17 settembre 2012

Il Portavoce dal cerotto in bocca

Pare siano 14 le domande depositate per partecipare al bando relativo alla nomina del portavoce del Sindaco. Un incarico da 100.000 euro in cinque anni, decisamente eccentrico rispetto alla situazione dei conti del Comune e alla sopravvenienza negativa legata alle spese per l'azione straordinaria antineve del febbraio scorso, che lo Stato pare voglia coprire solo in minima parte. Centomila euro che potrebbero essere impiegati per ripianare il buco del trasporto pubblico di bambini e disabili o per finanziare il sovrapprezzo relativo alla quantità di indifferenziata che produciamo sul nostro territorio. In questa situazione difficile, in cui al Sindaco tocca fare il Ragioniere (Copyright del primo cittadino), si vocifera di un profondo e sofferto ripensamento di Sagramola circa l'opportunità di procedere alla nomina del Portavoce. Nel caso si tratterebbe di un'apprezzabile retromarcia che potrebbe essere condita, senza disonore e con intelligente situazionismo politico, anche di dolorosi richiami alla difficile congiuntura economica e alle ristrettezze del Bilancio. Insomma, una via di fuga possibile e praticabile, di quelle che lasciano sul campo soltanto pochi morti e qualche sporadico ferito. La verità politica è però un'altra e cioè che a Sagramola, su questa faccenda, è letteralmente scappato il piede dalla frizione. Tutta la città conosce il nome del prescelto/a, la cui identità può essere tranquillamente rintracciata frugando nella copiosa discografia di Eric Clapton, e tutta la città ha giustamente stigmatizzato "l'operazione bando" che è stata soltanto un modo ipocrita e peloso per dare una correttezza formale a una designazione già avvenuta, in quanto politicamente e umanamente fiduciaria. In questo senso sarebbe stato preferibile procedere direttamente alla nomina perchè su un incarico fiduciario, tra l'altro contemplato dalla normativa, nessuno può eccepire o sindacare se non in termini di opportunità finanziaria e di opinabilità politica. Agendo, invece, in ossequio a un formalismo ridondante e superfluo, il Sindaco si è infilato in un vicolo cieco da cui, a questo punto, può uscire soltanto rimettendo in discussione i presupposti iniziali, ossia rimandando - sine die - la nomina e l'incarico. Con quattordici partecipanti, infatti, la scelta diventerebbe estremamente complessa e sarebbe un numero da acrobati circensi presentarsi alla città affermando che, con una così ampia articolazione di concorrenti, la scelta è caduta di nuovo sulla persona informalmente incoronata da mesi e mesi. Diciamocelo fuori dai denti, una volta per tutte e alla faVrianese: Giancarlone, sto giro, s'è fatto magnà il cazzo dalle mosche, cincischiando troppo e rimandando ogni decisione sensata. Già qualche mese fa lo invitai a fare marcia indietro, perchè questa è la classica buccia di banana con cui si sputtana integralmente un intero mandato amministrativo. L'emergenza neve e i suoi costi senza copertura sono l'occasione buona per una fattiva e concreta autocritica. E per una volta Sagramola ha davvero centomila buone ragioni per ritornare sui propri passi. Perchè Parigi val bene una messa, caro Sindaco! E vista la solida ispirazione del primo cittadino non sarà di certo una messa l'ostacolo più insormontabile.
    

