15 settembre 2012

Salviamo il Soldato Galli

Questo non è un post ma un appello ai faVrianesi, un'ingerenza umanitaria resa necessaria e urgente da una situazione politica che rischia di precipitare da un istante all'altro. Giuseppe Galli, Assessore ai Trasporti, è ufficialmente in mano ai Pretoriani di Sagramola, che hanno intenzione di utilizzarlo come scudo umano a difesa di una compagine di governo in cui vige la polifonia sfrenata di un'orchestra senza direttore. E Galli nelle ultime settimane ha fatto troppo spesso il primo violino. E si è fatto vedere troppo con lo Stradivari in mano: prima con la proposta di esonerare dall'IMU le nuove imprese che assumono, che è arrivata come un ticco sui coglioni del già poco amato compagno di partito e sfidante in preferenze Angelino da San Donato; poi con un'apertura quasi giacobina alle ragioni dell'anello Sintagma e della Viabilità Rivoluzionaria; e per finire, con un successo personale al limite dell'imbarazzante in occasione della Mostra dell'Artigianato, che ha fatto scattare il provvedimento di reclusione politica emesso nei suoi confronti dalle sorellastre del Cenerentolo di Costacciaro. Sagramola infatti, ammaestrato dalla lezione fondamentale di Sherlock Holmes, ha capito rapidamente che un caso è soltanto un caso, due casi sono soltanto due casi ma tre casi configurano un indizio. Le legnate, tanto per iniziare bene, sono state due. Consegnate entrambe ai giornali di ieri. Della prima abbiamo già scritto e riguarda il mazzo di crisantemi che Sagramola ha deposto, con dolore e contrizione, sull'Anello Rivoluzionario. Poi sulla Cresta de Gallo si è abbattuto il secondo missile terra aria. Il più perfido e sottile, che è sfuggito alla maggior parte degli osservatori ma non certo ai diretti interessati. Un colpo da Olimpiadi Invernali,  e tutto a base di spazzaneve e fiocchi bianchi. Il buon Tini ha infatti raccontato che per la fine di settembre alcune voci del bilancio verranno riviste e rimodulate. Già, perchè mancano circa 700 mila euro di spese da saldare per l'emergenza neve di febbraio scorso, visto che il contributo statale pare coprirà solo il 10% del totale dei costi sostenuti. Volete sapere dove andrà a tagliare l'Assessore alle Finanze, meglio conosciuto come Mariangelo Montini? Tenetevi stretti stretti e forti forti: andrà a segare il trasporto pubblico urbano. E il trasporto pubblico urbano è formalmente e materialmente faccenda del Gallo di Costacciaro a cui, dopo una spazzolata di cresta, sono state immediatamente tagliate le unghie e limati i rostri. Seguendo il "nomen homen" Galli ha fatto quel che gli imponeva il cognome: sparigliare all'interno del pollaio e giocarsi una partita politica e personale incentrata sul dinamismo e sull'innovazione. Roba pericolosa quando ci si muove in un ambiente in cui l'odore prevalente è quello dell'incenso e l'abito dominante è quello fintamente penitenziale dei chierichetti e delle beghine. Per questo Giuseppe da Costacciaro è stato rinchiuso nei sotterranei di Palazzo Chiavelli. Ora, sappiamo bene che l'assessore è perfettamente in grado di salvarsi da solo, anche se la scrittrice Margareth Mazzantini sconsiglia vivamente l'operazione. Ma per una volta proviamo tutti insieme a essere generosi e solidali: salviamo il Soldato Galli dalle patrie galere! Ma più che altro dalle vergini politiche dai candidi manti che, come sempre, "son rotte di dietro e sane davanti".
    

18 commenti:

  1. L'intervento di d'innocenzo mi sembra interessante. Cosa ne pensi?

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  2. Si e credo sia molto importante sapere nomi e cognomi per capire se fossero incarichi o marchette

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  3. A proposito di quello che afferma il consigliere comunale Silvano D'Innocenzo a proposito di incarichi legali affidati dal Comune a persone politicamente o professionalmente vicine all'amministrazione che vogliamo dire?
    Attualmente, gli avvocati che siedono in Giunta sono Alianello e Galli.
    Non vorrei che dopo tanti complimenti ricevuti in questi ultimi giorni, su qualche avvocato-assessore, cadessero pesanti accuse.
    Invito il Sig. D' Innocenzo a pubblicare le delibere che testimoniano quello che afferma.

