10 marzo 2013

Il finanziamento ai partiti e l'inganno dei virtuosi

Ieri ci si è messo pure Renzi, il brufoloso rottamatore democratico, a perorare la causa dell'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti. Lo ha fatto chiedendo di aggiungere questo petalo di demagogia agli otto punti della piattaforma pentastellata stilata da Bersani. Si tratta dell'ennesima vittoria di Grillo, che non solo continua a imporre ai partiti la propria agenda ma li spinge anche a stilare, con allegria e fiducia, il proprio certificato di morte e la propria disponibilità rispetto alle mire espansive e colonizzatrici del comico genovese. Quel che Bersani e Renzi sanno bene ma evitano di dire è che, in Italia, il rapporto tra etica e politica non è pregiudicato dalle erogazioni pubbliche ma dal finanziamento privato dei partiti. Una politica esclusivamente finanziata da sottoscrizioni e donazioni private trasformerebbe, infatti, i partiti in organizzazioni totalmente scalabili, in lobbies assoggettate al potere dei soldi e a quel sistema di transazioni che inevitabimente si produce quando circolano, in dosi massicce, risorse finanziare private e correlate a specifici interessi economici e imprenditoriali. La sfida del cambiamento è quindi quella di legiferare sul finanziamento privato dei partiti e non certo di abolire il finanziamento pubblico, che va regolamentato meglio affinchè il denaro dei cittadini sia messo al servizio del ruolo costituzionale dei partiti e non per ristrutturare il bagno di casa degli eletti o comperare la Smart all'amante. Il problema della "dazione ambientale" e privata, emerso brutalmente con Tangentopoli, è rimasto assolutamente intatto nei suoi caratteri. Certo, quelli che viviamo non sono i tempi migliori per una riflessione meditata sul rapporto tra la politica e denaro, perchè oggi va di moda impalcarsi a censori senza macchia e senza paura, a pubblici ministeri d'una morale da bar efficacissima per convincere i cittadini che i problemi della corruzione si risolveranno d'incanto azzerando il finanziamento pubblico e dando un potere senza contrappesi e intralci al Movimento 5 Stelle. L'impressione è invece che questa onda di conformismo gridato e rivendicato allargherà ulteriormente le piaghe morali e la ricerca di fondi illeciti, con la differenza che diventeranno sempre più raffinate le tecniche di corruzione e le modalità di elargizione delle tangenti. Diversamente da quel che immaginano i nuovi illusi non si profila nessuna onestà di massa ma soltanto un livello più sofisticato di pratica corruttiva, come spiegò mirabilmente Sergio Cusani nelle molte udienze del processo per la maxitangente Enimont. E' quindi necessario riformare le norme sul finanziamento pubblico dei partiti in una logica di riduzione del danno, affermando un'idea liberale di moralità, fondata sui limiti e sui perimetri delle leggi e non su un'idea di onestà imposta e affermata per decreto statale. Per riflettere seriamente sul tema occorre innanzitutto evitare di mettere tutto nello stesso calderone indistinto dei "costi della politica", perchè è proprio il calderone lo strumento che consente ai nuovi demiurghi di accendere le fantasie vendicative del popolo prima complice del sistema e pieno di servo encomio e oggi indignato e offeso e dedito al codardo oltraggio. E' vitale e decisivo distinguere. Ad esempio tra rimborsi elettoriali ai partiti e trattamento economico dei parlamentari, che oggi vengono mescolati e confusi ad arte come tratti di una medesima vocazione truffaldina. Dimenticando, ad esempio, che in tutti gli stati democratici il trattamento economico dei parlamentari è intimamente legato all'esigenza di assicurarne l'indipendenza, la libertà di espressione e di voto, ossia l'esercizio di una funzione costituzionale da svolgere senza dipendere da altri soggetti, incluso il partito politico a cui il parlamentare appartiene. Ma, come dicevamo, questo sono tempi di iconoclastia e di sfascismo, rivenduti come necessità morali e igiene sociale. E siccome Ifigonia in Culide saggiamente ci ricorda che "tutte le vergini dai candidi manti son rotte di dietro e sane davanti" c'è sempre chi, di bianco vestito, arriva e lancia la sfida dello stipendio dimezzato, come se la funzione di palamentare, ossia di legislatore, non sia il servizio supremo dispensato in una democrazia parlamentare, ma un fare abusivo da cui prendere in ogni modo le distanze. Magari bleffando sulla realtà perchè quando taluni sostengono di essersi dimezzati lo stipendio portandolo a 2500 euro, si acconciano a raccontare un frottolone pinocchiesco. Se, ad esempio, prendiamo il Senato la retribuzione di un senatore si compone di diverse voci: 5.300 euro netti mensili di indennità parlamentare, corrispondente alla remunerazione funzionale a cui fa riferimento la Costituzione; 3.500 euro di diaria a titolo di rimborso delle spese di soggiorno; 2.090 euro a titolo di rimborso delle spese effettivamente sostenute nell'attività parlamentare e politica, per cui è previsto l'obbligo di rendicontazione con cadenza quadrimestrale; 1.650 euro di rimborso forfettario delle spese generali, che sostituisce e assorbe i preesistenti rimborsi per le spese accessorie di viaggio e per le spese telefoniche. Aquesto andrebbero aggiunte le cosiddette "facilitazioni di trasporto" visto che durante l'esercizio del mandato, i Senatori usufruiscono di tessere personali gratuite per i trasferimenti sul territorio nazionale con aerei, treni, mezzi marittimi e sulla rete autostradale. Complessivamente quindi un senatore percepisce circa 12.500 euro al mese che, vista la funzione di un legislatore in una democrazia parlamentare, non costituiscono, a mio avviso, motivo di scandalo nazionale. Quel che scandalizza è invece l'inganno moralistico di chi si taglia 2.500 euro di indennità parlamentare e grida virtuoso al dimezzamento dello stipendio, omettendo tutte le altre voci di remunerazione. Considerando che un parlamentare del Pd o della Lega - tanto per fare un esempio - versa circa 2.000 euro mensili al partito, il virtuoso parlamentare grillino porta a casa quanto i colleghi degli altri partiti, da lui vituperati e condannati di fronte a un'opinione pubblica disposta a credere agli asini che volano e ai diavoli che muoiono dal freddo. Come sempre, ma sempre a tempo determinato. Insomma, niente di nuovo sul fronte occidentale.

