21 aprile 2012

Urbamola, il candidato vatusso che teme l’alligalli

Il pallino di un confronto tra i candidati a Sindaco Maurizio Benvenuto lo coltivava da tempo. Lo so per certo, perché mi chiese il numero del candidato leghista assai prima del nostro default di lista. E non c’era il minimo dubbio che sarebbe riuscito a far ballare l’alligalli ai candidati. In fondo basta scrutarne le fattezze e la postura per coglierne la tigna: sguardo minaccioso da toro da combattimento, baffo di ferro che ne registra le variazioni d’umore, capelli scuri da eterno ragazzo e il corpo proteso provocatoriamente in avanti, come di chi si prepara a un alterco o a una disfida. Senza volerlo Baffo di Ferro ha ottenuto l’obiettivo e il colpaccio. Con una fava due piccioni. E se prima erano in sette a ballare l’alligalli adesso sono in cinque a ballare l’alligalli. Già perché solo cinque candidati su sette si sono presentati al Cinema Montini per il confronto con la cittadinanza. Allora uno pensa che abbiano disertato i candidati delle liste minori che, magari, devono correre più degli altri per compensare limiti di struttura e organizzazione e quindi non hanno tempo per starsene seduti. Noooooooooo! Manco per idea! Erano assenti proprio i due che non ti aspetti, i Vatussi che ogni due passi fanno sei metri: Urbani e Sagramola. Vista la fuga sarà meglio congedarli da Vatussi perché, da stasera, somigliano assai di più a due Gamberoni che retrocedono avanzando e avanzano retrocedendo. Già, perché la sensazione è che abbiano concordato l’assenza, quasi per sminuire l’evento e retrocederlo a serie cadetta. E basta questo ad avvalorare l’appello di stamattina dell’ultracomunista Venturelli a non votarli. Attenti a quei due, verrebbe da dire parafrasando una celebre serie televisiva. Diciamocelo, oggi 21 aprile dell'Anno del Signore 2012 è apparso sulla scena un nuovo candidato Sindaco, il frutto di una fusione fredda, l'effetto collaterale di un esperimento di genetica politica: Urbamola. Un candidato trasversale, bicefalo, centrista, tutto pappa e ciccia, versione locale della formula montiana. Un candidato unico che merita una risposta elettorale repubblicana: chiunque ma non loro. Condivido e sottoscrivo. Anche alla luce delle motivazioni che li hanno spinti a disertare. Urbani perché Baffo di Ferro ha un contenzioso col Comune. Come se il Benvy – uomo di potere navigato e scaltro - li avesse invitati a parlare segretamente di quello e a esporsi in materia. Sagramola, pare, perché partecipa solo se partecipano tutti e se tutti si siedono vicini vicini e caldi caldi. Quasi che le elezioni fossero una rassicurante coperta di Linus e non una lotta sanguinosa per il potere. Fatto sta che hanno dato buca ma nella buca rischiano di inciamparci di brutto. Tanto di cappello quindi a tutti gli altri. Che saranno anche piccoli ma di certo cresceranno. In barba a quelli che per viltà e scacaccio fecero il gran rifiuto.
    

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