11 ottobre 2012

Fiamme Gialle in Regione

Non faccio parte, per cultura e tradizione, di quanti di fronte alla febbre alta si scagliano contro il termometro, ritenendolo il vero responsabile della malattia. Per le stesse ragioni non mi verrebbe mai pensato di condannare l'antipolitica che esprime nient'altro che la reazione popolare alle reiterate nefandezze di cui è capace la politica. Si racconta che un ufficiale nazista, guardando il celebre olio su tela in cui Picasso ha raffigurato il bombardamento di Guernica, si rivolse al pittore con una domanda: "Maestro, questo è opera vostra?".- E Picasso prontamente rispose: "No, è opera vostra". E' esattamente quel che abbiamo sotto i nostri occhi: una classe politica sputtanata che si difende alzando i toni contro chi la critica, moltiplicando le manifestazioni di arroganza, inscenando un vittimismo insopportabile e rivendicando un primato di governo che ormai esiste solo nella mente deformata di una casta che è tale non solo per i privilegi, ma anche per aver messo in piedi un microcosmo di aria consumata e di finestre chiuse sul mondo. E lo dico non da grillino - nonostante la casta politica fabrianese cerchi di raccontarmi come tale per accreditarmi come eterno trasformista - ma soltanto da cittadino senza potere, che conosce la fatica di vivere ed è alquanto incazzato con questa aristocrazia senza onore e senza cultura. Da quando è esploso il caso Lazio ha iniziato a tirare una brutta aria attorno alle istituzioni regionali. Prima le ispezioni in Emilia Romagna e Campania, poi l'arresto dell'assessore della Giunta Formigoni e stamattina la finanza alla Regione Marche. Non sappiamo bene se questo blitz faccia seguito all'apertura di una indagine della Procura, se ci siano politici iscritti nel registro degli indagati o se si tratti di un sequestro senza notitia criminis (il che sarebbe cosa alquanto grave e preoccupante per lo stato di diritto). Certo è che, col senno di poi, possiamo comprendere meglio certi nervosismi recenti del Governatore Spacca, probabilmente in preda a una sindrome da accerchiamento che non lo riguarda personalmente ma in quanto figura che incarna simbolicamente e materialmente l'istituzione regionale considerata nel suo insieme. Il punto chiave, come sempre, non è giudiziario ma politico: siamo alla fine di una vicenda delle regioni che, per un periodo, erano sembrate l'unica soluzione in grado di dare alla politica una spinta propulsiva nuova. Qualche giorno fa un amico che se ne intende mi ha detto due cose lucide, condivisibili e taglienti: che l'Italia è vissuta 1946 al 1971 tranquillamente senza regioni - e quindi che non muore nessuno se si dovesse smantellarle - e che esse, di fatto, saranno ricordate più per la moltiplicazione dei centri di spesa che per i servizi realmente erogati ai cittadini. L'Italia del futuro sarà probabilmente fondata su uno Stato centrale e su fortissime autonomie comunali. Per questo è essenziale condurre battaglie vere per il federalismo municipale, opponendosi a tutti quegli atti della Regione - come il conferimento dei rifiuti all'ATA -  che servono soltanto a tenere in piedi un'istituzione che non ha più ragion d'essere se non come grande greppia della dilapidazione. E se per smontare questa farsa del regionalismo - a cui sbagliando in toto ho creduto molto - serve la Guardia di Finanza ben vengano le Fiamme Gialle. Perché mai come ora Parigi val bene una messa.

P.S: Giancarlo Sagramola rispondendo alla mia sollecitazione sui tubi depositata nella Fontana della Piazza bassa si è personalmente impegnato a farli rimuovere stamattina e a chiedere un preventivo per il restauro della Fontana nonostante la penuria di risorse a disposizione dei cittadini. Mi sembrava corretto metterne a conoscenza i lettori.
    

