30 marzo 2013

Il Ponte dell'Aera e il maiale in abito da sera



Sullo scoperchiamento del Giano ho scritto meno di quel che avrei voluto, perchè come tutte le questioni ad alto contenuto simbolico anche questa si è riempita di politica, di strumentalizzazioni e di convenienze. Corollari naturali, pulsioni comprensibili e legittime ma che diradano il consenso, e la sua necessaria massa critica, perchè se un cittadino ha la sensazione che una buona idea sia diventata pascolo di redditizi opportunismi sostenerla apertamente diventa un modo per rendere più verde il pascolo stesso e più gustoso il brucare delle interessatissime pecore. E quindi, pur essendo favorevole allo scoperchiamento anche senza il supporto logico e razionale di studi idraulici e pronunciamenti professorali, ho deciso di restare volontariamente ai margini della discussione, pur considerando la riapertura del Giano, nel tratto che attraversa il Centro Storico, una riforma che va nella direzione della politica della bellezza e del rilancio urbanistico di Fabriano. Se torno sull'argomento è soltanto perchè mi ha smosso un'intervista rilasciata da Sagramola ad Alessandro Moscè per Radio Gold. Il Sindaco, una volta tanto, non ci ha girato intorno e ha detto quel che pensa e cioè che a lui e alla sua Giunta interessa soltanto portare a casa l'appalto da 6 milioni di euro perchè sono soldi che danno lavoro al territorio. Si potrebbe obiettare che quell'appalto dà lavoro e profitto all'impresa che si è aggiudicata i lavori ma sarebbe tempo perso perchè la politica fa sempre più fatica a distinguere tra interesse pubblico e vantaggio privato. A questo Sagramola aggiunge che la sua prudenza sul tema dello scoperchiamento era legata alla scelta volontaria e strategica di non turbare la gara d'appalto e che il cuore dell'operazione è il collettamento degli scarichi fognari del centro storico, azione propedeutica per discutere concretamente di un Giano che possa finalmente scorrere a cielo aperto. Si tratta di riflessioni minimaliste, di un riformismo casareccio e nostrano che si trascina dietro una scia di luci e di ombre irrisolte e rimosse. A partire dal fatto che lo studio che ha elaborato il progetto - e che percepisce per legge una percentuale sul totale dei lavori che dovrebbe aggirarsi intorno ai centomila euro - è l'Ufficio Tecnico del Comune. Soldini che entrano, quindi, nelle tasce dei progettisti dell'Ufficio Tecnico e non certo tra le voci sempre più scarne del Bilancio del Comune. Sicuramente, per spostarsi sulle luci, da questi lavori traggono beneficio anche i cittadini, perchè il collettamento dei rifiuti costituisce un vero e proprio salto di qualità nell'igiene pubblica del centro storico e dell'intera città. Altrettanto certamente invece tira il culo a quei fabrianesi che preferiscono un comodo parcheggio sotto la porta di casa al fascino estetico ed emozionale di un fiume scoperto, ossia alcuni abitanti della zona di via Filzi e dintorni che sognano di passare direttamente dalla camera da letto all'abitacolo della propria automobile. Così come sfiaccola agli esercizi commerciali di Piazza Garibaldi che sopra la copertura del Giano hanno fabbricato di tutto: cessi, magazzini, celle frigorifere, varie ed eventuali con il benestare di amministrazioni comunali compiacenti e guerce. E magari non è che siano troppo felici pure le ditte rimaste a bocca asciutta perchè ci potrebbero essere ricorsi al Tar qualora esse ritengano che gli atti e i preventivi presentati dalla ditta vincente non siano conformi ai termini della gara e ai suoi parametri. Ed è molto triste ed alterato anche il nostro senso estetico per via del probabile utilizzo di materiali che, utilizzato in  un centro storico, somigliano a un maiale in abito da sera. Già perchè pare che il nuovo ambiente fluviale avrà sponde in materiale metallico COR-TEN, una robaccia di nuova generazione di cui possiamo assaggiare l'orrore guardando le parti finto arrugginite dell'ecomostro in vetro che si erge di fronte alla nuova sede del Comune. E tanto per completare lo stupro -  ma che cazzo ci frega basta che portiamo a casa l'appalto - per un monumento storico come il Ponte dell’Aèra è prevista anche un’intonacatura di calcestruzzo, al cui cospetto i virtuosismi dei Bernardo Rossellino somiglieranno a un pippone medievale e onirico. La verità è che a Sagramola e e alla sua Giunta stanno a cuore solo i soldi da riversare nelle opere senza interrogarsi sul loro senso e sulla loro bellezza. Ed ha perfettamente ragione la Gola Profonda del Pd quando afferma che forse, alla fine, riusciranno a spuntarla gli scoperchiatori del fiume ma solo per l'effetto di un di ricatto morale e non certo per una qualche inesistente, e quindi improbabile, sensibilità di Sagramolone & Company
    

6 commenti:

  1. Detto così sembra il finale de "Il buono, il brutto e il cattivo."
    Il pragmatismo difficilmente porta la bellezza. Abbiamo già dato (Scuola Allegretto, "buzzico" per l'immondizia a P.zza Miliani, passaggio pedonale parcheggio del torrione etc.) sarebbe ora che su temi importanti si inizi a sentire prima i cittadini e il nostro statuto comunale prevede il referendum consultivo anche su proposta dei cittadini.

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  2. Se i pochi prescelti scenziati strapagati dell ufficio tecnico progettano e dirigono i lavori come hanno fatto per il restauro dell allegretto che cade a pezzi solo dopo un anno e come la scuola materna ed elementare ciampicali , alias nuova scuola del borgo, dove muffa ed intonaco cadono nelle classi, possiamo già immaginare un centro storico allagato!!!

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  3. Non gliene fate una colpa a quel porello de Sagramola. Lui è un uomo pratico. Rotatorie, scanzaneve, buche sulle strade, al massimo na visita alle infiorate, toh voglio essere magnanima.. pure la presenza a Poiesis. A parte questo che ne sa lui di medioevo, di ambiente, di edifici storici. Ma gli assessori dovrebbero esserci per questo!

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  4. Grande commento Simonetti. Uno dei migliori di sempre nel tuo blog.

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  5. Non solo il porco con la cravatta ... ma anche Fabriano, ridotta a carne di porco dall'ignoranza e dalla cupidigia.

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  6. sottoscrivo in toto...con l'unico dubbio, riguardante la premessa degli interessi politici...ma già sai, che sono un ingenuo!
    _____________
    G.R.

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