Un fabrianese su quattro non lavora; Asur e Comune sono le due aziende cittadine con il maggior numero di occupati; l'artigianato soffre, arranca e paga a caro prezzo una storica debolezza, effetto di una grande industria che ha fagocitato la piccola e piccolissima impresa; il commercio è dilaniato da uno stillicidio di chiusure che impoverisce lo scenario ed espelle manodopera con livelli minimi di sostegno alla disoccupazione; migliaia di persone tirano avanti con stipendi pubblici e sussidi di lungo corso ma non infiniti, che possono garantire uno stock minimo di potere di acquisto ma sono ben lungi dal dare impulso a una nuova stagione di crescita e di benessere. La vecchia Fabriano, rinomata e liscia come una porcellana di Capodimonte, è diventata, in un lasso di tempo fulmineo e fulminante, un vaso butterato dalle riparazioni e dalle toppe che, via via, ne hanno ridotto ai minimi termini il prestigio, il valore e l'attrattività. Di fronte a questo rantolo materiale e morale sempre più profondo, che non ha modificato di una sola virgola l'agire pacioso e il pensare pigro di una intera comunità - ormai unanime e postulante nella rincorsa agli ammortizzatori sociali -, viene da chiedersi forse definitivamente: ma ha senso continuare a spolverare un vaso che fu prestigioso ed è ridotto a simulacro? E' lungimirante ostinarsi a impastare argille e ripassare vernici su una terracotta invecchiata ed esausta? Fuor di metafora: non è forse giunto il momento di fare il tifo per un crollo definitivo dei fragili equilibri che ancora sorreggono la stanca finzione di una fabrianesità capace di ritrovare il filo che conduce fuori dal labirinto? La sensazione di questi ultimi mesi è che sia in atto un ritorno alle antiche routine e anche la diaspora della borghesia fabrianese, alimentata dalla fine del merlonismo, sembra si stia ricomponendo - come se nulla fosse accaduto - attorno a vecchie socialità, nuove camarille e immutabili desideri di far bottino con quel che resta di una ricchezza rinsecchita ma non del tutto consumata. Abbiamo creduto che la crisi Ardo avrebbe rivoltato il comune sentire e ci siamo ritrovati migliaia di lavoratori che invocano ammortizzatori sociali invece che lavoro; abbiamo confidato nelle aristocrazie operaie della Indesit ed è stato votato, con percentuali bulgare, un accordo ritenuto per sei mesi tondi un misfatto indigeribile; abbiamo riempito sale e oratori di persone infiammate per via della pressione fiscale e a non pagare per intero la Tares sono state meno persone di quelle che inneggiavano alla rivolta. La crisi di Fabriano, purtroppo, non è soltanto economica e occupazionale. E' anche la crisi di una mentalità totalmente inadeguata alle sfide e ai rischi che si addensano tra queste colline. Riformare le strutture è sempre possibile ma senza una rivoluzione mentale e culturale le trasformazioni materiali restano superficiali e incomplete. E Fabriano non esprime intenzioni di cambiamento nè catalizzatori in grado di suscitarlo e coagularlo. C'è una possibilità finale, una sola, che questa comunità possa sopravvivere, con uno scatto di reni, al cataclisma del monoprodotto: segare il ramo su cui è ancora comodamente seduta. Per attivare il trauma, che è necessario a scuotere questa natura morta, serve il combinato disposto di quattro crisi convergenti: la vendita della Indesit che spazzerà via le illusioni di un accordo suicida, il default del Comune, la fine degli ammortizzatori sociali e il big bang dei risparmi familiari. La storia recente ha, infatti, dimostrato che un trauma alla volta non modifica i quadri mentali del fabrianese e che neppure una sequenza "a vagone" di crisi e di criticità ne allenta gli approcci e i punti di vista più retrivi e consolidati. C'è un momento nella storia delle comunità in cui ostinarsi a riparare, ad aggiustare e a fare piccole manutenzioni è una forma di complicità con l'esistente, perchè un sistema non può sopravvivere a lungo negando la realtà e sublimandola con tanti piccoli ritocchi quotidiani. Quando si supera questa linea di razionalità delle cose è giusto che il vaso si rompa e venga sostituito da uno nuovo di zecca. Invece a Fabriano sussiste l'illusione di poter salvare il salvabile e di poter ripartire dal quel che c'è fingendo che sia qualcosa di buono e di promettente. Quando il sistema è marcio l'imperativo deve essere quello di seppellirlo e di eliminare la puzza. E questo pare davvero l'unico riformismo d'entroterra possibile, dettato da un sano pessimismo dell'intelligenza che spinge sempre più lontano dalla vecchia e decrepita fabrianesità.
