Sono cominciate le assemblee dei lavoratori Indesit per illustrare i contenuti dell'accordo separato sottoscritto dall'azienda e dalle federazioni dei metalmeccanici di Cisl e Uil. I prossimi giorni l'accordo sarà sottoposto a referendum e saranno direttamente i lavoratori a sancirne la validità o il rifiuto. Ma la libera scelta dei lavoratori è tale solo in linea teorica, perchè se dovesse prevalere un no all'accordo scatterebbe di nuovo la procedura di mobilità precedentemente avviata dalla Indesit nei confronti di 1.400 lavoratori. Ogni operaio che deposita la scheda nell'urna sa, quindi, che il suo giudizio non deriva espressamente dal merito e dai contenuti dell'accordo, ma è condizionato da una smoking gun aziendale, una pistola fumante puntata alla tempia che, di fatto, è l'elemento di orientamentro dominante delle scelte che andranno a compiere i lavoratori. A meno di clamorosi colpi di scena o di un'inattesa capacità della Fiom di persuadere la maggioranza dei lavoratori, è certo che l'accordo sottoscritto tra azienda e sindacati uscirà confermato dal referendum. A quel punto sarà interessante analizzare e valutare la percentuale raggiunta dai no, perchè essa potrà essere marginale, fisiologica o condizionante e a seconda di dove si attesterà questo "barometro di fabbrica" si potrà dedurre un'idea di massima circa la solidità dell'accordo e quanto esso sia in grado di consolidare lo schema di relazioni industriali tradizionalmente vigenti in Indesit. Al di là dei contenuti - ammortizzatori sociali e contratti di solidarietà - che vanno in direzione di una "irizzazione" della Indesit e di un'idea fortemente statalista del recupero di competitività, quel che colpisce l'osservatore è come sia stato possibile, per il management aziendale, trasformare in pochissimi giorni una procedura di mobilità riguardante 1.400 persone in un sostanziale azzeramento degli esuberi. Da questo punto di vista la Fiom ha svolto un'operazione meritoria, pubblicando integralmente le 27 pagine del documento sulla mobilità; un documento in cui l'azienda definisce millimetricamente gli esuberi per stabilimento, funzione e livello contrattuale. Come è possibile che una comunicazione così analitica e prussiana si sia estinta in pochi istanti, lasciando sul campo solo accompagnamenti morbidi alla quiescenza? In questo senso vale la pena ricordare che i 1.400 esuberi non sono mai stati una stombolata last minute o voci dal sen fuggite, ma il filo conduttore strategico dell'azienda e dell'amministratore delegato Milani a partire dal 4 giugno fino alla fine del mese di luglio. Ed è singolare che la procedura di mobilità sia stata aperta su 1400 persone proprio quando tra luglio e settembre si era abilmente giocato a fisarmonica sul numero degli esuberi, con oscillazioni da montagne russe finalizzate a dare una percezione del Piano lontana dai sacrifici umani inizialmente annunciati. E un piano di ristrutturazione che passa da 1400 potenziali licenziamenti a zero licenziamenti fino al 2018 è un Piano spianato. Le possibilità sono due: o si è portata avanti per due interi mesi una finzione strategica - che ha provocato serrate, scioperi articolati, carovane e ogni piossibile fantasia sindacale - oppure la questione esuberi resta intatta nella sua dimensione iniziale. Nel corso di questo semestre di vertenza, infatti, non sono cambiate le difficili condizioni di competitività dell'azienda ed è difficile immaginare che i rimescolamenti produttivi immaginati tra i diversi stabilimenti, siano tali da tamponare una situazione aziendale e di mercato a cui il management aveva attribuito caratteri di oggettiva problematicità. Così come sono parse forzate e sopra le righe le parole di giubilo pronunciate da alcuni sindacalisti, che fino a qualche settimana fa picchiavano duro a forza di scioperi e comunicati. In sintesi che un accordo fosse necessario è fuori discussione. Molto meno che ci si dovesse arrivare in questo modo, su contenuti discutibili e dopo 190 ore di sciopero. C'è qualche conto che non torna e anche per questo l'intera vertenza andrebbe rivista e ricostruita nel suo insieme, perchè è fortissima la sensazione che la montagna abbia partorito il topolino. Ma a favore di chi e per quale ragione?
