18 ottobre 2012

Sidonia, Godot e la Fondazione

Sui quotidiani di oggi viene adombrata la possibilità che possa esserci anche Sonia Ruggeri tra i papabili per la presidenza della Fondazione Carifac. Un asso nella manica spuntato a seguito del dibattito sui costi di funzionamento della Fondazione, che ha visto protagonisti di una gustosa polemica fratricida l'ex Sindaco Roberto Sorci e i vertici della stessa Fondazione. Il nome della Ruggeri sarebbe comparso sulla scena come opzione spendibile per rafforzare la credibilità e il ruolo di un istituto ormai percepito dai faVrianesi come il fortilizio autoreferenziale - lesionato da intollerabili routine corporative - di quel che resta dell'anemica e grigia borghesia cittadina. Sonia Ruggeri è una donna colta e gentile che è stata capace di essere protagonista della politica locale senza subire quella mutazione genetica che, per la cosiddetta eterogenesi dei fini, trasforma anche le figure migliori in operose sentinelle del sistema della transazione continua e dei suoi riti mediatori. Purtroppo, però, è inseguita da uno storico e malevolo destino: quello di essere chiamata in causa ogniqualvolta ci sia di mezzo una sozzeria da mondare o un discredito da archiviare. Si è fatto per anni e anni, bruciandolo sistematicamente, il suo nome come candidato sindaco ma, al pari del Signor Godot di Beckett, non è mai arrivata all'appuntamento ed è quindi svanita, quasi come una promessa che fosse necessario tradire, l'ascesa al massimo soglio della politica cittadina. La Ruggeri ha fatto per lungo tempo e bene l'assessore alla cultura e oggi, visto che quella delega è oggettivamente vacante, ne sentiamo la mancanza perchè è come se se fosse sparito il collante del buongoverno della cosa pubblica. Fare l'assessore alla cultura a Fabriano rientra, infatti, in una sorta di grande disegno salvifico e missionario; un disegno degno di ammirazione perchè riflettere sulla cultura, da queste parti, è come parlare di diritti sindacali a Marchionne o chiedere ai grandi gruppi industriali locali se preferiscono restare qui o togliersi dai coglioni pagando le maestranze giusto quattro denari. Ma poi quest'anno Sonia ha deciso di gettare il cuore oltre la siepe - in faccia alla nomea di figura tirata in ballo per caso e per l'utile altrui - partecipando  alle primarie contro il vecchio amico e sodale Giancarlone Sagramola. Una scelta dolorosa, una frattura umana e culturale che, a consuntivo, ha spinto la Professoressa a lasciare il Pd e la politica attiva anche per via di accadimenti e tradimenti che hanno fatto delle primarie un oggettivo mattatoio politico di cui è risultata l'unica vittima sacrificale. E il fatto che si faccia il suo nome per la Fondazione trasmette, ancora e di nuovo, l'impressione che si voglia aggiungere al danno pure la beffa. Perchè il rischio concreto è che il suo nome e la sua figura siano utilizzati come specchietto per le allodole, come parafulmine su cui scaricare tutte le tensioni, gli interessi e i magheggi che circolano attorno alla Fondazione. Non ho alcun titolo per dare consigli a Sonia Ruggeri, ma fossi al suo posto mi terrei ben lontano da certe cariche e certi ambienti. Ma se mai dovesse diventare Presidente della Fondazione Carifac sono certo che lo farebbe con onestà e intelletto e, per questo, avrebbe il mio sostegno e quello di tanti faVrianesi. Anche se credo che, per stile e carattere, entrerebbe in quelle stanze felpate con un sorriso gentile scambiato dalle vecchie volpi come una garanzia di pronto cedimento alla legge del più forte. E il sorriso gentile, per rivelarsi efficace maschera di decisioni coraggiose, funziona solo quando è accompagnato da mitragliatori pronti a spargere sangue e dolore. E immaginare la Professoressa Ruggeri con la bandana in fronte, gli anfibi ai piedi e il fucile a tracolla mi riesce oggettivamente difficile. Ma se per caso accadesse sarebbe la più piacevole e magnifica delle sorprese.
    

27 commenti:

  1. Iniziano a bruciare i nomi: prima Mustica, poi la Ruggeri...

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  2. Va bene usare ogni pretesto per andare "contro" ma dipingere la Ruggeri come un ottimo assessore alla cultura vittima sacrificale del destino avverso, anche no.
    Se la Cultura è così mal messa oggi a Fabriano, che è come parlare di diritti sindali a Marchionne, la responsabilità maggiore è di chi ha avuto il monopolio della gestione della cultura negli utlimi anni.

    Quindi, per piacere, contorsionismi di questi tipi anche no. (perchè, malizionsamente, scommetto che se a fare questo nome fosse stato serenamente il sindaco, si sarebbe urlato allo scempio, al commessariamento dell'establishment, di lei che dopo aver questo chissà là cosa farà, ommiddio)

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  3. Trovami un solo rigo o una sola dichiarazione da parte mia in questi anni contro Sonia Ruggeri prima di darmi del contorsionista

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    1. Non ho avuto il piacere di leggere gli interventi meno recenti e non stento a credere che non ci siano mai state critiche negative all'operato dell'Assessore.

      Rimane il fatto che il (giustissimo) articolo precedente sulla Cultura a Fabriano entra in cortocircuito con questo dove si discute della buona gestione degli anni passati. Per questo contorsionismi: nella furia di essere contro, si piega un po' la realtà e si finisce nel paradossale.

      Non si può dire che la città di Fabriano fottesega Cultura e, nello stesso articolo, lodare il responsabile maggiore di quel fottesega solo perchè (per lo meno adesso) è un'utile strumento per andare contro.