16 commenti:

  1. Caro Gianpietro, condivido in pieno l'articolo per la descrizione attuale delle posizioni assunte da una certa casta. Ma ho un pensiero che vaga nella mente e proverò a spiegartelo. Abbiamo assistito a mani pulite, abbiamo creduto che finalmente si chiudesse la prima Repubblica ed entrasse una nuova aria che aiutasse a pulire le nefandezze di cui l'uomo si rende capace. Oggi vista la portata delle azioni giudiziarie direi che stiamo più o meno nella stessa situazione degli anni novanta ed allora mi domando. Perchè adesso ? Perchè i controlli non sono costanti ma si scatenano tutti insieme ? Chi avrebbe dovuto vigilare cosa ha fatto fino a ieri ? Quale altra casta se ne avvantaggerà ? Negli anni novanta il sensazionalismo mi attraeva oggi mi lascia interdetto. Il grande dilemma in sostanza è se il mondo politico è sotto attacco da un un mondo finanziario che vuole mani libere o se realmente si vuole farla finita con il concetto di salotto e privilegi. Credo che sia un vecchio dilemma dove i politici incolpano l'imprenditoria di scarse capacità e l'imprenditoria incolpa la scarsezza dei dirigenti politici. (Vedi Romiti negli anni 80)

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    1. Già,perche adesso?Perchè tutte insieme?Perchè come negli anni '90? Si devono screditare tutte le istituzioni?La chiesa,la politica,l'imprenditoria solo per lasciare spazio ad un solo potere ,la FINANZA?? Per avere al comando un governo dei tecnici???
      mariopaglialunga

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    2. Ma parli proprio tu?

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  2. Avendo vissuto la prima Tangentopoli con entusiasmo e vedendo poi come andava a finire e cosa la caratterizzava (ad esempio le inchieste a grappoli) non riesco a essere partecipe fino in fondo di questa nuova ondata giustizialista anche se sono disposto a subirla pur di vedere certa gente che passa dall'altare alla povere. Mi ricordo il gran dibattito che si fece allora sul reato di concussione che fu il mezzo per assolvere al classe imprenditoriale quando anche il gatto sa che ci fu solo una generalizzata corruzione. La differenza con l'oggi quella volta si rubava per il partito oggi per rifarsi il cesso di casa. Il che rende tutto molto più odioso. Temo anche io, che al di là, degli umori che mi animano ci siano ambienti che vogliono continuare con i governi tecnici che personalmente ritengo tecnicamente golpisti. Ma forse noi che ci entusiasmammo con il pool e siamo vaccinati perché abbiamo già visto tutto possiamo dare una mano ai nuovi entusiasti affinché non facciano gli errori che facemmo tutti noi con quell'applauso ossessivo alle manette e alle custodie cautelari

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    1. Vero all'epoca si rubava per il partito oggi per rifarsi il cesso. Non applaudiamo ma saremo vigili affinché il golpe non vada a buon fine.

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  3. Con il passaggio dalla prima alla seconda repubblica siamo passati "dai partiti che rubavano ai partiti rubati".
    Credo che il problema sia tutto nell'incapacità delle persone di far squadra e di fare sistema. Il problema prima che politico è sociale.
    Salvo la Chiesa e alcune organizzazioni di volontariato non esiste più alcun soggetto che sia portatore di interessi collettivi.
    Stiamo a tal punto "spaccando" l'interesse personale che alla fine arriveremo alla "polverizzazione dell'individuo".
    Con stima M.llo Badoglio

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    1. Sante parole il problema è che il senso di responsabilità sociale è indicatore di una società evoluta. Ma sono diversi anni che in tal senso stiamo degenerando e purtroppo non dipende principalmente dal popolo ma dalla classe dirigente che lo governa. Gli Italiano come dice lei sono di base generosi e dediti ad azioni umanitarie volontarie la chiesa purtroppo forse un pochino meno disinteressata.

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  4. Forse sarebbe il caso che pensasse anche alla fontana Sturinalto e a quella di piazza Quintino Sella, rimuovere i tubi chiede 1 minuto di tempo, invece il centro storico sta andando a puttane.