6 dicembre 2013
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il cda della società del prossimo 13 dicembre potrebbe nominare un advisor per analizzare eventuali operazioni straordinarie, il maggior azionista Fineldo ha già affidato un incarico di advisory a Goldam Sachs....gli analisti di Kepler Cheuvreux; "Crediamo che la strategia standalone di Indesit non sia più sostenibile, in particolare in un contesto che vede una domanda debole e una forte pressione sui prezzi" Indesit è un bersaglio ideale per i player più grandi, incumbent o nuovi arrivati.
RispondiEliminahttp://www.vocenuova.tv/news/443-vertenza-indesit-fiom-cgil-ecco-perch-non-abbiamo-firmato.html
RispondiElimina.....La Indesit è in vendita e lo sappiamo perché la Consob, l'autorità che vigila sulla trasparenza delle informazioni date alla Borsa, ha costretto gli azionisti a fare chiarezza e a dichiararlo, mentre non sappiamo quali sono i gruppi industriali interessati al mercato e al marchio Indesit e non sappiamo se questi gruppi sono interessati ad acquisire anche gli stabilimenti italiani, gli impianti e i lavoratori.......
RispondiElimina......La stessa azienda ha dichiarato in trattativa che queste produzioni, insieme ad alcune piccole attività di servizio, riassorbiranno solo 300 dei 1.400 esuberi dichiarati; i 1.100 esuberi residui rimangono un'incognita che l'accordo non affronta se non con un impegno dell'azienda a ricorrere agli ammortizzatori sociali e, se la normativa attuale non verrà cambiata, a non avviare procedure di mobilità......
...... ieri, quando ancora non era concluso l'incontro al ministero, Indesit ha formalizzato a Fim, Fiom e Uilm nazionali la decisione di licenziare i 120 lavoratori di Brembate (Bergamo) e Refrontolo (Treviso), che sono oggi in cassa integrazione in deroga dopo la chiusura degli stabilimenti realizzata con il piano industriale del 2010, se non saranno disponibili ad accettare, dopo un nuovo eventuale ricorso alla cassa integrazione in deroga, il loro trasferimento nello stabilimento di Comunanza (Ascoli Piceno).....
In bocca al lupo.
RispondiEliminaIndesit Company
06/12/2013
VAR% -2.40
ULTIMO
PREZZO 8.96
RispondiEliminaIndesit Company
06/12/2013
VAR% -2.51
ULTIMO
PREZZO 8.95
hold to sell
RispondiEliminaBOOM!!! 190 ORE DI SCIOPERO!!! MA CHI TE LO HA DETTO? PER FAVORE!!!
RispondiEliminaI LAVORATORI CREDIMI UNA COSA L'HANNO CAPITA, CHE LA FIOM CGIL ALDILA' DEL NO NON HANNO UNA PROPOSTA SE NON QUELLA DI OCCUPARE PERENNEMENTE LE FABBRICHE E POI? CREDO CHE I LAVORATORI GLIELO ABBIANO DETTO ANCHE IN MANIERA BRUTALE E CASUALMENTE TU DI QUESTA COSA NON HAI SCRITTO NEANCHE UNA RIGA, MAH!!
RispondiEliminaA me pare che il sindacato sia complessivamente uscito molto male da questa storia. E tu dimmi un po' i 1.400 esuberi della procedura di mobilità dove sono finiti? Nella fabbrica di Willy Wonka?
RispondiEliminaIl punto non è come è uscito il sindacato da questa storia ,ma come ne usciranno i lavoratori ; zero licenziamenti coatti fino al 2018 mi sembra un traguardo non di poco conto considerando la drammatica situazione in cui versa oggi l'industria italiana . Ci sono migliaia di altri lavoratori in Italia che hanno una data di scadenza purtroppo molto più ravvicinata .Fortunati i dipendenti dell' INDESIT almeno loro hanno la speranza di provare a traguardare la crisi per molti altri la speranza non c'è, non sono stati così fortunati.