      Ma, cosa ancora più singolare, perchè lamentarsi della cultura a Fabriano se il lavoro dell'assessore negli ultimi anni è stato buono? :v

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    2. Perchè Simonetti dice tutto e il contrario di tutto con una facilità sorprendente, semplice.

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    3. Mi dispiace per te accanito detrattore ma sulla Ruggeri ho sempre espresso giudizi positivi. E' stato l'unico assessore alla cultura munito di cultura. Che ti piaccia o meno. Ha fatto errori? Può darsi. Poteva fare di più? Sicuramente. ma qualunque cosa abbia fatto o non fatto ci ha messo una mano da umanista e non da caporeparto convertito ai beni culturali.

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    4. Caro il Gianpietro ,stavolta dico MAH???!!!!

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  4. Se la cultura è mal messa la colpa è della mente incolta dei fabrianesi che tutto vogliono e nulla danno, mai usciti da quattro mura che circondano la città e che non sanno manco di cosa si lamentano. Magari avere una mente illuminata, colta e sensibile di una persona che non ha esitato a mettersi in gioco. Che grande esempio sarebbe.

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    1. Si diffidi di chi dice: il popolo è Bue!
      Chi parla del popolo Bue agisce si muove su due binari: o è incapace di apportare un reale cambiamento e traspone sugli altri la propria incapacità; o si batte effettivanente affinchè il popolo rimanga Bue, per essere giustificato nel proprio operato "dittatoriale" e per aver meno rotture di scatole.

      (scusate, stamattina non ho voglia di fare nulla...) :v

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    2. movimento 5 stelle????---indovinato???

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    3. no mario, hai sbagliato

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  5. Credo che si debba distinguere tra cultura e politica della cultura. La cultura a Fabriano è figlia di una stortura che riguarda il nostro punto di vista di fabrianesi. La politica della cultura dipende invece dal bilancio, dal budget, dalle scelte che potevano o non potevano essere fatte. Io mi lamento della cultura del Capetto che ha governato il "profondo" di questa città. Sulle politiche culturali non riesco a vedere l'elemento di scempio prodotto dalla Ruggeri. E comunque ti ringrazio per le tue osservazioni a cui dedicherò uno specifico post. Grazie davvero!

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    1. Ci mancherebbe, il dialogo quando è costruttivo di solito è sempre proficuo.

      E' vero che ciè una fondamentale differenza tra Cultura e Politica della cultura. Ma questa differenza non deve nascondere l'estrema vicinanza dei due temi, per lo meno nel sistema democratico di funzionamento dello Stato.

      La politica si fa promotore attivo di Cultura (grazie all'introito delle tase etc. ) e aumenta le occasioni di crescita personale dei cittadini.

      Questo, come ben sappiamo, a Fabriano non è stato fatto; non si è voluto fare. E siccome, siamo tra adulti, sappiamo benissimo che ciò non è stato voluto (trasformando la città fabriano in dormitorio per 6 giorni a settimana e covo di ubriaconi che sfogano quanto accumulato in quei 6 giorni il sabato sera), l'Assessore che si è piegato a questo gioco non può non essere coinvolto: su di esso pende un giudizio inevitabilemtne negativo.

      A Fabriano si è privilegiato lo Spettacolo, più che vivere la Cultura come evento si è spacciato il grande Evento per Cultura (bella questa... me la segno): le ultime manifestazioni cui siamo abituati sono il canto del cigno di una gestione scriteriata della vita culturale di una cittadina di 30mila abitanti.

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    2. Purché non sia un pensionato!!!! Largo ai nuovi!!!!

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  6. Gian Pietro, sarò breve.
    Se ci si potesse candidare, offro la mia esperienza, onestà, moralità, etica ....... alla metà del prezzo di chi sarà scelto.
    Maurizio Corte

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    1. Azzo, almeno fallo gratis, visto che ti autocandidi.

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    2. ah ah ah ah ah giusto !!!

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  7. NO AD UN PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE CHE SIA UN PENSIONATO!

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    1. Allora meglio ad un giovane sotto i 30 anni !!!

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    2. ad un giovanotto alla fiorito

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    3. Fiorito è piuttosto anzianotto. Di Fiorito (senza arte nè parte, a parte lo stipendio derivante dalla carica politica) nei partiti di faVriano se ne potrebbero trovare tanti.

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  8. La sagra della lumaca, del gambero, del fiotto libero....... L'universita degli adulti e quella dei giovani con cordinamenti assegnati a insignificanti quanto fallimentari figure da recuperare per amicizia. Che dire poi del teatro?

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    1. Senza le Sagre di paese la DC non sarebbe dove sta ora.

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    2. "insignificanti quanto fallimentari figure da recuperare per amicizia": ineccepibile, condivido.

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    3. Fabriano cultura. Ti guardano dall'alto con presunzione come se sono pieni di sapere. Oltre che sanno poco e male te li rivendono come esperti e così ti giustificano gli incarichi che gli danno per farli campa'!!!!!!!!!

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  9. Ho visto la Ruggeri molto in forma dopo aver lasciato la politica e i politicanti!!!!,oltre ad essere una "saggia" è anche una delle poche persone che conosco, che non campa di politica e di cariche politiche ,ha sempre avuto una professione per vivere onestamente e ,come tale, non credo proprio ambisca a così alti compensi!!!!!

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    1. "è anche una delle poche persone che conosco, che non campa di politica e di cariche politiche ,ha sempre avuto una professione per vivere onestamente"

      Mosca bianca tra i "politici" faVrinesi.

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