30 settembre 2012

I fumi e gli arrosti della domenica

Per essere domenica la giornata politica, a una prima lettura dei giornali, sembra essere piuttosto ricca di fumi e di arrosti. Le notizie degne di nota sono sostanzialmente tre: i dodici milioni di euro di contenzioso che ha in piedi il Comune, l'appello urbi et orbi per la salvezza della città lanciato da Sorci sul Corriere Adriatico e per concludere, la richiesta di dimissioni di Galli avanzata dal redivivo Tutanklaudion Biondi. Dodici milioni di euro di contenzioso significa che se il Comune perdesse tutte le cause pendenti dovrebbe automaticamente dichiarare la bancarotta. A mio avviso la faccenda del contenzioso pendente è una giusta causa per avviare la procedura di commissariamento del Comune di Fabriano, se fosse minimamente vero e non paraculo quanto dichiarato ieri dal Ministro Passera in merito ai provvedimenti da adottare nei confronti degli enti pubblici non virtuosi. E' recentissima la causa da 240.000 euro persa dal Comune di Fabriano per una cattiva valutazione del corrispettivo da erogare a fronte di un esproprio. Un ammontare addebitato alla collettività - attraverso l'aumento dell'IMU - e non invece ai tecnici e ai politici che avallarono quel procedimento. Non è una situazione da azione di responsabilità, o meglio da class action come si dice adesso? A mio parere si. La seconda notizia è l'intervista di Sorci al Corriere Adriatico, che fa seguito al baccano combinato sulla Fondazione, di cui questo blog ha dato ampio risalto negli ultimi giorni. L'intervista di Sorci è un appello ecumenico alla città, un volemose bene tardivo, una paraculata in cui tutto fa brodo. A partire dall'apertura a Urbani, che forse prelude ad altre mosse future su cui non faremo mancare un sano monitoraggio. Di fatto è un colpo basso a Sagramola, che viene oscurato e ridotto a comparsa. Tanto che Sorci a un certo afferma che chi ha fatto il Sindaco resta Sindaco a vita. Habemus papam! Ma il troppo stroppia e quindi l'imperativo odierno sarà: "salviamo il soldato Sorci". Da chi? Ma è ovvio! Da se stesso. E per finire il boomerang di Tutanklaudion Biondi che chiede le dimissioni di Galli. Il motivo è presto detto: Galli si era esposto sull'IMU con le imprese locali. Ma la Giunta ha fatto quel che voleva il Quintino Sella di San Donato, lasciando il gallo da solo nel pollaio. Al che uno dice: Gallo resisti! Ti hanno spuntato la cresta ma, badoglianamente, la guerra continua. E invece arriva l'oppositore Biondi, che non infilza Tini e Sagramola ma se la piglia con Galli, reo di aver fatto la battaglia su cui anche Tutanklaudion era d'accordo e di averla persa. Come se la sconfitta e non invece il disonore fosse una buona ragione di dimissioni. Della serie "bastona il cane che affoga", come avrebbe consigliato Mao Tse Tung. Ma più che lezione maoista quella di Biondi è vecchia solidarietà democristiana. E per questo speriamo di svegliarci ancora, per molte mattine ancora, con un bel chicchirichì che giunge di lontano.
    

38 commenti:

  1. Tranquilli che i chicchirichì, per molte mattine ancora, vi giungeranno non da lontano ma da molto vicino. D.A.

    RispondiElimina
  2. come si potrebbe addebitare ai tecnici e hai politici che hanno avallato la decisione dei 240000 euro? E nello specifico, chi furono i bravoni? CHE FARE?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Nomi e cognomi !!! Fuori i nomi ed i cognomi !!!

