22 novembre 2013

Dal gatto selvaggio al culo puzzò


Il complesso e delicato ponteggio che era servito ai sindacati per edificare e sostenere un profilo puro e duro nella vertenza Indesit, si è sbriciolato non appena uno spazientito Milani ha ritenuto fosse giunta l’ora di shakerare, in prossimità delle sensibili orecchie delle maestranze, la frase killer che nessuno, in cinque mesi di negoziato, aveva ancora osato pronunciare e forse neanche cogitare: procedura di mobilità. Nell’istante stesso in cui questo ricorso al deterrente atomico dei licenziamenti è stato proclamato, con lacrime e costernazione d'acciaio, si è chiusa definitivamente la possibilità di una qualsiasi negoziazione aggiuntiva e complementare così come ogni altra occasione di posticipo e di rimando tattico. Il campo sindacale – come nella tela appena sfregiata del Ritratto di Dorian Gray – ha fatto emergere, in un unico e malmostoso grumo, le mille crepe registrate e misurate da implacabili fessurimetri, le infinite divisioni cumulate e rimosse in cinque lunghissimi mesi di faccia a faccia col destino e il "progressismo adolescenziale" di chi sapeva di poter abbiaiare alla luna senza essere richiamato dal fischio notturno del padrone. Ed ecco, quindi, ridotto a simulacro, il sindacalismo “sborone” dei mesi passati, sublime e solenne nel suo reiterato e imperativo ordine di ritiro del Piano, comandato all’azienda un giorno sì e l’altro pure. Ma anche la Indesit  in quanto a “sboroneria” ci ha messo del suo, occupando molto, troppo tempo a proclamare che manco morto il duro Milani avrebbe alterato una sola virgola di quel Piano che andava inteso, digerito e accettato nella sua interezza e senza cadere nella tentazione dello spacchettamento rigirato ad arte per favorire Fabriano contro Caserta o Caserta a discapito di Fabriano. Questa lunga e sterile gara a chi piscia più lontano, scambiata per lotta di classe, ha lentamente delegittimato i protagonisti con nuove, chimeriche versioni di Piano sfornate dal top management aziendale; versioni in cui il numero di esuberi – resta di stucco è un Barbatrucco - scendeva magicamente dalla iniziale cifra monstre di 1425 unità a qualche sparuta decina di lavoratori, canuti e bianchi, da accompagnare in serena quiescenza. Ovviamente con il sostegno di un sindacato che invece di imbestialirsi per il rimpasto irridente e buggerante di cifre del barbuto Presidente, fingeva a sua volta di prenderle terribilmente sul serio, ricorrendo al più vetusto degli slogan nonbastisti: Indesit azzeri gli esuberi e ritiri subito il Piano. Un po’ come quando Bersani, a qualsiasi domanda dei giornalisti, era solito rispondere “Berlusconi si dimetta”. Anche perché, alla buona gente avvezza a saggezze collinari, è sempre parso stravagante e pirandelliano il solo ritenere verosimile un Milani - commissariale e in cerca di partner a cui mollare la baracca - profumatamente remunerato dalla company fabrianese per irretirsi innanzi al periodico lancio di Noci di Cocco. Fatto sta che la sortita del Presidente e Amministratore Delegato sulla procedura di mobilità, accompagnata da suadenti cori di ripensamento, ha ripulito la scena come una notte di tramontana e di cime innevate, chiudendo traumaticamente la lunga fase del negoziato “sborone”, con tanto di titoli di coda messi nero su bianco nelle assemblee di ieri dove i lavoratori hanno dato al sindacato la comanda del ritorno al tavolo, dato che, se morte deve essere, è meglio stirare gli zoccoli tra cinque anni che tra qualche mese. Quindi si firma quel che Indesit propina, ovvero la versione iniziale del Piano ma con l'accorgimento di mentite e digeribili spoglie. Cosa che si poteva fare già verso la fine di giugno, senza diluvio di blocchi stradali, carovane e scioperi pagati dai lavoratori. Anticipando l'esito ci saremmo anche risparmiato i valzer e il bel Danubio blu di un sindacato che per cinque mesi dice ai lavoratori che a quelle condizioni non si firma, poi va a Roma per firmare ma per resisistere alla tentazione si fa pressione da solo conducendo i lavoratori al seguito a far da lobby contro la firma. Poi alle prime luci dell’alba abbandona il tavolo e non firma e dopo che non ha firmato, convoca i lavoratori, a cui ha detto che a quelle condizioni non si firma, per fargli capire perché è necessario mettere una sigla in calce. Cosa che i lavoratori avevano capito nell’istante stesso in cui è giunta a destinazione la frase killer del Barbaindesit: procedura di mobilità. Di fatto gli “sboroni” faranno un salto a Canossa per siglare una resa e un passaggio epocale e definitivo dai caldi giorni dal gatto selvaggio a quelli gelidi e amari del culo puzzò. Dicono i grandi storici che il valore degli accadimenti si misura dal modo in cui essi concludono il loro ciclo di vita. Se fosse davvero questa l’unica chiave di lettura possibile per giudicare la vicenda Indesit, potremmo sostenere che tale vertenza fu poca cosa davvero e che essa rappresenta la prova provata e plastica di come non vada gestito un negoziato socialmente complesso e foriero così gravi e profonde ricadute sulla vita di una comunità e di un territorio.
    