22 commenti:

  1. Se Sagramola ci ripensa fa una cosa buona. Ammettere un errore è già tanto per un qualunque politico

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  2. Il ripensamento è un fatto politico importante. L'orgoglio a tutti i costi appartiene a un decisionismo deleterio e inutile. E Sagramola è notoriamente persona di buonsenso

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  3. Mi scuso per la precisazione. Nel post sopra c'è un auspicio e una accusa. L'auspicio è accettabile, l'accusa NO.
    Non capisco perchè un sindaco debba "ammettere un errore" che non ha commesso e non esiste. Quale sarebbe l'errore?
    La nomina del portavoce non è un errore(qualifica impropria perchè chi avrà questo incarico avrà il suo bel da fare e avrà le sue gatte da pelare soprattutto le gatte di Gian Pietro :-). La nomina è prevista dall'art.7 della legge 150 del 7/6/2000.
    Potremmo dire che, come recita il comma 1, il sindaco poteva rinunciare in quanto "può essere coadiuvato da un Portavoce, anche esterno all'amministrazione, con compiti di diretta collaborazione ai fini dei rapporti di carattere politico-istituzionale con gli organi di informazione". La legge quindi dice che il sindaco PUO' ESSERE COADIUVATO non dice che se "prova a nominarlo commette un errore".
    Non esiste nessun errore ma solo una scelta che è di esclusiva competenza del Sindaco. I portavoce ce l'hanno tutti i sindaci (tranne i comuni piccoli)di destra, di sinistra, di centro e di periferia.
    Maurizio Corte

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  4. Maurizio Sagramola poteva ricorrere a una nomina fiduciaria. Nessuno avrebbe avuto nulla da eccepire. E sai benissimo che il bando è stato una cazzata su.

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    1. Si però buttarsi ancora con sulle nomine fiduciarie per chi in campagna elettorale ha sbandierato la trasparenza, sarebbe stato, per così dire, coglionare l'elettore...

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    2. Il Portavoce, secondo me, ha una caratteristica e cioè la piena concordanza politica, umana ed emotiva con la figura di cui deve "portare la voce". C'è bisogno di affinità politica, di conoscenza personale, di empatia reciproca. E sono tratti che non possono emergere da un bando o da un curriculum. Ma dico ve lo immaginate il Presidente degli Stati Uniti che nomina il proprio portavoce attraverso un bando? In piccolo vale anche per il Sindaco.

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    3. Gian Pietro, sono pienamente d'accordo con te. Con la nomina di un portavoce di propria fiducia, si sarebbero evitate molte polemiche. Ci sarebbe stata qualche manifesto anonimo, qualche locandina denigratoria, qualche articolo sui giornali, ma dopo pochi giorni il tutto sarebbe scemato. La scelta della trasparenza e pubblicità è encomiabile ma di dubbia applicazione. Il portavoce dovrebbe essere una persona di cui si abbia stima e fiducia: non può essere uno scelto a caso fra 14 candidati anonimi che non hanno "piena concordanza politica, umana ed emotiva con la figura di cui deve "portare la voce"; non un soggetto senza "affinità politica, di conoscenza personale, di empatia reciproca", come tu stesso evidenzi. Nel mio commento ho solo contestato l'affermazione secondo cui il sindaco dovrebbe ammettere di aver commesso un errore e abbandonare l'idea della nomina. Condivido il tuo commento delle 18:17, ho espresso le tue stesse opinioni sulle doti e qualità che dovrebbe avere un portavoce. Mi è stato risposto che Fabriano è piccola, che il sindaco sa parlare, che non ha bisogno di portavoce, che può rispondere a tutte le mail che arrivano all'amministrazione, che può rispondere a tutte le interviste, mandare la rassegna stampa, e tutti i comunicati stampa ecc.ecc.
      Maurizio Corte

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    4. Caro Marcuccio, core de babbo, al solito la tua forma che ovviamente in astratto ha un fondamento, nella sostanza manca il bersaglio, per andare a contare le foglie te perdi la foresta!!!! E' lapalissiano che portavoce od addetto stampa fanno la stessa cosa: in soldoni, comunicazione del Sindaco con la cittadinanza e che entrambi vanno pagati, il resto mi sembra lana caprina che sinceramente non è il massimo, sai nei miei anni Londinesi mi sono assuefatto al cashmere scozzese ed è difficile tornare indietro, te ne regalerò uno il prossimo compleanno :-), vedrai la differenza!!!!. Per quanto riguarda le rotatorie sono, parafrasando Churchill, la peggiore soluzione, eccetto tutte le altre specie considerando gli "sghei" a disposizione, ripeto se hai un'altra soluzione con copertura finanziaria certo, sia ben accetta una tua proposta, ma ripeto in ottemperanza agli amici arabi di cui da buon Siciliano ho del sangue in circolo "dare moneta vedere cammello!!"
      Per tranquillizzare sui nostri rapporti chi ci legge ti ribadisco la mia stima ed il mio affetto anche se persegui il lato oscuro della forza :-)

