26 settembre 2012

Grandi manovre in Fondazione Carifac

C'è un tema di grande rilievo che sta sfuggendo allo sguardo attento dei cittadini perchè, fatta eccezione per qualche isolato flash informativo, è stato volutamente relegato sul fondo della scena. Succede così quando ci sono di mezzo palate di soldi: più si allarga la platea di chi sa, conosce, immagina e intuisce e più diventa difficile contrattare spazi e posizioni senza darlo a vedere. Della serie non do nell'occhio per dartelo meglio nel culo, e mi si scusi il francesismo. E' quanto sta accadendo attorno alla Fondazione della Carifac che pare abbia venduto a Veneto Banca il proprio pacchetto di azioni della Cassa di Risparmio, per un ammontare nominale di circa 25 milioni di euro, la cui erogazione sarà probabilmente dilazionata nel tempo e vincolata da giri e rigiri tecnici. Si tratta di una cifra golosa, un tesoretto attorno al quale - anche in previsione di un imminente cambio al vertice della Fondazione - già si aggirano corvi nerissimi e affamati. Pare quindi poco probabile che su questo versante possa svilupparsi un disegno o un progetto che vada a vantaggio della collettività faVrianese. Con una crisi industriale che non lascia scampo, la Fondazione sta infatti diventando, per la disorientatissima classe dirigente faVrianese, quel che fu la ridotta valtellinese per i repubblichini in fuga: l'impossibile colpo di coda di un regime morente. La Fondazione della Carifac, nonostante il susseguirsi di batoste, continua infatti a proporsi come la vetrina ufficiale della morente borghesia locale, la Camera Alta a cui si accede solo per cooptazione politica e di censo. In questo contesto risulta plausibile un utilizzo mirato del tesoretto, volto a far sopravvivere il sistema, dando concretezza a operazioni che, a seconda della logica prevalente, potrebbero lasciare un segno in città o scriverne l'epitaffio. Una prima ipotesi, di cui si mormora, è che una quota del tesoretto possa essere utilizzata per finanziare la nascente Banca di Credito Cooperativo, così da connotarla come nuova "banca del territorio" e sottrarla al claudicante destino che l'attende. Ma questo disegno potrebbe incontrare rilievi e obiezioni che vanno ben oltre Fabriano e che coinvolgerebbero la Banca d'Italia nelle sue funzioni di vigilanza sul sistema bancario. Ma la BCC, per come è nata e come è stata pensata, sarebbe eventualmente in grado di svolgere la funzione di cassaforte del rilancio comprensoriale o si troverebbe ad erogare finanziamenti a pioggia legati alla vicinanza o alla lontananza col sistema di potere? Chissà. Ma circola pure un'altra ipotesi e cioè che la Fondazione - attraverso accorgimenti giuridici correlati ai vincoli di statuto - possa animare un soggetto economico, titolato a entrare temporaneamente nel capitale delle aziende in crisi rimaste, aiutandole a tenere botta e a sopravvivere, uscendo poi dal capitale a conclusione del soccorso. Ma la verità è che l'esito della partita non dipende dal buonsenso degli attori coinvolti e dalla loro visione strategica, ma solo dai diversi posizionamenti sullo scacchiere del potere e dalle nomine che, di conseguenza, si profileranno. Ad oggi i nomi che vanno per la maggiore appartengono al giro organico o contiguo della politica, a dimostrazione di come i tentacoli della conservazione siano sempre incombenti, nonostante la sacrosanta rivolta qualunquista che sta montando in Italia e anche nella nostra piccola città.
    

13 commenti:

  1. un altro delirio del simonetti

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  2. Caro Anonimo, liquidare con due parole un'analisi indiscutibilmente non scontata, anche se personale, è da sempliciotti! L.S.

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  3. sarò sempliciotto ma quisto la fa de fori tutti i giorni

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    1. Se la faccio sempre fuori e vieni qui a commentare vuol dire che l'odore non ti dispiace

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    2. Tu sei il male e Simonetti è la cura!!!

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  4. Per il momento l'unica puzza che sento è di bruciato.

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  5. Bè se sei così fenomeno illuminaci su come stanno le cose. Oppure sai solo smerdare.

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    1. Per illuminare ci sono ottimi negozi di lampade e lampadine. Per smerdare servono quelli come te a cui consiglio un giro sulla firenze lucca...troveresti carta per la tua bocca

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  6. Per i pigri, questo è il sito della Fondazione
    www.fondazionecarifac.it
    ,leggete almeno lo statuto ed elenco soci...
    http://it.wikipedia.org/wiki/Fondazione_(ente)

    Sono stato sul punto di proporre, al civico consenso,
    che la Fondazione divenisse socio fondatore della nascente BCC,
    come atto possibile/dovuto al rilancio economico, quindi non posso che concordare.

