17 ottobre 2012

Imprese in fuga: i rischi del Consiglio aperto

Sabato prossimo, alle 9 di mattina, l'Oratorio della Carità ospiterà l'ormai famigerato Consiglio Comunale aperto con i vertici delle principali aziende che operano sul territorio faVrianese. Sono stati invitati i sette principali gruppi industriali che generano, cumulativamente, la quasi totalità del valore aggiunto prodotto nel nostro territorio. L'organizzazione dell'incontro prevede che siano solo i consiglieri comunali i soggetti titolati a rivolgere domande ai rappresentanti delle imprese coinvolte mentre ai cittadini spetterà il ruolo di comparse a cui non sarà concesso, di default, diritto di parola e di intervento. Insomma i cittadini faVrianesi assisteranno a una sorta di Maurizio Costanzo Show in cui sarà difficile capire quali possano essere le strategie e il futuro di questo gruppi che molto hanno avuto dalla nostra gente. Ragion per cui l'effetto finale sarà, probabilmente, di grande delusione e inutilità. A meno che qualche consigliere comunale non abbia il coraggio e la voglia di prendere il toro per le corna tirando fuori i temi e gli argomenti che davvero scottano. E stamattina Emanuele Rossi del SEL, nelle sue dichiarazioni alla stampa, ha adombrato un approccio muscolare all'incontro rimarcandone puntualmente limiti e difetti. E quindi, speriamo che questa presa di posizione possa essere il preludio di un benefico contagio in grado di trasformare tutti i consiglieri comunali in veri e pugnaci difensori degli interessi  dei cittadini e della collettività faVrianese. Purtroppo, conoscendoli, possiamo già anticipare che si verificherà per l'ennesima volta l'esattezza della Legge di Pareto, ossia che l'80% delle domande importanti verrà formulato dal 20% dei consiglieri presenti. Nel caso immagino siano sei degli otto consiglieri dell'opposizione e sono aperte le scommesse per individuare nomi e cognomi dei potenziali coraggiosi. In realtà il successo di questo Consiglio Comunale aperto sarà anche intimamente connesso alla qualità dei rappresentanti delle imprese che prenderanno parte ai lavori. La scala del successo dell'operazione "trasparenza sul futuro" può essere articolata su tre situazioni di contesto:
1. Colpo Gobbo: partecipano figure di primo piano (proprietà o amministratori delegati) e fanno luce sulle proprie intenzioni. Nel caso successo del Movimento 5 Stelle e dell'assessore Galli.
2. Vittoria di Pirro: partecipano figure di primo piano (proprietà o amministratori delegati) ma non fanno luce sul futuro. Sconfitta per l'opposizione e successo dell'assessore Galli riconosciuto come interlocutore.
3. Figura di merda: partecipano figure di seconda linea che, ovviamente, non fanno luce sul futuro. Sconfitta per l'opposizione e per l'assessore Galli  non riconosciuto come interlocutore di sistema.
Personalmente escluderei il colpo gobbo in quanto improbabile. La Figura di Merda, come sappiamo bene, è sempre in agguato dietro l'angolo, ma spero vivamente che sabato non si manifesti, perché sarebbe una prova insostenibile per l'intera collettività faVrianese. Scommetto quindi sulla Vittoria di Pirro che, a mio avviso, non è solo una circostanza plausibile ma anche la metafora più azzeccata di quanto sta accadendo attorno a noi.
    

47 commenti:

  1. Chi sarebbero i 2 consiglieri di opposizione che non farebbero domande importanti?

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  2. Non lo so! io ho solo applicato la legge di Pareto!!!

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    1. Pareto è un personaggio come Furio Tarancola? hahahha
      Maurizio Corte

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  3. Sta volta faccio il bastian contrario. Intanto la situazione delle varie aziende che si presenteranno domani, se lo faranno, è totalmente differente. Parliamo di Indesit che è una società quotata in borsa, cosa pensate che vi dica il CEO o chi per lui ? sapete a Melano faremo la nuova lavatrice superpiù bim bum ban ? I dati dei ricavi sono pubblici e l'andamento anche, cosa speriamo di risolvere oppure vogliamo le assicurazioni della Famiglia su come vuole investire i soldi che ha in cassa ? Ora ditemene di tutti i colori ma tanto anche io sono per la vittoria di Pirro che rinominerei vittoria del nulla. Situazione diversa per la Ex Ardo che ora si chiama come le sigarette o come la formula uno di quando ero piccolo... hano o no proposto un piano industriale ai tempi ? NO ? e allora dove era la "politica" prima ? Speriamo che da oggi a domani si inventino un nuovo business ? Secondo me se invitavano Belen a parlare della sua gravidanza e se potevamo darle la cittadinanza onoraria avremmo fatto meglio almeno creavamo hipe arrivavano giornalisti e curiosi e incassavamo un po di soldi a livello turistico.

