“Una t-shirt con la foto di Vittorio Merloni e la scritta
“ci manchi”. Stamani alcuni lavoratori si sono presentati vestiti così ai
cancelli delle fabbriche di Melano e Albacina, dando il cambio ai colleghi che
avevano partecipato ai presidi notturni.“. Ho appreso questa notizia dai siti
on line che trattano la vertenza Indesit e da un dispaccio dell'Ansa. Giusto
ieri mi è capitato di scrivere del tentativo di creare una distinzione
artificiale, ideologica e profondamente autoassolutoria tra Merloni buoni e
Merloni cattivi, per la semplice ragione che è stato il merlonismo come modello
industriale e come cultura del comando a dare a questa città un’illusione
temporanea di ricchezza, con già innestato il dispositivo dell’autodistruzione
e della povertà prossima ventura. E Vittorio Merloni è stato uno dei principali protagonisti
di questa storia industriale e non una figura marginale o dissenziente da
trasformare in nuova icona del movimento operaio locale. Dire che Vittorio
Merloni è “uno di noi” significa, infatti, ritornare a Menenio Agrippa, ai
patrizi e plebei uniti, all'idea paternalista dell'azienda che si fa rifugio e
famiglia. E’ vero che in questa città non è mai esistita una linea di
demarcazione netta tra capitale e lavoro, ma che il lavoro, tirato per la
giacchetta, ingaggi una lotta senza quartiere contro il capitale nomade e
delocalizzatore utilizzando i volti del capitale stesso come vessillo delle
proprie ragioni, è una dichiarazione di resa culturale che è tanto clamorosa
quanto difficile da comprendere e giustificare, specie in un momento in cui si
rompono trattative e l’azienda rivendica, uno per uno, i 1.425 esuberi
pianificati. D’altro canto non risulta che gli operai della Fiat indossassero
t-shirt con stampata l’immagine di Gianni Agnelli quando Marchionne ed Elkann
davano vita a Fabbrica Italia e ipotizzavano un nuovo asse Belgrado-Detroit. E
gli operai della Fiat sono da sempre la punta di diamante dei metalmeccanici
italiani e i soggetti a cui fare riferimento comparativo nelle lotte e nelle
vertenze. In generale il movimento dei lavoratori ha sempre avuto i suoi
simboli e le sue bandiere, i numi tutelari, gli eroi e le vittime da cui trarre
ispirazione, energia e appartenenza. Molti di questi eroi sono stati rimossi e
dimenticati, ma non avremmo mai immaginato che il senso di una lotta operaia
avrebbe assunto le sembianze e la fisiognomica della controparte padronale. C’è
davvero più FaVriano in questa t-shirt che in mille elaboratissime e sofisticate
filosofie.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2013/06/28/Indesit-mette-liberta-lavoratori_8942576.html?idPhoto=1
RispondiEliminaBisogna raccogliere le firme per chiedere le dimissioni di Maria Paola Merloni dal Parlamento
RispondiEliminaBisognava che ci PENSAVATE prima di farla eleggere, la colpa è vostra.
Eliminasottoscrivo. anche se sarebbe più giusto e ONOREVOLE..dimettersi da sola .
Eliminaperchè se uno raccoglie un tot di firme c'è qualche norma che consente di dimissionare un parlamentare? Dove hai studiato il diritto costituzionale, su Donna Moderna?
EliminaLo devi scusare, pensava che MPM fosse stata eletta tra le fila di Grillo.
Eliminaprotesta dal profilo a dir poco patetico.
RispondiEliminagiusto !!!
EliminaLa Indesit ha disposto la chiusura degli impianti, Chissà se c'è ancora qualche coglione con la maglietta addosso?
RispondiEliminaLink della notizia per favore
Eliminahttp://www.repubblica.it/economia/2013/06/28/news/indesit_scatta_la_messa_in_libert_per_i_lavoratori_di_fabriano-62016301/?ref=HREC1-6
EliminaVeramente fuori dal mondo non sò se interpretarlo come l'ultimo leccaggio di culo con doppia finalità (colpire nella morale e nell'emotività i figli) o se qualche nostalgico che si è fatto i cazzi propri in passato ed ora li rimpiange. Fatto stà che è veramente di bassissimo livello.
RispondiEliminaHanno raggiunto il fondo, mo stanno incomincià a scavà !!!
Eliminaamen
RispondiEliminaAB
non si compete sul mercato con gente che nelle ditte concorrenti manco vorrebbero a fare le fotocopie. Altrimenti perchè lagnarsi, se sono 'sti fenomeni del bianco, uno che li prende lo trovano di sicuro
RispondiEliminaA me la maglietta non piace, è triste, solamente per le condizioni di salute di quello che secondo me è e resta a tutti gli effetti il PRESIDENTE della Indesit Company. Ora quattro mercenari stanno sputtanando, stanno mettendo alò pubblico ludibrio oltre mezzo secolo di una storia di cui essere orgogliosi e francamente da fabrianese questo non lo posso tollerare e non lo sopporto più!!! Io mi vorrei rivolgere ad Andrea Merloni, perchè per me è e resta l'erede designato da Vittorio, prendi un pò di coraggio e fai una scelta di campo netta cacciali via tutti, oppure se ci nascondi un altra verità abbi il coraggio di dircela anche se fosse più brutta ancora, le generazioni di lavoratori che sono state sempre a vostro fianco lo meritano e voi glielo dovete!!!
RispondiEliminaAndrea Merloni e' una nullità' assoluta al pari della senatrice gente senza nessuna qualità che approfitta dello stato delle cose per fare i padroni quando si spartiscono gli utili e nascondersi dietro ai loro " dirigenti" come verginelle impaurite quando devono fottere 1400 famiglie sfoderando la propria disarmante inadeguatezza , quella,si a 18 carati....finché gli hanno passato i giocattoli ( Benelli,pizzi e merletti e giacche a vento, che peraltro hanno sfasciato....) si sono distratti appena il babbo non ha potuto più tenerli fuori e' scoppiato il caos di cosa vuoi parlare con questi, se non hai l'erre moscia hanno bisogno dell'interprete quelli che gli hanno regalato panfili e ville a Porto Cervo dovrebbero prendere i forconi altro che.....
RispondiElimina