50 commenti:

  1. Il sindacato purtroppo funziona quando le cose vanno bene, il cda Indesit del 21 novembre è saltato e sempre nella giornata di ieri c'è stato il reclamo degli avvocati della famiglia Merloni a cui spetterebbe il tutoraggio, cioè alla moglie Franca Maria Carloni o al il figlio Aristide, al posto del tutore prof. Angelo Paletta che in effetti nessuno conosce e non si capisce perché debba essere lui. Insomma una vera guerra tra soci e famiglia e possibile azionista di maggioranza, con l'ombra incombente di risvolti occupazionali da desertificazione industriale. Ora il problema è anche, l'ad Milani a chi risponderebbe? Alla famiglia o agli azionisti, o alla nuova maggioranza? Pensavamo tutti che Milani fosse un mero esecutore di volontà, forse adesso più che non mai è lui il vero ago della bilancia e gli affari sono affari in questi casi la matassa è più intricata di quel che appare. Forse se Andrea avesse uno scatto di orgoglio e cambiasse come fece Francesco Moriconi Bourlemont allora forse potremmo salvare qualcosina, ma come la realtà insegna il più delle volte gli squali individuano una goccia di sangue in migliaia di litri di acqua misurando la forza necessaria per condurre l'attacco, sarà una interessante vicenda economica e sociale da seguire peccato per i tanti lavoratori e per le famiglie fabrianesi che ne subiranno le conseguenze.

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  2. Simonè te dovrebbe ringrazià per tutte le volte che ne hai parlato. A leggete pareva pure na cosa seria sto sindacato

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  3. Fallimento della trattativa: 1:il sindacato era abituato a trattare con caffe' caldo servito in tazze griffate INDESIT,paste calde e cornetti preparati dalle rinomate pasticcerie fabrianesi,2:operai che con ritardo hanno capito che forse questa volta aprire le gambe al capetto di turno non sarebbe servito un gran che' a salvare il culo,3:capetto di turno che con il cambio del management,c...o,forse rischio anche io,subito al tavolo!,4:fallimento della politica locale dei soliti noti,5:diversificazione dei soggetti,operai fabrianesi tiepidi,casertani incazzati neri.........

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    1. 1) le tazze griffate Indesit non esistono 1bis) spero che "rinomate pasticcerie fabrianesi" sia stato scritto con un certo sarcasmo, visto che - fabrianesi, vi do questa brutta notizia - il livello qualitativo della pasticceria locale ha di alto solo la pretenziosità con cui viene spacciata 2) gli operai fabrianesi non esistono.......esiste solo una massa informe, inconsapevolmente strumentalizzata, con qualche scatto d'orgoglio della durata di una sveltina, e con la coscienza critica de nu munellu de 5 anni di fronte alla pubblicità dell'ultimo film della disney, tutti con almeno una (ma anche due) case di proprietà e poca voglia di scoprire che il mondo là fuori è tremendamente complicato..... questi, tra uno sciopero e l'altro, se fanno le vacanze al mare, poi in montagna, poi in campagna e poi votano grillo perchè così non se può andà avanti...come se niente fosse...che pure la cassa integrazione è sempre stata na figata... e la solidarietà anche di più...te pagano e non fatichi!!! questo è il livello medio... 3) essere rappresentati da sindacalisti che non hanno nessuna cognizione del business in cui opera l'azienda dei lavoratori che vorrebbero rappresentare, non lo auguro a nessuno... e ti ritrovi un sindacato che, a dir suo, non ha tra le sue prerogative il provare a presentare un piano industriale alternativo, dimostrando all'azienda, carte alla mano, che qualcosa di diverso poteva essere fatto (sempre che qualcosa di diverso si possa effettivamente fare, e avrei i miei seri e fondati dubbi)