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    1. La ex Ardo doveva essere ceduta prima ai cinesei (quanto sono costate le "vacanze" in Cina a Spacca ?) e poi agli iraniani....Se lo si racconta in giro c'è gente che si piega in due dalle risate.

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    2. Ma passarì te che lavori all'indesitte non t'hano detto nulla ? su mpo ? dicce dicce a chi la vennono ? all' UAW ?

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    3. Che è l'MPO?

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    4. dicce dicce,no scantonà

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  4. Elica, Indesit e company non sono aziende che possono dire quello che faranno in un consiglio comunale. sono quotate in borsa, si facessero uscire dichiarazioni che non sono state concordate nel CDA perderebbero centinaia di miglialia di € in un secondo.
    Questa era una cosa che doveva fare la giunta in camera caritatis, ma viste le teste che compongono questa Giunta sarebbe stato come spiegare loro la teoria della relatività.

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    1. Finalmente uno che capisce!!!Bravo. Ennesima assemblea pubblica(mi pare la terza)organizzata per far contenti(e coglionati)quelli dell'opposizione che lanciano 'ste proposte demagogiche tanto per di che fanno quarcosa!!(nell'ultima,me pare,che c'erano anche un pò de deputati e senatori,UN SUCCESSONE!!)

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  5. Condivido la faccenda del contatto in camera caritatis. Sulla questione delle aziende quotate in borsa è una cosa che trova sicura sostanza ma che da convinto assertore del primato della politica trovo sempre sconvolgente. Come se la Consob e il mercato possano essere sopra la responsabilità sociale dell'impresa - riconosciuta dalla costituzione repubblicana - e sopra la sovranità che attraverso le elezioni il corpo elettorale delega agli organismi elettivi. Lo ripeto la cosa mi sconvolge e appartiene a un liberismo culturale che ci ha soggiogati tutti

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    1. Purtroppo invece è così, sennò a faVriano come avremmo potuto avere per 8 anni un sindaco Indesit?

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    2. Il sindaco Indesit ce l'abbiamo avuto per 15 anni

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  6. Due osservazioni:
    1) Il Consiglio comunale aperto è un consiglio comunale in cui i cittadini hanno diritto di paraola. La differenza tra un consiglio comunale ed uno aperto sta proprio in questo. Quindi quello che si sono inventati Galli & co è l'ennesima democristianata.
    2) Sta roba non serve ad una mazza e se fossi una delle grandi imprese non parteciperei a questo teatrino tutto demagogia.

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    1. Condivido in toto il punto 1).
      Meno il punto 2). Le aziende (soprattutto quelle invitate) hanno pocciato soldi a non finire dal territorio, arrivando ad avere il potere esecutivo. E' ora che parlino.

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    2. Poichè non sono fabrianese, puoi dirmi quali sono le aziende che hanno pocciato soldi dal territorio arrivado ad avere il potere esecutivo ? Ti ringrazio

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    3. Le aziende fabrianesi hanno solo e solamente arricchito il territorio.
      Ora che sono in difficoltà soffriamo della mancanza di questo apporto.

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    4. MA COME ,GALLI NON ERA BRAVISSIMO??In sei mesi ha organizzato più"tavoli"e "incontri" lui che Vissani!!
      Non è venuto fuori un cazzo ma i giornali ne hanno parlato e,come diceva un vecchio democristiano..."in politica se non vuoi fare organizza un tavolo,farai comunque bella figura!"

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  7. Tempo fa avevo pensato, a fronte di un investimento di poche decine di euro, di donare 1 azione Indesit e 1 Elica al Comune di Fabriano, per costringere l'amministrazione ad un dialogo FORMALE con le imprese. (possibilità di partecipare assemblea azionisti)

    Quindi ben venga questa iniziativa.

    Faccio però rilevare, che il dialogo è biredizionale, quindi anche i bisogni degli imprenditori devono essere ascoltati. A meno che, non pensiate che la situazione a Fabriano sia perfetta.