      Elimina
    2. Nomi e cognomi anche per me, perchè ci ne sono due cause in arrivo da più di mille euro l'una!
      Antonini Roberta

      Elimina
    3. ecco....sarebbe giusto, se non far pagare loro il danno, perlomeno pubblicarne pubblicamente il nome e l'attribuzione...

      qualcuno potrebbe obiettare che per quel che guadagnano, imporgli di pagare i danni sarebbe disumano (e, per quelli che non prendono l'indennità di responsabilità, sono anche daccordo)
      altri potrebbero sostenere l'importanza della praivasi...ma visto che il loro è un PUBBLICO impiego, anche i risultati del loro lavoro, sono pubblici; se poi avessero motivi per difendersi e scagionarsi, allora qualcosa potrebbe non essere andato nel verso della giustizia, se il comune ha perso la causa....poi, c'è sempre il disincentivo a non far cazzate, che per qualcuno servirebbe in "formato famiglia"

      ___________________
      G.R.

      Elimina
    4. Carina questa!!Si chiede chi sono i BRAVONI!!!!Ed--- "HAI politici che hanno avallato....."--- Appunto:della serie I BRAVONI!!

      Elimina
  3. Di ciò che non si può cambiare e inutile parlare.

    RispondiElimina
  4. "Di ciò che non si può cambiare è inutile parlare". Attento perchè questa è una logica che fa molto comodo al sistema....molto molto comodo.....

    RispondiElimina
  5. Rispondendo a me piuttosto che a chi mi precedeva mi hai dimostrato che è molto facile parlare e molto difficile fare cose utili.

    RispondiElimina
  6. Caro anonimo questa del fare e del parlare è una vecchia storia che serve a delegittimare qualsiasi posizione non collimi con chi governa. E siccome conosco abbastanza il metodo ti consiglio di applicarlo a qualcuno che abbocca perchè con me non funziona. Ti spiego il perchè. Immagino tu sappia che la democrazia a qualsiasi livello funziona su equlibri: c'è chi governa, chi fa opposizione, chi scrive, chi rompe i coglioni, chi critica chi rompe i coglioni. Tutto questo produce un delicato equlibrio che si chiama democrazia. Giustamente non si chiede a Sagramola di scrivere post ma di governare la città perchè è quel che voleva e ha preso i voti per farlo. Cerchiamo di usare altrettanta cortesia con gli altri. Io scrivo di politica ma non ho mandato a governare quindi a decidere. Devo dire io cosa è necessario fare? Ma lasciamo perdere il paesello e puntiamo in alto. Repubblica o il Corriere o qualsiasi altro giornale vengono acquistati in edicola per trovare soluzioni di governo o per essere informati su quanto sta facendo chi governa?

    RispondiElimina
  7. Un altro dei problemi di Fabriano è proprio il difetto di cultura democratica. Ma lo considero normale in una città dominata da una una cultura in cui si fa quel che dice il padrò

    RispondiElimina
  8. il tuo ragionamento mi è noto. Volevo solo dire che tra rispondere a delle pure e semplici chiacchiere e sforzarsi non tu da solo, é chiaro! ma anche tu!) di fare inchiesta, denunciare, proporre di solito si preferisce entrare in battaglie puramente teoriche: E anche denunciare fatti, proporre soluzioni, sollecitare iniziative è democrazia. Direi democrazia reale.

    RispondiElimina
  9. Io faccio quello che posso e arrivo dove posso arrivare. Credo che con questo strumento virtuale di essere riuscito a dare uno spazio di discussione ai miei concittadini. E credimi appena sarà possibile mi cimenterò anche con il resto che giustamente sottolinei.

    RispondiElimina
  10. Il tuo blog è molto utile, tanto che, benché da anonimo, ci scrivo anche io. Il fatto poi che c'è chi s'incazza con gli anonimi (di solito i demo) è un piacere supplementare. Ma loro non sono forse abituati a mettercelo nel portaombrelli al riparo delle loro segrete stanze? La cosa più importante sarebbe quella di favorire che nascano diversi blog nella città, e che tutti dicano la loro e propongano forme di azione. Diciamo, che cento blog sboccino?