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    2. questa credo che sia la criticità maggiore: "essere rappresentati da sindacalisti che non hanno nessuna cognizione del business in cui opera l'azienda dei lavoratori che vorrebbero rappresentare" più che sindacalisti, nelle aziende come la Indesit ci vorrebbero economisti nelle rsu. O almeno avessero le competenze adeguate per fronteggiare e proporre alternative valide. Purtroppo però la meritocrazia non è di questo paese. I risultati ne sono ogni giorno testimonianza.

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    3. perchè queste belle parole non le venite a dire davanti a noi lavoratori di Melano ed Albacina? Secondo me non ce lo avete il coraggio!!!

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    4. Se mi invitate ci vengo a raccontare il mio punto di vista

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    5. cari operai possibile che non abbiate i coglioni per far valere le vostre ragioni e cercate sempre qualcuno che ci metta la faccia al posto vostro, e se poi al Braveheart di turno gli va bene siete invidiosi se gli va male dite visto poteva capitare a noi. E no qui non c'è Aristide non c'è Vittorio non c'è Francesco nemmeno Antonio siete soli voi siete solo voi che potete difendere il vostro lavoro e la vostra azienda. Quindi forza e coraggio! Difendete la vostra vita, difendete il vostro diritto al lavoro le idee ve le siete fatte ora passate ai fatti.

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    6. Noi lavoratori saremmo lieti di avere il vostro punto di vista ,anche perchè essendo un branco di pecoroni e ignoranti avremmo sicuramente bisogno di tuttologhi come voi , scienziati dell'economia e della finanza

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    7. non bisogna essere scienziati dell'economia e della finanza ma avere un minimo di autodeterminazione questo nel vostro interesse ma anche in quello di tutta una collettività che in voi ripone fiducia e speranza per un riscatto genarazionale

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    8. Tutti a Roma, 20 milioni di persone pacificamente forse riuscirebbero a riscattare questo Paese

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    9. Secondo me noi operai pecoroni non abbiamo bisogno di chi filosofeggia intorno alle disgrazie altrui, ma chi possa dargli non certezze, ma prospettive in questo contesto economico difficile. A differenza di voi soloni e tuttologhi, anzi forse nichilisti dell'economia le mani sappiamo come sporcarcele

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    10. non si filosofeggia di questa situazione, ne soffriamo tutti, le mani me le sò sporcate da quando avevo 12 anni quindi non fare tanto l'operaio eroe che la fatica a 45° nei cappannoni sò quello che vuol dire!

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  4. Il Sindacato deve tutelare i Lavoratori non la linea della sua confederazione a scapito del Lavoro condannando le persone ad una morte lavorativa di un intero Distretto.Ci siamo sentiti dire che siamo stati noi a chiedere di non firmare io voglio vedere i verbali originali dove e' scritto Questo!

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    1. E' sulla parola "tutelare" che vengono mosse le maggiori critiche, tutela implica una preparazione non solo ideologica ma anche una preparazione e formazione scolastica adeguata la Indesit è un multinazionale con dinamiche da multinazionale in cui i soggetti interessati parlano coreano, cinese, turco, in un contesto globalizzato in cui nella vicenda è apparsa anche la Goldman Sach mi dite voi anche fossero funzionari ministeriali ad interessarsene, con quali contatti e quali canali potrebbero agire in difesa degli operai? E' lo stesso sindacalismo che va rivisto, qui esiste una unica medicina per tutta l'industria italiana, cassa integrazione e mobilità poi altre forme ma poco usate, il caso Best è emblematico come del resto fanno in tutti i paesi esteri buona uscita e ciao, spetta poi allo stato riqualificare gli operai oppure ai singoli trovare altre forme di reddito, tutte le mutinazionali operano così, o il sindacato interagisce con soggetti privati come gli advisor internazionali o rimane fuori da queste dinamiche e non ci si può aspettare altro che cassa integrazione, mobilità, contratti di solidarietà. Come avete visto lo stesso stato sta vendendo quote significative di partecipazioni in aziende statali anche li ci sarà lo stesso problema, gli interlocutori per prima cosa non parleranno più la tua lingua. Che vi piaccia o no siamo in piana stagflazione preda degli speculatori (investitori) esteri.

