11 marzo 2014

Città di Fabriano vuota di grazia



 
Oggi è il giorno delle 400 mila visualizzazioni. Un poderoso stimolo a proseguire nell’impegno politico e descrittivo, a indagare sempre più a fondo tra le pieghe di una realtà inesorabilmente attratta e sedotta dalla psicologia del declino e dal sistema di comportamenti collettivi che ne deriva. Ma fissare lo sguardo troppo a lungo in una stessa direzione, ricercando il focus in un solo punto, alla lunga produce stanchezza e ingigantisce il peso e l’importanza di ciò che stiamo guardando. Per comprendere la Fabriano di oggi, invece, è più che mai necessario distogliere lo sguardo e rivolgerlo altrove, prendendo radicalmente le distanze dai moti del cuore e dalle forme di coinvolgimento emotivo che un occhio troppo partecipe e interessato rischia di alimentare, deformando l’approccio generale e il giudizio di fondo. Non certo per cadere nella tentazione qualunquista dell’obiettività, ossia nel tentativo insulso e opportunista di dare una botta al cerchio e una alla botte, ma per rendere il giudizio più lucido, spietato e tagliente. Prendere le distanze da Fabriano per leggerla meglio, con piglio anatomico e sentire chirurgico. Da questo punto di vista riconosco di essermi fatto condizionare da un sentimento d’amore spontaneo, dalla consapevolezza che Fabriano rappresenta, per me come per tanti, un epicentro biografico, lo scenario fisico della nostra meglio gioventù e il luogo in cui si cui si conserva la gran parte dei ricordi personali, amicali e affettivi. Ma questa connessione sentimentale se da un lato cementa il vincolo comunitaria dall’altro rappresenta anche un velo che opacizza la percezione e instilla dosi eccessive e fuorvianti di passione alla narrazione politica. Per questo è fondamentale liberare le cose dai simboli che si affollano intorno ad esse, alla ricerca di un giudizio totalmente incentrato sui dati di fatto. Nel mese di luglio del 2013, tanto per dire, si tenne all’Oratorio della Carità un’assemblea sulla “scopertura” del Giano. In quell’occasione feci un intervento accalorato (http://www.youtube.com/watch?v=0hpr5q8OG1s) in cui peroravo la causa della bellezza della nostra città, etichettando come barbari i politici che attualmente la governano. E’ un intervento che oggi non replicherei e che abiuro nelle sue linee generali perché contiene una semplificazione della realtà che nasce, appunto, da quella sindrome dell’occhio fisso a cui accennavo nelle righe introduttive: Fabriano città di bellezza e di valore ma abbruttita dall’incuria dei governanti e dalla pochezza della classe politica. Il punto è che non appena rallentano i palpiti del cuore, la realtà delle cose riconquista linee di realismo semplice e fragrante: Fabriano non è una bella città e la sua classe politica è lo specchio del suo essere profondo: piccoli centri, piccole menti con congenita e necrofila vocazione a preferire il brutto al bello. Spesso si sente discutere di turismo, di nuova economia locale fondata sulla leggerezza dei flussi e sulle magnifiche sorti e progressive delle risorse immateriali. Ma fatta eccezione per quel frammento di città compresa tra San Benedetto e San Biagio – passando per Piazza del Comune –, davvero frutto di mirabili visioni architettoniche e spaziali d’origine e impronta medievale, è il “nulla a ogni gradino”. Facciamocene una ragione sobria e serena di ripartenza: siamo un centro minore d’entroterra, funestato da una conformazione orografica che è fonte di isolamento e di provincialismo acuto, segnato da politiche di “sviluppo” urbanistico emblematiche di una company town cresciuta a ridosso delle squadrature funzionali della fabbrica fordista e non certo come insediamento proiettato dal centro storico in direzione esterna. Le Marche e l’Umbria, come sappiamo bene, sono costellate di cittadine, paesi e località che presentano la fisionomia di piccoli e preziosi gioielli. Fabriano non fa parte di questo circuito. Non per complotto. E neanche per destino. Soltanto perché ha sacrificato il bello estetico all’utile della produzione industriale. E oggi è troppo tardi per invertire la china e reinventarsi una grazia che non c’è perchè incompatibile con la cultura di una intera comunità.
    

25 commenti:

  1. bentornato pensavo avessi chiuso anche il blog oltre a Facebook. Mi sono sbagliato e ne sono contento!