    "La Fondazione non ha fini di lucro e
    persegue esclusivamente scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo economico." (Art 4 statuto).

    Come nota tecnica, posso affermare con sicurezza che la Banca d'Italia non avrebbe nulla da ridire.

    Quella del "soggetto economico, titolato a entrare temporaneamente nel capitale delle aziende in crisi rimaste, aiutandole a tenere botta e a sopravvivere, uscendo poi dal capitale a conclusione del soccorso", mi sembra una strada giuridicamente assente dalla storia delle fondazioni bancarie italiane.

    Se mi è permesso, riporto quello che ho scritto sul soggetto in passato:


    (lettera inviata a "L’Azione ed "Il Progresso" senza esito…………. )
    Gentilissimo direttore,

    molto spesso , quando il suo settimanale parla delle "donazioni" della
    Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana (in seguito
    Fondazione), esalta la generosità della stessa dimenticando che questi
    sono atti dovuti, in quanto "La Fondazione non ha fini di lucro e
    persegue esclusivamente scopi di utilità sociale e di promozione dello
    sviluppo economico." (Art 4 statuto).

    Ricordo a tutti che non esistono proprietari od azionisti della
    Fondazione, ma solo dei soci che gestiscono il patrimonio a vantaggio
    dei residenti della zona di Fabriano ("Fabriano, Sassoferrato,
    Arcevia, Cerreto d’Esi, Serra S. Quirico, Genga") e Cupramontana
    ("Cupramontana, Maiolati Spontini, Monteroberto, S. Paolo di Jesi,
    Staffolo") (Art. 3 dello statuto).

    In sostanza, la Fondazione è di proprietà di noi residenti , ma
    possiamo godere solo dei frutti. (Al 31.12.2004 la Fondazione
    controlla il 51,06% Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana SpA)

    La Fondazione accetta "liberalità a qualsiasi titolo pervenute ed
    esplicitamente destinate ad accrescimento del patrimonio per volontà
    del donante" (Art. 7 dello statuto), percui chi vuole può fare
    donazioni o lasciti testamentari, tramite la Fondazione, a favore
    della cittadinanza. I soci, gli altri amministratori ed i più
    facoltosi del territorio sono invitati a dare il buon esempio.

    Tornando ai soci ( se possibile la prego di pubblicare l’elenco),
    tutte persone stimabili e che hanno dato e avuto molto dalla vita,
    prego gli stessi di rinunciare ai "compensi e rimborsi spese organi
    statutati", che secondo il conto economico del 2004 pesa per 187.484
    euro (pari al 19% di quanto dato come elargizioni-"Erogazioni
    deliberate in corso d’esercizio") e di devolvere questa
    cifra alle attività benefiche della Fondazione.

    Infine, invito la Fondazione e la CariFaC ad una maggiore informazione
    e trasparenza ed i cittadini a comprendere il circolo virtuoso che
    trasforma parte dei redditi della CaRiFaC in donazioni sul territorio.

    Grazie dell’attenzione.

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    1. Intervento molto interessante che meriterebbe una filma in calce però

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    2. Faccio parte del Team di Sviluppo della nuova Bcc.Parliamone.Contattatemi per idee,prospettive e quant'altro.Abbiamo bisogno di tutti coloro che esprimono pareri positivi ed una certa apertura al progetto.
      gentilucci.gianluca@gmail.com

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  7. La notizia mi sembra interessante. Poi spero che il titolare obblighi alla registrazione per pubblicare commenti, io sono già allergico a chi usa nik ..immaginarsi a chi non si firma ! che avete paura ? io che non sono accostabile a correnti o partiti ecc mi firmo ... mha !

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    1. Ho principalmente riportato fatti: alcuni articoli dello statuto e dei dati finanziari di bilancio.
      Facilmente accessibili e verificabili da tutti,
      sul sito della fondazione.
      Perchè dovrei registrarmi?

      Da dopo Antonio, durante l'orario di ricevimento del Sindaco e tramite appuntamento, ho incotrato tutti i successori, per suggerire questo o quello.

      E' chiaro che se non mi firmo qualcosa mi è già successo,
      ma non ho paura dei potenti, ma solo dei "servi ignoranti e volenterosi"...

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