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  5. Vuoi dire che qualcuno ha accusato i lavoratori di aver chiesto ai sindacati di non firmare?

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  6. le antiche famiglie di industriali in italia non esistono (quasi) più... con una prole così (vedi benelli VM emamò) anche io mi venderei tutto...anzi l'avrei già venduto in tempi migliori...
    io mi sono laureato, tutti i giorni mi faccio un mucchio di km per andare a lavorare fuori fabriano... o si lascia fabriano oppure bisogna dedicarsi ad artigianato/turismo/agricoltura.
    altro non c'è e forse non ci sarà più, purtroppo

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    1. Qualcosa è rimasto .U.U.

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    2. ...e per fortuna te Urbano Urbani che t'ho visto alla fiera me s'è illuminato il core, certo sei un pò duro, vecchio stampo, però è vero anche che adesso l'industria ha bisogno di redini ben tirate.

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  7. Vorrei ricordare il Sindacato in tempi ancora floridi cosa ha fatto con le Cartiere Miliani ? Prima durante e dopo. Credo nulla che meriti un applauso. E con la Ardo ? Idem. Il vero Sindacato era quando erano attivisti non retribuiti e continuavano a lavorare con i colleghi di fabbrica.

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  8. “Auspico – sostiene Milani .- un ragionamento pacato dei sindacati per valutare quale sia l’interesse per i nostri lavoratori per andare avanti per una strada che minimizza i disagi per le persone. Indesit da sempre ha cercato soluzioni morbide: con le parti sociali abbiamo fatto cose magnifiche in passato. In questo momento c’è un’opportunità, per il bene di tutti; Non coglierla e’ un peccato, una tristezza”.

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    1. porrei la vostra attenzione sul passaggio "In questo momento c’è un’opportunità.." si chiama mobilità "Non coglierla e’ un peccato, una tristezza”

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    2. e poi aggiungerei.. con o senza il vostro consenso dobbiamo chiudere possiamo offrirvi la mobilità o se lasciate che ci pensi il nuovo socio di maggioranza non prenderete nemmeno quella....certo mobilità + buona uscita non sarebbe male....per il lavoro credo ormai sia storia chiusa....ma mai dire mai

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    3. si auspica che chi l'ha presa nel culo se ne faccia una ragione

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    4. O è pane o pan bagnato che vuoi farci mica vorrai protestare? Che parola brutta! Non ci posso nemmeno pensare!

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  9. purtroppo però i piani dei manager si vanno a far friggere salta tutto http://espresso.repubblica.it/inchieste/2013/11/22/news/rifiuti-tossici-in-campania-spunta-l-indesit-dei-merloni-1.142356

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    1. Notizia inquietante.... con tanto di verbale allegato

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    2. potrebbe anche finire tutto con la santa prescrizione

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    3. di che vi preoccupate???
      staranno già preparando tarallucci e vino...
      ___________
      G.R.

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  10. Non vi preoccupate siate sereni si aggiusterà tutto,
    tutto andrà bene,
    domani splenderà ancora alto il sole nell'era del boom economico! E la nostra isola felice sarà irrorata di ottimismo e felicità!

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  11. http://www.ilrestodelcarlino.it/ancona/cronaca/2013/11/22/986312-rifiuti-tossici-campania-indesit.shtml

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  12. http://www.corriereadriatico.it/MARCHE/rifiuti_tossici_campania_indesit/notizie/368115.shtml

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  13. Non vi preoccupate siate sereni si aggiusterà tutto,
    tutto andrà bene,
    domani splenderà ancora alto il sole nell'era del boom economico!
    Si domani è ferragosto! Ci sono i fuochi di Santa Maria e le frittelle con lo zucchero! Qualche altro giorno di vacanza e poi si ritorna in fabbrica! Tranquilli siete felici? Si NOI lo siamo, e la nostra isola felice sarà irrorata di ottimismo e felicità!