    Come territorio, dobbiamo confrontarci, con gl'incentivi degli stati dell'est europa, per le fabbriche, la fiscalità ridotta di nazioni come l'Irlanda per le sedi, etc..
    Non possiamo solo dire, siete nati qui e qui dovete rimanare e morire...

    Vivo perennemente all'estero e non mi dilungo sul fatto che in Italia ci si aspetta troppo dal costoso intermediatore che è lo "Stato".

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  8. emanuele rossi17 ottobre, 2012

    è arrivata la comunicazione che nè paolo merloni nè nessun altro della ariston thermo sarà presente. Gli altri non hanno ancora risposto. Ecco appunto, fatto così, il consiglio è inutile.

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    1. magari si collegano in conference call con una fetta di panettone di Milano in mano!!!

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    2. beh, direi che questo è una dimostrazione del fatto che si sentono assolutamente superiori...
      _______________
      G.R.

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    3. Ma che panettone, a quell'ora Martni bianco !!!

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    4. Panettone dato che a giorni...forse ad ore oramai portano praticamente tutti gli uffici, tranne il service a Milano...parlo di Thermo Group ovvio....gli over. 50 tutti All' angolo.....tristezza

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    5. Speriamo che i consiglieri comunali sappiano utilizzare al meglio queste informazioni. Quanto meno per una battaglia di principio

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    6. Che figata, tutti a Milano !!!

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  9. "le aziende fabrianesi hanno solo e soltanto arricchito il territorio" come no!! È talmente chiaro che è pure inutile dirlo!! Una città e un territorio che pullula di investimenti fatti dagli imprenditori. Ora possiamo vivere di rendita grazie ai lasciti che hanno fatto. Una città dove i privati hanno investito sulla valorizzazione del centro storico e lo sviluppo di iniziative che hanno fatto di Fabriano il fiore all'occhiello del turismo dell'entroterra. Grazie alla preparazione e alla professionalità dei metalmeccanici e dirigenti cresciuti nelle aziende locali, il territorio è diventato attrattivo nei confronti di imprenditori venuti da fuori e che non hanno trovato difficoltà a insediarsi con le loro attività. Ora però svegliamoci dal mondo dei sogni e guardiamo in che macello ci hanno lasciato.

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    1. Ti rispondo,
      il problema è come è stata spesa, dai singoli cittadini, la ricchezza prodotta negli ultimi decenni.
      Vivo di comparazioni e guardando il territorio montano regionale, Fabriano è quella che negli ultimi 50anni è crescita di più.
      Le aziende hanno fatto il loro lavoro, "la politica" ed altre istituzioni scelte liberamente dai cittadini hanno fatto molto molto di meno.
      Quando sento parlare di centro storico, mi si drizzano i pochi capelli che mi restano.
      Non ho mai capito perchè la collettività deve spendere ingenti somme a beneficio dei pochi residenti e commercianti.
      E' storico, ma al giorno d'oggi non è più il centro di Fabriano.

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    2. < "la politica" ed altre istituzioni scelte liberamente dai cittadini >

      scelte liberamente?...allora, il raggiro, è una componente della democrazia!

      la politica, in città, è DA SEMPRE l'espressione dei poteri economici locali...non raccontiamoci tante favole, per cortesia.
      _______________________
      G.R.

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    3. A santarè mo non me fa il comunista grillino ! Se non ci fosse stata indesit e co cosa avresti avuto a Favrià ? 4 pecore ? La carta ? L'indesit ha in organico molta piu gente di quella che serve e molta di questa è figlia parente ecc ecc un po come Carifac. L'elica uguale e MTS pure cosa volete fare in piena crisi ? E a chi dice che i voti sono stati calamitati...allora date dei dementi ai Fabrianesi e è una cosa che non sopporto ! Il fabrianese per primo non ha investito nel territorio, forse l'unica colpa di queste aziende è stato proprio assumere 4 ex contadini divenuti Manager che hanno giusto comprato casa a senigallia o a Marcelli invece di aprire attività e negozi e pretendere cose belle....

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  10. personalmente penso che se dovesse andar male come credo la figura di merda innanzitutto sarà dell'amministrazione che nn si mostra in grado di dare un minimo di stimolo per il bene dei cittadini. Così da Lunedì in consiglio comunale torneremo a parlare delle buche e delle rotatorie...di più nn sono capaci.

