Nonostante siano trascorsi pochi giorni non ricordo con precisione cosa stessi facendo martedì 26 novembre 2013 e credo che la maggior parte dei lettori e dei cittadini non abbia nulla di specifico da ricordare di quella giornata. Sicuramente, però, quella che prende il via il giorno precedente ovvero lunedì 25 novembre - è la settimana degli F24, il ristretto arco temporale in cui ogni fabrianese è costretto a fare i conti con il disgusto e la sorpresa alimentati dal salasso della Tares, annunciato alla comunità con l’indifferente violenza di un agguato postale. Ma mentre comincia a montare la protesta popolare - e si afferma la sensazione di un fossato sempre più profondo tra la comunità fabrianese e la sua rappresentanza politica - in Comune stava accadendo qualcosa di interessante. Esattamente nella giornata di martedì 26 novembre si riuniva la Giunta Comunale, quello stesso organo del Comune su cui ricade la piena e completa paternità della dichiarazione di guerra consegnata alla città impoverita per il tramite assolutamente persuasivo della clava fiscale. E nel corso di quella seduta si procedeva all’approvazione della delibera n°172. Non si trattava, però, di un provvedimento di governo della città o di una determinazione finalizzata alla promozione del bene comune; non si stava, quindi, discutendo di servizi alla persona, di impianti sportivi, di mense o di asili nido. Ad occupare i pensieri dei governanti c’era una questione interna, un tintinnante sollazzo per la dirigenza interna. L’oggetto del pronunciamento amministrativo riguardava, infatti, la rettifica di una delibera natalizia del 2012 relativa all’assegnazione ai dirigenti della quota di risultato non erogata nell’anno 2010. Una rettifica al ribasso, portata da 16.858,57 euro a 12.313,54 euro. Valore, che correlato ai risultati raggiunti, produce una torta da spartire pari a 10.433,22 euro invece dei 14.284,23 previsti dalla delibera n°264 del 21 dicembre 2012. La prima cosa che colpisce, leggendo la delibera che può essere tranquillamente scaricata dal sito del Comune - è che nessuno dei dirigenti coinvolti scende al di sotto dell’80% degli obiettivi budgettati. Il che rende curiosi su come vengano attribuiti e calcolati gli obiettivi perché altrimenti dovremmo immaginare una struttura efficientissima e reattiva che poco corrisponde alla percezione della realtà. Con in più la fantastica anomalia, tutta italiana, che i pareri di regolarità tecnica e contabile sono sottoscritti da due di quegli stessi dirigenti che partecipano alla suddivisione della torta premiante. Insomma, negli enti pubblici c’è chi se la canta e se la suona con piena e rassicurante copertura giuridica e normativa. Questo significa che, dal punto di vista tecnico e formale la deliberazione della Giunta non fa una piega. Ma il livello formale, per fortuna e per grazia di Dio, non coincide con il livello della politica e con il senso delle circostanze e delle opportunità. Voglio essere molto chiaro: non è in discussione il diritto di accesso dei dirigenti comunali alla quota di remunerazione variabile stabilita dal contratto della pubblica amministrazione. Quello che fa sangue è l’assenza di un segnale di distensione nei confronti dei fabrianesi a cui si sta letteralmente chiedendo il midollo, come se la tecnostruttura comunale non fosse parte in causa del problema insorto ma una zona franca sottratta ai turbini e alle bufere di questi giorni. E mentre la città si dissangua con la più violenta azione fiscale del dopoguerra la dirigenza del comune e la Giunta dedicano il loro tempo non alla ottimizzazione dei servizi ma alla ripartizione delle torte contrattuali. Quel che indigna è che la Giunta si riunisca, nel pieno di una tempesta politica e fiscale, per discutere di un argomento quasi provocatorio che avrebbe scatenato la fantasia e il genio sociologico di Max Weber, ovvero il più lucido e apprezzato interprete della genesi burocratica. Mi si dirà che la variazione era un atto dovuto e che la deliberazione dovrebbe essere apprezzata perché sancisce in diminuzione la dimensione della torta. Verissimo, ma resta il fatto che la scelta dei tempi, il senso delle circostanze e il brutale contrasto con la disperazione dei fabrianesi – a cui si smonta pure quel residuo di potere d’acquisto dedicato ai festeggiamenti natalizi - si configura come un aggregato ripugnante di indifferenza del potere, di prevalenza di interessi corporativi e di caduta a picco della stessa dignità della politica. Ma siamo certi che Sagramola oltre, che alzare gli occhi al cielo in stile Medjugorie, abbia in materia, poco da fare, da dire e da giustificare. In fondo a mandato concluso rientrerà a fare il dipendente comunale e forse è meglio che con i suoi futuri capi non abbia conti in sospeso.
