Tra la fine di giugno e i primi di luglio del 2013 si apre un altro capitolo dello psicodramma Tecnowind. Un caso ritenuto pressochè risolto a metà giugno, quando Sindaco e Assessore alle attività produttive convinsero le banche a riattivare le linee di credito a breve, necessarie per smobilizzare il fatturato e far circolare liquidità in azienda. Dopo lo strombazzamento mediatico i pri della soluzione raggiunta si accorgone manca il Piano Industriale perchè il Fondo proprietario della Tecnowind è in liquidazione. A chi glielo fa notare il Sindaco regala l'accusa di "capisciotto" ma poi sul Corriere Adriatico dell'1 luglio è costretto a cambiare il tiro: "
Ci siamo impegnati con grande determinazione fin dalle prime avvisaglie di crisi e sembrava che, una volta trovato l'accordo con gli istituti bancari, sarebbe stata emessa liquidità operativa a sufficienza. Invece, sono poi emerse altre questioni di carattere giuridico-amministrativo che la proprietà non aveva fatto conoscere in precedenza, per cui adesso è necessario che Tecnowind presenti un piano industriale e una certificazione che attesti che il lavoro dell'azienda garantisce i creditori." Il 4 luglio tocca a Fosco Cieli, direttore del comparto cappe, chiarire la situazione di Tecnowind: il Fondo Synergo non è disposto a ricapitalizzare ma è pronto a vendere la sua quota al valore simbolico di un euro. Il mese di luglio si annuncia caldo di metereologia e di conflitto sociale. Si comincia con una grande manifestazione che si tiene proprio il primo del mese, una fiaccolata organizzata dalla Pastorale Diocesana del Lavoro a difesa dei lavoratori colpiti dalla crisi. Alla manifestazione, che si snoda tra Piazza del Comune e lo stabilimento Indesit di Melano, partecipano circa 1.500 persone e quello che doveva essere un evento a forte impronta religiosa diventa una manifestazione di popolo tout court. E' la prima volta che la città si schiera dalla parte dei lavoratori in un conflitto sociale che si focalizza su Indesit ma, di fatto, coinvolge tutto il sistema d'impresa e di lavoro locale. Ed è proprio nei primi giorni di luglio che ricomincia a oscillare un'altra tegola, una minaccia che incombe da mesi sulla testa dei fabrianesi e cioè quella relativa alla vendita della Ardo. Il perito nominato dal Tribunale di Ancona, dopo un lungo e approfondito esame, deposita la sua valutazione in cui sostiene che la vendita fu sottostimata di almeno quattro volte rispetto al valore effettivo. Nubi minacciose cominciano ad addensarsi sulla città e sulla JP di Porcarelli. Intanto il 3 luglio si riunisce a Roma il tavolo ministeriale relativo alla vertenza Indesit. Si va al primo round con posizioni incompatibili: da un lato il sindacato, che chiede all'azienda di cambiare radicalmente il Piano; dall'altro la Indesit che continua nel
niet, complicando la moral suasion del Governo. Non a caso questa prima sessione del tavolo romano si chiude con un nulla di fatto e il confronto viene aggiornato al 16 luglio, ossia qualche giorno dopo lo sciopero generale di settore che vedrà Fabriano epicentro della mobilitazione e della protesta. Il sindacato risponde al nulla di fatto alzando il livello di creatività della protesta: una carovana lenta di automobili si recherà a passo d'uomo da Fabriano ad Ancona, con destinazione la sede dell'Assemblea Regionale delle Marche, dove si terrà un Consiglio aperto sul caso Indesit. Ma a rompere lo schema classico del conflitto sociale ci pensa il Centro Sociale Fabbri. Il 9 di luglio alcuni suoi attivisti, in tuta bianca come certe frange zapatiste del movimento no global, depositano letame all'ingresso di Bellaluce, la residenza fabrianese della famiglia Merloni. Dopo il parricidio della fiaccolata