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  14. Lascerei i giudizi di merito sull'accordo sindacale in sospeso fino a quando ci sarà un accordo da dover giudicare e saranno i lavoratori con un referendum a farlo .
    Oggi mi sembra surreale valutare qualcosa che ancora non esiste .
    Aspettiamo di vedere quale sia il reato prima di fare il processo

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    1. si aspettiamo i tempi non sono ancora maturi come disse quella anziana donna, incapace di rassegnarsi alla perdita del marito e alla morte del cane, per un anno aveva tenuto entrambi in casa, cadaveri, il primo nel letto, il secondo accanto al tavolo in cucina.

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    2. C'è chi giudica ma non agisce, chi agisce sbagliando e chi con rassegnazione aspetta che sia qualcun altro a risolvergli i problemi .
      Io personalmente diffido sempre di coloro che non agiscono ma giudicano .....anche se sono senz'altro dei privilegiati

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    3. qui non si giudica si prende solo atto dei fatti

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    4. Beato te che hai questa chiara percezione della realta'

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  15. http://ilcontagio.org/2013/10/17/london-school-of-economics-non-rimarra-nulla-dellitalia/

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  16. Il primo dirigente Indesit intercettato nel 1994 è tale Ghirarducci, la cui utenza telefonica, dice la polizia, «risulta intestata alla Merloni Termosanitari spa, via Aristide Merloni 45 Fabriano». È il mese di dicembre. Il manager è in macchina, in viaggio verso Caserta, e chiama Chianese. Qualche mese prima l'avvocato vicino ai Casalesi era già stato arrestato per una storia di tangenti, ed era pure finito nell'inchiesta "Adelphi" sui rifiuti tossici. L'uomo di Merloni chiede a Chianese, che intanto era stato scarcerato, perché «non siete venuto poi a fare quel servizio famoso». L'avvocato spiega che «siamo rimasti d'accordo con Esposito che manda i camion lunedì mattina in quanto lui è a Fabriano….E siamo rimasti d'accordo che lunedì mattina facciamo tutta la pulizia e mettiamo i contenitori…Perché lui, Esposito, mi disse che aveva parlato con Lazzarin e tutti quanti a Fabriano».

    «Questo breve dialogo» commenta la Criminalpol «dà la misura del livello di relazioni che legano l'avvocato casertano a una industria di primo piano quale è la Indesit Merloni e non di meno aiuta a comprendere il perché determinate attività svolte senza regole - qual è quella del mercante di rifiuti - stentino per meri interessi economici e di mercato ad essere interpretate per quelle che sono: crimini contro l'ambiente e la salute pubblica e bacino di utenza della camorra». La polizia è lapidaria: «È possibile accertare un rapporto commerciale in atto tra l’indagato (Chianese ndr) e la nota azienda per ciò che concerne il ritiro, il trasporto e lo smaltimento degli scarti del ciclo produttivo… L’attività di “recupero rifiuti” è infatti svolta dall’associazione di imprese “Chianese-Giordano” che forte del beneplacito dei vertici amministrativi della Indesit opera con proprie regole e sostanzialmente fuori dai vincoli di legge».

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    1. http://espresso.repubblica.it/inchieste/2013/11/22/news/rifiuti-tossici-in-campania-spunta-l-indesit-dei-merloni-1.142356?ref=HREC1-24

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    2. Scusate ma se l'utenza telefonica è intestata a MTS cosa centra poi indesit ?

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  17. Comunque vada un'azienda che mette in mobilitá fa notizia...e l'opinione pubblica...non apprezza...l'ennesime prime pagine dei giornali dedicati a questa azienda...che avranno da guadagnarci...boh...faranno loro...

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    1. sai 1425 persone relative famiglie che non hanno più certezza del futuro oltre non avere più reddito non hanno nemmeno più un capacità di spesa e ne subisce le conseguenze anche il commercio se per te è una cosa che deve subire una censura

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    2. dare la colpa sempre ai giornali facile è? per tutte le magagne e le porcherie che si combinano, no caro la colpa è di chi quelle azioni le commette, dovremmo vivere nell'omertà per voi? Questa Italia deve cambiare, deve cambiare la sua moralità, il senso di appartenenza alle istituzioni e alla società civile, non possiamo continuare a sfruttare tutto il possibile e l'inimmaginabile per inseguire un consumismo spinto a tutto gas che ci porta solo all'autodistruzione. La famiglia è il primo nucleo sociale e deve essere difeso.