      Giuseppe Gagliano
      La Spada dell'Islam

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    5. Gian Pietro, perchè non prevedi la possibilità di cliccare "mi piace" sotto i commenti? quei tuoi intendo.
      Maurizio Corte

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  5. Caro Gian Pietro
    Sono d'accordo che il sindaco abbia prestato il fianco a polemiche ovviamente dettate dallo spirito di " Pro domo loro" e quindi sia stato uno sbaglio tattico, ma attenzione volto a rendere il percorso della nomina il più trasparente possibile. Io avrei fatto lo stesso percorso tuo, nomina diretta del portavoce da parte del Sindaco. Vorrei però stigmatizzare il fatto che quando il processo fu avviato la Sfiga non aveva deliziato il Sindaco delle non gradite sorprese di 700.000€ del nevone degli ulteriori tagli della Spending Review per 300.000€ che presumo siano i seri motivi di un ripensamento dell'amministrazione su certe scelte precedenti. Gradirei che coloro che vivono al di fuori della "terra di mezzo" quando parlano e criticano "legittimamente" su questo ed altri argomenti, diano sempre non solo la valenza politica delle loro proposte, ma anche molto prosaicamente dove pensano di trovare i soldi per finanziarle, come dicono gli amici arabi: "dare moneta vedere cammello"!!!!!
    Giuseppe Gagliano
    La Spada dell' Islam

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    1. Marco Ottaviani17 settembre, 2012

      Ognuno fa le sue scelte. E' indiscutibile che la legge consenta l'istituzione arbitraria di tale figura ma é altrettanto incontrovertibile che ció avvenga in sacrificio di un eventuale addetto stampa. Mentre infatti il portavoce é strumento esclusivo della linea politica del sindaco e della sua amministrazione, l'addetto stampa svolge un ruolo piú istituzionale a servizio di tutta la politica compresa la minoranza. Il Sindaco , come fece giá Sorci si nasconderá sulla differenza del contratto, ma ció non é nè vero nè giustificabile. Nel primo caso la legge consente la scelta diretta; nel secondo la selezione a concorso e questa é l'unica ragione dell'opzione. Comunque l'argomento è succulento per provocare una nuova riflessione. Che fine ha fatto Fabriano sulla stampa locale? Mi sembra ormai che siamo alla frutta: pochi articoli e molti a tipo marchetta istituzionale. Andate a leggere il trafiletto sulle girelle di

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    2. Marco Ottaviani17 settembre, 2012

      Viale Moccia e provate a derivare dalle considerazione fatte dall'autore, l'efficacia delle stesse! I lettori equiparati a santi creduloni.

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    3. Marco forse non ho capito bene la storia delle girelle ma non mi pare di avere equiparato i lettori a santi creduloni. Sono sicuro di aver capito male

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    4. Marco ottaviani17 settembre, 2012

      Claro che si. Il riferimento era all'articolo di oggi su un quotidiano. Piccolo trafiletto piú simile ad un comunicato stampa dell'assessore fatto passare come autografo della testata.