    RispondiElimina
  11. Lo auspico sinceramente. Cento blog in rete tra loro, capaci di scambiare notizie, di sviluppare una informazione di tipo cooperativo e di competere mgliorando le notizie e i commenti pubblicati. Il mio amico Fabrizio Moscè ne ha aperto uno e pubblica post in forma di vignette e montaggi. Bellissimo. la possibilità del commento anonimo la considero una scelta giusta. Se non ci sono insulti e diffamazioni ben venga l'anonimato. E la richiesta continua e a volte ossessiva di metterci la faccia mi dà sempre la sensazione del wanted: fammi vedere chi sei che poi troviamo il modo di zittirti. Io ce l'ho messa sempre la faccia e a 44 anni mi sono convinto di aver fatto una cazzata. E' giunto il tempo di scavare. Anche in incognito come vecchie talpe.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il tuo blog funziona, e lo dimostra il fatto che chi ti critica sono i vecchi della politica, che si vedono scoperte le marachelle. E rosicano !!!

      Elimina
    2. caro anonimo non mi piace essere deduttivo. Chi viene qui e critica ha le sue ragioni per farlo. E non gli interessa il sottoscritto ma vede come un problema che ci siano discussioni, commenti, litigate e a volte anche cazzate madornali. Una informazione di base non è tollerata in questa città. Non sono tollerati i blogger, i link su Facebook, le battaglie fatte usando strumenti virtuali. Rilancio l'idea dell'amico sopra: cento blog in rete per la prossima primavera

      Elimina
    3. non sono bravo a scrivere e documentarmi quanto te....altrimenti, uno l'aprirei anch'io ;-)
      _______________
      G.R.

      Elimina
    4. signor dakkar30 settembre, 2012

      e fallo
      mica piglierai scuse.
      se hai qualcosa da dire dillo.
      la forme suivra

      Elimina
    5. Io sarò' anche rimasto alla penna e al calamaio, ma indicatemi una grande svolta epocale scaturita da un blog....dico sul serio perché' a me sembra di venire da un'altra epoca in cui se si avevano le idee giuste e la possibilità o le palle oppure il semplice culo, si provava a fare lasciando le chiacchiere al bar...che era reale e non virtuale..

      Elimina
    6. Caro anonimo ma ci consideri così sciocchi da credere che una svolta di qualunque natura possa dipendere da un blog? Un blog è soltanto un punto di accesso a informazioni e opinioni. Ma cento blog locali che fanno rete diventano un elemento di cambiamento. Io seguo la politica faVrianese da almeno 27 anni e tutta sta gente presa a fare azioni pubbliche non l'ho mai vista sinceramente. Adesso anche attraverso questi mezzi vedo una cosa bellissima: la voglia di partecipare. Non ci sputerei sopra fossi in te

      Elimina
    7. Lungi da me, dico solo che se alle parole che sono spesso anche facili da dire non segue la durezza del fare mi sa tanto di armiamoci
      e partite.....un esempio il Piedibus....per come la so io se aspettiamo che che dovrebbe fare faccia rischiamo di morire aspettando
      un gruppo di normalissime persone si mette in gioco e sto Piedibus parte, secondo me senza tante chiacchiere virtuali ..

      Elimina
    8. Beh io ho conosciuto il Piedibus anche grazie al mondo virtuale. E mi sto interessando per attivarlo anche alla scuola Aldo Moro dove vanno i miei figli. Mettendomi a disposizione fisicamente. Il virtuale amico mio si può integrare col reale. Pensa sia d'accordo anche tu...

      Elimina
    9. Non fa una piega

      Elimina
  12. Giampietro l'idea della CLASS ACTION è ottima. Speriamo che i grillini prendano al volo l'occasione !!!

    RispondiElimina
  13. Galli non si dimettera' secondo me.
    L'importante che dimostri di non assecondare la vecchia democrazia cristiana, ma abbia la volontà di portare rinnovamento nella politica locale.
    Sembra aperto, guardare avanti ed ha il corraggio di dire la sua anche rischiando di subire attacchi.
    Mi incuriosisce. Va osservato!!
    Chicchirichì ok la prima; adesso servono ulteriori fatti.


    RispondiElimina
    Risposte
    1. se innovatore è uno che prima straparla per stare sui giornali e poi ....marcia indietro appena lo richiamano all'ordine,allora vuol dire che siamo proprio ridotti male se ci accontentiamo di questo!!!