Per evitare che qualcuno venga a contestare le mie cifre allego il link alla pagina del Senato da cui sono tratte. Con una calcolatrice in mano fate due conti, considerate i 2000 euro che i parlamentari versano ai propri partiti e conteggiate il tutto. Vi accorgerete che i parlamentari grillini prenderanno circa 500 euro in meno degli altri e circa 11.000 euro complessivi. A me va benissimo così. Ma non la si chiami rivoluzione per favore!! http://www.senato.it/1075?voce_sommario=61
    

41 commenti:

  1. Massimo Frascarello10 marzo, 2013

    Perfetto.

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  2. Concordo sull ultima parte del discorso anche se non conosco con precisione il trattamento dei grilli, quindi faccio un invito alla delucidazione da parte delle due elette Fabrianesi. Per quel che concerne la prima parte, trovo tutto come una voglia di dire mi va bene cosi non cambiamo per carità. Ragionamento da dinosauro della politica. Non ho votato 5 stelle e forse me ne sono anche pentito in quanto più ascolto i tg e più penso che grillo ha ragione, ma la cosa più saggia che ha detto è quella che in queste condizioni se non ci fosse stato lui, forse nel giro di breve si sarebbe arrivati alla violenza. Un saluto al dinosauro dalla portentosa penna :-)

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    1. ma infatti era da qualche settimana che avevo come questa voglia di scendere in strada, spaccare vetrine e incendiare auto e cassonetti...poi, una volta messa la X sul simbolo del m5s, è passato tutto!
      la voglia di far casino è andata via e così mi sono concentrato sulle cose importanti come il finanziamento ai partiti e il taglio degli stipendi parlamentari...fantastico, meglio del ritalin!

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    2. Ti ringrazio per i complimenti alla penna e anche al dinosauro....ma tra i lucertoloni preistorici lasciami scegliere il velociraptor....dotato di intelligenza e di un artiglio micidiale... :)))

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  3. Si ma su questo punto, naturalmente, nessun grillino ti risponderà

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    1. Il problema non sono le risposte dei grillini ma l'abuso di credulità popolare