16 gennaio 2014
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Concordo perfettamente anche virgola dopo virgola e speriamo che il Neoeletto Comitato SVEGLIA FABRIANESI riesca carissimo Simonetti a mettere in pratica quello che tu lungimirante come sei hai scritto!!
RispondiEliminaI fabrianesi sono una razza autoctona molto rara e strana e cmq finche ci saranno sussidi a pioggia, risparmi sufficienti, nulla cambiera'....rischieremmo ancora di essere governati dai soliti noti...
RispondiEliminag.f. cav.
Te di dove sei caro ? Pensi realmente che la gente non vuole lavorare e preferisce i sussidi ? Sei un imbecille ...
EliminaPoco ma sicuro! Non cianno voglia di fa un Cazzo!
EliminaSarà deformazione professionale, ma quando un sistema non va ed hai già provato con insuccesso le principali azioni contenitive (che guarda caso si chiamano "patches" o "toppe") rimane solo da formattarlo (cancellare tutto) ed installarne uno nuovo.
RispondiEliminaOra mi domando: ma dove lo troviamo il disco di installazione per il nuovo sistema operativo?
forse è più il caso di trovare il sistema operativo...visto che il disco (ovvero, le capocce) ce le abbiamo già; tutto sta a trovare il sistema (e la volontà) di formattarle...e non ci vuole poco.
EliminaFrancamente, GPS, stavolta, a leggere, ho avuto un brivido lungo la schiena...e mi sono reso conto di quanto, anch'io, pur non rientrando nella metalmezzadria, sia inchiodato; fa paura il default...e la paura frena...solo fame e disperazione, smuovono.
________________
G.R.
la paura frena!la fame e la disperazione smuove!concordo pienamente
Eliminae' ancora presto per il nuovo!
Amare verita! Ci vuole una scossa! Un trauma
Eliminaa salvare Favriano e i Favrianesi ci pensa il segretario del pd cittadino CROCETTILAQUALUNQUE
RispondiEliminaha riunito la sua segreteria (comprese leottantenni che gli hanno dato il voto) per presentare un documento dal titolo CROCETTILAQUALUNQUE salvera' Favria'
EliminaCon la Tares sei stato profetico!!!!
RispondiEliminauna sola parola IMMENSO! Grandissimo
RispondiEliminail medico pietoso fa la ferita purulenta. nemo profeta in patria. è triste ammettere che il fabrianese capisce solo quando gli si mettono le mani nel portafoglio. e come in ogni buon film c'è la cassandra del momento. chi si è svegliato adesso deve capire che gli effetti dell'incubo sognato oramai sono incancellabili. doveva probabilmente dormire meno prima e ascoltare di più chi tutto questo l'aveva preannunciato. mm
RispondiEliminaGia', il nuovo sistema operativo. Dopo tutto quello che ho visto e che vedo il nuovo sistema operativo non esiste per Fabriano. E per un motivo semplice, semplice: chi ha il potere VERO riesce ancora ad avere profitto da questa situazione di merda e non molla l'osso, e non lascia spazio a chi potrebbe avere nuove idee, nuova energia e soprattutto nuova voglia di FARE. Chi ha il potere VERO e lo esercita attraverso questi politichini locali non intende lasciare l'osso. E allora, o aspettiamo che questi se ne vadano per vie "naturali" o restiamo ingessati qui. E diventa inutile anche PENSARE a qualcosa di nuovo perché' non ci hanno fatto, non ci fanno e non ci faranno battere le ali. E' il sistema che oltretutto non ha colore politico; le OPPOSIZIONI politiche si sono appiattire sui modi di chi e' stato al potere per decenni. Operano allo stesso modo. Hanno imparato! Provate a seguire un Consiglio comunale......! A Fabriano c'e' un FARE MAFIOSO che a me, sinceramente, fa paura. G.