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    5. Caro Marcuccio, core de babbo, al solito la tua forma che ovviamente in astratto ha un fondamento, nella sostanza manca il bersaglio, per andare a contare le foglie te perdi la foresta!!!! E' lapalissiano che portavoce od addetto stampa fanno la stessa cosa: in soldoni, comunicazione del Sindaco con la cittadinanza e che entrambi vanno pagati, il resto mi sembra lana caprina che sinceramente non è il massimo, sai nei miei anni Londinesi mi sono assuefatto al cashmere scozzese ed è difficile tornare indietro, te ne regalerò uno il prossimo compleanno :-), vedrai la differenza!!!!. Per quanto riguarda le rotatorie sono, parafrasando Churchill, la peggiore soluzione, eccetto tutte le altre specie considerando gli "sghei" a disposizione, ripeto se hai un'altra soluzione con copertura finanziaria certo, sia ben accetta una tua proposta, ma ripeto in ottemperanza agli amici arabi di cui da buon Siciliano ho del sangue in circolo "dare moneta vedere cammello!!"
      Per tranquillizzare sui nostri rapporti chi ci legge ti ribadisco la mia stima ed il mio affetto anche se persegui il lato oscuro della forza :-)

      Giuseppe Gagliano
      La Spada dell'Islam

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    6. Evidentemente la permanenza londinese deve averti "foggato" la capacitá interpretativa altrimenti avresti compreso che la mia critica non riguardava i costi bensí la diffetenza dei 2 ruoli; esclusivo per il sindaco quello del portavoce, a disposizione della comunitá quello dell'addetto stampa. Ed avresti compreso che il riferimento all'articolo sulle girelle sostanziava, con un imbarazzante faziositá, l'asservimento di qualche testata al potere locale che quindi non ha necessitá di spendere 23.000 euro annui per una figura ad usum fabricae. Non ho mai criticato le girelle perché da pragmatico qual sono ho atteso la verifica dell' impatto reale, ma ti prego di risparmiarmi prediche ridicole o di evitarmi di dover digerire da completo incompetente, le motivazioni della loro efficacia come asserito dai tuoi protetti. Sappiamo bene che le girelle edificate sono illegali per il codice della strada, pericolose, ed anche veramente brutte. Lo stesso effetto l'avremmo ottenuto con il semaforo lampeggiante ed i rallentatori. Sule cifre che sbandieri sarei invece piú cauto perché non vorrei che i 700.000 euro per la neve dovessero diventare poco piú di 300.000 quando andremo a verificare le fatture. Accetto di buon grado il maglioncino ricordandoti che mi accontento di buon grado di un semplice Cucinelli made in Italy che nulla ha da invidiare alle pecore scozzesi!
      Tuo Marco.

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  6. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  7. Ho eliminato il commento precedente perchè conteneva ipotesi diffamatorie nei confronti di un assessore. Sulla materia degli incarichi a studi legali D'Innocenzo otterrà risposta in Consiglio Comunale. In questo blog si fa informazione politica. Chi adombra ipotesi di reato ha la possibilità concreta di rivolgersi alla Procura della Repubblica. In quel caso la denuncia dovrà essere corredata da nome e cognome. Grazie. Gian Pietro Simonetti

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  8. Se fossi nel Sindaco pagherei un esperto in progettazione europea, un energy manager, uno stratega del marketing online per il turismo e via discorrendo ... insomma, figure professionali che potrebbero far guadagnare a Fabriano in termini di risorse, economie, posti di lavoro etc. ben piu' soldi di quelli spesi per il loro emolumento professionale. Qualcuno si e' mai preso la briga di verificare quanto il Comune spende in energie, quale grado d'efficienza energetica abbiano gli edifici comunali e quali politiche Sagramola stia attuando per recuperare risorse economiche abbattendo i consumi? boh! Argomento non pervenuto! Con quello che costano le bollette, forse sarebbe il caso di risparmarie di piu' invece che tagliare sulla scuola o sul sociale. Certe volte in Comune tra luci e riscaldamento a palla, sembra di stare nel paese del bengodi.

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    1. Il RISPARMIO energetico dovrebbe essere il punto focale dell'amministrazione civica, invece, anche nel recente passato, si è trascurato questo argomento. Basta vedere come è stata progettata e realizzata la sede comunale...

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