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  4. Mission impossible... faccio 2 considerazioni 1) che ritengo più importante dal punto di vista pratico, è che un chilometro di autostrada equivale come tangenti a 10 stipendi da parlamentari quindi loro in tema di riduzione dello stipendio non hanno nessun problema a ridurselo demagogicamente perchè per loro la voce stipendio equivale a noccioline ricordiamo che la TAV in italia costa al km tre volte che in Francia!!! O pensate che fior di professionisti rinunciano ai guadagni delle loro attività private e tolgano tempo alla loro già caotica vita per il gettone di presenza comunale? Se credete a questo allora iscrivetevi al club di Alice nel Paese delle Meraviglie. 2) io sarei per il rimborso di spese documentate e in servizi come francobolli e quant'altro ma chi controlla la congruità ad es. Il caso del presidente del Consiglio del Lazio che aveva comprato per esempio 70 Mountblanc e che alla fine dell'anno aveva speso più di un milione di euro!!! Penso in definitiva che questi sono professionisti e alla fine il modo per fotterti lo trovano sempre ripeto mission impossible e siccomee una libera stampa non esiste per sputtanarli così come una libera magistratura italiani ve la piglierete in saccoccia perché loro so paraculi e professionisti e voi come azzeccatamente diceva il Marchese Onofrio del Grillo "non sete un ca....."
    La Spada dell' Islam

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  5. Condivido totalmente e lo metto nella mia pagina facebook.

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  6. ho la soluzione!!!!
    aboliamo il denaro!!!

    vedremo il resoconto (perchè lo vedremo) il mese prossimo, poi, dati alla mano, ci faremo due conti e, magari, anche qualche domandina ad hoc a chi di dovere.

    da quello che scrivi, non c'è assolutamente un modo valido per togliere il vizio della corruzione e dell'interesse personale ai cittadini di questo folle Paese...mi spiace, sono un inguaribile ottimista!...forse sarà la mia famiglia, ad avermi dato dei valori "sballati", ma adoro potermi guardare allo specchio senza vergogna.
    ________________________
    G.R.

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    1. L'etica e la moralità non possono far parte di un programma politico. Sono scelte personali dettate solo dalla coscienza del singolo. Noi non possiamo avere la pretesa di cambiare gli altri ma solo di intervenire su noi stessi. Guardarsi allo specchio senza vergogna è un modo di essere personale. Poi il mondo ha una sua complessità che per fortuna è sempre più grande di noi.

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  7. Giampietro, solo il 9 Febbraio scrivevi che i grillini prenderanno stipendi da fame e saranno tutti piccoli Scilipoti:

    "L'unico prodotto concreto di questa opzione velleitaria sarà un piccolo o grande esercito di grillini eletti in Parlamento; ricattabili perchè Grillo li ha condannati a fare i parlamentari con stipendi da fame e in nome di una battaglia simbolica per il pauperismo del parlamentare di cui i grillini sono i primi a sorridere e a dubitare. E questo li renderà naturalmente sensibili alle mille sirene romane, oltre che politicamente ed economicamente predisposti a tradire appena se ne presenterà l'occasione."

    Oggi invece scrivi del grande inganno e che i grillini prenderanno esattamente come tutti gli altri che danno 2000€ al partito.

    Decidiamoci no!?
    William

    P.S. Vi risulta che i parlamentari per arrivare a 12000€ debbano documentare le spese? Io non ne sono sicuro.
    I nostri parlamentari ovviamente hanno già firmato che le loro spese per essere coperte dovranno essere tutte documentate.

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    1. vedi William io sono favorevole a che i parlamentari grillini prendano quel che gli spetta senza tagli fatti per prendere voti. Credevo, quando scrissi quela cosa, che grillo li avrebbe condannati, sbagliand, a stipendi da fame. Oggi vedo che si sono tagliati solo l'indennità. Quel che contesto non è il taglio - che reputo sbagliato - ma la finzione

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    2. Se leggi attentamente la prima parte del post capisci bene che sono favorevole a pagarli bene e che sono contrario al vincolo di mandato. E anche avorevole al finanziamento pubblico. Però confesso di aver creduto pure io ai 2.500 netti che definivo un cifra da fame per quela funzione. Poi scopro ce a conti fatti pigliano quanto gli altri. E ne sono felicissimo. ma non dite in giro che avete tagliato così tanto

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    3. Si sapeva già da molto tempo fa questo.
      Cmq, ti risulta che i parlamentari per arrivare a 12000€ debbano documentare le spese?

      William

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    4. Quello che ho scritto sopra l'ho preso dal sito del senato della Repubblica

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    5. La gente è convinta che i i grillini costeranno allo stato 2.500 euro netti al mese, ossia 5.000 lordi. E vi siete ben guardati dallo specificare con tanto di cofre le altre voci. Contesto solo questo. Non la retribuzione prevista che a mio avviso non è per niente scandalosa

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    6. Quindi...
      2.090 euro a titolo di rimborso delle spese effettivamente sostenute nell'attività parlamentare e politica, per cui è previsto l'obbligo di rendicontazione con cadenza quadrimestrale

      Solo 2090€ vanno documentati.