Eliminadomotica innovazione di processo e di prodotto formazione maestranze seria
EliminaE TU CHE PARLI DI QUESTE COSE COME SE PARLASSI DI CALCIO AL BAR, SENZA LA MINIMA RESPONSABILITA' DEI LAVORATORI COSA AVRESTI FATTO? AVRESTI DETTO NO, SEMPLICISTICAMENTE E BANALMENTE NO E POI? COSA AVRESTI FATTO CONCRETAMENTE PER BLOCCARE TUTTO QUESTO? X FAVORE...FATTI NON PUGNETTE SIMONE', PARLA DELLA TARES CHE TI VIENE (FORSE) MEGLIO
RispondiEliminaVorrei ricordare agli anonimi che in internet nessuno e' anonimo quindi non scrivete cazzate perché volendo si puo' facilmente risalire all'indirizzo ip e quindi a chi scrive.
RispondiEliminag.l.p.
Non c'e' problema... e' il solito sindacalista che non sopporta le critiche... 1400 esuberi fatti sparire in una settimana e fa credere che e' possibile... non si firma perché e' un coniglione bianco di sigla bianca e pure bello satollo
RispondiEliminaG.L.P. PERCHE' ANCHE TU ALLORA SEI ANONIMO? COMUNQUE L'UNICA COSA CHE CONTA E' COSA HANNO DETTO I LAVORATORI NELLE ASSEMBLEE, E LO HANNO DETTO FIN TROPPO CHIARAMENTE. MI SEMBRA PERO' TU SIMONETTII STRANAMENTE TE NE SEI DIMENTICATO DI DARNE CONTO, COME MAI?
RispondiEliminaDicci come sono spariti 1400 esuberi. Poi potrai fare domande. Dicci perché quello che era inaccettabile a luglio e' diventato ottimo adesso? Io fossi un lavoratore indesit voterei si col naso turato ma che questo ve' un ottimo accordo raccontatelo ai metalmezzadri. Questo accordo era sancito da tempo. Almeno non fate i fighi. Il silenzio a volte aiuta la decenza
EliminaLA DECENZA CARO SIMONETTI E' NON FARE IL RECCHIONE CON IL C...LO DEGLI ALTRI!!!
EliminaCOMUNQUE SIMONETTI ANCORA DEVI FARCI SAPERE COSA AVRESTI FATTO PER CAMBIARE LE COSE, SECONDO ME NON LO SAI NEACHE TU!!!
RispondiEliminaSe hai un po' di pazienza martedì prossimo ti posto dove sono andato a dirlo. Mettiti il casco però.
EliminaSIMONETTI RISPONDI NON DIVAGARE!!!
EliminaMa scusa visto che non ne capisco niente come mai ci tieni tanto al mio parere? Dai ti aspetto martedì mattina alla scuola di Firenze. Ne parliamo li
EliminaSIMONETTI RISPONDI NON DIVAGARE!!!
EliminaIndesit Company
RispondiEliminaVar% -2.83
Ultimo
Prezzo 8.92
Come è andata la serata alla sala Ubaldi?
RispondiEliminaOttima abbondante e partecipatissima!
EliminaIl 4 il titolo era considerato ancora buy e solo un rating era hold domani saranno hold to sell. Coperative di operai altrimenti il bianco italia finisce nella zuppa asia.
RispondiEliminacari sindacalisti con l'anello al naso mi sa tanto o che non capite o che ci fate la Indesit cerca disperatamente un compratore il valore delle azioni calano e anche il titolo è in perdita cosa vi dice questo? Il referendum farsa sancirà un piano inutile e buono solo per il compratore (vogliamo chiamarlo socio di maggioranza?) che non avrà le beghe di tutelare i lavoratori. Insomma una bella pacca per farci tante confezioni famiglia. Quello che da tempo pensavo prende forma voi non lottate non portate un piano alternativo di sviluppo non proponete vi assoggettate pecorinamente alle decisioni del cda Indesit. La ricerca e sviluppo ormai è fuori sono mesi che tutti lo sanno come del resto l'obsolescenza degli impianti in Italia. Finirà come l'Antonio Merloni e forse peggio si forse molto peggio, hanno auentato i voli per la Germania e anche i treni mi sa che è il caso di fare il biglietto.
RispondiEliminatu che sei tanto sveglio mi sa che non ci hai capito proprio niente. Ma secondo te la Indesit sarebbe più appetibile se la procedura di mobilità la portasse ad alleggerirsi di 1400 persone o se andasse in porto questa ipotesi d'accordo? I sindacalisti c'avranno pure l'anello al naso, ma quando parlano almeno collegano la bocca con il cervello...
