16 aprile 2012

Giancarlone Pastinbianco e le pennette al dente nella notte triste

Nella piovosa notte di venerdì la città è stata scossa dalle parole roventi di Beppe Grillo, un urlatore senza moderazione che sta a Fabriano come Giampiero Galeazzi alla danza classica. Nel frattempo – come da resoconto del Messaggero -, nei dintorni delle plance elettorali, un uomo; un candidato zitto e chiotto trascorre le ore attaccando manifesti di propaganda. Una notte umida e triste tra colla, scope e secchi, trascorsa assieme a buoni amici richiamati alle antiche opre della politica. E dopo tanta fatica low profile tutti a Casa Sagramola per un piatto di pennette calde in amicizia. Niente a che vedere, ovviamente, con i pasti leghisti a base di ossi di maiale e culatte d’orso. Altro mondo. Altre storie. Da osservatore dispettoso mi sono immaginato la scena: clima da refettorio, sommessa preghiera prima del pasto e poco vino, liquido demoniaco e peccaminoso. Uno scampolo di ascesi cattolica fatto di pennette in bianco e olio buono, una grattata di cacio ma non troppo e tante domande senza risposta: glia famo? Gna famo? Vincemo? Perdemo? Pareggiamo? Congettura sbagliata perchè a Casa Sagramola dicono non si sia vista pasta in bianco ma urticanti penne all’arrabbiata! Roba da estremisti, da ribellione arteriosa, da scatenamento dell’ormone del consenso politico. Ma forse c’è qualcosa di politicamente compensativo nel menù serale del candidato democratico, il desiderio di una scossa che lo rianimi da questa anemia iniziale. Giancarlone Pastinbianco ha bisogno di aromi e spezie, di un sogno piccante che duri almeno il tempo della campagna elettorale. Il navajo Joselito promette feroci cacce al bisonte partitico; Ottaviani dispensa giovanilismo I Phone; Urbani una monarchia populista “made in me medesimo”. E Sagramola? C’è dell’altro oltre alla colla in amicizia e le pennette al dente? Dicono che Giancarlone, nelle sue uscite pubbliche, si rivolga di frequente agli ultimi della società. Ma, notoriamente, gli ultimi saranno i primi solo nell’aldilà. E forse è il caso che ne tenga conto visto che si vota a Fabriano e non nella Valle di Giosafat. Amen
    

0 commenti:

Posta un commento

Sarà pubblicato tutto ciò che non contiene parolacce, insulti e affermazioni discriminatore nei confronti di persone