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    7. E' quello che ho scritto. Il resto è fatto di quelle voci. E allego la pagina del senato relativa alla materia così tutti possono comprendere la bufala

      http://www.senato.it/1075?voce_sommario=61

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    8. Non ne sono sicuro e non lo dico per certo, ma la mia era una provocazione per dire:

      "Penso che noi andremo a documentare non solo quei 2000 euro ma anche gli altri".

      Lo vedremo presto, e potremo esaminare insieme i nostri stipendi.

      William

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    9. Non ho dubbi sul fatto che tutto sarà da voi documentato. Fermo restando che non considero un furto l'attuale remunerazione dei parlamentari.

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  8. 5000€ lordi al mese per 163 parlamentari =
    815000€ al mese
    9780000€ all'anno

    48900000 a legislatura SICURI!
    Io li spenderei nell'istruzione,ne abbiamo tanto bisogno.

    William

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    1. sono 10.000 euro lordi. 5.000 netti che i vostri portano a 2.500. devi dimezzare i tuoi calcoli

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    2. C sono le quote previdenziali

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    3. L'indennità è di 10 mila euro non di 5.000 lordi

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    4. I nostri parlamentari prenderanno 5000€ LORDI.
      Quindi ne restituiscono 5000€.

      Non dimezzo i calcoli.

      William

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    5. Il regolamento del Senato dice altro....

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    6. Per effetto di queste decisioni, nonché di un'ulteriore decurtazione applicata nel triennio 2011 - 2013 ai sensi dell'articolo 13 del decreto-legge n. 138 del 2011, attualmente l'importo lordo dell'indennità dei Senatori è pari a 10.385,31 euro che si riducono a 10.064,77 euro per i Senatori che svolgano un'attività lavorativa.
      e ti mando anche il link
      http://www.senato.it/1075?voce_sommario=61

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    7. Il netto è circa la metà. Quindi avete tagliato di 2500 non di 5.000. I parlamentari mediamente danno al partito 2000 euro. I parlamentari del 5 Stelle al netto prenderanno circa 500 euro in meno degli altri. Non vedo la grande rivoluzione sinceramente

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    8. Il regolamento al senato non conta. CONTANO SOLO I FATTI:

      Fonte: http://www.beppegrillo.it/movimento/codice_comportamento_parlamentare.php

      Trattamento economico:

      L’indennità parlamentare percepita dovrà essere di 5 mila euro lordi mensili, il residuo dovrà essere restituito allo Stato insieme all’assegno di solidarietà (detto anche di fine mandato). I parlamentari avranno comunque diritto a ogni altra voce di rimborso tra cui diaria a titolo di rimborso delle spese a Roma, rimborso delle spese per l’esercizio del mandato, benefit per le spese di trasporto e di viaggio, somma forfettaria annua per spese telefoniche e trattamento pensionistico con sistema di calcolo contributivo.

      Trasparenza:

      Votazioni parlamentari motivate e spiegate giornalmente con un video pubblicato sul canale YouTube del MoVimento 5 Stelle
      Votazioni in aula decise a maggioranza dei parlamentari del M5S
      Il parlamentare eletto dovrà dimettersi obbligatoriamente se condannato, anche solo in primo grado, nel caso di rinvio a giudizio sarà invece sua facoltà decidere se lasciare l’incarico
      Rendicontazione spese mensili per l’attività parlamentare (viaggi, vitto, alloggi, ecc) sul sito del M5S

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    9. Ho sbagliato per difetto: 10.385,31

      Restituiremo ALLO STATO E NON AL PARTITO 5.385,61€ al mese
      Così dovremmo arrivare a 49 MILIONI TONDI in 5 anni

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    10. William io ti ho linkato le regole stabilite dal Senato della Repubblica a cui tu contrapponi come vere quelle del blog di un privato cittadino. Mi basta questo e credo basti anche ai lettori di questo blog

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    11. Gianpietro, se si vuole si può fare.
      Noi restituiremo quei 5385€ lordi. Non so come, ma lo faremo.
      Sai anche tu che DOBBIAMO FARLO. Lo hanno firmato e lo faranno.

      In SICILIA lo fanno con degli assegni al FONDO per il MICROCREDITO alle PMI che hanno creato appositamente in regione.

