3 luglio 2012

Sostiene Graziello!

Voglio essere sincero. A costo di risultare antipatico. I commercianti fabrianesi mi stanno cordialmente sui maroni. Non certo per il loro sacrosanto diritto di fare affari o di piangere miseria, quanto per la storica vocazione a condizionare le scelte politiche delle amministrazioni comunali. Accetto l'obiezione e la faccio mia: se uno condiziona vuol dire che è influente e quindi tanto di cappello alla capacità di lobbing. Casomai ci sarebbe da discutere dei condizionati, ossia di una classe politica che, per terrore di perdere il consenso di una categoria importante, abdica da ogni responsabilità decisionale, rincorrendo una continua mediazione al ribasso. Resta che mi stanno sui maroni e non per una ragione generica ma per una loro posizione che considero la madre di tutte le sventure del centro storico e che provo a riassumere banalizzandone i contenuti: più pedonalizzi e meno la gente apre il portafogli, più i centri storici si popolano di umani che passeggiano più le botteghe si spopolano di acquirenti e incassi. E' un teorema senza prove, un partito preso che perseguita tutte le amministrazioni comunali, costrette a recepire un assioma che è diventato la carta di identità di un'intera categoria professionale. Aver legittimato questa vera e propria fisima categoriale ha impedito di fare a Fabriano quel che si fa ovunque: chiudere al traffico i centri storici - specie in realtà come la nostra in cui il centro storico è delimitato naturalmente da un anello circolare che delinea il confine tra la città vecchia e la città nuova - e definire un diverso profilo della viabilità cittadina. Ieri mattina leggendo il giornale, forse complice il caldo terribile, ho avuto il classico momento del coglione di fronte all'esternazione ruggente del leader dei commercianti Mauro Bartolozzi. Graziello Scontobello ha sferrato un attacco durissimo alla Giunta Sagramola; un attacco corredato dalla richiesta perentoria di avviare, al più presto, i lavori per la rotatoria di Viale Moccia. Lì per lì ho pensato: ma che cazzo c'entrano i commercianti con la rotatoria del Giardino Pubblico? Poi ho focalizzato meglio e mi si è chiarito il nesso: sostiene Bartolozzi che la rotatoria evita le lunghe code all'incrocio. Sostiene Bartolozzi che nelle code all'incrocio è il trionfo delle polveri sottili e proprio in Viale Moccia è collocata una centralina di rilevamento. Sostiene Bartolozzi che se in Viale Moccia si registrano certi sforamenti poi tocca riportare le emissioni a norma e per farlo si deve ricorrere al blocco del traffico. E, deduce Simonetti, magari non solo di domenica. Ecco che torna lo spauracchio delle chiusure, della gente a piedi, delle auto rinchiuse nei garage invece che col muso appoggiato alla vetrina di Bartolozzi. Ho sperato in un intervento ai massimi livelli. Per fustigare un riflesso condizionato che pregiudica l'autonomia delle decisioni politiche. E stamattina Sagramola ha sbattuto le noci sul tavolo. Il Sindaco è stato chiaro e mi è parso anche un po' incazzato: faremo la rotatoria se troveremo i quattrini per farla. Altrimenti, visto che i commercianti la desiderano tanto ardentemente, siano loro a organizzare sponsorizzazioni o a cacciare di tasca propria i marenghi. E bravo Giancarlone nostro! Credo sia, in assoluto, la prima volta che sulle guance dei commercianti arriva un boccatone d'alto bordo, senza rivestimenti di velluto e munito pure di un certo sfrigolìo di nervi. Di questo dobbiamo dare atto a Sagramola che, appena tappa la bocca alle wande osiris della sua Giunta, riesce pure ad assestare qualche colpo inatteso ed efficace. Poi ci sarebbe molto da dire sul fatto che una rotatoria, come quella di viale Moccia, costi circa 400 mila euro. Una cifra che in tempi di crisi e di tagli grida vendetta al cospetto di Dio. E pensare che sarebbe sufficiente utilizzare a senso unico l'anello che costeggia il centro storico. Si eliminerebbero semafori, rotatorie e problemi. Avremmo una viabilità decente, a costo zero, con un lato dell'anello riservato a parcheggio e relativa chiusura integrale del centro storico, finalmente aperto solo e soltanto ai veri residenti. Ma credo che di fronte a una prospettiva del genere Graziello Scontobello e gli altri commercianti accuserebbero la Giunta di esproprio proletario e, magari, sarebbero capaci di organizzare, in segno di protesta, pure una liquidazione totale a prezzo di fabbrica. In difesa der glorioso e vessato ppopolo dee botteghe!
    

12 commenti:

  1. ma sei impazzito?????...mettere a senso unico la "circonvallazione"????
    troppo facile...noi, siamo favrianesi, mica dei microdotati...a noi, piacciono le cose complicate e costose, perchè danno prestigio...
    duecento e passa milioni, spesi per un piano del traffico ai tempi della giunta Castagnari, lasciato nel cassetto a marcire...
    le rotatorie sono molto utili per smaltire il traffico e ridurre l'inquinamento (e riducono anche un po' di tensione all'automobilista-medio), ma qui abbiamo la possibilità di copiare un sistema (quello di Macerata, per intenderci) senza nemmeno il bisogno di fare tanti tentativi "alla Sorci"....basterebbero, penso, diverse decine di migliaia di euro per la segnaletica.

    però è brutto, dover copiare "quelli delle marche sporche"

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    G.R.

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  2. ma vale pure pe lu trattore!!??

