18 marzo 2013

La normalizzazione del 5 Stelle



Il Movimento 5 Stelle, come era prevedibile, ha cominciato a fare i conti con la complessità dell'azione parlamentare e con i mille bizantinismi della democrazia rappresentativa. La defezione di almeno dieci senatori rispetto agli ordini di scuderia, rappresenta un duro colpo all'immagine di un movimento che ha fatto della diversità ed estraneità rispetto all'idea stessa della tattica politica un postulato essenziale della propria narrazione e di un'indubitabile retorica di successo. Quella che si profila è, quindi, una naturale articolazione del movimento tra pragmatici e radicali, perché la fase di "stato nascente" si chiude inevitabilmente quando si passa dai tavoli per la raccolta delle firme alle aule ovattate di Montecitorio e di Palazzo Madama, dove si prendono le grandi decisioni che incidono sul destino del Paese. Il voto su Grasso, giusto o sbagliato che sia, apre una stagione nuova del 5 Stelle; una fase in cui  la battaglia politica non sarà soltanto lotta contro il mondo sporco e cattivo dei partiti ma anche continua e snervante ricerca di mediazione interna tra correnti animate da una visione diversa dei problemi e del modo di affrontarli. Come è naturale che sia i gruppi parlamentari rivendicheranno, progressivamente, autonomia, indipendenza di giudizio e potere di decisione. Non per brama di potere fine a se stesso ma per disporre dei margini di manovra che servono per un esercizio efficace delle funzioni parlamentari. Erano stati in molti a prevedere che il cozzo con la realtà del parlamentarismo avrebbe cambiato nel profondo la natura dei grillini e che gli apriscatola sarebbero tornati rapidamente nel cassetto. Quel che ha sorpreso è stata la tempistica del riflusso: un inatteso crollo verticale, sin dalla prima seduta, che è l'effetto naturale e deflagrante di una finta equidistanza dal sistema dei partiti. In realtà il codice genetico del grillismo ha origini e propensioni di sinistra: dipietriste, travagliste e giustizialiste. Col voto sul Presidente del Senato si è capito chiaramente che per i grillini sono sicuramente tutti uguali ma alcuni sono più uguali degli altri. E il PD ha colto, astutamente, questo strabismo del movimento mettendolo al servizio di una politica di sblocco sulle cariche istituzionali. Un'azione quella del Pd che, con la fiducia al Governo, potrebbe diventare ancora più efficace perché saranno molti i grillini consapevoli di poter lucrare un'utilità marginale, puntando magari a qualche prestigiosa poltrona di sottosegretari. Certo è che la lotta dei grillini al sistema è finita prima di incominciare. Ma resta intatto il bisogno di una sua profonda riforma. Che ha bisogno di intelligenza, scaltrezza e mani da orefice più che di semplificatori zelanti e muniti di apriscatola. Insomma, almeno per ora la montagna ha partorito il topolino. Pardon, il grillino.
    

16 commenti:

  1. L'unico merito firnora ascrivibile al M5s è quello di aver ripulito il parlamento dai vari Di Pietro, Franceschini, Ingroia, Fini, ecc.

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    1. Franceschini è ancora lì dentro...

      per il resto, penso che l'assestamento sarà per forza necessario ed è meglio che avvenga ora, piuttosto che tra due o tre mesi!
      prima si presentano i problemi, prima si trovano le soluzioni.
      comunque speravo che avessero già preso in considerazione certe eventualità...a questo punto, gli toccherà mettere a punto qualcosa che funzioni davvero a far muovere tutti in un'unica direzione.
      ___________________
      G.R.

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    2. A me sembra che l'unico merito ascrivibile al M5S è quello di non aver ripulito il parlamento dai vari Berlusconi, Cicchitto, Sali & Tabacci, Alfano, Schifani, Finocchiaro, Gentiloni, Santanchè, Verdini, Larussa, Bindi, Gasparri, Lupi, i 38 inquisiti, indagati e condannati, Razzi, Scilipoti ecc.ecc.
      Chi è Ingroia? non mi sembra che sia mai stato in Parlamento e quindi chi scrive è un ignorante analfabeta, come tutti i grillini che ci sono entrati.
      L'altro merito ascrivile al M5S è quello di aver abbassato l'età media dei parlamentari e anche il loro quoziente culturale.
      heheheheheihihihihih

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    3. Corte Corte Corte........