      Anche questo lo scopriremo presto.
      William

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    12. Solo Renzi crede che possa essere decisivo ridurre il compenso dei parlamentari per tenere buoni i grillini e recuperare i loro voti. La riduzione si deve fare: Ma è solo l'inizio!
      sriD

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  9. IL dilemma del Grillo

    Chi ha votato Grillo sa che non ci si deve alleare con nessun partito. Quindi nessun voto favorevole al Senato. Ma allo stesso tempo un voto favorevole seppellirebbe per sempre questa destra. Sarebbe il Pd a Goderne il frutto? Oppure chi vota e voterà Grillo? Essere presenti in aula e non votare la fiducia o contro la fiducia (questo basta al Senato per Bersani) può snaturare il programma di Grillo? Oppure questa astensione può essere considerata un caso speciale in cui collaborando con gli altri si potrà eliminare un male(Berlusconi) e in futuro eliminare un altro male (Bersani)?
    sriD

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    1. Penso che anche in parlamento ci sarà l'effetto Sicilia.
      Crocetta che stà lavorando bene, mantiene i suoi voti.
      Il M5s passa da 14,9 a oltre il 33.
      Tutto questo in soli 3 mesi.

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  10. Il problema del finanziamento pubblico ai partiti e' veramente delicato. Passa di li' la differenza tra autonomia e dipendenza dei parlamentari. Ovviamente sono contraria al finanziamento privato e basta dei partiti. Mi piace immaginare che i parlamentari svolgano il loro lavoro in modo indipendente. Non sono in assoluto nemmeno contraria ad una remunerazione importante dei parlamentari. Il parlamentare svolge un'attività importantissima che e' quella legislativa. E che sia autonoma e' fondamentale per un paese DEMOCRATICO. Quello che mi preoccupa davvero molto e' che i parlamentari svolgono questo ruolo così prestigioso e delicato in modo del tutto secondario e accessorio alle loro attività principali. C'e' un assenteismo spaventoso, girano immagini di parlamentari che se la dormono beatamente allungati sugli scranni, hanno una percentuale di assenteismo inaccettabile. Ecco, questo mi fa veramente arrabbiare, e' inaccettabile. Lunedì e venerdì il parlamento non lavora perché questi poveretti devono tornare a casa. Secondo me chi va in parlamento deve considerare questo come attività' ESCLUSIVA e svolgere SOLAMENTE questa. E' un'attività di servizio e con questo spirito deve essere svolta. Scommettiamo che se così fosse davvero i candidati diminuirebbero vertiginosamente?

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  11. Fondamentalmente la cosa grave secondo me sta nel fatto che è stata rigirata una legge cancellata da un volere cittadino ottenuto tramite referendum. Evviva la democrazia.
    Per il resto il movimento 5 stelle ha ottenuto il risultato senza rimborsi e senza grossi finanziamenti privati. Quindi ciò che mi viene da pensare è questo: se gli eletti versano soldi ai partiti, prendono i rimborsi elettorali, prende anche qualche contributo dai privati.......ecc ecc ecc.... Mi domando dove vanno tutti questi denari. Aggiungo inoltre il fatto che in alcuni partiti c'è chi ha dovuto immettere ingenti somme di denari per ritrovarsi in cima alle liste.....
    Ma de che stamo a parla ?

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  12. Stiamo parlando che Beppe Grillo sul suo blog avrebbe potuto illustrare in dettaglio, al centesimo, quanto sarebbe effettivamente entrato nella disponibilità del parlamentare e quanto, di quella somma totale, sarebbe stato effettivamente restituito. Bastava una volgare calcolatrice e cinque minuti di tempo per postare i dati. Invece siamo tutti qui ad accapigliarci sulle interpretazioni delle parole e dei conti. Questo vuol dire che Grillo non è stato chiaro. È
    Un dato di fatto non una critica. Poteva farlo, doveva farlo, non l'ha fatto!

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    1. Ha detto che lo farà e mi auguro che lo faccia visto che è una cosa al quale anche io.
      Anche se al momento ha cose più importanti che rendicontare 600.000 euro di donazioni euro piu euro meno

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  13. Doveva averlo già fatto. Non stiamo parlando di prima o dopo, ma di quella trasparenza e chiarezza che contestate, a ragione, negli altri. Comunque nessuno contesta la buona volontà del movimento, ne Grillo le può azzeccare tutte, quindi si deve prendere le critiche quando non è chiaro, come tutti. Evitate l'errore di presentarvi come gli immacolati e i perfettissimi o gli infallibili, altrimenti rischiate di scivolare con la stessa velocità con cui siete saliti.

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  14. Concordo in pieno al 100%

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