Una seppur minima frequentazione
del pensiero liberale insegna che la forma è sostanza e che dal modo in cui si
confezionano le cose è possibile dedurre segni e segnali che rimandano alla polpa
delle questioni e alla loro natura più consistente e significativa. Domani,
tanto per dire, Susanna Camusso sarà a Fabriano. Ora, si può pensare tutto il
male del mondo del sindacato ma di certo la presenza del Segretario Generale
della CGIL non è, di per sé, cosa di poco conto. Specie se c'è di mezzo una vicenda come
quella che vede coinvolta la Indesit, le cui dimensioni sono tali da
caratterizzarla come vertenza nazionale e come sfida di sopravvivenza per un intero settore della metalmeccanica. La
dimensione della vertenza dovrebbe quindi corrispondere alla qualità e dimensione della
presenza, anche perché esiste un antico cerimoniale delle manifestazioni sindacali che
serve a rappresentare e interpretare la drammaticità della situazione e di alcuni passaggi. Qualche giorno fa, non a caso, scrissi che la discesa in campo della
segreteria generale della CGIL poteva costituire un principio di “nazionalizzazione”
della vertenza, potenzialmente in grado di catalizzare qualche risultato positivo e di
stimolare volontà contrattuali dell’azienda finora piuttosto latenti se non inesistenti. Ma le modalità di organizzazione
della presenza di Susanna Camusso in città fanno pensare a una
toccata e fuga, a un giro di consultazioni in do minore, perché ci sono
elementi che, senza scadere in un'inutile polemica, paiono tecnicamente e
politicamente ai limiti dell’inverosimile. Innanzitutto l’orario. Organizzare
un’iniziativa sindacale alle 14, ossia in piena pausa pranzo e con 40° di
temperatura, significa ridimensionarne oggettivamente l’impatto. Se qualcuno ha
notizia di manifestazioni sindacali organizzate in piena estate e alle 14 ce lo
faccia sapere che gli si assegna un premio al valore. Secondo elemento: la manifestazione doveva essere tecnicamente istituzionale perché era previsto che Camusso incontrasse soltanto il sindaco e le
rappresentanze sindacali della triplice nell’Aula del Consiglio Comunale che, notoriamente, non contiene più di 50 persone. Invece pare che sia sopraggiunto un cambio di programma e che sia stato allestito un palco in piazza. Un salvataggio in zona Cesarini che salva l'essenza sindacale dell'incontro ma che segnala qualche confusione più politica e di obiettivi più che logistica e organizzativa. Terzo elemento: in questo contesto la Camusso parlerà non solo di Indesit ma anche di Cotton Club e di Cave
della Rossa. Niente da obiettare, sia chiaro, ma mettere tutto assieme significa mescolare situazioni diverse e territorializzare la crisi senza coglierne un particolare strategico e cioè che è Indesit la
madre di tutte le vertenze. Se salta Indesit salta tutto e non viceversa. Affermazione
politicamente scorretta ma vera. Quarto elemento: il momento clou della
giornata marchigiana della Camusso non sarà a Fabriano ma ad Ancona con una manifestazione pubblica sull'occupazione giovanile che si terrà alle 16.30. Lo ripeto: lungi da me qualsiasi
desiderio di polemica ma ho l’impressione che si tratti di una
distribuzione errata di peso e di importanza, con la solita, irrisolta dialettica tra centralità anconetana e subalternità dell’entroterra e Ancona
che fatica a comprendere che è l’entroterra il ventre molle dell’economia regionale. Quello che
consente al capoluogo di essere l'epicentro della vita regionale. Ma fino a quando?
17 giugno 2013
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Che inizino le scommesse. Un viaggio a più tappe non risolverà nulla.
RispondiEliminaCome dici tu, non risolverà nulla di concreto domani. Ma la presenza del segretario nazionale della Cgil che scende direttamente tra i lavoratori, a Terni poi a Fabriano prima di arrivare alla manifestazione in Ancona non credo che sia cosa da poco... In qualche maniera questo ci dimostra che non siamo abbandonati, è facile governare dall' alto senza toccare con mano la realtà che un' intera nazione vivendo...
RispondiEliminaCome dici tu, non risolverà nulla di concreto domani. Ma la presenza del segretario nazionale della Cgil che scende direttamente tra i lavoratori, a Terni poi a Fabriano prima di arrivare alla manifestazione in Ancona non credo che sia cosa da poco... In qualche maniera questo ci dimostra che non siamo abbandonati, è facile governare dall' alto senza toccare con mano la realtà che un' intera nazione vivendo...
RispondiEliminaAlmeno giustifica tutti i soldi che si prende la cigl
EliminaSimonè la prossima volta gliela facciamo organizzare dopo cena, così se stai comodo ce puoi venire anche te!!!
RispondiEliminaAlla Camusso ditele però pure con che criteri sono state fatte le assunzioni
EliminaCapisco che ci tieni tantissimo a vedermi ma il problema è che il piacere non è reciproco. Anche perchè te sei della CGIL quanto io sono della Fortitudo Calcio
EliminaSimone' sarai mica del Matelica?
EliminaForza Cerreto...rosso-neri Alé!!!
EliminaSottolineo senza ulteriore commento "ANCHE SE GRADUALMENTE": "Alle 14,30 di martedì 18 giugno il PD di Fabriano sarà in Piazza del Comune insieme ai lavoratori della Indesit, ai sindacati CGIL, CISL e UIL e a Susanna Camusso, Segretaria Nazionale della CGIL, per confermare la sua netta contrarietà al “Piano Italia” della Indesit Company e ribadire che non lascerà nulla di intentato per ricercare e percorrere, insieme al sindaco di Fabriano Giancarlo Sagramola e al Presidente della Regione Gian Mario Spacca, tutte le strade necessarie a difendere l’occupazione e riprendere, anche se gradualmente, la via dello sviluppo per restituire fiducia e speranza nel futuro a tutti i fabrianesi".
RispondiEliminaSi fanno il bis. Iraniani, Cinesi e .... Cerretani
EliminaDici che l'entroterra sarebbe "il ventre molle dell'economia regionale. Quello che consente al capoluogo di essere l'epicentro della vita regionale". Ma quando mai...
RispondiEliminaAncona si gira verso le aree ancora competitive (Fermo, gli scarpari, la riviera del Conero, poco altro), Fabriano è ormai marginale...
Qui invece di progettare il futuro ci attacca al passato, come un politico alla poltrona.
RispondiEliminaGrandi leader, grandi idee, dove siete??