arriva l'irriverenza del liquame a tagliare il cordone ombelicale tra la città e la sua dinastia. Il clima si fa sempre più teso e "finalmente" arriva il comunicato stampa della famiglia Merloni. La firma in calce è quella di Antonella Merloni, presidente della Fineldo, la holding che controlla Indesit. Una scelta che ossequia il formalismo societario ma irride la sostanza, perché i fabrianesi attendono al varco Andrea e Maria Paola Merloni. Il contenuto del comunicato conferma il sostanziale accordo tra gli azionisti di maggioranza e il Presidente e Amministratore Delegato Milani, evitando qualsiasi cenno al numero degli esuberi e al loro destino. E' il preludio dello sciopero nazionale del 12 luglio, cui partecipano circa 5.000 lavoratori delle aziende Indesit che confluiscono su Fabriano, snodandosi in un lungo e partecipato corteo. Una manifestazione operaia vera, rocciosa, e quasi ottocentesca nella sua tradizionale sinfonia di fischietti e tamburi. Ma la manifestazione rappresenta un culmine simbolico. Dal giorno dopo sarà rinculo depressivo perchè si profila una battaglia dove l'esito finale sarà quello triste degli ammortizzatori sociali e dell'eutanasia del lavoro. Il 16 luglio, quattro giorni dopo la manifestazione nazionale, si riunisce nuovamente il tavolo ministeriale, che si limita a rimandare tutto a un nuovo incontro. Tutti prudentissimi tranne la la Fim che commenta l'esito della giornata chiedendo risorse aggiuntive per il famigerato Accordo di Programma che fu la tomba della Ardo ma fa sempre comodo per rimescolare le carte. Una posizione conciliante che fa leva sul coniglio che Spacca tira fuori dal cilindro: la piattaforma fisica di ricerca e innovazione che dovrebbe rimpiazzare le produzioni declinanti dello stabilimento di Melano. Il tutto mentre Milani è in audizione in Commissione Industria del Senato dove conferma ogni virgola del Piano. La senatrice marchigiana del PD Camilla Fabbri dichiara che Milani non si è spostato di un millimetro dalle linee del Piano mentre l'onorevole Emanuele Lodolini definisce insopportabile l'atteggiamento del Presidente e AD di Indesit. Gli strumenti per ammorbidire il Piano Indesit – come scrive il Sole 24 Ore – sono l’accordo di Programma della Antonio Merloni e la piattaforma fisica di ricerca e sviluppo. Su questo la Cisl apre di brutto ma si tratta di due temi civetta che servono solo ad ammorbidire il sindacato e che spariranno presto dalla scena. Intanto il 17 luglio viene completata l'operazione ponte su Tecnowind con la cessione delle quote dei manager e dei dipendenti al nuovo acquirente Roberto Cardinali. La situazione generale resta congelata fino al 2 agosto quando un corteo di circa 150 operai della indesit salgono fino a Bellaluce per augurare, ironicamente, buone vacanze alla famiglia Merloni. Una manifestazione a cui la Cisl non aderisce, contribuendo a una prima rottura dell'unità sindacale. Ma è la politica, assente per lunghi mesi, a tornare sulla scena grazie all'azione di alcune forze di opposizione che inviano una lettera al Segretario Comunale di Fabriano, in qualità di responsabile della prevenzione della corruzione, per conoscerne il parere in merito all'eventuale incompatibilità tra l’incarico pubblico di Tini e la sua posizione professionale di dirigente della Asur. Una incompatibilità che è il Parlamento stesso a sanare con un emendamento ad hoc, che prevede che la norma sull'incompatibilità sia congelata, nei suoi effetti concreti, se l'incarico politico-amministrativo è stato conferito prima del 4 maggio 2013. Ma il 23 agosto torna di nuovo alla ribalta la vertenza Indesit con Fiom e Uilm che si oppongono alla riapertura anticipata di alcuni reparti e la Fim sempre più distante