RispondiEliminaAl consiglio comunale parlano solo Urbani e il sindaco.
EliminaSembra una compagnia di muti.Soprattutto il consigliere straniero.Quello si che e' un vero oratore.
Io credo che Solari abbia mal interpretato il "parere" del dirigente. La I.R. non ha detto quello che oggi è su tutti i giornali.
RispondiEliminaM.llo Badoglio
GPS, io continuo a vedere una cosa, vedo gente che ancora compera il parma alla cop a 26€ al Kilo, vedo chi ancora fa le settimane bianche, vedo gente che fa la fila da Spacciafone a prendere L'ifonne ! Vedo ancora affitti alti. Mense delel scuole piene, palestre pure, cinema anche... Stacchiamo la spina a cosa ? il Favrianese contina a racontarsi una favola, quelal di chi ha arricchito la provincia di Ancona e ora vuole essere mantenuto.
RispondiEliminaconcordo!!! tutti spendono e spandono!!
Eliminama prima o poi arriverà la fine!!
il multi sala è sempre pieno!! io ritengo che 4,5€ per 1h30 di film sia uno sperpero di denaro ed un lusso che a quanto pare tanti anche se si lamentano, possono ancora concederselo!
Io me lo potrei permettere ma non ci vado al Cinema troppi soldi! Eppure è sempre pieno, crisi ma qua tutti con i super telefonini, portatili Mac,cappelli da 40 euro Bo, spiegatemi come è possibile se cè tutta sta crisi che dicono!?
EliminaIo tutto sto pienone nn lo vedo in giro !!!
RispondiEliminaio alla coop ci vado ma non vedo più carrelli pieni, spesso la gente è senza carrello con in mano un oggetto
RispondiEliminaBeato te io vado all'eurospin insieme agli extracomunitari .
Eliminaeurospin è ottimo peccato che c'è sempre una fila lunghissima
EliminaSolo gli stranieri se la godono e si fanno beffe dei fabrianesi.Fanno sempre clan davanti ai bar a ridere su quanto siamo coglioni.E' paradossale pure per loro,che ne traggono il maggiore vantaggio,vedere che c'e' un comune che pensa a loro per tutto,mentre chi ha sempre vissuto e lavorato qui tira la cinghia.E' vero da Vildo per comperare un telefonino devi prendere il numeretto e fare la fila.Ma andate a vedere chi sono i clienti.Solo stranieri.
RispondiEliminaContributi del comune per l'affitto e spesa gratis al Social Market, non apriamo questo argomento altrimenti mi sale la pressione e mi incazzo sul serio
EliminaVerissimo, si i fabrianesi stanno bene altro che crisi.....i negozi sono aperti i ristoranti aprono i supermercati vengono rinnovati si a Fabriano non c'è la crisi.....gli stranieri lavorano e i fabrianesi sono tutti in C I non c'è crisi 2014 e 2015 sono anni tranquilli non dobbiamo preoccuparci, anche quei pochi disoccupati che ci sono verranno sicuramente riassorbiti da Pariano come scrutatori di seggio e dai lavori socialmente utili del comune con le 5000 ore di lavoro. Made in Fabriano ha tantissimi progetti industriali da far partire e i fondi non mancano. Anzi come in passato gli industriali avranno bisogno di operai da fuori perché gli uomini di qui non basteranno per il carico di lavoro che ci sará.
