25 marzo 2013

Il mesto declino dei sauri bellucciani


Stamattina, in un bar del centro, ho casualmente incontrato Roberto Bellucci, il vecchio democristiano su cui non tramonta mai il sole. Era seduto al tavolo, con davanti un anacronistico bicchiere di caffelatte e stampata in viso una posa serpeggiante da vegliardo siculo, ancora attento a chi va e a chi viene. Mi ha invitato a sedere, esibendo un piglio da corazziere in apparenza intatto ma forzato e quel volontarismo eroico e commovente degli anziani che si ribellano agli anni, al potere che si allontana e al corpo che lentamente comincia a scapricciare. Appena seduto ha cominciato a sminuirmi con una frase irritante ma programmatica: "Simonè te leggo ogni tanto...ma non è che ce perdo tanto tempo!". Della serie "è inutile che scrivi e quel che scrivi, è inutile che ti sbracci perché  di fondo, sei un pupazzo isolato, un cane che abbaia alla luna ma non morde. Il vero potere è il nostro, quello che passa da sempre e per sempre per gli stessi circuiti e gli stessi quartieri. E finché saremo in questo mondo ne governeremo il flusso e la direzione. Come abbiamo sempre fatto a dispetto degli illusi come te". E poi Bellucci ha cominciato a saettare giudizi sui grillini che dovrebbero godersi questo momento che gli durerà poco, sui tagli ai costi che servono ma solo per calmare il popolo e sull'Udc che quando deciderà di correre da sola ritroverà il suo 5% di consenso che permette di conquistare poltrone, di animare il sottogoverno e di essere al centro di una scena che, solo per periodi transitori e brevi, può essere occupata da una masnada di alieni, idealisti e parvenu. Sarei ipocrita se non ammettessi di essere stato colpito dalla prolusione bellucciana. Ci ho visto dentro gli ingredienti emblematici del potere quando fa i conti con la fine del suo ciclo di vita: la iattanza, la voglia intramontabile di smazzare le carte, l'ego smisurato, l'acume epigrafico, l'indifferenza ai cambiamenti, la resistenza a qualsiasi passaggio generazionale, un disprezzo esibito e rimarcato per le giovani generazioni, che è poi quello che ha reso questa città vecchia culturalmente prima che anagraficamente. Da questo punto di vista non sappiamo con certezza come si estinsero i dinosauri. Di certo furono bestioni capaci di egemonizzare la vita sulla Terra per migliaia e migliaia di anni, condizionando la catena alimentare e lo sviluppo delle forme viventi, tanto che gli scienziati affermano che l'uomo non sarebbe mai esistito se il pianeta non avesse conosciuto l'estinzione delle grandi lucertole preistoriche. Bellucci è, a suo modo, un lucertolone preistorico, un sauro politico che - assieme a una vasta platea di suoi simili - ha reso impossibile l'esistenza di un'altra politica che non fosse quella classica dello scambio e del do ut des. Ma come quegli antichissimi bestioni anche i sauri bellucciani sono condannati all'estinzione per via di un repentino e intollerabile cambio di clima. E' la metereologia della politica coi suoi sbalzi di temperatura e le sue bufere strutturali che sta mettendo i lucertoloni bianchi alle strette. Loro resistono, sbattono la coda, moltiplicano le aggressioni, scatenano voracità aggiuntive, allenano i denti a mille morsi perché sentono l'aria che cambia odore e i venti che modificano la loro direzione. Potrebbero apparire più forti e più cattivi perchè, come dice l'avvocato Carmenati, la coda è la più dura da scorticà. Ma è solo l'effetto ottico di quando il sole è al tramonto e l'ombra dei nani si allunga. Rassicurati da questi speriamo che il loro sia un viaggio politicamente senza ritorno. Non li cercheremo gli antichi sauri bianchi. E di certo non ne sentiremo la mancanza.
    

