11 gennaio 2014

Il fumogeno riformista del Centro Sociale Fabbri


 

Ieri mattina il Centro Sociale Fabbri ha convocato una conferenza stampa per illustrare il progetto di Laboratorio Sociale e di gestione dell'ex asilo del Borgo. Ho avuto modo di leggere interamente e attentamente il documento che accompagna l'iniziativa e la sensazione è che i ragazzi del Fabbri abbiano deciso di investire strategicamente in un disegno innovativo di legalità e di socializzazione. Un rientro nei ranghi necessario per allargare le basi del consenso e mettere a disposizione della città un'ipotesi di partecipazione liberata da antagonismi e radicalismi identitari, che si sono a lungo configurati come limite costituivo e barriera all'accesso per tanti fabrianesi interessati a sperimentare forme innovative di socialità ma distanti dal retroterra politico del Centro Sociale. Il progetto si baserà, infatti, sul ruolo dell'associazione Il Cantiere delle Idee - associazione culturale e artigianale registrata presso la Camera di Commercio di Ancona - che si incaricherà di coordinare e gestire corsi di formazione, progetti sociali e attività ricreative in autofinanziamento. Di fatto il Cantiere delle Idee chiude la stagione "festaiola" del centro sociale, incarnando una svolta "migliorista" di "servizi alla cittadinanza" di cui potranno beneficiare Fabriano e, innanzitutto, i suoi giovani. Questo cambio di passo - sostenuto anche da 700 firme di cittadini che si sono schierati a favore del Laboratorio Sociale - rappresenta una svolta politica e culturale che la città deve raccogliere e che cambia radicalmente la scena conflittuale venutasi a determinare con l'occupazione dell'ex asilo del Borgo. Il disegno di legalità profilato dal Cantiere delle Idee - e sostenuto da una proposta di gestione legata anche a elementi di autonomia economica, di condivisione sociale e di garanza legale - di fatto vanifica la stravagante e barocca ordinanza di sgombero con cui il Sindaco provò goffamente a censurare un'esperienza di socializzazione di spazi e di relazioni sociali. Di conseguenza il progetto è anche un fatto politicamente rilevante e forse non è un caso che questo fumogeno riformista del Fabbri finisca tra le mani del Sindaco a poche ore di distanza dal brutto spettacolo di autoreferenzialità e chiusura inscenato in Consiglio Comunale dalla Giunta e dal primo cittadino. In questo senso quella del Fabbri è una spiazzante "mossa del cavallo" che costringe Sagramola a confrontarsi sul versante per lui più innaturale e impervio, quello del dialogo sociale con i soggetti collettivi e quello della risposta democratica ai problemi della città. E la svolta moderata del Fabbri mette all'angolo una Giunta che aveva sperato che la città dimenticasse rapidamente quanto accaduto a seguito dell'occupazione e i mille passi falsi commessi pur di stroncare - in modo puerile - un esperimento non istituzionale di democrazia municipale. Adesso Sagramola oscilla tra due diverse opzioni: accettare il compromesso proposto dal Fabbri - comprensivo anche di una diversa soluzione ubicativa - o rilanciare la linea dura dello sgombero. Nell'uno e nell'altro caso ne uscirà confermato il suo indecisionismo ondivago perchè sono stati gli occupanti e non la sinistra di governo a spostare il confronto su un terreno moderato e a rilanciare una proposta di autogestione legale e in economia che pare sia per i comunisti che per i liberali. In passato ho avuto molte e accalorate polemiche col Centro Sociale e, in modo particolare, con alcuni dei suoi esponenti. Polemiche che nascevano da una profonda distanza di punti di vista che non si cancella per decreto o con una spugna inumidita ma che non impedisce di immaginare comprensione e di ipotizzare aperture. E anche per questo sono tra i primi a rallegrarmi del passo in avanti che il Fabbri ha deciso di compiere, perchè un nuovo disegno di comunità non può fare a meno di una spinta dal basso in cui il fare non sia vincolato alle clientele, alla distribuzione di denari e prebende e alla tutela di microinteressi fintamente partecipativi.
    

