3 marzo 2014

Le Miliani e quella possibile vendita che non spaventa



L'uscita degli operai dalla cartieraRileggendo le centinaia di post pubblicati sui Bicarbonati, mi sono reso conto di non aver mai menzionato nè fatto cenno alle Cartiere Miliani. Ovviamente mi sono anche domandato le possibili ragioni di questo prolungato silenzio. E i motivi mi paiono essere sostanzialmente due: da un lato la storica marginalità della produzione cartaria nel tessuto produttivo locale nell’ultimo cinquantennio, per cui Fabriano ha vissuto il paradosso di essere identitariamente la città della carta ma industrialmente uno spazio caratterizzato da una lunga e radicata egemonia del “bianco”; dall’altro una sostanziale tranquillità industriale e produttiva del gruppo Miliani Fedrigoni che ha consentito di non accendere mai riflettori allarmanti sulle attività dell’azienda cartaria. La grande crisi delle Miliani si delineò, infatti, prima dell’intervento di Fedrigoni, ossia nella seconda metà degli anni ’90, in corrispondenza con il declino della gestione pubblica del Poligrafico dello Stato e di un management locale senza energia e qualità che rischiò di affossare un’azienda importantissima e prestigiosa. Al punto che nel 1997 si tenne, a Fabriano, un importantissimo convegno promosso dai Ds a cui parteciparono, se non ricordo male, ospiti di primo piano come l’amministratore delegato del Poligrafico Maggi, l’allora sottosegretario all’economia Giorgio Macciotta e importanti personalità come Francesco Merloni. La vendita al gruppo Fedrigoni – a quel tempo da molti erroneamente ritenuta una sconfitta per il tessuto produttivo fabrianese – scongiurò l’affossamento di un gruppo in cui erano proliferate società simili a scatole vuote, che consumavano risorse fondamentali per il core business delle Miliani, a partire dalla notissima e a quel tempo famigerata Cellulosa Calabra, creata con il compito di sostenere le produzioni di materia prima in Calabria, regione italiana notoriamente ricca di foreste e di piantagioni di cotone! Dopo lunga assenza le Miliani tornano oggi al centro della scena. I giornali riportano, infatti, la notizia della possibile/probabile vendita della cartiera fabrianese agli austriaci della Delfort, di cui danno conferma di fondatezza anche alcune fonti sindacali. La Delfort è un produttore di carte speciali  - in particolare per sigarette - con sede e stabilimenti in Austria, Repubblica Ceca, Finlandia e Ungheria.  Dalle informazioni che è possibile reperire il gruppo austriaco si era già presentato sulla scena italiana alla fine dello scorso anno, per il tentativo di concludere, con esito negativo, un accordo per l’acquisizione delle Cartiere di Carmignano. Segno che si è in presenza di un interesse della Delfort Group (www.delfortgroup.com) a investire nel nostro Paese. Da quel che emerge da una prima valutazione è possibile affermare che si tratta di un gruppo dimensionalmente compatibile con l’acquisizione delle Cartiere Miliani (questione su cui a Fabriano si è del tutto sorvolato, ad esempio, sul caso Ardo) e strategicamente orientato a una logica di produzione prevalentemente europea. Non siamo quindi di fronte a ipotesi industrialmente e socialmente sconvolgenti come potrebbe essere l’acquisizione della Indesit da parte di cinesi o turchi, ma a una possibilità che, qualora si concretizzasse, non dovrebbere comportare fratture rispetto alle modalità di gestione garantite, per più di un decennio, dal gruppo Fedrigoni. Ovviamente occorre anche tenere presente che la fabrianesità delle Cartiere Miliani non può essere reclamata come elemento di contestazione di un eventuale processo di acquisizione perchè essa è qualcosa di antico e retorico, se è vero che la gestione Miliani andò avanti fino al 1928 quando alla proprietà della famiglia fabrianese subentrò il gruppo inglese Portals poi scalzato, nel 1932, quando il pacchetto di maggioranza finì nelle mani del Poligrafico dello Stato e tale rimase fino al 2001 quando la Cartiera Miliani fu acquisita dal gruppo Fedrigoni. Comunque sia nelle prossime settimane si potrà  disporre di qualche elemento di valutazione in più. Per ora, comunque, non si profilano soluzioni proprietarie tali da generare nuovi allarmi sociali. Anche perché una realtà fabrianese irresponsabilmente pronta ad accogliere i cinesi non credo debba temere davvero nulla dagli austriaci. A meno che non ci sia qualche buontempone convinto che Pechino o Vienna per noi pari sono.
    

17 commenti:

  1. tranquilli che a far restare la cartiera a Fabriano ci pensa Crocettilaqualunque con tutto il PD

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  2. Simonetti parla di Cartiera e si tira fuori Crocetti. E'un'ossessione la tua

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  3. Sarebbe interessante ricordare la situazione della Cartiera quando era Poligrafico. Connivenze debiti e progetti fasulli.

