6 gennaio 2013

Uccelli per diabetici in casa PD

Proviamo a mettere ordine nella intricata situazione politica fabrianese. Ad oggi sono sei i candidati alle elezioni politiche: due del Pdl, due della lista civica per Monti e due del Movimenti 5 Stelle. Pare invece sempre più probabile la rinuncia di Gigi l'Amoroso Viventi, che non avrebbe certezze ma solo un gigantesco punto interrogativo che non può essere barattato - in una stagione in cui il coraggio politico tende drammaticamente all'estinzione - con una poltrona da assessore regionale, per quanto depurata di poteri e resa precaria dalle sofisticate manovre del Governatore Spacca. In questo quadro il dato politico che attira l'attenzione dei curiosi e degli occhi di falco, come abbiamo rilevato in più di un'occasione, non si annida nel pieno di chi si candida ma nel vuoto di chi, volente o nolente, si è dovuto rifugiare in piccionaia. E l'elemento che spicca è l'assenza del Pd fabrianese, il vuoto pneumatico di un partito locale senza candidati; un vuoto che si può spiegare in mille modi e maniere ma che, quale che sia il punto di vista, sintetizza lo smarrimento di un intero partito di fronte ai saluti e baci della sua altolocatissima deputata e al venir meno di un potere che, allo stesso tempo, ha castigato e viziato una lunga fase della vita politica fabrianese. Su questo versante, da ambienti del Pd, arrivano stimoli e suggestioni contrastanti: da un lato c'è chi interpreta la dipartita politica della Merloni con il sollievo di chi già immagina una nuova stagione meno ingessata e di più libero movimento, e dall'altro chi si interroga sullo stillicidio di abbandoni, volontari e coatti, prodotto da questo repentino ma non clamoroso passaggio di campo. L'altro dato interessante va rintracciato nell'esibito silenzio del Governatore che si dice intento a realizzare due operazioni congiunte di sostegno discreto alla campagna della Merloni nella Lista Monti e di permanenza senza euforie nel Pd, in vista di una possibile terza ricandidatura a Governatore. Una candidatura che, se va bene, si potrebbe spuntare direttamente nel Pd e, se va male, potrebbe invece derivare da un improvviso e decisivo ribaltamento montiano del Governatore, con l'addolorato ma inevitabile appoggio da parte del Pd. Per il resto la resa dei conti nel Pd fabrianese sta iniziando a prendere corpo con diversi esponenti dell'area ex Margherita che, non a caso, mugugnano sempre più liberamente su queste primarie marchiate a fuoco dal predominio della componente Ds e che potrebbero preludere a una corposa scissione dei democristiani in direzione di Monti. Con la nascita, a Fabriano come altrove, di un Pd sempre più socialdemocratico e sempre meno democristiano. E questo spiega le voci sempre più insistenti che raccontano di un Mingarelli tutto teso a favorire il rientro nel partito di parecchi degli ex comunisti, dispersi da una diaspora ormai praticamente ventennale. Il che prelude a una implosione di cui farà le spese Sagramola perchè l'opzione socialdemocratica del Pd non è compatibile con un gruppo consiliare quasi totalmente democristiano e in cui l'unico consigliere di area ds - il buon Riccardo Crocetti - ha espressamente sostenuto il liberale Renzi. E questa contraddizione profonda tra il partito e il gruppo consiliare non potrà che generare un conflitto, che si svilupperà in forma carsica e sotterranea fino alla primavera prossima ventura e che esploderà in modo clamoroso in occasione del congresso del partito, dove la componente merloniana verrà bastonata ed emarginata da quegli ex comunisti, vecchi e nuovi, che hanno dovuto subire, per quasi un decennio, il tallone padronale della Merloni e una identità del Pd in cui alla sinistra toccava il compito, davvero appagante, di fare da sospensorio alle palle mosce e allungate dei democristiani. A dimostrazione che gli unici cambiamenti possibili in questa città sono quelli che derivano direttamente dalle scelte della classe dirigente, frutto di un sovversivismo dall'alto che rappresenta una prova tra le tante della subalternità, dell'incultura e del conformismo del popolo faVrianese.
    

9 commenti:

  1. Ma il 5 Stelle non candida anche Pascucci e Santarelli? Sul manifesto ci sono 4 volti sorridenti ... che c'avranno da ridere poi ... magari potrebbero anche spiegarcelo. Piuttosto mostrerei una faccia incazzata! E di brutto!

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  2. dai basta a parlà del 5 stelle. E come parlà della Ternana invece che della Juve

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  3. voci sempre più insistenti che raccontano di un Mingarelli tutto teso a favorire il rientro nel partito di parecchi degli ex comunisti.
    Quindi simonetti c'é anche il tuo nome nell'agenda di mingarelli?

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    1. Ti ricordo che Mingarelli fu l'artefice della mia uscita dal partito nel 1993. Seconda cosa non sono interessato al PD. Terza cosa il pd non è interessato a me. Quindi anche solo l'ipotesi è fantapolitica

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    2. beh, ma quando si raschia il fondo del barile...può scapparci di tutto!!!
      :-D
      _______
      G.R.

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    3. Oh Giancà!!!E io sarei il fondo del barile???!!! :))))

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  4. Da parecchio prima delle primarie Mingarelli gira a proporre di tesserarsi, almeno qualcuno continua a fare politica, invece di dormire.

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  5. Mingarelli ha ripreso in mano il partito perchè non è che vai tanto lontano senza organizzazione

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  6. Sembrava ci fossimo liberati del tutto di Calce e Martello!!!! A volte ritornano..... purtroppo!!

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