RispondiEliminaVerissimo, si i fabrianesi stanno bene altro che crisi.....i negozi sono aperti i ristoranti aprono i supermercati vengono rinnovati si a Fabriano non c'è la crisi.....gli stranieri lavorano e i fabrianesi sono tutti in C I non c'è crisi 2014 e 2015 sono anni tranquilli non dobbiamo preoccuparci, anche quei pochi disoccupati che ci sono verranno sicuramente riassorbiti da Pariano come scrutatori di seggio e dai lavori socialmente utili del comune con le 5000 ore di lavoro. Made in Fabriano ha tantissimi progetti industriali da far partire e i fondi non mancano. Anzi come in passato gli industriali avranno bisogno di operai da fuori perché gli uomini di qui non basteranno per il carico di lavoro che ci sará.
RispondiEliminaVerissimo, si i fabrianesi stanno bene altro che crisi.....i negozi sono aperti i ristoranti aprono i supermercati vengono rinnovati si a Fabriano non c'è la crisi.....gli stranieri lavorano e i fabrianesi sono tutti in C I non c'è crisi 2014 e 2015 sono anni tranquilli non dobbiamo preoccuparci, anche quei pochi disoccupati che ci sono verranno sicuramente riassorbiti da Pariano come scrutatori di seggio e dai lavori socialmente utili del comune con le 5000 ore di lavoro. Made in Fabriano ha tantissimi progetti industriali da far partire e i fondi non mancano. Anzi come in passato gli industriali avranno bisogno di operai da fuori perché gli uomini di qui non basteranno per il carico di lavoro che ci sará.
RispondiEliminaVerissimo, si i fabrianesi stanno bene altro che crisi.....i negozi sono aperti i ristoranti aprono i supermercati vengono rinnovati si a Fabriano non c'è la crisi.....gli stranieri lavorano e i fabrianesi sono tutti in C I non c'è crisi 2014 e 2015 sono anni tranquilli non dobbiamo preoccuparci, anche quei pochi disoccupati che ci sono verranno sicuramente riassorbiti da Pariano come scrutatori di seggio e dai lavori socialmente utili del comune con le 5000 ore di lavoro. Made in Fabriano ha tantissimi progetti industriali da far partire e i fondi non mancano. Anzi come in passato gli industriali avranno bisogno di operai da fuori perché gli uomini di qui non basteranno per il carico di lavoro che ci sará.
RispondiEliminaCaro Simonetti ... alcune cose sono corrette ma altre no ... non puoi generalizzare cosi. In particolare sugli operai ardo.ex.ardo ... molti credimi vogliono lavorare ... e lo hanno anche fatto lavorando a dicembre a 2 gradi sotto zero ... non vogliono sussidi. Sbagli a generalizzare ... non ti fa onore. Ciao
RispondiEliminaDai lascia perde li conosco se la stanno a spassa proprio è che la pacchia presto finisce GODO
EliminaNon credo davvero che a Fabriano la crisi non ci sia. C'e' e come, ma ci siamo abituati ad essere "ricchi" e proseguiamo così'. Ma non vedete che controsenso? A Fabriano chiudono i negozi low cost e le boutique, da culti e bambini, sono PIENE. E' la testa dei fabrianesi che non funziona, gente, e' la testa che non va! Tutti con il giacchette firmato e poi magari si sta a casa con il termosifone spento (tanto non lo vede nessuno) o si mangiano le schifezze! E poi? Non ti fai il SUV? Magari pane e mortadella per il resto della vita ma il SUV! E' un MUST! G.
RispondiEliminaPane e cicoria tutto l'anno ma l'aperitivo da 6 euro con vino bisolfito e patatine del Lidl tutti i sabati. E' un must
EliminaVerissimo 30 min.fa in macchina :il bar in piazza quintino sella pieno,bar otello idem,stazione uguale ,ah.. venivo da euronix pieno anche il bar vicino al palasport.Ma li regalano gli aperitivi ???
EliminaFabriano è sempre stata una città di spacconi, queste sono solo le ultime sparate prima della fine, anche perchè quando finiranno le casseintegrazioni e quando non ci saranno piu le pensioni dei vecchi dopo voglio vedere....
RispondiElimina... chi avrà un pezzo di terra tornerà a fare il contadino come 60 anni fa... ma chi non avrà nemmeno quello sarà costretto a fare lo sguattero in Germania o il BADANTE in Russia o Emirati!