36 commenti:

  1. I ragazzi sono proprio svegli e furbi...

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  2. I ragazzi del Fabbri stanno dando una lezione di come si lavora per i cittadini a questa giunta composta da mummie incapaci.

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  3. se ai ragazzi del Fabbri serve aiuto per le iscrizioni ai corsi, possono chiedere aiuto a Crocettilaqualunque. E' un maestro per fare le tessere

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  4. Il Fabbri è quell'alternativa di cui molti fabrianesi parlano, senza mai aver fatto nulla di concreto. Loro le mani, la testa e la caparbietà ce le stanno mettendo tutte e, se c'è da stargli accanto e supportarli per amplificare ulteriormente la loro proposta, è bene che tutta la cittadinanza partecipi! E' la prima volta a Fabriano che si vede una proposta non fine a sé stessa, ma realmente per la collettività!!! Bravissimi!!!

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  5. una proposta per l'Onorevole CrocettiAntonio Razzi. Al prossimo consiglio comunale faccia la proposta di devolvere l'intero gettone presenza ai ragazzi del Fabbri

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    1. Basterebbe che spiegasse perché in Sardegna il Pd renziano abbia escluso dalle liste per le prossime elezioni la candidata che è' stata oggetto di un avviso di garanzia, ed invece lui sostiene una Giunta dove c'è un assessore condannato in primo grado.

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  6. Non tutti i fabrianesi hanno dimenticato l'illegale e prepotente occupazione di uno spazio concesso dal comune alla Porta del Borgo. Poi come sempre da lupi si passa a docili agnellini e bravi ragazzi specie se si hanno compagni in consiglio comunale e bandiere rosse appese alle finestre

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    1. Lo spazio concesso alla porta del borgo mi sembra fosse temporaneo, solo per il periodo del palio. O sbaglio?

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    2. borghigiano rosicone

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    3. Se per "compagni in consiglio comunale" si riferisce a Rossi non penso gli faccia gioco con la giunta e il Sindaco, Rossi e Solari presumo siano consiglieri d'opposizione più odiati da Sagramoletto, poi se hanno le bandiere rosse alle finestre sono loro scelte politiche almeno non si fergognano di esternare come sono e cosa pensano a tutti.

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    4. Ma quelli della porta del borgo non trovano un garage dove stipare i loro oggetti? Devono per forza chiederlo al Comune?

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    5. Daje Fratì!

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    6. Rossi e' stato nella maggioranza Sorci per cinque anni sostenendo quasi tutte le proposte del barbuto mentre Solari ha girato tutti i partiti compreso il sostegno a MPM per finire poi all'opposizione a Sagramola. Che abbiano veramente imparato da Tini ?

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    7. Levateje il vino a questo delle 21.13, se vede che gli ultimi 5 anni li ha passati in bagno co youporn!!! Ha scritto 10 cazzate in 10 righe !!!

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    8. Caro anonimo delle 23'55 i fatti sono stati questi che a te piaccia o no . Solari ha cambiato cinque partiti negli ultimi anni . Prova a dire che non è vero .

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    9. L'unico che vanta 5 partiti cambiati e' Paglialunga: PSI, Forza Italia, Udeur, IDV, Cd. Tra l'altro siede in Giunta.

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    10. Anche questo e' vero . Sagramola dovrebbe dimetterlo oppure dimettersi lui stesso, ma non succederà perché entrambi stanno lì per lo stipendio

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    11. La porta del borgo trovera' sicuramente un altro posto dove andare a farsi le sbraciolate.
      Gia' le sbraciolate, e ci vuole la faccia come il culo per rivendicare un posto dove ci si riempiva la trippa a spese di tutta la comunita'.


      Firmato
      Un borghigiano Doc.

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    12. sta storia di Rossi e Solari come Tini fa ride. Ricordo che Rossi quand'era in maggioranza esprimeva comunque un'autonomia di pensiero e votava per conto proprio quand'era necessario, prendendosi a 25 anni responsabilità che oggi i consiglieri di maggioranza di 60 anni, muti e teleguidati, non si prendono. e oltre che incazzare fanno anche umanamente tristezza.