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  11. Gian Pietro, tu sai meglio di me che, la democrazia partecipativa su questa grande problematica, non serve a niente. Illudere i cittadini, i lavoratori e le famiglie in difficoltà, porterà solo a inasprire il conflitto in essere con i veri responsabili di questa situazione: "i capitani di industria". Il 4 luglio del 2008, dopo aver analizzato la situazione industriale del comprensorio fabrianese, ho scritto una lettera preannunciando che, se non ci si fosse attivati subito aprendo un dialogo costruttivo con gli imprenditori locali (conoscenza dei piani industriali, internazionalizzazione o delocalizzazione che a suo tempo erano già ben chiari e definiti ma ... imboscati), tempo 4 anni e Fabriano sarebbe divenuto un "cimitero di capannoni". I 4 anni sono passati, siamo nel 2012 e, purtroppo le mie previsioni si sono avverate o sono lì per esserlo. I Sindaci, le amministrazioni Comunali e le forze politiche locali, non possono fare niente per risolvere questa situazione di precarietà; le attese, saranno disattese. Chi cerca oggi di dare soluzioni, tenta solo di creare illusioni. C'è solo un modo per risolvere il problema ma non dipende dalla politica o dalle amministrazioni locali. Mettere gli imprenditori di fronte ai disoccupati o a chi sta per perdere il posto di lavoro, mi sembra solo una operazione di visibilità e linciaggio mediatico (sempre che gli imprenditori partecipino al Consiglio Comunale aperto). Chi pensa di trovare soluzioni ai 3.714 disoccupati al 31/08/2012, mente sapendo di mentire. Negli ultimi sei mesi l'incremento è stato di 260 unità forse meglio dire, 260 famiglie. Dal 31/12/2010 l'aumento è stato di 624 e l'indice è passato dal 15 al 18% della popolazione in età lavorativa. Si sono tenuti incontri, dibattiti, convegni. Persino il Vescovo ha organizzato un convegno pastorale dal tema "La cooperazione aiuta a rimettere insieme i pezzi", presente l'economista italiano Zamagni. La giunta fabrianese è stata impegnata in accesi dialoghi circa l'utilità di un consiglio comunale aperto agli industriali. Per fare cosa? Per risolvere cosa? Dibattiti, convegni, parole al vento, idee strampalate, proposte demagogiche, ma nulla di concreto. Tutti parlano di spingere sul turismo come se a Fabriano dovessimo diventare tutti camerieri o lavapiatti o donne delle pulizie nelle camere. Il turismo andrebbe SI' sollecitato e aiutato, ma non facciamo l'errore di far credere che un ristorante, un agriturismo possa creare 3.000 posti di lavoro.

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    1. L'ho detto altre volte e l'ho scritto il 15/10/2011: i provvedimenti più importanti per i ritorni occupazionali devono tendere a incentivare il ritorno nel nostro territorio di produzioni de-localizzate nei paesi extracee e disincentivare le delocalizzazioni: ma non può farlo il comune. La mia analisi del 2008 individua, nelle delocalizzazioni selvagge, la causa del disastro occupazionale e sociale in cui sta vivendo un territorio. La responsabilità maggiore deve spingerci a costruire, anche dal basso, più incisive politiche di sostegno finalizzate al rilancio dell’economia tramite l’innovazione, l’ecologia, l’ambiente, il turismo: MA NON CI SONO SOLDI. I continui tagli lineari del governo e la mancanza di una strategia a livello nazionale, ci costringe in un angolo di disagio. Chi pensa di chiamare a raccolta gli industriali pensando di metterli con le spalle al muro davanti ai fucilieri disoccupati, significa che non ha nessuna proposta e, questa, deve venire proprio dalla politica: ma non da quella locale. Gli imprenditori nel Consiglio Comunale? per fargli promettere cosa? ammesso che ci andranno. E’ sotto gli occhi di tutti che la situazione che sta vivendo Fabriano, va oltre il dramma. Il mio punto di vista è che il problema si potrà risolvere solo se quei “capitani d’industria” che hanno utilizzato la “delocalizzazione selvaggia”, riportano a Fabriano le produzioni spostate in altri Paesi non solo per soddisfare le esigenze interne dei medesimi mercati, ma per la remunerazione del capitale, dell’imprenditore e dell’azionista. In una fase drammatica e difficile per il Comune di Fabriano, da sempre considerata “oasi felice” dell’entroterra marchigiano, bisogna essere più incisivi e propositivi sulla Regione Marche e sulle risorse da mettere in campo: STABILIZZARE, INCENTIVARE, FORMARE. I forti tagli lineari del governo devono essere sostituiti per non privare, le piccole-medie aziende e gli artigiani, di un volano per la crescita in termini di prodotto e di occupazione. Con i "capitani d'industria" parliamo di RESPONSABILITA' SOCIALE D'IMPRESA che purtroppo manca nel nostro Paese.
      Mi scuso per la prolissità e per eventuali errori o ripetizioni, ma è quello che sentivo di dire.
      Maurizio Corte

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    2. manco il Consiglio di Sicurezza dell'Onu quando doveva provare la presenza di armi chimiche in IRAQ aveva prodotto un testo tanto corposo!