dalle altre sigle. Una divisione immediatamente raccolta da Milani che l'8 settembre rilascia una intervista al Corriere della Sera in cui toglie dalla scena la parola esuberi e cala l’asso, chiedendo esplicitamente al sindacato di condividere la trasformazione della cassa integrazione in contratti di solidarietà. L’esca del Presidente è di natura previsionale e riguarda la possibilità che il 2015 rappresenti un anno di svolta positiva per il mercato degli elettrodomestici e che alla fine del percorso sia possibile far rientrare tutti i lavoratori soggetti ai contratti di solidarietà. Alle posizioni di Milani dà subito man forte il Sindaco che dopo qualche giorno dichiara: "Le ultime dichiarazioni di Milani qualche incoraggiante segnale d'apertura l'hanno fornito. Obiettivamente la volontà di ricorrere ad ammortizzatori sociali per tre anni e incentivi all'esodo la intendo come un primo passo verso la linea del dialogo con i sindacati". Siamo assai lontani dai cortei di luglio, dalle fiaccolate e dall’ira del primo cittadino in grisaglia. Il 19 settembre la tegola Ardo, che nei mesi precedenti aveva cominciato a oscillare paurosamente, cade in testa alla città. Il Tribunale di Ancona dispone la revoca della vendita della Ardo alla JP Industries, accogliendo il ricorso delle banche relativo alla svalutazione dei crediti e al valore di vendita sottostimato della Antonio Merloni al gruppo Porcarelli. Il 4 ottobre sfila un corteo di lavoratori della JP da Viale Moccia fino alla sede della Banca Toscana di Viale Zonghi per protestare contro gli istituti di credito, colpevoli di aver tutelato, attraverso un ricorso al Tribunale, i propri diritti violati di creditori nell'azione di vendita della Ardo al gruppo Porcarelli. Nel frattempo la politica si muove sotttraccia, approfittando del caos Ardo e del protrarsi della vertenza Indesit. L'amministrazione comunale fa nominare un fabrianese nel Consiglio di Amministrazione della Multiservizi, nella persona dell'avvocato Fiori, titolare di uno studio legale associato assieme all’avvocato Claudio Alianello, assessore ai lavori pubblici con delega all'ambiente. Il 5 ottobre Sagramola rivendica, sui giornali, di aver scelto e indicato personalmente il noto e valente avvocato fabrianese escludendo il sussistere di qualsiasi forma di conflitto di interessi visto che la scelta è stata ispirata dal criterio sovrano della competenza. Ma siccome la fortuna arriva a gocce e la sfiga a grappoli su Sagramola comincia a piovere a dirotto. A partire dal 5 ottobre, quando l’ex Asilo di San Nicolò viene occupato dai ragazzi del Centro Sociale Fabbri. Un vicenda in cui convergono delibere pirandelliane di sgombero e ordinanze presciolose e mai attuate, lettere spedite ma non protocollate e un pressapochismo che svela e traduce la qualità di chi amministra la città. In compenso il 22 ottobre Fabriano viene nominata dall'Unesco Città Creativa ma non si capisce se sia un’opportunità o una forzatura, una sovrastruttura che difetta gravemente di visione e di prospettive reali. Ma prima di gettarsi tra le pieghe della città creativa il Sindaco Sagramola deve vedersela ache con la condanna dell'assessore Paglialunga per falso ideologico. Tra il 28 e il 29 di ottobre si tiene una drammatica riunione di maggioranza che sancisce un punto chiave, ossia che l'assessore resterà al suo posto fino a quando non saranno note le motivazioni della sentenza poi pubblicate, senza decisione conseguente, nel mese di dicembre. Siamo a pochi giorni dal cogresso del Pd e il candidato Segretario Michele Crocetti lancia un candelotto sul caso Paglualunga, affermando che al suo posto si sarebbe dimesso. Una mossa evidentemente finalizzata a vincere al congresso. Infatti il 