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  4. Credo che D'Innocenzo abbia già presentato un'interrogazione in consiglio comunale. Dobbiamo solo attendere le risposte

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  5. Sbirciando al bar il Corriere Adriatico di oggi ho letto di un'intervista all'Assessore in questione lì riportata, in merito ad un suo intervento e impegno risolutivo sulla Ex Ardo. Grandi novità ho visto. Che Assessorone questo Avvocato Galli. Cittadini tranquilli, se lo fanno lavorare siamo in una botte di ferro.

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  6. L'importante è che nella botte non ci si ritrovi lui...rinchiuso dai finti amici...

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  7. Qui si pensa o si vuol indurre a pensare che Galli sia indifeso sprovveduto e facile vittima dei colleghi di giunta. Chissà perché....

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    1. Bello quel "indurre a pensare". GIA'!!!!

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  8. Qui non si vuole indurre niente. L'autore di questo blog è favorevole all'Anello dal tempo della Giunta Castagnari. Siccome Galli mi sembra il più aperto in materia molto tranquillamente lo sostengo. Senza chissà quale satanica motivazione...

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  9. ...e,inoltre,mi chiedo: che ne pensa di questa storia degli incarichi la rappresentante dell'IDV di Di Pietro?

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  10. MA la storia del capannone di Giancarlone dato in subaffitto al comune com'è andata a finire?? Penso che solo in Italia possano succedere queste cose senza che nessuno ne paghi le conseguenze..

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    1. La questione del Capannone e di Giancarlone è stata usata strumentalmente per modificare l'orientamento degli elettori a poche ore dal voto. Operazione politicamente legittima che non ha avuto seguito. Come, almeno per ora, non ha avuto seguito il ricorso sull'ineleggibilità di Tini. Del resto per capire come è messa l'opposizione basta guardarla in Consiglio: non incide la pellicola

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    2. Capannone di Giancarlone,(toh fa pure rima)ricorso v/s Tini,incarichi ....ma chi la tira fuori sta roba???L'opposizione??Ma fateme er piacere và

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  11. CARO GIAN PIETRO
    DEVO DIRE CON MOLTA SERENITA' CHE NON RIESCO AD APPASSIONARMI ALLE MANOVRE DEI NOSTRI NOTABILI CHE PIU' CHE APPASSIONANTI MOSSE DI UNA PARTITA A SCACCHI, MI RICORDANO LE ESTEMPORANEE E FURBESCHE DECISIONI DI UNA PARTITA A RUBAMAZZO!! NON PENSO AFFATTO CHE TALI MANOVRE POSSANO AVERE IL BENCHE' MINIMO PESO NEL DETERMINARE LE FUTURE CARRIERE POLITICHE DEI SOGGETTI COINVOLTI, NON FOSSE ALTRO CHE TROPPA ACQUA DOVRA' PASSARE SOTTO IL PONTE DELL'AERE (COPERTO O NO!!) PRIMA DELLE PROSSIME ELEZIONI COMUNALI , MA ANCHE PERCHE' PER CONOSCENZA ED ESPERIENZA DIRETTA PERSONALE, RITENGO CHE A PARTE IL SINDACO, L'ASSESSORE ALLA CULTURA ED UN CONSIGLIERE COMUNALE CHE OVVIAMENTE PER PARACULAGGINE NON IDENTIFICHERO' (IN MODO TALE CHE TUTTI I RESTANTI VI SI POSSONO IDENTIFICARE!!)PERSEVERANO COME PRIMUM MOVENS NELLA LORO AZIONE POLITICA QUELLO CHE GUICCIARDINI DIPINGEVA COME "IL PROPRIO PARTICULARE" COSA legittima e che presuppone una visione pragmatica dell'azione politica, che lui definiva realista e che forse sarebbe meglio definire opportunista, cioé la politica di quel diplomatico, esperto nell'arte del negoziare, e consigliare , molto attento al proprio "PARTICULARE", cioè alla propria dignità, reputazione e carriera politica. (Il Guicciardini era di simpatie Luterane ma per ragioni di carriera politica restò cattolico e pur odiando il clericalismo, si adattò a servire il Papato). È pleonastico sottolineare che quando parliamo di "PARTICULARE," non intendiamo il proprio tornaconto materiale. Diversa e paradossalmente idealista e di più ampio respiro la visione del Macchiavelli (di cui entrambi apparteniamo al "Niccolò fan Club") Desidero proporti una poesia che amo, di un poeta spagnolo:

