18 settembre 2012

I legami del legale

Fabriano è una città che abbonda ed esonda di avvocati. In passato questa moltitudine di uomini e donne del diritto era il sintomo di una realtà vivace, animata da un tessuto economico e d'impresa abbastanza solido da garantire pane e companatico a un sistema di studi legali avvezzo a una continua gemmazione. Al bacino dell'impresa privata si è, via via, aggiunto - in forma sostanzialmente complementare - il sistema pubblico, con i suoi incarichi legali e i suoi corposi e vantaggiosi problemi di contenzioso. Un sistema pubblico che, con la crisi del distretto industriale metalmeccanico, ha acquisito un ruolo sempre più centrale per la professione legale, seppur in una dimensione tale da non garantire quote di sopravvivenza ai tanti, troppi professionisti locali. In questo contesto, quindi, è diventato cruciale il posizionamento del singolo avvocato o del singolo studio legale rispetto al potere politico e decisionale della pubblica amministrazione. Si tratta di un processo che configura un ulteriore elemento di meridionalizzazione della città, perchè quando la libera professione si nutre di assistenzialismo vuol dire che in quel contesto sociale e comunitario non ci sono più i presupposti di una reale competitività. In pratica uno spezzone di borghesia faVrianese non ha fatto altro che transitare dalla poccia privata alla poccia pubblica e, da qui in avanti, questo processo di "pubblicizzazione delle professioni" diventerà sempre più radicale e necessario, generando vicinanze e lontananze "a fisarmonica", a seconda dei vincitori e dei vinti nelle competizioni elettorali comunali. Gli americani lo chiamano spoil system, e significa che chi vince piglia tutto - cariche e incarichi - e chi perde se lo piglia in culo e resta fermo un giro, sperando che il prossimo sia migliore. Va collocata in questo quadro la vicenda sollevata da Silvano D'Innocenzo in merito ad alcuni incarichi dati dalla Giunta Sagramola a legali faVrianesi. Secondo il consigliere comunale del Pdl ci troveremmo di fronte a una forma lampante e marchettara di clientelismo, che premia sostenitori diretti e indiretti della Giunta Sagramola. In realtà potremmo anche considerarla un'espressione locale dello spoil system. Anche perchè se avesse vinto il centrodestra credo sarebbero stati favoriti professionisti appartenenti o contigui a quell'area politica. Il che, sicuramente, non è ne giusto ne corretto ne etico, ma fa parte della prassi di un bipolarismo che deve essere giudicato a partire dalla realtà dei fenomeni, senza farsi preventivamente incantare dall'invettiva e dal moralismo un tanto al chilo. In una visione laica e liberale il discrimine è rappresentato dalla violazione o meno della legge. Il punto quindi non è criminalizzare per default chi ha avuto un incarico, ma verificare che la scelta compiuta sia effettivamente il combinato disposto di professionalità accertate e di onorari compatibili con la situazione economica e finanziaria del Comune. Sagramola ha affermato che gli incarichi sono il frutto di una selezione effettuata a partire da diversi preventivi. Non è una spiegazione sufficiente. E' quindi necessario conoscere anche i criteri con cui è stata valutata la professionalità dei legali contattati e a chi è stato attributo il compito di valutare e di effettuare la scelta. Perchè la questione vera non è se i legali incaricati siano riconducibili a un'area politica o professionale "sospetta" ma se la loro scelta, pur in un'ottica di spoil system che esiste sotto ogni latitudine e ogni cielo, sia da ritenersi vantaggiosa o deprecabile per il Comune. Credo sia questo l'approccio più utile: una terza via riflessiva contro gli opposti estremismi delle marchette clientelari e delle invettive giacobine che sono giacobine solo perchè il voto ha premiato altri. E così sia.
    

7 commenti:

  1. Caro Simonetti il tuo ragionamento non fa una piega ma è troppo distaccato e se me lo permetti anche un po' cinico. Intanto cominciamo a conoscere meglio questa storia e le persone coinvolte. Poi vediamo se è spoil system o altro.

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  2. la base del mio ragionamento è che il bipolarismo favorisce questi comportamenti e che di fondo "così fan tutti". E qualcuno venga a dirmi che non è vero!

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  3. Nemmeno io mistupisco, ma come dimostrano i quasi 10 anni di storia del difensore civico, garante dei cittadini, alcune cariche le farei scegliere all'opposizione....invece di metterci la moglie di Y del partito Z.

    Figura istituzionale, che doveva essere rivoluzionaria, mentre invece è passata nell'anonimato più assoluto...

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  4. @Miura sui nè va l'accento... "non è ne giusto ne corretto ne etico".
    @all Nel merito, penso che Fabriano avrebbe bisogno di più notai che avvocati...
    pat

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    1. Notai per stipulare atti di vendita di capannoni?

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  5. @pat
    ....quando indichi la luna il cretino guarda il dito! Mi faccia il piacere signora Pat....

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