      Elimina
  14. Galli è un democristiano. Qui passa per innovatore. Vedremo se sarà almeno un democristiano innovatore. Ricordate che è stato l'avvocato de Mellone, quel bancario che ha liquidato il basket favrianese.

    RispondiElimina
  15. I dipendenti sono gia' responsabili degli eventuali danni arrecati alla istituzione comunale per colpa di un loro errore, la giunta dovrebbe mettere in atto delle forme di cautela dei conti pubblici e avviare, con la verifica giurisidzionale competente, le eventuali responsabilita'. In modo che siano i colpevoli a pagare e non i cittadini.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Aspetta e spera !!! Intanto paghiamo tutti con l'IMU !!!

      Elimina
  16. Se avete la pazienza di leggere questo articolo

    http://www.overlex.com/leggiarticolo.asp?id=1606

    troverete che la responsabilità di chi lavora nella PA è abbastanza chiara. Ecco un estratto significativo

    "Infine, i commi 5, 64 e 7 dell’articolo di cui in oggetto, in sintesi, affermano che la figura del dirigente ha un autonomo ruolo decisionale all’interno dell’ente territoriale. Infatti, il dirigente è responsabile nei confronti dell’ente presso cui egli presta la propria attività lavorativa secondo le leggi civili, penali5 e amministrative, disciplinari che riguardano tutti i pubblici dipendenti.

    Più in particolare, la responsabilità del dirigente è collegata anche al conseguimento dei risultati ed al raggiungimento degli obiettivi dell’ente, all’efficienza della gestione. In sostanza, trattasi di una responsabilità di tipo manageriale che mira, in particolare, alla qualità degli obiettivi raggiunti.

    Si deve rilevare che l’articolo 107 D.Lgs 267/2000 contiene un’ampia definizione dei poteri dei dirigenti stabilendo, quindi, che essi sono titolari non solo della gestione amministrativa, ma anche di quella finanziaria e tecnica, attraverso degli autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo."

    Il problema è però culturale, veniamo da 60 anni di cultura dove i soldi pubblici, salvo rare eccezioni, sono stati considerati non come "soldi dei cittadini da gestire con la massima oculatezza" ma "soldi piovuti dal cielo per cui chissenefrega". Questo modo di vedere la questione ha fatto finora comodo a tutti, politici e dipendenti pubblici.
    Chi non ha mai lavorato in una azienda privata non può lontanamente immaginare cosa significa non solo dover rendicontare al centesimo il denaro che spendi ma anche quello che fai in relazione agli obiettivi che ti pongono. Rendicontare se la tua azione è stata efficace, se ha portato benefici all'azienda oppure no. Se fai bene sei premiato, se fai male sei punito e potete immaginare bene in cosa consiste la punizione.

    Oggi che si è arrivati a raschiare il fondo del barile o si cambia marcia o si fa bancarotta. Sperando che la conseguenza non sia un ulteriore arroccamento della burocrazia che per salvare se stessa manda in malora la città.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Allora è meglio la bancarotta così i dipendenti comunali non prendono lo stipendio !!!

      Elimina
    2. di cazzate, i dirigenti, ne hanno fatte...ma a me(poi, se c'è qualcuno meglio informato, spero intervenga), non risulta siano stati chiamati a rifondere alcun danno

      Elimina
    3. infatti...guarda il risparmio....

      Elimina
  17. Beh in questo caso mi è sembrato di capire che sia trattatto di un dirigente che ha pagato meno un privato per un esproprio. Teoricamente aveva fatto risparmiare il comune

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Magari col risparmio tarocco aveva anche raggiunto il bonus...

      Elimina
    2. Risparmio tarocco mi pare una definizione appropriata...

      Elimina
  18. Mi sembra facile: se la sentenza e' " ufficiale" e'anche pubblica, leggere, capire e poi eventualmente fare " class action" mi sembra il minimo sennò parlate della solita fuffa.

    RispondiElimina

Sarà pubblicato tutto ciò che non contiene parolacce, insulti e affermazioni discriminatore nei confronti di persone