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    3. “Tra vent'anni moriranno tutti di tumore”. Sono le agghiaccianti parole pronunciate 15 anni fa da Carmine Schiavone. Il 7 ottobre 1997 il il boss pentito della camorra campana parlava così di fronte alla Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti, svelando i traffici illeciti dei casalesi. La testimonianza è stata resa pubblica il 31 ottobre scorso da Montecitorio.

      A rischio cancro, affermava Schiavone, gli abitanti di numerosi comuni del casertano. “Non credo infatti che si salveranno: gli abitanti di paesi come Casapesenna, Casal di Principe, Castel Volturno e così via avranno forse 20 anni di vita”, affermava Carmine Schiavone.

      A distanza di 15 anni dalla 'profezia' del boss pentito della camorra, oggi a lanciare l'allarme sono i pediatri secondo cui il rischio cancro derivante dai rifiuti tossici è “inaccettabile”. I pediatri italiani hanno scritto una lettera al governo e al Garante per i diritti dell’infanzia per chiedere la bonifica immediata dei siti inquinati e il controllo delle fonti di inquinamento.

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    4. “L’esposizione a sostanze tossiche – hanno scritto i pediatri al governo – è contro il diritto alla salute e all’uguaglianza, sanciti dalla Costituzione. I bambini dei territori contaminati hanno diritto al futuro. È necessario adottare il principio di precauzione. La comunità scientifica internazionale ha individuato da molti anni le sostanze certamente dannose per la salute. Pertanto, non vi è alcun bisogno di ulteriormente dimostrare, con onere della prova a carico delle vittime, il danno alla salute determinato dall’esposizione a queste sostanze”.

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  18. 'Indesit ha aperto ufficialmente la procedura di mobilità, dandone comunicazione ai delegati di fabbrica'. Lo rende noto il vice segretario nazionale dell’Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera, evidenziando che 'la procedura interessa 1400 lavoratori e tutti i siti produttivi del Gruppo in Italia'.
    “Chiediamo all’azienda e al governo di fare responsabilmente tutto il possibile - prosegue il sindacalista - per riaprire il tavolo di trattativa: siamo fermamente convinti che si possa trovare una soluzione condivisa e che le difficoltà possano essere superate. Da parte nostra, siamo pronti a mettere in campo tutte le azioni necessarie a riallacciare le fila del dialogo”.

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  19. La cosa che mi stupisce di più è il "culo puzzo" di molti dei 1425, che ancora una volta grazie a due sindacati hanno favorito indirettamente Milani e la sua linea di taglio!!
    All'inizio della vicenda ci fu una forte presa di posizione di Francesca Merloni, ci ha raccontato la storia della famiglia che non è quella dei suoi 4 cugini, che quei quattro messi insieme, non ne esce uno buono!!!
    Un Milani che tranquillamente si alza la mattina, se la ride e se la gode, chissa se esistono 4 fabrianesi con i coglioni!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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  20. VERTENZA INDESIT: CONSEGNATA LA COMUNICAZIONE DI AVVIO PROCEDURA DI MOBILITA'
    E' stata consegnata oggi nelle mani delle RSU degli stabilimenti di Melano ed Albacina ed inviata a tutte le strutture sindacali Fim, Fiom, Uilm e Ugl nazionali e provinciali, al ministero del Lavoro e delle politiche sociali, al ministero dello sviluppo economico, a Confindustria Ancona e Caserta, regione Marche e Campania la comunicazione di avvio procedura di mobilità da parte della Indesit Company, secondo quanto stabilito dalla legge 223 del 1991. Il licenziamento collettivo come noto riguarda 1400 lavoratori (infatti dei 1425 iniziali, 25 dirigenti si sono dimessi), secondo quanto stabilito originariamente dal piano di ristrutturazione e salvaguardia, presentato lo scorso 4 giugno dal management della holding fabrianese dell'elettrodomestico. Nello specifico, la procedura prevede 1250 licenziamenti nella direzione area industriale Italia, dei quali 194 dello stabilimento di Albacina, 286 dipendenti dello stabilimento di Melano, 540 occupati del sito di Caserta, 230 a Comunanza. Ora ci saranno 75 giorni di consultazione sindacale per ricomporre la dolorosa frattura, intercorsa tra sindacato ed Indesit al termine della riunione fiume dello scorso 18 novembre, durata 15 ore. http://fimcislmelano.blogspot.it/2013/11/vertenza-indesit-consegnata-la.html

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