24 giugno 2012

Prima che Galli canti...

All'interno della Giunta Sagramola a Giuseppe Galli dell'Udc è stata attribuita la delega più bollente, quella al Lavoro. Un impegno gravoso, non c'è che dire. Forse la posizione più delicata di questa stagione amministrativa. Galli non lo conosco personalmente e nemmeno politicamente. Mi sono fatto un'idea molto generica di lui cercando di coglierne alcuni tratti fisici, che ritengo una fonte fenomenale di conoscenza. Capelli neri, fronte alta, bocca a salvadanaio, passo deciso e piglio secco tra il garibaldino e il napoleonico. Una durezza attenuata da lineamenti  regolari che gli consentono di restituire, a piacimento, l'immagine di un duro predisposto alla trattativa o quella di un accondiscendente vocato al morso che fa male. Leggendo le sue dichiarazioni di ieri al Carlino si sono alternate entrambe le fisionomie: il duro e il morbido, il buono e il cattivo. Galli, sul lavoro, ha detto cose condivisibili. E tra le tante una in particolare e cioè che occorre istituire un tavolo permanente per avere dalle imprese informazioni su quel che intendono fare, specie quando in città iniziano a circolare voci poco rassicuranti. E' scandaloso infatti che si chiudano impianti, si delocalizzi e si faccia ricorso alla cassintegrazione - ossia a denaro del contribuente - come se ciò fosse soltanto una privatissima prerogativa delle imprese e non, invece, una riflessione che deve coinvolgere la comunità, in un'ottica di responsabilità sociale e di rispetto del territorio. I Comuni, notoriamente, possono fare poco ma di certo hanno la possibilità di agire sul sistema delle imprese locali, in termini di moral suasion, e le posizioni di Galli sembrano andare in tale direzione. L'elemento curioso è che l'assessore propone questa linea come fosse un elemento originale della riflessione politica cittadina. In realtà così non è. Perchè quel che sostiene Galli, fu uno dei cavalli di battaglia di Enrico Carmenati nel 2007, che sulla questione dell'informazione preventiva fondò la sua campagna elettorale, nonostante fossimo in una fase di scrocchiolii senza deflagrazioni del sistema delle imprese locali. Che Galli non rammenti cose di cinque anni fa ci può pure stare, anche se venne eletto nella coalizione dell'Avvocatone di Piazza Garibaldi. Meno probabile è che gli siano sfuggite un paio di mozioni depositate dai consiglieri comunali del Cinque Stelle in data 18 giugno 2012. Una per l'istituzione di un tavolo pubblico per il monitoraggio e la salvaguardia dell'occupazione. L'altra per dare vita a una commissione speciale sul mondo del lavoro e dell'occupazione. Se Galli si fosse ispirato anche alle posizioni dell'opposizione ci sarebbe solo da plaudire, perchè l'autosufficienza di maggioranza è un atto di presunzione che non conduce lontano. Ma nel caso sarebbe stato ancor più significativo e ammirevole riconoscere che certi approcci non sono mai stati farina del sacco di centrosinistra ma provengono da ambienti di opposizione. Perchè quando una convergenza di linee si dichiara siamo nel campo del confronto costruttivo mentre glissando si recita, inevitabilmente, la parte del cuculo che si impossessa dei nidi altrui. Certo è difficile, per un assessore dell'Udc, ammettere di essersi ispirato alle posizioni di un socialista di destra come Carmenati o a quelle degli sfregiatele del Cinque Stelle o ancora a quelle della sinistra radicale. Ma sarebbe stato sufficiente pensarci prima. Giusto un istante prima che Galli canti. Perchè alla fine la verità è sempre rivoluzionaria. Lo sosteneva Antonio Gramsci ma credo possa valere anche per gli accoliti di Pierferdinando Casini.
    

11 commenti:

  1. Chi segue gli altri non arriva mai primo e chi copia piglia 4

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  2. basta dirlo che ci si è ispirati ad altri...non c'è niene di male no?

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    1. L'ammissione di colpa dovrebbe farla anche sui giornali locali e nazionali o va bene solo qui? Se si fa male si fa male...se si fa bene c'é da ridire ugualmente. Pollice verso a chi deve per forza criticare.

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    2. Ottimo! Pollice verso a Simonetti. Brutto e cattivo!

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    3. Perchè metterla sul personale? Io dico bello buono simpaticissimo e bravo a scrivere. Criticare è fin troppo facile, una pratica irresistibile, spesso demagogica e soprattutto inutile se fine a se stessa. Ecco....qui vedo margini di miglioramento.

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    4. verissimo criticare è facile e irresistibile. Forse anche demagogico. Personalmente mi limito a esprimere opinioni. Fini a se stesse circa il 100% delle volte. Ma in quanto cittadino elettore ritengo di non avere oltre al voto altra arma di giudizio democratico che le mie opinioni. Con pessimi risultati credo anche di aver provato a impegnarmi direttamente. Per il resto sono volterriano: difendo le mie idee e combatto perchè gli altri possano esprimerle. Anche quando sono fini a se stesse. Quando smettono di circolare le opinioni e si comanda di non disturbare chi governa siamo altrove. Un altrove che non mi piace per niente.

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  3. Giustissimo visto che non stiamo a scuola

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  4. Non mi pare ... Invitare Galli ad ammettere di essere un copione non é un'opinione. Quindi ne sensata ne fine a se stessa. Quel che colpisce e dspiace é questa vena di disfattismo sempre presente in questo blog.

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  5. Disfattismo...accusa classica ma legittima. :))

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  6. Accusa classica ma de che?? Non hai fatto rivelazioni ma spettegolato! Esagerato!

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  7. Spettegolato? prendi il programma di Carmenati del 2007 e guardati le mozioni depositate in consiglio comunale il 18 giugno. Sono cose documentare altro che pettegolezzi

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