3 novembre Crocetti diventa segretario del partito, ma mille nubi si addensano sulla sua vittoria per via di un numero esorbitante di iscritti last minute. Di questa operazione diventa simbolo Italia Aghetoni, frizzante rottamatrice di 97 anni che seppe resistere alla sirena di Lenin ma non al magnetico richiamo del giovane Crocetti. Quella compresa tra il 3 e il 10 novembre è una settimana particolare per Fabriano. Prima l'omicidio di un giovane indiano, sprangato a due passi dal centro in un regolamento di conti, poi il suicidio terribile e inspiegabile di un ragazzino appena giunto alle soglie dell'adolescenza. Il 15 novembre si celebrano i sessanta anni della Fondazione Merloni, una giornata che consuma simbolicamente il ciclo di vita del merlonismo e in cui i sindacati si dividono di nuovo tra chi conclude la contromanifestazione al Palasport e chi cerca di forzare la zona rossa di Piazza del Comune. Tre giorni dopo a Roma si riunisce nuovamente il tavolo Indesit. Una trattativa che si protrae per quasi dodici ore e preannuncia l'accordo ma si conclude con un laconico comunicato Ansa: "“
E' saltata la trattativa per la Indesit al ministero dello Sviluppo economico, dove sindacati, azienda e istituzioni erano riuniti dalle 17.30 circa di ieri. Secondo quanto si apprende da fonti sindacali, la situazione è degenerata ed è stata aperta la procedura di mobilità per 1.425 lavoratori”. L'apertura della mobilità determina rapidamente il passaggio dal gatto selvaggio al culo puzzò e la chiusura della lunga fase del sindacalismo conflittuale e sborone, con tanto di titoli di coda messi nero su bianco nelle assemblee del 21 novembre; assemblee in cui i lavoratori danno al sindacato la comanda del ritorno al tavolo, dato che, se morte deve essere, è meglio stirare gli zoccoli tra cinque anni che tra qualche mese. Il sindacato torna al tavolo romano con la coda tra le gambe e firma l'accordo: fittiziamente spariscono gli esuberi r Fabriano perde 700 mila pezzi a favore di Caserta. Tutti parlano di buon accordo tranne la Fiom che non appone la propria firma fin quando i numeri del referendum tra i lavoratori la convinceranno a un immotivato dietrofront. L'epilogo simbolico della vertenza si consuma il 23 dicembre, quando il Sindaco e i rappresentanti di Uil e Cisl tolgono lo striscione dal balcone di Palazzo Chiavelli. Come a dire che quello raggiunto era un buon accordo e non invece una montagna che ha partorito il topolino. Ma la vera chiusa del 2013 è contrassegnata dalla Tares, il regalo di Natale della giunta Sagramola, che pur di fare cassa e pagare le tredicesime ai dipendenti comunali salassa famiglie e imprese fino a sollevare una città notoriamente mite. L'epilogo della potesta si delinea nell'assemblea pubblica all'Oratorio della Carità del 7 dicembre, che sancisce una rottura definitiva tra l'amministrazione comunale e la città. Ripensando a quanto accaduto in questo 2013 si ha la sensazione amara di una città che ha vissuto momenti e situazioni terribili smarrendo mano a mano la consapevolezza di quanto fossero drammatici lo scenario e la prospettiva. Una Fabriano che insorge e poi si stanca, che promette fuoco e fiamme e poi, lentamente, comincia ad amare e ricercare acqua e pompieri. E questo è il peggiore lascito del 2013 e la premessa meno entusiasmante in vista del 2014. Buon anno a tutti!
sanzionamento quello del "Fabbri" a manca però tutta la festa privata e blindata al teatro
RispondiEliminamezza riga ne ha parlato per me ha un significato simbolico molto forte fa riflette molto non solo l'evento in se ma la chiusura di un centro storico medioevale come un ritorno alle signorie la rappresentazione di un medioevo mai affrancatosi qui, sbaglio Simonetti?