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  5. Iniziamo a pensarci noi a quel che sfugge a chi amministra...almeno fin dove si può

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  6. Il centro storico va a "lucciole" anche per colpa dei fabrianesi e del loro bisogno di attraversarlo, xche la lotta per chiudere un centro storico non può essere solo di chi ci abita ma di un'intera cittadinanza xche non possiamo pensare che uno strato d'asfalto costi come sistemare un sampietrino ma chisse vero, meglio far fare una bella passeggiata al proprio suvve ? dato che ci stiamo muovendo verso un senso di responsabilità non possiamo pensare che siano solo le amministrazioni a muoversi. L'altro giorno ho visto una vicina di casa che quando metteva fuori l'umido ha preso l'aust e lo ha spruzzato sopra e poi ha pulito la strada con varechina dopo che lo avevano portato via... mentre molti dicono be pulirà qualcuno, lasciamo la puzza cosi qualcuno si lamenta con il comune che poi pulisce ....

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    1. encomiabile, la tua vicina...a parte per la varechina...

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  7. Caro Gian Pietro
    Io al contrario di quanto affermi tu non sono deluso di quanto avviene a livello delle regioni, perchè ,parafrasando Cossutta non mi ero mai illuso e ogni moltiplicazione dell'influenza della politica nella società lo letta come avente il fine di impadronimento del potere e di interessi personali. Non posso fare a meno di sorridere, quando leggo che nella I Repubblica si rubava per il partito, ma non ci si ricorda come le tasche dei partiti risultarono vuote, tanto che dovettero vendere i loro patrimoni immobiliari e ricordo l'azzeccatissima battuta: che i conventi erano poveri ma i frati ricchi!!!
    Pur tuttavia oggi mi vedo, per amor del vero che deve essere oggetto di noi mortali, obbligato a spezzare una lancia volta a stemperare le colpe delle Regioni inquisite e cioè, è mai possibile che una pratica di malversazione così diffusa e che attenzione, deve essere colpita senza se e senza ma, tali malversazioni vengono "scoperte solo oggi come illuminazione divina e folgore che balena in cielo??? PER ME SONO STATE SEMPRE PER GLI ADDETTI AI LAVORI COME IL SEGRETO DI Pulcinella!! E allora andiamo per semplice logica: leggo sul Corriere della Sera che si parla di abolire le Regioni quindi Poichè come diceva il Sor Giulio a pensar male è pecato ma spesso ci si indovina, non sarà il caso che i poteri forti quali i cognomi :Agnelli, Montezemolo, Della Valle Del Vecchio e qualche giovanotto delle nostre colline non abbiano deciso di accentrare tutto a Roma eliminando la periferia ed aumentando a dismisura il loro potere. Loro aizzando il popolo bue (come disse un politico ad un comizio in Calabria!!) grazie ai mezzi di comunicazione tutti in loro mano si trovano, grazie al momento d'indignazione e rabbia generalizzata,nella condizione ottimale per chiudere l'operazione aumento di Potere. Comunque in ogni caso sia poteri forti, sia orda di politici periferici noi ce la prendiamo sewmpre come don Falcuccio e non è necessario chiarire come!!!!. Sempre grato se mi farai sapere come la pensi
    Bacio le mani
    Giuseppe Gagliano
    La Spada dell'Islam

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    1. signor la spada dell'islam, apra un blog, la prego apra un blog

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  8. Oltre a non essere servita a nulla, questa devoluzione all'amatriciana che ha dato alle Regioni poteri senza capacità
    di gestione ha creato un buco enorme ,connivenze mafiose,sfascio della sanità e via elencando. Adesso lo Stato si riprende tutto,sperando che queste merde che ci governano abbiano almeno la dignità
    Di fare delle regole ferree per poi ridare le gestione alle regioni e il primo che sgarra (sanità ambiente....) commissariato, per davvero e cacciato a calci in culo . Più' Stato ci serve, non meno e per capirci quale identità regionale può'
    Mai avere un paese i cui abitanti per esempio di Firenze si dividono a seconda della sponda dell'Arno sulla quale abitano??? Lasciamo perdere gli USA o i Land a noi piace Siena e le sue 40 contrade.......di oggi perché secoli fa erano almeno un centinaio...

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  9. Aspettiamo la Finanza anche in comune?

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  10. Io non mi rallegro mai di queste cose. Spero vivamente di non vederla in Comune

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