15 novembre 2013

Letta non c'è, è andato via, questa non è più casa sua!


 

Letta da buon democristiano ha dato buca. C'è sempre un Consiglio dei Ministri a fare da legittimo impedimento e inviare un videomessaggio salva sicuramente capra e cavoli. Probabilmente il Premier non aveva voglia di essere contestato in terra marchigiana, nel suo collegio elettorale, addirittura a casa dello storico amico Francesco Merloni. La politica si nutre alquanto di simbolismi e il fatto che fischi antigovernativi potessero inondare le docili e storicamente bianche colline d'Appennino deve essere parso un affronto maligno per un capo del governo solidamente assestato su una linea di blando e sereno galleggiamento. Ma il contatto fisico era stato comunque scongiurato, come disdicevole elemento di connessione tra potere e popolo, attraverso l'istituzione di uno spazio protetto, quello che qualcuno, con pomposa retorica, ha provato a ribattezzare zona rossa, evocando in modo improprio ma suggestivo Genova e i suoi disastri. La politica come funzione decisionale legittima resiste ormai soltanto coi recinti, a porte chiuse e col plauso da Politburo di platee selezionate attraverso la logica elitaria e personalizzata dei pass, degli inviti e dei parcheggi riservati. Temere il contatto fisico e oculare con una manifestazione sindacale o con un corteo di giovani che fanno lampeggiare qualche fumogeno, riassume una tendenza alla "pavidità come sistema" che è anche emblematica di quanto la politica abbia progressivamente diminuito se stessa, fino a farsi azione smunta, ministrina col dado Knorr, agire sfiancato e malaticcio di burocrati subalterni ai grandi centri di potere. Nessuno avrebbe preteso che Letta - abituato ai melliflui simposi Aspen - trovasse il coraggio di gettarsi tra la folla come un Papa Francesco a Rio de Janeiro o, più laicamente, come un Luciano Lama tra i sampietrini divelti all'Università di Roma, ma avere timore della vicinanza, della protesta, dell'essere detronizzati momentaneamente di ruolo e carisma, significa confermare la debolezza di una politica che si sovrappone alla realtà come un coperchio che schiaccia e nasconde la crudele verità delle cose. Anche perchè le celebrazioni del cinquantenario della Fondazione Aristide Merloni, a ben vedere, non incarnano nè lo scontro tra società e istituzioni nè, tanto meno, una dialettica classista che vede contrapposti padroni e operai. I nastri, i lustrini e il convegno sulle filiere lunghe - con relativo e dotto parterre di amministratori e di esperti - profuma molto di Stazione Leopolda, di renzismo applicato alla fascia pedemontana, di finta sinistra che gioca a fare la destra senza neanche l'orgoglio di rivendicarlo. E quella che doveva essere la giornata di Enrico Letta ripiega a giorno piovoso di Romano Prodi, l'apologeta dell'euro cambiato a circa 2000 lire, l'ideologo dei distretti, del "piccolo è bello", dell'industrializzazione morbida, ossia di quella malattia economica e ideologica con cui Fabriano e i fabrianesi sono drammaticamente costretti a fare i conti. Stasera alle 21, tanto per non farci mancare nulla, la portavoce di Prodi, l'onorevole piddina Zampa, racconterà ai fabrianesi la notte dei fuochi, le azioni e le imboscate del centinaio di parlamentari che silurarono il Professore bolognese nella gran corsa al Quirinale. Citando Churchill e pensando ai cento parlamentari che gli negarono il Colle verrebbe da dire: "Mai così tanti dovettero così tanto a così pochi".
    

18 commenti:

  1. Sono delle comparse che resistono solo ai monologhi e alle interviste preparate. Non hanno più possibilità di confrontarsi anche perchè purtroppo per loro la rete fà circolare le informazioni e le domande non pilotate li mettono in difficoltà. Ieri le zozzerie rimanevano nascoste oggi si sanno in tempo reale e quindi le bugie non funzionano.più. Rappresentano solo loro stessi.

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    1. se magari la prossima volta togli l'accento dal fa le tue informazioni circolano corrette!

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  2. la manifestazione dei lavoratori m'ha messo na tristezza...

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  3. speriamo che i centri sociali organizzino qualcosa di meglio.

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  4. Simonetti ti ho sentito prima a radio gold hai ragione oggi danza macabra, e leucemia sociale

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  5. cisl e uil se so' andate a vedè l'honky? oggi è proprio il giorno della mammoLETTA...

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    1. Per correttezza, cgil, cisl e uil ......... come in tutte le piazze d'Italia; UNITARIAMENTE!!!! so che a qualcuno non piace, ma è solo così. Poi ci sono i metalmeccanici e li è un'altro ragionamento sul quale vale però la pena riflettere. V. G.

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  6. Hai visto, da una settimana dicevo di disertare, io l'ho fatto convinto...A cosa è servito questo sciopero??? Solo a far perdere soldi in busta paga all'operaio.. ripeto o gli scioperi si fanno ad oltranza o non servono a na minchia detto alla siciliana.
    Non si possono fare?? Ma perché bloccare la statale 76 è lecito?? Cari amici nessuna delle due è a norma di Legge, solo che la prima provocherebbe sicuro danno all'azienda, la seconda solo ad altri poveri lavoratori di passaggio!!!!!! Svegliamociiiiiiiiiiii dai "sindacatini"... Lo so, sono sempre più duro, ma sono contro ogni violenza, qui la faccenda si ingrossa sempre di più per tutti e quando ci si avvicina al baratro, la lotta diventa dura!!!!
    F.to Giorgio Fraticelli

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  7. Manon doveva esserci un corte fino agli ex magazzini Latini?

