Il Gassman delle Quadrelle e il miracolo che non c'è

C'è attesa per il ritiro spirituale di maggioranza, previsto per la giornata di domani in località Le Quadrelle. Certo, vista la levatura politica media dei partecipanti, non c'è da aspettarsi una Conferenza di Yalta, ma è comunque foriero di allegria il solo immaginare una Giunta e una maggioranza politica che per riuscire a guardarsi in faccia - senza farlo in cagnesco - impiegano due anni e devono organizzare una giornata al sacco in cui le scampagnate Agesci Style s'accordano poco laicamente con i "girogirotondo casca il mondo" di estrazione ACR. Confesso che mi piacerebbe essere una mosca cavallina per planare sulla testa degli astanti e carpire segreti, fotografare scenari, immortalare sguardi e vedere chi si siede vicino a chi. Purtroppo il dono del volo non ci è dato in dote e, quindi, mi accontenterò di conoscere, a cose fatte, le diverse portate del pranzo, perchè in base a quele menù circolerà a tavola si potrà capire se a prevalere è la dieta ipocalorica e cattolica del Sindaco o quella più sostanziosa e carnivora dell'Udc o magari quella tutta tipicità e chilometro zero del Dott.Guidarelli con la sua pietanza civica Crescia Fabriano. Corre voce, infatti, che Guidarelli sia un filino nervoso per come è stata gestita la questione del social market e che la linea di mediazione abbia impattato direttamente sulla giornata di domani che si aprirà nel modo peggiore, ossia con gli assessori chiamati a rendere singolarmente conto del proprio operato attraverso la presentazione di una relazione tematica. Sinceramente si fa fatica a capire cosa avranno di interessante da dire visto che il grosso del lavoro politico lo fa la Dott.ssa I.R. che è l'unica davvero titolata a introdurre i lavori e a trarre le necessarie conclusioni. Il pomeriggio sarà invece il momento catartico di Sagramolone che da comprimario proverà a trasformarsi in unico mattatore, in una sorta di Vittorio Gassman delle Quadrelle. Banco di prova della sua mutazione antropologica e politica saranno tre grandi temi: il sociale, il turismo e un pacchetto globale che riguarderà commercio, artigianato e centro storico. Su questi punti il Gassman delle Quadrelle proverà a delineare una strategia di rilancio, perchè dopo due anni di pugnette sui bilanci pare sia venuto il momento di discutere anche un po' di politica e di futuro della città anche se è difficile immaginare un Fidel Castriconi visionario o un Pellegrini che che si dispone a volo d'aquila sulle cose che cambiano. Ma nonostante i dubbi amletici voglio essere sincero: se il martellamento di questi mesi fosse servito a sollecitare a una svolta politica e programmatica saremmo i primi a rallegrarcene. La concretezza delle cose per ora non rincuora: il sociale è ridotto al social market, il turismo ai 20 mila forestieri inesistenti che secondo i giornali affollano tutte le manifestazioni - dalla mostra dell'acquerello alla sagra della trippa - mentre il centro storico è poco più che un cimitero di saracinesche abbassate e di locali in affitto. Ci vuole un miracolo a le Quadrelle, un Sagramola carismatico e taumaturgo come un re capetingio: missione impossibile