E’ stata un’Ansa del primo
pomeriggio a informare sull'esito del faccia a faccia tra il Sindaco Sagramola
e l’Amministratore Delegato di Indesit Milani. Nonostante un ottimismo
trattenuto a stento, che trapela dalle parole del dispaccio d’agenzia ove si paventa
una sorta di retromarcia da parte dell’azienda, è evidentissimo che il
management del gruppo industriale fabrianese non ha modificato di una virgola
le sue posizioni iniziali. Si tratta di un niet integrale
travestito da spiraglio. Al Sindaco di Fabriano il Ceo di Indesit ha, infatti,
confermato due elementi che ben si conoscono sin dal primo giorno di
mobilitazione dei lavoratori, aggiungendone un terzo che si caratterizza come
una novità assolutamente marginale e di corollario:
·
che il gruppo intende restare in Italia;
·
che il piano di riorganizzazione con 1.425 esuberi è
finalizzato a questo obiettivo
·
che il vertice dell’azienda è disponibile a partecipare
a un tavolo nazionale con il Governo
L’unico elemento non comunicato in precedenza è la
disponibilità dell’azienda a partecipare a un tavolo nazionale, ma sappiamo
bene che sedersi a un tavolo non significa automaticamente essere disposti a
fare concessioni e a negoziare seriamente. Ciò vuol dire che la sostanza delle
posizioni aziendali non è cambiata e che è stato messo in campo soltanto uno
spiraglio funzionale, uno specchietto per le allodole che può ritornare utile
per troncare e sopire la lotta e la mobilitazione dei lavoratori. Temo,
purtroppo, un effetto contagio sui concittadini meno maliziosi e navigati, che
magari si convinceranno di essere di fronte a una marcia indietro dell’azienda.
E il passato, da questo punto di vista, non rassicura di certo. Basti pensare a
quanta illusione, quanta attesa e quanto cloroformio sociale fu appositamente
sparso attorno alla Ardo, col finto gioco delle gare internazionali e degli
acquirenti prima cinesi e poi iraniani. Ed oggi ho la spiacevole sensazione che
ci proveranno di nuovo, stavolta con una disponibilità di facciata e non di
merito, con l’obiettivo di dividere il fronte solidale, che si è stretto attorno
ai lavoratori della Indesit, in pessimisti e ottimisti, con quest’ultimi pronti
a tornare all’ovile, dove ad attenderli ci sarà il lupo famelico della cassa
integrazione e della distruzione del lavoro. Insomma siamo ancora fermi alla collina
937, ad Hamburger Hill, ma vogliono convincere la nostra gente che di fronte c’è
di nuovo un prato con al centro una Margherita. E allora mai come ora e mai
come oggi: nessun dorma.
dove cazzo è Andrea Merloni e Maria Paola Merloni dove sono? chiediti questo GianPietroSimonetto dove sono i Merloni? Dove sono i figli di Vittorio? Bisogna per una volta che tirino fuori il coraggio e affrontino apertamente la città i figli di Vittorio devono dire chiaramente a tutta Fabriano cosa vogliono fare. Lascia perdere Milani. Un pese si è rimesso nella clemenza delle loro mani, basta con le fantasticherie, la responsabilità sociale ce l'hanno, perché finita la loro dinastia la città sarà come colpita dalle sette piaghe bibliche.
RispondiEliminaSe pensi che io sia un merloniano o giù di lì ti rassicuro: acquaaaaaaaaa!!!! Milani è l'amministratore delegato dal CDA alla gestione delle decisioni prese dall'assemblea dei soci, ossia dalla proprietà. Quel che decide Milani ha l'ok preventivo della proprietà. Mi pare evidente e implicito. Quindi i Merloni vogliono fare quel che è scritto nel piano di salvaguardia e razionalizzazione. E' tutto chiaro e limpido
RispondiEliminaNO assolutamente NO lo potevi fare in altre condizioni ma con quello che hanno preso e ricevuto dalle generazioni di fabrianesi..... Merloni (Indesit) questo comportamento di nascondersi dietro a Milani denota vigliaccheria per questo a certi livelli non si può essere solo figli ma si deve essere capitani di azienda. BISOGNA AVERE IL CORAGGIO di AFFRONTARE le proprie MAESTRANZE senza teste di paglia interposte! Non è dismettere te lo ripeto è creare un'ecatombe aziendale e chissà se questo processo non verrà seguito dalla ArtistonThermo, a quel punto saremo arsi dal napalm. Ci vuole coraggio nelle proprie scelte sopraututto se sai che con le tue scelte puoi modificare la vita di tante persone (in peggio) e questa volta devono dimostrare coraggio Andrea Merloni e Maria Paola Merloni, loro devono confrontarsi con la città di Fabriano pubblicamente e spiegare cosa vogliono per il futuro della nostra e della loro città!