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  4. Ma rimarrà qualcosa a Fabriano?

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    1. si rimarra' solo CROCETTILAQUALUNQUE!!!

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    2. si bellissimo con quegli occhiali stile Betinno

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  5. si chiama "multilocalizzazione" (cit.)

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  6. preferisco un dominio della Casa d'Asburgo

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  7. Caro Simonetti, oggi approfitto del tuo blog per affrontare un problema diverso ma credo sentito dai fabrianesi. Tre giorni fa mi hanno notificato una molta dei nostri cari vigili, nulla da dire sulla molta ho sbagliato ed è giusto che io paghi. Quello che mi ha sconcertato sono state le spese di notifica, ben diciotto euro. Incredibile. Testardo come sono sono andato a spulciare il codice della strada e non soddisfatto ho chiesto informazioni alla polizia municipale . Sorpresa incredibile, le multe dei fabrianesi vengono gestite da una ditta di San Marino , che di occupa della stampa e della riscossione nonché della notifica tramite posta e dei ruoli esattoriali per quelle non pagate. Il brutto e che tali spese le paghiamo noi inopinatamente, infatti il codice prevede che possano essere addebitate le spese vive, cioè le spese postali per la notifica, le spese per la visiera e per il costo della carta, noi invece paghiamo anche la ditta sammarinese, cosa che invece dovrebbe essere a carico del comune e non del trasgressore, la differenza non è da poco, perché equivale a circa dieci euro per verbale. Il tutto è stato sancito in una delibera di consiglio del sindaco sorci, del tutto illegittima a questo punto. Le multe della stradale infatti rispettano le norme e le spese di notifica sono molto più basse.ma il dirigente comandante dei vigili fabrianesi, furbescamente è riuscito a far passare la delibera, in modo da non avere problemi e così non fare più nemmeno quello, forse il lavoro era troppo gravoso? Ma mi chiedo e mai possibile che i nostri consiglieri comunali se le bevono tutte le cazzate che gli raccontano i dirigenti e non si documentano su nulla? E l'opposizione ? Dove sta? La tutela del cittadino e un optional? Leggete il codice della strada e la delibera consiliare, vedrete che le cose non quadrano. E allora fate revocare quella delibera , ma nel frattempo invito i cittadini tartassati a presentare ricorso e chiedere il rimborso per quanto pagato in più ed a denunciare questo stato di fatto anche nelle sedi giudiziarie, perché è ora che chi sbaglia paghi e non prenda più in giro i fabrianesi. Consiglieri di minoranza, fate valere i vostri diritti, e quelle fabrianesi, ripristinate la legalità, perché quello che si fa oggi e illegittimo, e voi fabrianesi chiedete il rimborso di quanto pagato in più. Sono proprio curioso di vedere se qualche consigliere avrà il coraggio di fare qualcosa.
    A proposito sulle cartiere non voglio dire nulla, basta che la produzione non si sposti.
    Sono talmente incazzato che firmo per esteso.f.t. Tex willer il nuovo giustiziere

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    1. Buongiorno Tex, prendiamo atto di quanto da lei segnalato e le confermiamo che faremo subito un accesso agli atti, poi valuteremo come poter procedere.
      Saluti cordiali.
      Gruppo Consiliare Nuovo Centro Destra

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    2. Di San Marino...di bene in meglio !!! L'assessore non ha nulla da dire a riguardo ?

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    3. Sono felice che qualcuno ha raccolto la mia protesta, se avete bisogno di documentazione sarò felice di fornirla, qualora non ve la diano o ve la diano parziale perchè in questo il comune di fabriano è bravissimo.
      f.t. TEX

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    4. Buongiorno Tex, le indichiamo il nostro indirizzo e-mail qualora volesse contattarci per fornirci la documentazione: ncdfabriano@libero.it
      Siamo disponibili fin da ora ad approfondire la questione e portarla all'attenzione dell'amministrazione.
      Ringraziamo per la collaborazione.
      Giovanna Leli
      Capogruppo consiliare NCD

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  8. Magari gli austrici si prendessero tutta la città Cartiere Indesit e anche un po' di quei brandelli di aziende maleodoranti dell'indotto, con gli austriaci ritornerebbero anche la pulizia e il decoro che da tanti anni mancano.

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  9. Non capisco perchè noi, che eravamo i cinesi d'Europa, dobbiamo aver paura degl'investimenti asiatici.

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    1. che sciocchezza non capisco perché noi che eravamo un dei distretti industriali più importanti d'Europa dobbiamo aver paura degli investimenti Austriaci W l'EUROPA !!!

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  10. Visto il tipo di carta che la Miliani produce, non penso proprio possano "strapparla" a Fabriano. Ci vuole un'altissima professionalita' del personale, quindi gli austriaci vorranno comprare quella e continuarla a Fabriano. Io non ci vedo alcun problema, del resto noi applaudiamo Del Vecchio che compra la RayBan e poi ci lamentiamo se qualche straniero compra un'azienda italiana?

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