    IO NON SO TANTE COSE E' VERO,DICO SOLO QUELLO CHE HO VISTO E HO VISTO: CHE LA CULLA DELL'UOMO LA DONDOLANO CON LE FAVOLE CHE IL PIANTO DELL'UOMO LO ASCIUGANO CON LE FAVOLE CHE L'ANGOSCIA DELL'UOMO LA SOFFOCANO CON LE FAVOLE CHE LE OSSA DELL'UOMO LE SOTTERRANO CON LE FAVOLE E CHE LA PAURA DELL'UOMO HA INVENTATO TUTTE LE FAVOLE. IO SO POCHE COSE,E' VERO,MA MI HANNO ADDORMENTATO CON TUTTE LE FAVOLE E NON VOGLIO PIU FAVOLE!!!!!!!!!!!!!!!!! (Leon Felipe)
    È un modo poetico di rimarcare il sentimento di rifiuto dei luoghi comuni ed alti proclami e che invece è interessata ad una attenzione ai fatti ed alla mera realtà che non ammette repliche pindariche. Quindinere cortesia non mi si raccontino favole e si prenda atto serenamente che la stragrande maggioranza dei nostri politici comunali seguono il dettato del GUICCIARDINI dell'obiettivo del loro "PARTICULARE" per cui il loro agire è caratterizzato da piccole manovre di cabotaggio che sinceramente non mi attraggono in modo particolare. Inoltre sono convinto che il ballo di San Vito di taluni dei nuovi assessori si affievolirà col tempo anche perchè a "discorre non è fatica" e far "intostare" con la farina della miriade di discorsi il pane senza il lievito delle risorse (i soldi!!!!!) mi sembra impresa ardua!!!! Sono invece iper attento verso coloro che hanno lo sguardo rivolto alle prossime generazioni (come diceva DeGasperi) cioè gli Statisti mentre non riesco ad appassionarmi a quelli interessati alle prossime elezioni ( che a malapena riesco a definire politici, visto l'uso nobile della parola fatto da grandi come Socrate, Platone, Aristotele, Macchiavelli ecc..) e che mi propongono soluzioni REALI su come dar da mangiare alle cento famiglie di esuberi della Best dei prossimi della Faber che si sono aggiunte alle altre centinaia e centinaia e che lo facciano in modo pragmatico e non come dicevi tu con anestetizzanti commissioni e tavoli di lavoro.
    Ahime!!! "Dum Romae loquetur Saguntum expugnatur"
    Mi è sempre gradito il tuo contro canto

    Giuseppe Gagliano
    La Spada dell Islam

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    1. Caro Peppe il nostro comune riferimento Machiavelli si era invaghito di un vitellone romagnolo come Cesare Borgia, esperto in coltelli e strangolamenti. E lo descrisse a tinte forti. Noi machiaveliani del paesello ci divertiamo a narrare le gesta di qul che passa il Convento...ma una cosa te la voglio dire: ti ringrazio per l'attenzione che mi dedichi. Non credo neanche di meritarmela.

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    2. Non ricordo bene chi lo disse, mi sembra Andreotti, ma forse sbaglio ,però ripeto la citazione che mi sembra giusta. " Se in politica non vuoi fare un cazzo organizza un tavolo di lavoro".Questa dei tavoli è roba vecchia e già usata dalla vecchia ,cara,indissolubile Democrazia Cristiana.Sempre le solite dichiarazioni,sempre le solite pugnette.

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    3. Mi pare fosse Craxi a dire che quando non si voleva fare un cazzo era opportuno convocare una commissioone ad hoc!

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    4. Craxi sul non fare un cazzo la sapeva lunga. Ed ha fatto anche proseliti.

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