RispondiEliminaCAPITANI MA DE' CHE???? I FIGLI NON SANNO NEMMENO COSA VOGLIA DIRE LA PAROLA AZIENDA. LORO CONOSCONO SOLO I SOLDI, LE BELLE MACCHINE, I GIOIELLI, LA COSTA SMERALDA, LA VERSILIA E I CARAIBI. SAI CHE COSA INTERESSA LORO DELLA INDESIT E DI FABRIANO??? HANNO TALMENTE TANTI SOLDI DA PARTE CHE CI STARANNO BENE PER 7/8 GENERAZIONI.
Eliminala "loro" città???...ma de che????
Eliminapenso che in 45 (o giù di lì) anni di vita, avranno trascorso qui, si e no la metà del tempo...ad essere generosi!!!
non hanno e non denotano nessun attaccamento al territorio!
però sono daccordo sul fatto che è da codardi nascondersi dietro la "sottana" di Milani, quando è evidente anche ai più ottusi che è una manovra ragionata da "Colbellaluce"; se vogliono salvare la faccia, è bene che si prendano apertamente le loro responsabilità...altrimenti, possono fare le valigie ed andarsene dove preferiscono!
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G.R.
Ma su, vi rendete conto che viviamo in un epoca in cui le grandi società hanno CDA con centinaia di partecipanti? Che di fabrianese non c'è rimasto più nulla, nemmeno il nome? INDESIT? Come si fa a parlare di figli, capitani d'azienda, maestranze....il mondo è cambiato, l'industria è finanza, e qui a Fabriano non abbiamo saputo MAI fare un passo in più degli altri, far partire lavorazioni qualificate, scuole di design industriale, centri di finanza di un certo livello. Ci siamo sempre seduti sugli allori e ci siamo bèati dell'onore di fare gli operai per questi signori cui si doveva chinare il capo e ringraziare. I terzisti non hanno mai avuto il coraggio di allargare gli orizzonti del proprio mercato. I figli degli operai erano a loro volta operai, i figli dei bancari diventavano bancari, i figli degli impiegati studiavano ingegneria o economia e poi via di spintarella. FABRIANO SI MERITA TUTTO QUESTO, e adesso via a piangere e a inveire contro Maria Paola e Andrea Merloni....a proposito, che quote societarie hanno questi 2 signori? Sindaci e presidenti di regione sono stati scelti dalla famiglia, da sempre....andiamo a piangere da loro? Ma ci vogliamo svegliare un pochino? Almeno stavolta, sull'orlo del baratro, dai.
RispondiEliminaSamuele
Fabriano merita tutto questo ed anche di più.
EliminaConsiglio di Amministrazione Indesit Company S.p.A.
RispondiEliminaPresidente, Amministratore Delegato e Direttore Generale:
Marco Milani
Consiglieri:
Luigi Abete
Paolo Amato
Franca Maria Carloni
Guido Giuseppe Maria Corbetta
Sergio Erede
Antonella Merloni
Andrea Merloni
Aristide Merloni
Maria Paola Merloni
Libero Milone
Comitato Controllo e Rischi
Presidente:
Libero Milone
Componenti:
Luigi Abete
Paolo Amato
Antonella Merloni
Aristide Merloni
Comitato Risorse Umane
Presidente:
Guido Corbetta
Componenti:
Sergio Erede
Libero Milone
Andrea Merloni
Maria Paola Merloni
Come avrai letto cariche e nomi quante volte ricorrono Andrea Merloni e maria Paola Merloni? poi Libero Milone e Luigi Abete. Nel CDA centinai di partecipanti? http://www.indesitcompany.com/inst/it/vision/corporate_governance/cda_comitati.jsp MA QUE DICI SAMUELE? Conteranno o no Andrea Merloni e Maria Paola Merloni? I tuoi discorsi vanno bene per le borse ma l'industria Italiana è ancora fatta di persone che decidono. E decidono del futuro di cittadine come Fabriano, la pillola non è da indorare o da trovare altre scappatoie. La sveglia suonala quello si e allora inizia a preoccuparti della Ariston Thermo!