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  3. te lo so' dittu!!!!

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    G.R.

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  4. Solo i politici da due soldi possono pensare di prendere i voti dai commercianti, si è visto come sono andate le elezioni, hanno dato a quelli del centro storico tutto, soldi, feste, luci spari e botti con il risultato.................invece di sparlare in piazza di questo o di quello modificassero i prezzi che nonostante la crisi sono più alti di tutta la zona, ancora non hanno capito che la gente non ha soldi.

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  5. scusate, dato che si parla di rotatorie, ed in particolare di quella di via moccia, ma se la realizzano i pedoni come fanno ad attraversare la strada? o meglio dove attraversano? e si che lì tra parcheggione scuola e comune di pedoni ne transitano..... fanno un sottopassaggio? o un ponte?

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  6. il pedone???...ma perchè a faVriano c'è qualcuno che va a piedi????
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    G.R.

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  7. Dico La mia. Premesso che non condivido il fatto di delegare una cosa strategica come la viabilità a persone estranee alla città, che magari non cia hanno nemmeno mai guidato una bicicletta nella nostra città. Il piano viabilità Castagnari, è risultato un fallimento. Ma il fallimento non era dato dalla logica complessiva del tutto, anzi sono fermamente convinto che se fosse stato attuato nella sua globalità sarebbe risultato assai funzionale. L' errore è stato nel applicare in primis il piano alla viabilità interna la quale senza l' anello esterno a senso unico non ha fatto altro che causare caos ed imbottigliamenti ed ingorghi di vario genere decretandone il fallimento sul nascere. Alla fine del gioco "sempre secondo la mia visione tecnica " andava applicata la viabilità all' anello esterno poi in seguito aggiustare il tiro sull eventuale viabilità interna, la quale poteva anche rimanere tal quale, invece noi abbiamo fatto le cose al contrario ed i risultati stanno sotto gli occhi di tutti quelli con la lunga memoria, ovviamente conditi ai 160.000.000 del vecchio conio dei contribuenti andati in fumo, almeno mi sembra che era questa la cifra.
    Per quanto riguarda i trattori, bisognerebbe porre attenzione a quelli a cingoli che deteriorano l' asfalto.

    Fabrizio Lampini

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    1. a me, pare di ricordare addirittura che fossero £.220.000.000 ... ma il concetto non cambia.
      giusta osservazione Fabrizio; io, partirei da quello che c'è, perlomeno perchè è stato già fatto e pagato...e magari, metterci le mani per sistemare 2 cosine, non è che ci voglia una laurea in ingegneria atomica con master in diritto intergalattico.

      quanto ai trattori...se stanno a Cingoli, non deteriorano l'asfalto a FaVriano.

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      G.R.

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  8. Ebbene sì! Qualcuno a Fabriano va a piedi! Sono gli oltre 70 bambini della scuola Allegretto che da aprile hanno iniziato ad andare a scuola con il Piedibus. Anche questa è una iniziativa a costo zero che ha già prodotto i suoi risultati. E guardate che le pippe mentali se le fanno i genitori che preferiscono stare a smadonnare imbottigliati in auto per uscire dal parcheggione, piuttosto che fare la cosa più semplice e banale di questo mondo. Portare i figli a scuola a piedi. Per fortuna ci sono i bambini che ci danno il buon esempio. Altro che rotatorie!
    Stefano Stopponi

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  9. Caro Stefano considero il Piedibus una delle cose più belle che siano state sperimentate a Fabriano. E ho detto tutto

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    1. Infatti, il piedibus, a mio avviso, è una cosa semplicemente geniale...o genialmente semplice.

      se ce ne fosse bisogno, specifico che il mio riferimento all'esistenza dei pedoni in città era totalmente ironico...e intendeva beffeggiare la storica dipendenza-veicolare dei fabrianesi, che notoriamente pretendono di entrare in auto anche nei cassonetti per gettare l'immondizia.

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      G.R.

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    2. Considero l'esperienza del Piedibus (che ormai non è più un esperimento visto che a settembre si riparte) un tassello, piccolo se vogliamo, nella direzione di cambiare la nostra mentalità sull'uso dell'auto. Le generazioni di quelli che hanno dai 15 anni in su le abbiamo perse, proviamo a non perderci quelle più giovani, che se cresceranno con questo tipo di stimoli, saranno domani i protagonisti di un modo diverso di vivere la mobilità in città. Per non avere gente che entra nel cassonetto in auto per gettare l'immondizia ci sono due modi: uno è quello di dissuadere ad utilizzare l'auto offrendo alternative valide. Il piano Sintagma della fu giunta Castagnari aveva questo come scopo, ma ne conosciamo l'epilogo. L'altro è quello di tornare a fare formazione, anche sulle cose in apparenza più semplici. Come l'andare a piedi. Certo che è dura. Racconto un piccolo aneddoto.
      Al turno da volontario del Piedibus, iniziamo con i bambini la salita verso l'Allegretto. Nell'ordine in quei pochi metri passano: autobus della scuola Agraria Euro -3, scuolabus vari del comune euro 0, apetti degli studenti dell'agraria che "sgallittano in salita" rilasciando l'acre odore del Castrol, auto dei genitori degli studenti dell'agraria che accompagnano fino davanti la scuola i loro figli dai piedi dolci. E mio figlio di 6 anni a piedi con il piedibus mi fa: ma perchè non prendono il piedibus anche loro? Risposta: il piedibus dei grandi non è ancora stato organizzato.

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