5 novembre 2013

Il nuovo che avanza...e che un po' spaventa


 

I bookmakers fabrianesi non avevano scommesso un becco sulla vittoria di Michele Crocetti. Le ultime previsioni pubbliche e condivise dal tam tam risalgono alla mattina di sabato 2 novembre, quando davvero nessuno dei segnali di fumo che anticipano gli eventi lasciava presagire la benchè minima possibilità di successo per il giovane outsider attidiense. Anche perchè era vox populi la conferma di un rinnovato e consolidato patto di continuità tra democristiani e diessini a sostegno della Monacelli. Su questa linea di ricomposizione aveva lavorato di tigna e sfinimento il redivivo Mingarelli, animale de furesta specializzato in tutte le fasi che contraddistinguono la politica come sublimazione della guerra: mobilitazione ansiogena degli iscritti, compattamento militaresco, conta finale e resa senza condizioni. L'elemento attrattivo delle azioni politiche è il loro essere perturbate da mille variabili capaci di alterarne l'orientamento, le finalità e il risultato, ma è davvero raro assistere a una frattura tettonica tra previsione e realtà come quella che in poche ore si è abbattuta sul Pd di Fabriano. Una divaricazione così anomala da sollevare, quasi immediatamente, perplessità e sospetti incrociati, che hanno trovato una coda brutale anche in questo blog, trasformato per ore in uno spazio di contrapposizione e dileggio spinto fino allo sberleffo più risentito e acuminato. Ma cosa è successo di così rilevante da trasformare un evento minore, come un congresso di partito, in una sanguinosa tauromachìa interna alla sinistra cittadina? Da quel che si racconta i sismografi hanno preso a oscillare paurosamente a partire dal Giorno dei Morti quando, attorno al Pd, si sono addensate le prime scosse di assestamento. Quarantotto ore in cui qualcosa cambia repentinamente, fino a far deragliare equilibri congressuali già illusoriamente messi in sicurezza. Per comprendere i movimenti in corso nel sottotraccia e nel sottobosco è sufficiente dare uno sguardo all'esterno e leggere sui giornali nazionali le cronache che rimbalzano dai congressi territoriali del partito: adesioni di massa e last minute, tessere che vanno e vengono con la leggerezza di una piuma, dati gonfiati ad arte come neanche nella Dc campana ai tempi gloriosi di Gava, Cirino Pomicino e delle truppe mastellate. A Fabriano si ripete quel che sta accadendo dappertutto, con le singole fazioni - l'un contro l'altra armate nonostante la calma apparente dovuta all'occupazione di un comune contenitore - che sospettano reciprocamente si stia giocando a fare incetta di adesioni, per ramazzare voti e spostare gli equilibri congressuali. Per arginare il rischio dell'altrui vittoria ognuno fa quel che può, arruolando di tutto e di più pur di estendere numericamente - e quindi politicamente - la propria disponibilità di militi votanti. Il regolamento nazionale prevede, infatti, che ci si possa iscrivere al partito fino al giorno del congresso e anche a votazioni in corso. In pratica un regolamento che istiga al mercimonio, come sarebbe il piazzare Dracula a garantire il buon esito delle donazioni Avis. Lo scrutinio serale di domenica 3 novembre complica e infittisce le nebbie: la vittoria di Crocetti è smisurata e plebiscitaria, un referendum così straripante da far sorgere dubbi e perplessità che un distacco minore avrebbe, invece, spinto a mettere da parte e a sostituire con valutazioni più prettamente politiche. Il troppo stroppia, dicevano le nonne sagge e dedite al low profile e, in più, e attira pure l'attenzione e i riflettori. Dopo la concitazione delle prime ore sono subito trapelate voci, quelle che incrinano la narrazione festosa di un successo che contiene anche elementi politici, purtroppo subissati dal prevalere del retroscena. Tra sabato e domenica il Partito Democratico di Fabriano gli iscritti al Pd pare siano aumentati di più di 80 unità. Un exploit capace di competere alla pari con i lussuriosi rigonfiamenti di militanza di cui dà conto la stampa nazionale e con la chicca di un venerandissimo neomilitante di 97 anni, forse arruolato per concorrere al cambiamento e al rinnovamento generazionale. Chi conosce i partiti e il tasso di attrattività che sono attualmente capaci di esprimere sa bene che una massa di adesioni concentrata in un lasso di tempo risicato, ha l'inconfondibile impronta dell'operazione a tavolino, di un'OPA ostile lanciata collettivamente a un partito ritenuto facilmente scalabile. Il che è sicuramente molto efficace dal punto di vista tattico e interessante per chi, come il sottoscritto, continua a considerare la politica un nobile impasto di sangue e merda. E quindi sarebbe interessante e significativo che la nuova segreteria del Partito Democratico mettesse a disposizione gli oltre 80 cedolini di adesione. Non tanto per curiosare tra i nomi quanto per capire chi è stato a sottoscrivere l'adesione fungendo da "garante" del nuovo iscritto. Così, giusto per segmentare la massa e capire quale delle due fazioni in lizza sia stata la più brava ad arruolare militi, in vista dello scontro finale. Di certo - a voler fare dell'idealismo un tanto al chilo che mal si addice ai machiavellici Bicarbonati - quel che è accaduto non sembra esattamente un case history da testo di educazione civica o o una buobna prassi da emulare in quella bella politica che piace alquanto al neosegretario. Un giovane di successo che mi fa pensare a Bertold Brecht quando diceva: noi che volevamo preparare il terreno per la gentilezza, noi non potevamo essere gentili. E spero davvero che il segretario del Pd, con l'intento di preparare il terreno al cambiamento, non si sia ritrovato a sacrificare proprio quel nuovo che richiama continuamente nelle sue parole e nei suoi scritti. Perchè sarebbe un caso classico di eterogenesi dei fini, di azioni che contraddicono drammaticamente i loro stessi presupposti.