Ma dove stanno i MERDONI?
RispondiEliminaHamburger Hill, quasi 80 morti e 400 feriti.
RispondiEliminaI fabrianesi usciranno con le ossa spezzate da queste delocalizzazioni? Non ci saranno sufficienti pascoli o terre da coltivare per tutti? E chi non le ha cosa farà? La scolarizzazione non sarà più per tutti? Ritornare indietro di 70 anni vuol dire fare un salto nel buoi che non tutti sapranno affrontare, finiti gli ammortizzatori sociali se ci saranno e se saranno lunghi come quelli dell'Antonio Merloni. Quale sarà il futuro? Come la vedrete Fabriano tra 10 anni? Quale e quanto sarà il costo umano? Mi dispiace veramente tanto come operaio comprendo cosa significa lavorare finché gli occhi non si chiudono o continuare fregandosene anche del dolore del proprio corpo. Agli operai dovevano dare la buona uscita, si a chi ha sboccato sangue per la produzione. Ma siamo di nuovo da capo a tredici vogliono abbandonarci e lo faranno, ora la forza dovremo usarla per ricostruire come dopo una guerra uniti veramente uniti, il popolo di Fabriano dovrà essere più fraterno perché i giorni che verranno saranno duri e difficili. Una comunità stretta e laboriosa non si deve abbatte facilmente, ci siamo impegnati uniti e uniti ne usciremo.
RispondiEliminaUniti? Sei troppo ottimista....
Eliminail danno più grosso che hanno fatto (e non venitemi a dire che non si può attribuire a loro questa "colpa") è proprio quello di aver diviso una popolazione che ha fatto del "mors tua, vita mea" una filosofia di vita!
Eliminanon sarà facile...ma per il bene di tutti, ci sarà da lavorarci "di fino", perchè se non ricostruiamo una "comunità cittadina", possiamo pure cominciare a dire il rosario!
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G.R.
http://youtu.be/Z8BAq6ouOug
RispondiEliminaWhirlpool? Electrolux? General Electric Company? Bosch Siemens? chi si mangerà la Indesit? a per chi non lo avesse capito E' FINITA!
RispondiEliminaSAMSUNG
EliminaSta finendo la fine era iniziata ben prima quando si decide di privarsi di un gruppo dirigente che va a fare la fortuna di Del Vecchio per dire, quando i Merloni trasformano in piombo tutto quello che toccano, vedi Benelli, per chi come me ha lavorato per una delle loro aziende era tutto scritto solo se non volevi vedere...
RispondiEliminaAdesso resta solo il piano B che non ce' città da 25000 abitanti con dormitori vuoti...quando me ne sono andato dalla grande mamma Merloni quasi mi hanno interdetto, ma avevo ragione e con me i fortunati che hanno fatto due più due ....poi magari Caio o chi per lui da una riverniciata alla facciata e qualcuno si compra tutto...ma il tempo e' scaduto......
gli ottimisti...l'anello debole della catena...
RispondiEliminabisogna essere realisti, FaVriano non sarà più la città che abbiamo conosciuto fino a 4 anni fa; ora sta a noi, decidere cosa fare di questa vallata, dobbiamo farcene una ragione, prima che sia troppo tardi e la prossima "piena del Giano" spazzi via tutto quello che di buono è rimasto.
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G.R.
Next week tornero in italia per un mesetto e sarà divertente vedere i "leoni" Fabrianesi che facevano i "FIGHI" perchè "Cazzo io lavoro all'Indesit" tu invece chi sei? li porti almeno 2 mila ero de vestiti addosso? e l'Audi A3? oppure la BMW? no? Cazzo ma sei un Barbone! "e manco ti fai l'aperitivo sotto l'arco nel Bar figo? Scusa ma non meriti di vivere!" A tutti questi Fabrianesi che negli anni hanno dimostrato ampiamente di essere dei Minchiioni! Dove l'unica cosa che contava era avere il CASH gli dico:Vi sta bene!
RispondiEliminaTi bacerei in bocca, anche se tu fossi un uomo e pure brutto !!!
EliminaMo pe fa l'aperitivo al bar figo sotto l'arco dovranno magnà pane e cicoria tutta la settimana !!! sottoscrivo "Il gli stà beeeeeeeeeeeeeeeeeeee" (con la e prolungata come il belare delle pecore)
EliminaPurtroppo é cosi ragazzi avete ragione... Fabriano era come se vivesse su un mondo a parte...
EliminaSottoscrivo al cento per cento
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