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    3. Ho visto che hai messo il limite a 4096 caratteri. Era più lungo della dichiarazione d'indipendenza americana: l'ho dovuto tagliare.

      Maurizio

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    4. "Chi pensa di trovare soluzioni ai 3.714 disoccupati al 31/08/2012, mente sapendo di mentire."

      Un bel j'accuse a Sagramola allora.

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    5. Gian Pietro, e che cazzo, tutti anonimi i tuoi interlocutori.

      Maurizio Corte

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    6. Ho cercato tra il programma del candidato Sindaco Sagramola, tra gli slogan, i manifesti, volantini e locandine e non sono riuscito a trovare la promessa di sistemare 3.714 disoccupati. Se qualcuno può indicarmi dov'è sarò il primo in consiglio comunale aperto a rinfacciarglielo.
      Maurizio Corte

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    7. Beh fanno bene! chi si dichiara rischia sempre la repressione dei democristiani al governo della città e della sanità, del comune eccetera eccetera eccetera

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    8. Se guardi bene c'era anche scritto che dava per scontato di far lavorare per 5.000 ore i cassa-integrati. Facciamo partire il cronometro?

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    9. Confermo: 5.000 ore con i vaucer, ma se li dividiamo per 4 ore otteniamo che 1.250 persone disoccupate o inoccupate (e non i cassa integrati che percepiscono una 750 euro circa la mese), lavoreranno per 2 giorni. E poi?
      L'idea è buona, i soldi son pochi, ma non risolviamo il problema.
      Maurizio Corte

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    10. Ma le idee buone si fanno solo con i soldi? Allora stiamo messi bene !!!

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  12. Intanto ieri hanno assegnato la gara per i lavori sul fiume Giano e sospetto che ne vedremo delle belle (nuove ruggini sono in agguato)

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  13. bene! vedo che nessuno vuole fare i conti con la vera questione che determina il corso degli avvenimenti della nostra città: quella della mutazione da un capitalismo famigliare, peloso, ma legato da molteplici interessi al territorio ad un capitalismo ormai multinazionale e manageriale. Un capitalismo per cui il territorio è una variabile ulteriore al profitto e non una risorsa, come lo è stato nel passato. Una risorsa anche di consenso politico, certo, ma in rapporto comunque di legame, di intreccio di vicende personali e famigliari che - in uno spirito strettamente interclasssista - ha fatto il bello e il cattivo tempo in ogni aspetto della vita locale.
    Questo capitalismo non c'è più. E' morto nel passaggio di pacchetti azionari verso società svizzere o americane. Nelle turbairose incorporazioni per acquisto e nelle collocazioni in borsa di pacchetti volatili ai migliori ovvero ai più ricchi offerenti.
    Forse una vera ricerca andrebbe fatta sulle ragioni di queste mutazioni e di come riprendere un filo di iniziativa politica per far sentire la voce del territorio.
    Oppure ci si può perdere nella contemplazione della favrianesità; come se tutto questo non fosse accaduto. come se non ci fosse stata una mutazione genetica del capitale... chiacchiere da bar dello sport..

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    1. Ti quoto alla grande collega anonimo! Purtroppo sembra che siamo veramente in pochi ad aver capito cose, in realtà, piuttosto ovvie (e pure da parecchio tempo ormai!)...

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  14. Quando si viene invitati a certe tavolate, bisogna sempre stare attenti che non sia un ultima cena, come già capitato a qualcuno.
    Il popolo ha già deciso e la sentenza di condanna aleggia nell'aria, giustamente molti o tutti declinano.

    Parlo ai fabrianesi, che conoscono benissimo i concittadini: non mi sembra che gl'imprenditori si siano macchiati di alcun delitto, estraneo alla indole fabrianese.
    I peccati degli altri sono esattamente come i nostri, solo che ci puzzano di più...

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  15. Si è verificata una quarta situazione di contesto questa mattina.
    La sottofigura di stramerda.

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