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  7. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  8. La porta del Borgo era stata autorizzata dal Comune ( in maniera comunque piuttosto dubbia, dato che lo stabile già era stato ceduto agli attuali proprietari) a utilizzare lo spazio come magazzino temporaneo per i giorni del Palio. Una quarantina di giorni, non i quattro mesi che la Porta si è autoconcessa : le Porte del Palio sono associazioni "ricche", di soci, di contributi e di fondi, e dubito che abbiano problemi a affittare un qualche stabile per usarlo come magazzino. In alternativa, avrebbero gli spazi che, gratuitamente, gli sono stati concessi dal Comune presso il complesso di San Benedetto, privilegio questo che condividono soltanto con le corali e che non è stato invece esteso alle altre associazioni culturali del territorio, che avrebbero invece dovuto pagare salatissimi canoni.

    Bene ha fatto il Laboratorio Fabbri a sollevare il problema del recupero per fini comunitari degli spazi pubblici: se come pare la cessione di immobile si è già realizzata, il Comune farebbe bene a prendere in considerazione la loro proposta destinandole un'altra struttura tra le tantissime che restano vuote, o coinvolgendo il CAG nel progetto.

    In ogni caso, tra magazzino di una porta del Palio e luogo aperto a incontri, stimoli e esperienze, di sicuro l'ex asilo sta meglio ora in mano al Laboratorio che prima.

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  9. la moglie di Sagramola con quale porta fa le infiorate?????
    BORGO...che strano

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  10. Condivido che i compagni del Fabbri sono stati furbi.
    Sono da sempre convinto sostenitore dell'autorita' contro tutte le occupazioni. Ma qui l'autorita' delle istituzioni ne esce con le ossa rotte. C'e' una ordinanza di sgombro da mesi che non viene attuata. Sagramola con questa gestione e' riuscito a far perdere autorita' a tutte le istituzioni coinvolte e a far passare da eroi gli abusivi. Complimenti !!!

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    1. Chi sono gli abusivi? Quelli che occupano lo stabile ora o chi lo occupava prima oltre il termine concordato? E a che titolo veniva occupato lo stabile prima che entrassero i ragazzi del Fabbri?

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    2. L'ordinanza è farlocca, il sindaco non ha poteri di pubblica sicurezza!!!!! E' una delle tante cazzate degli ultimi sei mesi!!!

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    3. Quei ragazzi hanno fatto bene, io abito in un vicolo li vicino e quel posto era una discarica a cielo aperto, ora è tutto pulito e fanno delle cose molto interessanti.

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  11. Immaginate per un istante Rossi sindaco di Fabriano e Solari vicesindaco.

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    1. L'immaginazione non conta, contano i voti.
      M.llo Badoglio

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    2. Meglio di Sagramola e Tini che purtroppo invece sono la reAlta

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    3. Sagramola e Tini sono come le sette piaghe d'Egitto

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  12. Ci sono anche altre associazioni che vorrebbe avere degli spazi ma purtroppo sono risèettosi della legge, ci dovremmo solo schifare di una giunta che si preoccupa di dare le sedi per associazioni di quatto vecchi bacucchi! invece di dare spazi a quei 4 giovani che stanno ancora qui epicamente nonostante questa sia una città per vecchi!

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  13. è una vergogna che si permetta da parte delle autorità competenti, Comune , commissariato, prefetto etc. occupazioni di questo tipo. Le leggi debbono essere rispettate da tutti.

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    1. Chiamiamo l'esercito, i Marines, le truppe d'assalto !!! Ma quelli della Porta del Borgo che ce facevano prima dentro quel locale?

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    2. Ha mai visitato quel posto?
      Io ero molto scettico ci sono passato durante il mercatino a natale e devo dire che è veramente interessante quello che fanno e poi con tutto quello che rubano i politici a Roma ci preoccupiamo per questi ragazzi e per uno stabile che non si è ben capito di chi è di chi non è....

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