Facciamocela finita! Basta parole, siete tutti politici, ma il paese ha bisogno di gente che si rimbocca le maniche e che pur non appartenendo a particolari fazioni coopera per costruire, a suon di fatti un' Italia nuova, piene di gente motivata. Io credo in un nuovo mondo, piu' onesto, trasparente, e a gente che trovi 'nel fare' quella solidarieta' d'animo che oggi manca, proprio fra la gente di una stessa citta'.

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  5. Ma con questi articoli e con questo atteggiamento disfattista che evince da tutti gli scritti sottoposti ai lettori ad oggi.....La ormai povera Fabriano cosa fara'. Si denota un vero accanimento su come e' avvenut una compravendita di una societa' che ormai non forniva piu' reddito sicuro alla popolazione, si critica, si fanno persino ipotesi di cordate a mo' di Alitalia, l'importante e' criticare e mai mettersi in prima linea, magari ad aprire azienduole al fine di creare vero lavoro, giusto per non passare sempre per quei Fabrianesi critici nel confronto del prossimo, ma mai disposti ad essere costruttivi e pratici. Facciamocela finita! Basta parole, siete tutti politici, ma il paese ha bisogno di gente che si rimbocca le maniche e che pur non appartenendo a particolari fazioni coopera per costruire, a suon di fatti un' Italia nuova, piene di gente motivata. Io credo in un nuovo mondo, piu' onesto, trasparente, e a gente che trovi 'nel fare' quella solidarieta' d'animo che oggi manca, proprio fra la gente di una stessa citta'.

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    1. Condivido pienamente il suo punto di vista ma credere in un nuovo mondo piu' onesto ecc..... mi sembra un'utopia!





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  6. Caro amico la diversità di opinioni e' un valore ma tu ricorri a un repertorio di basso profilo. Io dico cose che spiego e documento. La replica e il dissenso dovrebbero essere dello stesso livello. Diversamente mi fai fare un figurone "aggratise"

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  7. Ancora devo sentire Crocetti fare una proposta concreta su qualcosa, essendo il Segretario del Partito piú importante a Fabriano ad Ancona ed in Regione uno si aspetterebbe qualcosa in piú di 4 frasi Standard copiate a Renzi

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    1. Ma cosa ti vuoi aspettare? Ma lo vedi che senza essere imboccato tre o quattro volte non riesce a dire nulla?

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  8. tutto vero ,interessa a pochi pero'!
    l'importante e' salvare la stagione balneare a senigallia,
    l'importante e' che il bilocale non si sia allagato!
    l'importante e' ritrovarsi a senigallia a spendere la cassa integrazione.
    fa niente che i soldi li mette l'inps.e lo stato.

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