EliminaCerto, così è più appetibile per il nuovo compratore, non deve perdere mesi in trattative inutili e confrontarsi con soggetti (sindacalisti) che mirano solo agli ammortizzatori sociali e non hanno la minima idea di cosa sia l'economia oggi, il compratore o socio di maggioranza potrebbe essere un incubatore di aziende (tu sindacalista sai chi è questo soggetto?) oppure un nuovo produttore su vasta scala tipo Arcelik, in questo contesto risolto il problema operai, e l'ha risolto agevolmente lo stato con gli ammortizzatori sociali, si potrà andare con velocità e snellezza al tavolo globale delle trattative. Il marchio fa comodo ma non è detto che non lo vogliano far scomparire dal mercato, secondo scenario è l'acquisizione ma a questo punto la ricerca e la produzione sugli hot point si fa in Turchia e (60% mercato USA e UE e 40% mercato interno) mentre in Polonia è molto più flessibile. Se voi foste stati avveduti altro che contratti di solidarietà avreste puntato su domotica componenti interni di alta tecnologia impegnando il socio di maggioranza in investimenti ma non a promesse ma formalmente, voi oggi avete impegnato l'ex socio di maggioranza cioè un cda "M" che probabilmente ad anno nuovo non esisterà più perché i pesi di maggioranza cambieranno. Insomma vi hanno cucinato bene per rendervi di meno disturbo possibile e chiudere una vendita serena. Pochi maledetti e subito, per i vecchi azionisti di maggioranza della Indesit. Fortunatamente ancora una possibilità l'avete è cioè far saltare di nuovo tutto e rivedere il piano lasciandolo invariato ma inserendo una clausola futura per il nuovo azionista di maggioranza che impegni formalmente con penalità anche lui nella innovazione dei siti produttivi Italia, foro competente Ancona Italia. Questo mio è un consiglio per voi sindacalisti ma mi sa tanto che di consigli in economia ne avete tanto bisogno.
EliminaSE PENSI AI TURCHI SEI SCONTATO E BANALE APRI GLI OCCHI ED IMPARA L'ECONOMIA POSSIBILMENTE NON PER SENTITO DIRE, STUDIA...
EliminaDIMENTICAVO... PRIMA DI APRIRE LA BOCCA COLLEGACI IL CEVELLO POI L'ANELLO AL NASO LO PUOI ANCHE TENERE...
Eliminaco ste teste di sindacalisti come potevamo pensare di poter salvaguardare l'Industria Fabriano non sanno nemmeno spiegarsi è logico che Arcelik è un esempio i nomi li conosciamo tutti, il punto è un'altro cioé come ci si puó accordare con una prprietà che fra pochi giorni sarà minoranza? Accordarsi su un piano industriale che impegna gli operai alla immobilità formativa e riqualificativa fino ap 2018? Ripeto visto che fai orecchie da mercante, l'accordo per manetenere industria e sviluppo a Fabriano ma anche in Italia è prevedere la piattaforma di innovazione tecnologica domotica nei prodotti di Indesit con il nuovo azionista di maggioranza quindi se il cda si riunirà il 13 dicembre saranno i giorni successivi a stabilire la "fusione Indesit" i mercati sono stati chiari lo standalone di Indesit non regge piú e voi vi accordate per un piano di 5 anni cn la vecchia proprietà siete dei folli, nessuno sano di mente vrebbe fatto una cosa simile. Vi dovete accordare con la nuova proprietà o se vogliamo essere piú soft con il nuovo azionista di maggioranza sempre che vi sia. Andate a raccogliere le briciole e non pensate al futuro industriale di Fabriano ne quello degli altri siti produttivi.
EliminaCE PENSI TE FENOMENO CHE RAGIONA SENZA UN MINIIMO DI RESPONSABILITA' ANCHE A TE TE PIACE FA IL FINOCCHIO CON IL C... DEGLI ALTRI, TEORIZZI TEORIZZI SENZA SAPER COSA DICI, FENOMENO DA BARACCONE...
EliminaEcco tu sei quello che gli operai devono ringraziare per come andranno le cose invece di avere un pò di umiltà visto che "alzi meno de na mezzetta" dovresti informarti studiare e proprio perché parli di responsabilità dovresti impegnarti per dei risultati a lungo periodo non per andare a Roma col piattino, lo sai anche tu la fine che farà lo sai fin da adesso non hai le palle per combattere.
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