Io credo che il baratro è vicinissimo, ma si può ancora invertire la rotta, mettendo da parte il pessimismo e aiutando i giovani a trovare una loro via, basata sull'onestà e la serietà!
Parole giuste ma l'italia adesso come adesso non è un buon posto per avviare un impresa il fisco è delirante, ti a mmazza sul nascere
EliminaBassotti della Fiom ha scoperto: “Non si arresta l'emorragia di posti di lavoro sul territorio, gli ammortizzatori sociali stanno finendo e l'accordo di programma voluto per attirare investimenti e creare occupazione sul territorio si è rivelato un vero e proprio flop.” E da Luglio che diciamo tutti la stessa cosa, e nessuno ancora ha detto tranne Urbani in Consiglio che nel 2014 il numero dei cassa integrati e disoccupati sarà superiore alle 7000 persone sarà 7500 o si avvicinerà agli 8000? su una popolazione di 32.000 abitanti siamo a 1su 3 e non a 1su 4 con un possibile e prevedibile esodo, una emigrazione forzata per mancanza di lavoro. altro che tensioni sociali non è accaduto ancora nulla di eclatante le sofferenze ancora vengono arginate ma quanto durerà? A soffrire poi quando il piatto sarà vuoto sarà proprio la politica e il suo apparato sproporzionato 200 o 217 impiegati comunali sono ingiustificati in una città che sta implodendo costano troppo e i cittadini non potranno più mantenerli. Che facciamo andiamo in banca a chiedere prestiti per pagare le tasse al comune? Non sono solo le esigenze che dovranno ridimensionarsi, una selezione dovrà avvenire anche nella classe politica che pretende di gestire la città, interessante oggi lo scontro tra Fraticelli Crocettolaqualunque e l'azzeccagarbugli siamo sul filo dell'esaurimento, isteria collettiva. Adesso speriamo bene con gli orti ma anche li finirà che si daranno le vanghe in testa. Non c'è un obiettivo comune, ancora stanno a dire io sono meglio ho fatto meglio io, io l'ho detto prima di te io ci ho pensato rima di te. Anche sta tavola quadrata oggi all'oratorio della carità mai nome fu più appropriato per i tempi che stiamo vivendo. Il problema è più grande delle capacità che i dirigenti hanno. Bisogna guardare ad altri modelli per risolvere i problemi, altrimenti gli effetti questa volta saranno inarrestabili.
RispondiEliminaCominciamo con il rimandare a casa tutti gli stranieri .A Fabriano sembrano sempre di piu' ,meno male che con la crisi dovevano andarsene.Mi sa tanto che e' proprio la crisi che li fa rimanere.Se vanno dove c'e' lavoro dopo devono lavorare,mica sono scemi !Qui ci pensa la nostra giunta a mantenerli.
RispondiEliminasecondo me sai perche' Fabriano deve morire ? Simonetti, vai a leggere sulla bacheca facebook di CROCETTILAQUALUNQUE lo scambio di battute con un cittadino. Se questa e' la nuova classe politica..... PER FAVORE, SCRIVI UN BEL POST SU CROCETTILAQUALUNQUE E ABBASSAGLI LE ORECCHIE
RispondiEliminaUn sunto di quello che ha scritto il fenomeno si può avere?
Eliminahai ragione, e' un fenomeno. Trovi tutto sulla sua bacheca facebook. W CROCETTILAQUALUNQUE
RispondiEliminavorrei riportare la mia esperienza
RispondiEliminascusa ma c'è una novità sul blog: appare solo dopo l'approvazione? l'approvazione del padrone di casa? addio libertà di parola e soprattutto per leggersi bisogna aspettare l'ok che può arrivare dopo un minuto un'ora o un giorno??
RispondiEliminaL'approvazione non cambia di una virgola totale libertà di contenuti. Purtroppo ci son stati alcuni che venivano qui a fare spam e mi hanno costretto a questa scelta che è comunque a tempo determinato. Io ho dato sempre piena libertà. Purtroppo c'è sempre chi ne approfitta per infangare la discussione e disrtruggere la libertà, Tu continua a seguirmi e vedrai che non è cambiato nulla
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