EliminaRagazzi in un anno accadono tante cose. Se davo mezza pagina a tutto facevo un libro
RispondiEliminaSicuramente il 2013 sarà un anno da approfondire magari proprio con un libro ben documentato e non affrettato, magari un progetto che coinvolga più di uno scrittore per dare un senso di rinata collettività oggi riunita nei social come FB o il tuo blog, con tutti i suoi eventi il 2014 ha modificato il dna della città ne ha segnato il risveglio e la ci l'assopimento è un anno di rottura rispetto al passato un anno di grandi cambiamenti lo immagino come un anno di principi di incendio domati o che ancora covano, sicuramente un anno importante e doloroso.
Eliminaf.to. SBALLETZ
errata corige "con tutti i suoi eventi il 2014"
Eliminacon tutti i suoi eventi il 2013
f.to SBALLETZ
Bravo Sballetti, mettici anche i crociati.
EliminaI crociati sono importanti, hanno avuto un valore immenso nella società, sono simbolo di rettitudine e onestà, insomma essere un cavaliere è anche oggi una grande missione. Solo gli stolti irridono a certi valori. La mattina del 3 ottobre Costantino Baratta, 56 anni, muratore, è uscito in barca dal porto di Lampedusa ed è entrato nella cronaca di una tragedia che ha segnato indelebilmente il 2013. Inginocchiato su un piccolo scafo di cinque metri e mezzo, Costantino ha sollevato dall'acqua 11 ragazzi e una ragazza alla deriva nel mare piatto ricoperto dai riflessi arcobaleno della nafta. Li ha afferrati dai pantaloni per tirarli a bordo come manichini stremati. Ecco questo è un cavaliere !
EliminaSBALLETZ
22 parlamentari a fabriano ed un interrogazione di una deputata fabrianese sul caso indesit al ministro saccomanni sono cose di poco conto.
RispondiEliminail politico è sempre in agguato non gli sfugge mai nulla è? ;)
EliminaP.S.: il f.to che mette sempre Fraticelli è una palla io metto SBALLETZ
Non sono un politico ma simpatizzante di una nuova idea e permettimi di dirlo 22 parlamentari a fabriano mi sembra una notizia più importante dei 97 anni della nonna di crocetti. Io parlo per informazione, poi giustamente il titolare del blog dice quello che gli pare.
EliminaNon erano 22 parlamentari, ma 22 cittadini. L'interrogazione parlamentare ha lasciato il tempo che ha trovato.
EliminaPER ME IL LIBRO andrebbe FATTO SAREBBE BELLO FARLO UN CAPITOLO PER OGNI SCRITTORE FABRIANESE STILI DIVERSI DI SCRITTURA UNENDO GLI INTELLETTUALI FABRIANESI IN UN BEL PROGETTO INSOMMA UN LIBRO COMPLETO CON FOTO e ARTICOLI DEI QUOTIDIANI E MAGARI METTERLO IN STAMPA GENNAIO E PER INIZIO FEBBRAIO DISPONIBILE NELLE LIBRERIE E EDICOLE UN PROGETTO NON REFERENZIALE MA CRITICO OBBIETTIVO SCEVRO DA INGERENZE DI APPARTENENZA POLITICA, CHE NE DITE?
EliminaSBALLETZ
Se ce mettemo gli articoli del Corriere Adriatico potrebbe essere utile allegarlo al pacco da 18 della carta igienica Foxy.
EliminaDove volete andare? Poi di cosa vi lamentate? Se il partorire della vostra mente in questa valle di Mordor è solo delazione? Di cosa vi lamentate qual'è il vostro problema per chi batte il cuore è un medicinale è una storia infernale ha i capelli verdi?
EliminaSBALLETZ
Corriere Adriatico e Resto del Carlino e Messaggero è da li che si potrebbe prendere il materiale da inserire nel libro.
EliminaSBALLETZ
Molte delle vicende trattate se non quasi tutte hanno lasciato il tempo che trova. Si stava parlando di fatti accaduti nel bene o nel male, e le 2 vicende sopra elencate non sono cose da lasciar passare sottotraccia indipendentemente dal pensiero e dal risultato, se poi vogliamo parlare di risultati fatti dagli altri la curva tende asintoticamente verso lo zero.