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  2. Simonetti, SEI UN GRANDE

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  3. Finalmente una lettura "a fuoco" sulla nostra città. Mi stupisco ogni volta che qualche concittadino pone Fabriano al centro del mondo. E' vero che è una città gradevole, ma ha anche una "periferia" indecente e un anello esterno di aree industriali che opprimono ogni velleità turistica. Rieti, Terni e Foligno sono lo specchio di ciò che siamo, ma noi continuiamo a guardare Gubbio, Assisi e Pienza. Siamo fuori di testa. Detto questo, dobbiamo comunque riuscire a "vendere" le poche eccellenze che abbiamo (nei dintorni): il circuito delle abbazie, le grotte di frasassi, i percorsi di arrampicata, canyoning, parapendio, voli ultraleggeri, ippica, pittura e scultura gotica minore ( a chi tocca raccomandarsi per vedere le cappelle gotiche, e i campanili di San Benedetto e Sant'Agostino????) Abbiamo una piazza che muore. Abbiamo opere chiuse in un magazzino dal 1997. (Gentileschi chi?). Non possiamo invertire la china, ma possiamo fare quanto meno come fanno le altre città, e capire, una buona volta per tutte, che i problemi di Fabriano sono GLI STESSI di qualsiasi altra cittadina italiana sotto i 40mila abitanti, e cercare di fare il meglio possibile per rimanere a galla. Ti correggo solo questa frase: " la sua classe politica è lo specchio del suo essere profondo: piccoli centri, piccole menti con congenita e necrofila vocazione a non discernere il brutto dal bello."
    Con stima
    Samuele Santarelli

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    1. Siamo messi peggio di Terni, altro che come Terni.

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  4. ben tornato, sinceramente ero un po preoccupato non vedendo piu i tuoi blog, sono contento di verti ritovato.
    La tua analisi su Fabriano è profonda e forse reale, anche se io da fabrianese di origine e di vissuto non la condivido.
    quello che condivido è l'analisi profonda sul degrado e sull'incuria in cui siamo finiti, ringrazio per questo l'amministrazione sorci e sagramola, che hanno fatto il possibile per abbruttire questo paesello che assomiglia sempre piu a quello di don camillo, se non altro per come peppone ci ha e ci sta governando.
    Turisticamente parlando non credo che fabriano abbia possibilitò di sviluppo se non minime e grazie ai privati che ancora ci credono. Questa città con il turismo potra dare occupazione a 100,200,300 persone volendo esagerare ma non di più. La speranza è che piano piano la meccanica leggera riesca a ripartire, sia con i cinesi che i turchi o chiunque sia, perchè solo in quel caso si può auspicare il ritorno al lavoro di quelle 2000/3000 persone occupate ante crisi.
    senza di questo credo che fabriano finirà per essere una ex città e diventera un ameno paesino di montagna da duemila/tremila abitanti-
    f.t. tex

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    1. ma ancora credi ai cinesi,turchi o chissa' altri...........NON vi accorgete che l'obbiettivo e' di vendere aziende snelle(ritmi piu' elevati con meno operai) e assemblaggi che forse verranno dagli stessi paesi di chi ci compra? per quando riguaeda la tua stima anche 100 personemi sembrano troppe.

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  5. Giustissimo, vogliamo salvare l'insalvabile che faccia il suo corso Fabriano certo piccoli spunti di iniziative ci sono devono partire dai privati la sistemazione del verde pubblico o i giochi pubblici o un marciapiede rotto, se manca qualcosa ce lo mettiamo noi facciamo prima se possiamo noi facciamo prima i politici e i loro azzeccagarbugli sono troppo presi a raccimolare consensi traducibili in voti di scambio, la realtà, la nostra società la costruiamo noi Fabriano fa schifo si, Fabriano potrebbe essere migliore si, facciamo noi cittadini i primi passi e non aspettatevi onori per i giusti non ci sono onori ma solo sorrisi semmai, e allora anche nel pessimismo cosmico di Simonaiss che ha capito che forse emigrare è l'unica alternativa possibile, io vi dico dal pulpito in pietra fedeli uscite e agite! ps.: un saluto al caro a Simonaiss che è da un po' che lo "leggo" triste, forza anche tu sei un ottimo scudiscio per le chiappe del re.

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    1. Ti piace molto scrivere, la prossima volta che vedi "Simonaiss" triste e stanco, perchè non fai un lungo intervento al suo posto??

      Per il resto, Fabriano prima città vivibile, poi forse turistica.

      Per ora è obbligatorio salvare ogni posto di lavoro "industriale" possibile, poi si vedrà...SE ci saranno alternative da cogliere.

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    2. Non ci saranno alternative, ancora non lo hai capito?

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  6. Scusate ma non sono ne' triste ne' stanco.ho solo cambiato postazione e cerco di guardare le cose con occhio anatomico

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    1. Si scherzava... :)))

      A proposito, un bocca al lupo alla Fucksia,
      piaccia o non piaccia è una che ha una sua testa e, non pensavo l'avrei mai detto, c'è solo da stimarla!!

      www.viverefabriano.it/index.php?page=articolo&articolo_id=457665

      http://tv.ilfattoquotidiano.it/2014/03/11/m5s-sfogo-della-fucsia-decidono-in-sei-per-tutti-pepe-guerre-di-potere-sul-territorio/269285/

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    2. Si è svegliata presto però. Chissà cosa dice la sua compagna di merende.

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  7. Urbano Urbani, sei come tutti gli altri. NON HAI ANCORA PRESENTATO UNA INTERROGAZIONE PER CHIEDERE A RENZO STROPPA DI RELAZIONARE IN CONSIGLIO COMUNALE SUL SUO OPERATO E SUI SUOI EMOLUMENTI COME DELEGATO IN COMUNITA' MONTANA

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    1. Urbani, avevi promesso che tornato da Novara avresti presentato l'interrogazione. Come mai ancora nulla ?