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  8. Ringrazio per l 'invito ma visto che parlano sempre i soliti ,alcuni dei quali per Fabriano non fanno proprio nulla ,ho deciso di non partecipare . Avevo chiesto di poter parlare di Made in Fabriano ma non mi è stato concesso . Hanno preferito far parlare persone che non hanno alcuna attività a Fabriano .saluti U.U.

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  9. Allora, vediamo se ho capito bene: la Fondazione Merloni festeggia i 50 anni e ancora una volta la famiglia si prende la nostra malridotta Fabriano e ne fa quello che vuole. Blindati in ogni angolo del centro, poliziotti e carabinieri in assetto antisommossa ovunque, parcheggi riservati, traffico deviato, l'inferno. Per che cosa? Mi dicono che non si poteva nemmeno entrare al Teatro Gentile per ascoltare. Pare che io, semplice cittadina, non sarei mai potuta entrare. Ingresso consentito solo con invito. Ma e' vero? Ed e' possibile? Ma tutto questo spiegamento di forze perché'? E quanto ci e' costato? E per proteggere chi? Non credo che i 2 anziani ben cotonati usciti dal teatro alle 13 e con autista e guardie del corpo ad attenderli avrebbero potuto rappresentare "un bersaglio sensibile"! In giro non c'era un'anima. Mi viene da ricordare a tutti che qui e' Fabriano. Ma il corteo dei lavoratori, che fine ha fatto? Chi l'ha visti? Hei, sindacati, corteo, e' di qua la festa, non al palazzetto ma di qua, in centro! Nonostante tutto siamo ancora ad indietreggiare di fronte alla F A M I G L I A. Giu', a testa bassa! Sapete che vi dico? Confido nei giovani del centro sociale. Speriamo che loro riescano a fare il controcanto!

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  10. Se invece di sperare negli altri si iniziasse a partecipare sarebbe già un bel passo avanti.

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  11. In diretta dal Teatro Gentile... Sembra essere ad un convegno del PD dove ognuno degli oratori non fa che ricordare un passato glorioso e Romano Prodi fa di tutto per appisolate sempre più una assise già in letargo. X fortuna l'intervento di Guerra

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    1. Se lei ha scritto in diretta era tra gli invitati, quindi non vedo di cosa si meraviglia visto che "il sistema" evidentemente ha ritenuto opportuno d'invitarla a questa magna pompa.

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    2. A dire il vero ho chiesto l'accredito mandando una mail al sito della fondazione cosi come potevano fare tutti.

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  12. Buonanotte, Buonanotte, Buonanotte, le parole di Romano Prodi all'Oratorio della Carità, agli uditori della presentazione del libro della sua portavoce.

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  13. Questa sera, sono andato alla presentazione del libro della Zampa ex portavoce di Prodi ora On. del PD.
    Intrighi, sgambetti, tradimenti, vigliaccate ecc.ecc....messi in atto dalla vecchia nomenclatura del PD, nomi diretti non ne sono stati fatti, ma tutti hanno capito. Hanno fatto tutto loro, di fatto si sono ritrovati all'angolo, dopo i ripetuti niet dei grillini e si sono abbracciati con Berlusconi passato poi tra i pregiudicati, inaspettatamente anche per il PD.
    Hanno fatto una marea di disastri, se la base oggi li avesse tra le mani, penso che a Fabriano non basterebbero gli alberi!!! Renzi avrà un bel da fare e con questi marpioni, credo gli sarebbe convenuto fare una Nuova Sinistra Democratica!!!
    Chi vivrà vedrà!!! Giorgio Fraticelli

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  14. non dovevano avere così paura (cecchini, antisommossa) bastavano carabinieri e polizia di Fabriano poi però tutti questi turisti in divisa magnano e magari ritornassero con le famiglie a farsi na vacanzetta. Tutto questo spiegamento denota insicurezza sopratutto nel governo della città e poi della nazione. Letta asettico voto 6 ripetitivo Prodi polemico voto 6 smemorato Francesco Merloni scruge voto 6,5 il buon padre di famiglia tira la cinghia Francesca Merloni voto 7 coerente Maria Paola Merloni voto 6- bronzface Andrea Lapo Merloni dandy voto 6- coraggioso e silente Milani lo ha lasciato fuori dal teatro altrimenti disturbava sempre in cerca del barattolino del miele Spacca pig voto 7 ingrassato e sognatore tutto il resto a corollario pian pianino rimarranno in 5 o 10 a darsi il premio con fuori 1000 agenti a difenderli roba da medioevo roba di fate castelli draghi cavalieri coraggiosi re avidi e tanti morti de fame. Per i presenti al teatro una piacevole serata per i contestatori una inutile giornata per i disoccupati la solita routin per le fore dell'ordine una quieta scampagnata

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