EliminaNa camomilla Sballetti, te ce vole una camomilla. Invece non sarebbe male una raccolta dei tread di Giampietro assieme ai suoi interventi in radio. Quella sarebbe un'ottima cosa.
EliminaPensavo fosse più stimolante un libro scritto da i tanti intellettuali fabrianesi per ridare quel senso di unità della città perduto per ridare quel quel senso di comunità perduto. Sarebbe un bel gesto. E sarebbe bello leggere un libro con stili di narrazione diversi ma anche forme di pensiero diverse, per carità senza nulla togliere ai tread di Simonetti però quelli sarebbero sempre una sola voce. La camomilla e che me fa?
EliminaSBALLETZ
Intellettuali di Fabriano??? Non ne conosco
EliminaGià tu potresti entrare nel Pantheon fabrianese degli intellettuali in un nuovo corso, poi ci sono i classici che periodicamente pubblicano o della carta o dei Merloni, per me sono intellettuali del resto aiutiamoci con quello che abbiamo.
EliminaSBALLETZ
Io non desidero nessun Pantheon!!!
EliminaQuesto per me è un anno che nella memoria storica della città non andrebbe perso, perdere un anno così senza metterlo nero su bianco con dovizia di documentazione sarebbe un peccato per la memoria storica della città stessa di Fabriano.
EliminaSBALLETZ
mamma mia Simoné era per dire no, per dare un tono alla figura dell'intellettuale
EliminaSBALLETZ
Sballetti incomincia tu a scrivere e mettere nero su bianco, la carta a Favria non manca
EliminaOk un bel book con video e foto degli eventi del 2013 di Fabriano
EliminaSBALLETZ
Ahahahahahahha..f.to Giorgio Fraticelli
Eliminama state tutti a dormì? perché non mi tenete compagnia?
RispondiEliminal'eta media qui è 50-60 anni?
a dimenticavo le firma
SBALLETZ
Questa scarsissima partecipazione di pubblico per l'articolone a due puntate mi sembra il giusto epilogo per un blog che fa della sua mission gettare m.... ovunque e vede tutto da buttare. E...buon anno nuovo a tutti.
RispondiEliminaBuon anno anche a tutti quelli che, diversamente da me a da chi a scritto il post a cui replico, durante le feste di fine anno,preferisce godersi la famiglia e vita e non stà a perder tempo a fare post sui blog.
Eliminaha scritto
Eliminain riferimento all'anonimo delle 22:05
Elimina"così parlò la prefettura..." :-D
ma perchè non te vai a fa' 'na passeggiata a san Silvestro???...un po' d'aria pulita, potrebbe farti stare meglio...
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G.R.
19 Cittadini della Camera dei Deputati e 3 Cittadini del Senato, per la precisione. Tra di essi solo per citarne alcuni: il vice presidente della Camera Luigi Di Maio, l'allora portavoce al Senato Nicola Morra l'attuale Paola Taverna, l'allora portavoce della Camera Riccardo Nuti, Alessandro Di Battista, le nostre due concittadine Patrizia Terzoni e Serenella Fuxia. Forse in effetti qualcuno non era presente..... ah si i diretti interessati ovvero gli operai della Indesit. Infatti dopo essere stati diligentemente edotti dai loro sindacalisti con proclami di Craxiana memoria " meglio se andate al mare.....", sono stati proprio loro gli unici assenti di una giornata irripetibile per Fabriano. Ovvio che mi ha deluso vedere il prode Simonetti allineato al rispetto della velina Miniculpop di Capitan Findus Letta " Non si parli del MoVimento !!! ". Meglio parlare della 97enne passionaria che non della nostra "meglio gioventù". Quella gioventù che salendo sul punto più alto di Montecitorio ha impedito l' 8 settembre dell' art. 138 e che meno di una settimana fà ha costretto Re Giorgio al cazziatone di fine anno per il governo delle ex grandi