Tanti Fiori in Multiservizi ma Alianello si dimetta

Non per puro caso mi sono imbattuto in questo articolo on line di tre giorni fa (Articolo su CDA Multiservizi), riguardante il rinnovo del Consiglio di Amministrazione di Multiservizi Spa, la società a capitale pubblico con impianto societario e gestionale privatistico che gestisce l’acqua del nostro territorio e che si sta caratterizzando, ovviamente in regime di monopolio, come una vera e propria potenza autonoma, un potere forte legato alla politica e legittimato dalle deleghe di potere supinamente trasferite dai comuni azionisti. A partire da quello di Fabriano che fornisce l’acqua a tutti, ma esercita nella società il peso azionario di una foglia ungarettiana rispetto alle quote detenute dai comuni egemoni come Ancona e Senigallia. Nel leggere i nomi del nuovo Consiglio di Amministrazione – composto su cinque membri da ben tre avvocati -  ha suscitato la mia attenzione l’identità di un fabrianese, classe 1968 come me, di cui conoscevo le competenze forensi ma non certo particolari vocazioni connesse alle reti idriche, alle autorità di bacino e alla gestione di un prodotto politicamente controverso come la gestione e distribuzione dell’acqua: l’avvocato Luigi Fiori. Se ragionassimo al riparo di  qualche comodo ombrello campanilista, avremmo di che compiacerci per il ruolo di governance riconosciuto e assegnato a un fabrianese e, anche, di che complimentarci con Fiori per essere stato scelto – vista la comprovata passione di Multiservizi per i consiglieri avvocati – a rappresentare la città della carta unico in una rosa di centoventi localissimi principi del foro. Al che, dotato da madre natura e dalla vita, di una riserva obbligatoria di curiosità, mi è sorto un naturale impulso all’approfondimento. E approfondendo ma non troppo ho scoperto – ma lo sapevo già perche' basta sbirciare una targa in Via Cialdini che l’avvocato Luigi Fiori è titolare di uno studio legale associato assieme all’avvocato Claudio Alianello. Niente di male nè di speciale anche perchè l'associazione tra professionisti può risultare utile nella ripartizione delle spese di gestione dello studio o per perseguire un rafforzamento delle specializzazioni interne e quindi dell'offerta di assistenza legale. Ma al di là delle forme concrete  che puo' assumere uno studio associato, è evidente e oggettivo il retroterra di collaborazione, la consonanza e l’agire coordinato che caratterizza una normale relazione tra soci. Ciò significa che ci sono legittimi interessi comuni di natura professionale che, come è naturale, possono anche estendersi a una confidenza e comunione personale che va oltre l’ambito lavorativo. Il problema è che Claudio Alianello non e' soltanto un avvocato ma anche un assessore comunale con delega all' ambiente. E l’ambiente, che io sappia, è l’ambito settoriale in cui ricade la gestione pubblica dell’acqua. In pratica abbiamo quindi due avvocati titolari e soci di un medesimo studio che ricoprono anche cariche in relazione diretta o indiretta con la politica e con il suo sistema decisionale. E' tutto casuale o siamo di fronte a un madornale conflitto di interessi? Già perché è difficile immaginare che la nomina di Fiori, in una società a capitale pubblico, possa essere maturata tenendo all’oscuro l’assessore all’ambiente di uno dei comuni azionisti e senza un suo consenso di massima. Ma se anche l'assessore non fosse stato preventivamente informato, saremmo comunque di fronte a un legittimo sospetto alimentato dal buonsenso e non certo dal pregiudizio. Perchè, come si dice in questi casi, alla fine "anche a Fantozzi venne un dubbio". Da ultimo, ma giusto come nota di complemento, sarebbe interessante sapere anche se l'avvocato Fiori è iscritto a qualche partito politico e se, nel caso, nel medesimo partito ricopra o abbia ricoperto incarichi direzionali a qualsiasi livello. Ma, come si diceva, sono note a margine perchè la sostanza è chiara e le possibilità sono due: o si dimette Fiori o molla l'osso Alianello. Tertium non datur, ma state certi che democristianamente e serenamente resteranno al loro posto.