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  2. Mi sembra un effetto minimale rispetto alla palingenesi che hanno ripetutamente promesso

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  3. Forse (concedo il beneficio del dubbio) canti vittoria troppo presto, Vedrai che non sarà così.
    Chi spera nella fiducia ad un qualsivoglia governo che non sia del m5s rimarrà deluso. Un conto è un ballottaggio trappola in in cui si intrecciavano e si intrecciano drammi personali anche forti da parte di alcuni dei "dissidenti" come ama definirli La Repubblica (trappola nella quale il m5s è cascato con tutte le mutande), un conto è dare vita, a mezzo fiducia, ad un governo con i partiti attualmente esistenti. E dico di più: un conto è dare credito ai commenti di chi esulta per la scelta dei senatori ribelli sul Blog di Beppe Grillo che hanno disatteso le regole comportamentali che loro stessi avevano firmato (i commenti sono liberi, la moderazione che c'è, serve solo a filtrare insulti e blasfemie), un conto è poi andare a vedere cosa pensano davvero in merito i veri iscritti al m5s, i soli che eventualmente possono decidere se i dissidenti se ne debbano andare o meno dal m5s. Io non credo che si arriverà a questo ma come iscritto certificato, se dovrò decidere in merito, deciderò e voterò.
    I parlamentari si sono dati delle regole e alcuni alla prima occasione non le hanno rispettate (come detto era un'occasione un pò particolare specialmente per qualcuno che ha vissuto vicende drammatiche con la mafia), servirà da lezione per le prossime innumerevoli volte in cui ci sarà da confrontarsi con l'immancabile trappolone partitico.

    Se poi volete sapere come ha votato Serenella Fucksia, svelo l'arcano: scheda bianca.

    Specifico qua che se i senatori avessero deciso a maggioranza di votare per Grasso e tutti avessero votato per Grasso il problema non sarebbe esistito.

    va detto che i senatori in riunione stavolta non l'hanno potuto fare perché ancora non hanno gli strumenti informatici adatti (non hanno ancora neanche una sala riunioni dedicata, la avranno tra qualche settimana) ma la prossima volta che si dovessero trovare in una situazione del genere una consultazione diretta degli attivisti che sono sempre raggiungibili online e magari perché no un paio di telefonate a Genova e/o a Milano per avere dei pareri in più in merito alle strade percorribili le faranno.
    vedremo. ;)

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    1. Caro Cristiano io non gioisco e non punto di certo alla dissoluzione del 5 Stelle. Noto soltanto che la libertà di coscienza sulla scelta della seconda carica dello Stato è politicamente insostenibile perchè non si tratta di un tema eticamente sensibile ma di un tema politicamente rilevante dove si sceglie a ranghi serrati. Ci si divide su eutanasia, pena di morte, fecondazione assistita, sperimentazione embrionale. Su questo è giusto dividersi ma farlo sul Presidente del Senato è un sintomo di debolezza perché come opposizione avete favorito l'elezione di una presidenza del Pd che proprio al senato si caratterizza come forza di minoranza. detto questo penso che se diventate più cauti e riformisti ci guadagnate anche voi

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    2. Pascucci era meglio che non lo svelassi l'arcano o almeno lascialo fare alla diretta interessata. Ti devi rendere conto che non ci state facendo una bella figura a dire che anche la cittadina Fucksia ha votato scheda bianca. Sulla rete i vostri cittadini senatori stanno facendo a gara a far sapere ai loro elettori che hanno votato scheda bianca, come se avessero la mosca al naso. Ricordatevi che anche quelli di Scelta Cinica hanno votato scheda bianca, quindi come loro vi siete attenuti alla più vecchia e logora strategia parlamentare. Dovevate continuare a sostenere il vostro candidato di bandiera, rendendo nullo il voto. Sarebbe stato un bel segnale di indipendenza dai giochetti della vecchia politica. Avete creato un precedente pericoloso che non vi porterà niente di buono.