intese. Su dai Simonetti avevi una fama di “non allineato” !!!! Mi sembri come quei dittatori degli anni ’70 dello scorso secolo che partecipavano alle riunioni dei paesi non allineati, solo perché faceva chic definirsi tali, in un mondo contrapposto da due grandi competitor quali NATO e Patto di Varsavia. Ma che poi in realtà di non allineato avevano solo il nome, due esempi su tutti: Josip Broz “Tito” e Mu’ammar Gheddafi. Lungi da me paragonarti a certi personaggi, ma almeno un po’ di realtà storico-politica fabrianesi per i posteri. Visto che in 40 anni di Merlonismo gli unici momenti di esaltazione erano i cibori per le frazioni durante le campagne elettorali e le cene di S. Lucia su chi ospitava il cantante più in auge in quel momento. Con a volte delle lotte fratricide interne, su chi poteva vantare di avere avuto più ospiti a cena. (*) Spero in un tuo slancio di fine anno, giusto per non essere messo nella lista di prescrizione di Beppe Grillo. (*)
RispondiElimina(*) tra tante baggianate che leggo nei post di risposta permettimi di dirne una pure io, l’ho letta in un giornale a tiratura nazionale. Anzi mi dicono sia uno dei primi……… Buon Anno e stay tuned !!!!
Simonetti, ti sei dimenticato di dire che il 2013 è stato l'anno in cui i 5Stelle potevano cambiare Fabriano/l'Italia, ma erano troppo occupati con gli scontrini per farlo!
EliminaNo non ce ne è stato bisogno il cambiamento è già stato fatto negli ultimi 20 anni tra PD e PD-L Che hanno sempre fatto le larghe intese. E dove ogni reato ai danni del cittadino diventa normale. Il primo cambiamento si fa nelle capocce.
EliminaCaro anonimo piddino delle 22:44 quello era l'inizio, ora siamo #oltre nel frattempo non abbiamo preso 45 Milioni di € che ci spettavano e abbiamo versato nelle casse dello Stato oltre 2,5 Milioni di € dai ns. stipendi. Anzi se vuoi dire ai tuoi amici Renzie & Lusi dove mettere gli oltre 67 Milioni di € che vi siete intascati. Scusa 22 Milioni di € ve li hanno proprio fregati...... ecco l' IBAN dove versarli:
EliminaIT61Z0100003245348018369300
Spero di farti cosa gradita, non sò a te o agli amiconi del tuo partito, ma di sicuro alle P.M.I. di questa nazione SI.
P.S. - Dimenticavo mancano all'erario anche 98 Miliardi dalle slot machine, che dici se ne facciamo rientrare nelle casse dello Stato qualcosina.....
Comunque è vero, quel giorni della manifestazione dei 5 stelle si doveva ricordare, se non altro perché c'era la Fuksia!!! M'ero quasi dimenticato che esistesse !!!
EliminaQuelli dei 5S dicono sempre quanti euro hanno rimborsato e mai quanti ne hanno effettivamente presi e cosa hanno fatto per meritarseli. Lavoro in un settore dove l'importante non è strettamente qunato spedi, ma i risultati che poi ottieni.
Eliminache cojoni con sto campanilismo del cazzo!!!!
Eliminascusatemi la non-finezza, ma avete stracciato la uallera con ste affermazioni che non portano a niente di costruttivo, se non a passare il tempo a fare la gara a chi piscia più lontano.
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G.R.
Ah ah ah i 5 STALLE !!!!
EliminaBuona notte amico mio
RispondiEliminaGrazie buona notte.
Eliminammmmmmmmmmmmmmmmmmm mi sa che non era per me .................. va bé tanto ci sono allora Buona Notte a Tutti e Buoni festeggiamenti per il 31/12/2013 !!!!!!!
sono un battèro
RispondiEliminaalquanto fiero
per sfangare la vita
fò il parassita
Se stò in un corpo,con molto impegno
lo invado tutto e me lo magno
E quando misero quello muore
anch'io sensibile sento un dolore
Allora fuggo attraverso l'ano
da fabriano
e vo a milano