20 commenti:

  1. Bellucci è la risposta più concreta ai post precedenti. Perchè mai dovrebbero cambiare ? Porsi delle domande o muovere qualche dubbio sulla loro politica e gestione del territorio di questo trentennio? In fondo i loro obiettivi sono stati raggiunti. Mantenimento dei posti chiave, sistemazione dei propri figli incarichi politici ben pagati e ancora la possibilità di farlo finchè non intervenga madre natura. Possiamo sperare ad un confronto o un cambio di rotta non credo proprio. Come si dice il lupo perde il pelo.....

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  2. Se uno è appassionato di psicologia con questi trova molti spunti analitici

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  3. Speriamo non doverli rimpiangere
    M.llo Badoglio

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  4. sarà difficile rimpiangere personaggi del genere, che nulla hanno a che fare con la politica intesa come servizio alla comunità....

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    1. So stati spazzati via e ancora non se sò resi conti che de loro se parla al passato...prossimo, che diventerà remoto.

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  5. Ahahaha Rosica poco insomma!

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  6. vegliardo siculo..... è perfetto.

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  7. Ricordo Sorci durante un incontro casuale lungo il corso. Eravamo io e Sergio. Avevamobappena iniziato il processo di formazione del gruppo. Ci disse una cosa del tipo " ma che pensate di fare? lo sapete bene come vanno a finirr queste cosr improvvisate". Lungimirante

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    1. io io io io io io io io io io io io io io io io io io io io io io io io io io io io io io io io io io io io io io io io io io io io io io io io io io io io io io io io

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    2. Vanno a finire che di tutto il cambiamento che avete promesso i fatti sono ancora molto lontani e parlo sia di Fabriano, sia dell'Italia. Daveti una mossa con le mozioni progettuali in Comune e le proposte di Legge in Italia, non vi stiamo pagando perche' possiate perdere tempo perche' siete inesperti e ancora dovete imparare. E poi questa storia del blog di Grillo che guadagna con Google e' tutta da spiegare ...

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  8. Ma per quando riusciremo a scalzarli dalle posizioni di potere che hanno accumulato per se stessi e per i loro figli saremo decrepiti anche noi! Il sistema che hanno strutturato in anni a anni di magheggi e manovre continua a non fare una crepa. Si sono garantiti posti di lavoro, oggi cosi' rari, per generazioni, nelle banche (non solo cittadine), all'ASUR, negli enti pubblici, nelle aziende private, ecc. E gia' solo il lavoro garantito OGGI da un'idea del potere!

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    1. amen fratello! la frase finale andrebbe messa sullo stemma della città, al posto di "Faber in amne cudit cartam olim undique fudit"

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    2. sorella.....

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    3. giuro che il dubbio mi era venuto:)
      grande sorella anonima!

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  9. Giampietro visto che citi Enrico Carmenati (con il quale dalla campagna del referendum sul divorzio condividiamo lo stesso impegno politico sostanzialmente di opposizione) ti faccio presente che non tutti i sauri si sono estinti . . . coccodrilli e alligatori ancora presidiano fiumi e distese d'acqua . . . . eppoi che gusto c'è ad invecchiare sperando che gli altri si estinguano? Sono sempre li perché questa città li vota, se né frega del Giano, dell'agraria, del centro storico . . . . di tutto. Non ci illudiamo dietro questi temi non c'è la maggioranza degli elettori, quelli si vendono ancora per una cena e qualche promessa "ad personam"

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  10. Condivido il tuo radicale e leopardiano pessimismo cosmico. Ma per alimentare un po' di sano ottimismo nei prossimi giorni di devo parlare di una iniziativa dal basso che sta prendendo corpo e che abbisogna della tua cultura Giampà!

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  11. Simonè, ma perché te fermi a parlà con certa gente? Ignorali a tutto c'è fine, si nasce si cresce e Amen.

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  12. Risposte
    1. ...e anche perchè si impara sia dagli esempi positivi che da quelli negativi!
      il "do ut des"...pijasse 'n gorpo!!!!
      ___________
      G.R.

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  13. anni fa si diceva (ai tempi delle preferenze)..1 voto al dott.antonio, 1 a viventi che è giovane e bravo e ha studiato, 1 a ottaviani/biondi/tini a seconda dei casi e 1 a quello ***** di bellucci!!!!!!!!!!

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