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  4. La trappola ve la siete confezionata da soli, nel momento in cui siete entrati in Parlamento senza annunciare, immediatamente, una vostra proposta di legge per riformare il sistema elettorale. Invece di iniziare a sparigliare le carte, invece di costringere gli altri partiti ad inseguirvi, vi siete fatti prendere le misure dai vecchi marpioni come dei pollastri. Siete entrati in Parlamento sorridenti, giocosi, come scolaretti al primo giorno di scuola, avete fatto pure le feste, invece di farvi vedere incazzati neri e preoccupati per il dramma che l'Italia sta vivendo. Invece avere preferito cantarvela e suonarvela da soli, fra di voi eletti ed "eletti" grillini. Datevi una svegliata, rilasciate meno dichiarazioni e tirate fuori gli attributi, non vi fate mettere a giro dentro il sistema, non giocate sul terreno melmoso degli altri, avete vinto una battaglia non la guerra ....

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    1. La trappola gliel'ha tirata Monti, promettendo di votare Schifani.
      E comunque le feste le hanno fatte anche i marpioni delle legislature scorse...

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    2. Appunto, l'hai detto ... se davvero vuoi rappresentare il nuovo e dici di essere il nuovo, non festeggi come facevano e fanno quei luridi che ci hanno governato fino ad ora ... oggi non vedo nessun motivo per festeggiare, anzi, festeggiare è un insulto a chi sta soccombendo sotto i morsi della crisi.

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    3. Sta venendo fuori tutta la debolezza del M5s che nasce dalla superbia che fino ad oggi li ha contraddistinti. I contenuti sono condivisibili ma l arroganza con cui si pongono li porta inevitabilmente ad implodere su se se stessi. Peccato perché alcune idee non sono male

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  5. E ricordatevi che la tente non vi ha dato voto in massa per permettervi di imparare il giochetto della politica, ma per portare a casa risultslati concreti, di cambiamento reale, quindi lavorate a testa bassa e parlate poco ... se ve ne siete accorti il tempo sta per scadere per tutti ...

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  6. Io mi aspetto ( e spero) che la prima mozione che proporranno quelli del M5S sia la riforma del sistema elettorale, con ritorno alle preferenze. E spero che non si intruppino con i vari premi di maggioranza. andrebbe benissimo anche il sistema del doppio turno, tanto non è che che sopportando i costi di due turni di votazioni l'Italia vada a picco

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  7. Ma è stato un errore?
    Si può dare una lettura soft: errore da ingenuità (Grillo). Invece di starsene in disparte tra i due avversari qualche grillino, ricordando le opere di Schifani (anche il non aver voluto discutere le 3 proposte popolari di legge presentate da 350000 cittadini) non si è trattenuto e, mentre i due litigavano, ha fatto la cianchetta al più malo, che è rovinato nella polvere. E ben gli stà.
    Nella versione più politica, votando Grasso gli Stelloni hanno distrutto sul nascere il primo passo di inciucio voluto dai marpioni della CASTA, non solo il Berlusca, ma anche D'alema, Monti e forse...Anche più su, che avrebbe portato a governissimi, governi benedetti e altro con il benestare della destra e rassicurazioni di conservazione. Il voto ha distrutto la possibilità di tutto questo e da come si giravano come serpenti infuriati in una cesta la botta è stata grande. Berlusconi vuole fare la guerra. La casta PD è ammutolita e anche Monti non si sente tanto bene.

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  8. Ammutoliti mica tanto ... il kamikaze Bersani punta a governare per qualche mese come Presidente del Consiglio con un esecutivo che prende la fiducia alla Camera, grazie alla legge porcata, e poi becca la sfiducia al Senato. In questo modo, tecnicamente, è un Presidente del Consiglio dimissionario ma pur sempre un Presidente incaricato. Questi fino all'ultimo le provano e le proveranno tutte per non mollare l'osso ... ne vedremo ancora delle belle ...

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