3 dicembre 2013
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Sarebbe interessante vedere gli obiettivi raggiunti. Tra i dirigenti e l'ufficio tecnico sono messi proprio bene in quanto a regali.
RispondiEliminaDa quando Fabriano è città creativa Unesco, tutti siamo più creativi. Quindi aspettiamo solo un altro premio a chi ha permesso che fosse inzaccherata, con quelle vergognose strisce bianche, la facciata del Palazzo del Podestà. Complimenti! Continuate così! Facciamoci sempre riconoscere!
RispondiEliminaPremiamoli questi dirigenti per l'alta efficienza dimostrata!!!!!!!!
RispondiEliminaDalle dichiarazioni dei sindaci e degli assessori sembra che ci siano un centinaio di persone in esubero tra i dipendenti. Infatti vista l'alta efficienza dei dirigenti, gli orari di accettazione del pubblico non sono quelli dichiarati ma ridotti "sennò lavorano troppo"con volantino sulle vetrate della portineria.Gli operai che dovrebbero mantenere efficienti le caditoie per evitare disastri ogni volta che piove non possono farlo "dipende da Anconambiente"! MA I DIRIGENTI CHE DIRIGONO CON TANTA SOLERZIA ?????????PREMIAMOLI PURE !!!!!!!
gli esuberi sarebbero tra gli impiegati; di operai, ne abbiamo molti meno di quelli che servirebbero, a quanto si dice...
Eliminamolti da operai so passati ad impiegati.
EliminaOvvio che gli esuberi sono tra gli impiegati! Lo sanno anche i muri
Eliminanon è detto che sia così ovvio...meglio specificare, sennò partiamo da un fiammifero e finiamo per arrivare ad un falò
EliminaL' augurio è che quest'anno non ci mangino il panettone a palazzo chiavelli questi inetti.
RispondiEliminaChe non mangino proprio nulla !!! Pane e cicoria !!! come lo stiamo mangiando noi !!! E avevano anche la spudoratezza di chiedere il 5 x 1000 !!!
EliminaSFACCIATI !!! SENZA PUDORE !!! VERGOGNATEVIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
Città creativa...per farsi i cazzi propri !!!
RispondiEliminasarei curioso di sapere se il pagamento è già stato fatto ed in quanto tempo....scommetto che si è trattato di una procedura-lampo...
RispondiEliminama si riesce a sapere quanti sono 'sti dipendenti comunali? se è vero che c'è un centinaio di esuberi....quanti caxxo ne hanno assunti???
RispondiEliminaC'è da ringraziare anche le amministrazioni precedenti.
EliminaAnche il terremoto
EliminaSi che è stata per certi aspetti una manna.
EliminaPer molti è stata una manna.
EliminaGli esuberi so 50 non spariamo cifre a caso
EliminaBe', anche 50 esuberi per Fabriano in questo momento non mi sembrano pochi, onestamente! E invece tutti i dipendenti comunali? Quanti sono? E com'e' suddivisa la percentuale tra dirigenti, impiegati di vario livello e operai? Giusto per sapere, visto che paghiamo almeno ci facciamo un'idea di dove vanno i nostri solini. Perché praticamente sono tutti nostri dipendenti, giusto?
Elimina50 esuberi dove? al comune? ah ah ah ah ha
EliminaSo tutti impiegati gli esuberi
RispondiElimina219 dipendenti comunali ce ne vogliono il doppio per far andare le cose bene
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