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    2. Anche Urbani e' come tutti gli altri. Non presentera' nulla contro Stroppa

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    3. Premesso che l'interpellanza non si può per regolamento rivolgere direttamente ad un Consigliere, ma semmai al Sindaco, ho la fondata sensazione che questo commento scritto da Anonimo, ma non troppo, sia strumentale e finalizzato a voler armare me contro il Consigliere Stroppa, "reo" di aver attaccato il Presidente Pariano sulla questione del gettone presenza. Quando ti firmi ed esci dall'anonimato, mi contatti personalmente e sono disponibile a valutare la presentazione dell'interpellanza al Sindaco.
      Saluti.
      Urbano Urbani

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    4. ANCHE TU COME GLI ALTRI. DIMETTITI

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    5. Il solito ormai consueto Anonimo ma non troppo eccolo di nuovo che si diverte a giocare e provocare e..rendere il suo tempo completamente inutile...ma non attacca, ANONIMO! ma chi ti credi di essere?! hai forse bisogno che qualcuno ti ricordi la tua identità? ah ah ahhh
      LoL (Lot of Laughs)
      F.to un Anonimo come te

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  8. da cittadino fabrianese acquisito e lettore assiduo del blog mi chiedevo insistentemente quando simonetti avrebbe scritto un post come questo?
    ^^ma possibile che un simonetti cosi intelligente,acuto,ironico rimane ancorato nelle sue osservazioni solo alla realta' locale?^^
    e' in atto in lei finalmente un elaborazione del lutto!!!
    complimenti ancora!

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  9. Caro amico confesso di aver coltivato una ambizione glocal. Missione quasi fallita. Se ti capita seguimi anche su La Cosa Blu, magazine nazionale d'ispirazione liberale dove insieme a un nutrito gruppo di amici affrontiamo questioni di carattere generale e nazionale.

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  10. LE FRASI STORICHE DELLA SETTIMANA 4 (fino al 7 MARZO)
    i Bicarbonati andranno oltre se stessi, per farsi parte di un sistema liberale locale che non c'è ma certamente ci sarà. i Bicarbonati andranno oltre se stessi, per farsi parte di un sistema liberale locale che non c'è ma certamente ci sarà. 1mar
    Erano veramente bone le ciambelle. grande Bonafoni 1 MAR
    Giuseppe Luciano Pariano forse tu non ti ricordi quando ero alto, magro, con i capelli lunghi, il nasino alla francese. Ora, invece, ho perso un po' della mia bellezza, ma sono comunque simpatico, non trovi
    Castriconi e' il Renzi di Fabriano, vuole rottamare tutti 1 MAR
    Alle dirette streaming del consiglio comunale, quando apre bocca Crocetti, ci sbudelliamo dalle risate 1 MAR
    Faccio un fioretto, se Simonetti continua a scrivere prometto che non dico piu' che Alianello e' l'assessore alle rotatorie / girelle 1 MAR
    Sono talmente incazzato che firmo per esteso.f.t. Tex willer il nuovo giustiziere 3 MAR
    Il PD fabrianese è un cesso. Sono stati zitti su tutte le questioni possibili immaginabili e adesso, per due lire, diventano tutti grandi oratori. Crocetti, chiaramente, non conta nulla. 5 MAR
    anche Sorci va sempre a piedi per il corso e saluta tutti..........5 MAR
    Il sindaco vede ombre di nemici ovunque, non ha capito che il suo unico grande nemico è lui stesso.5 MAR
    E faresti bene a dargli più peso visto che volete fare il Bilancio Partecipativo ricordati la superbia, la supponenza, la presunzione, di vedersi migliori degli altri, di essere senza peccato, né fallacia. La presunzione degli uomini, chiamata Hubris dai grandi drammaturghi della Grecia antica. Quel sentimento di alterigia dei mortali che scatenava le ire degli dei, i quali, offesi dall’umanità presuntuosa, punivano i peccatori scatenando in danno di questi ultimi le più sciagurate sventure. Bisogna essere umili, saggi e coraggiosi per guidare una comunità. 6 MAR
    Sì, sì, non passa giorno che io non legga le 'linee guida' di simonetti, ormai non vivo senza ....6 MAR
    Sono presuntuoso perchè scrivo meglio di te e sono sicuramente anche più bello e intelligente. Io ci scommetto e ti prego di rivelarti...così ce "paccamo dalle risate" 6 MAR
    Forse scrivi meglio di me e sicuramente sei più intelligente di me, ma NON hai le qualità che i mediocri ti attribuiscono. Ma tu continua pure a pensare il contrario, va bene così ...6 MAR

    Siamo partiti da Star track ma poi come al solito siamo scivolati sul frivolo, sulla censura e sul dramma del sindaco. Stamo messi male.
    sri D.

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  11. bentornato amico mio buonanotte.................Donna Armanda

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