Bicarbonati è su Twitter https://twitter.com/Bicarbonati e su Facebook  www.facebook.com/Bicarbonati
    

27 commenti:

  1. Caro Gian Pietro, se non ti conoscessi direi "beata ingenuità!"

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  2. Anche io lo direi se non mi conoscessi.... ;)

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  3. mi piacerebbe sapere quanti di quegli 80 nuovi tesserati sono di Attiggio.

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  4. Bisogna solo misurare il grado di cottura del carrello dei bolliti.
    Riuscire a capire quanto ci metteranno ad offrire al neo sfasciacarrozze il proverbiale panino, farcito di porchetta e condito con la colla utile per sistemare i .... a ventosa su qualche poltrona o strapuntino.

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    1. Il PD fabrianese si ritrova un "papa" simoniaco e un "papello" di vuote parole.

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    2. Capirai. Dopo Alianello va bene tutto!

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  5. Il nulla a livello di contenuti, un paio di sodali e il babbo a carreggiare amici e parentame e il gioco è fatto. Questo è il "nuovo".

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  6. Un parallelismo come la vittoria di Sagramola sulla Ruggeri?

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  7. Sono un ingenuo ma spero che il giovane Crocetti lasci perdere parentado vicino e lontano si rimbocchi oltre le maniche anche il cervello e cerchi di tenere insieme una specie di partito e dare un segnale positivo a questa città che non è solo allo stremo è finita,
    morta. Lazzaro alzati e cammina

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  8. La fiducia il giovane l'ha avuta, adesso dimostri di essere "altro" dall'avversario sconfitto. Il giochetto delle tesseramento diciamo che e' servito per raggiungere l'obiettivo. Adesso spazio al nuovo, vogliamo notizie nuove da leggere, iniziative nuove da sostenere, e soprattutto basta PORCATE e SCHIFEZZE VARIE.....!

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    1. la questione delle tessere è vergognosa

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  9. A me piacciono i purissimi e i machiavellici. La dimensione intermedia e anfibia mi sa sempre alquanto sospetta

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    1. Caro Miura pensa in Sicilia cosa staranno combinando con quelle tessere

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  10. dai, ma 80, non saranno mica tutte da una parte!?!?!..almeno qualche amico, tra i "vecchi", ce l'avrà pure, no?!!?
    la similitudine con un'OPA, in effetti, calza parecchio...chissà per quanto viene via un partitello medio???...avrei giusto 60-70 euro da investire in qualcosa di redditizio.
    _____________
    G.R.

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  11. Ah che bell' aria fresca....ch'addore de malvarosa...e tu durmiendo staje...........

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  12. Ah che bell' aria fresca....ch'addore de malvarosa...e tu durmiendo staje...........

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  13. Presto 1500 persone a fabriano non avranno piu' la cassaintegrazione.Tutto cio' e' devastante e voi continuate a parlare delle solite cazzate che interessano quattro gatti.
    VERGOGNA !

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    1. Cassa integrazione prorogata fino a Maggio 2014. A voi i commenti. A me è bastato vedere il servizio di Piazza Pulita ieri sera.

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    2. mi pare, invece, che per gli ex-Ardo, sia stata prorogata di nuovo...

      fortuna che ce stanno quei 4 gatti, che rompono un po' le palle e scrutano il cielo anche per gli asini...
      ____________
      G.R.

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    3. VIVA e vai!!! L'inverno lo passate sereni.

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    4. Ed invece, controcorrente dico che sarebbe ora che la cassantegrazione finisse, così almeno in molti inizieremo a far funzionare il cervello e non vivere più da parassit. si al sostegno in un momento di difficoltà ma basta essere presi in giro.

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    5. Tranquilli in palestra, a camminare e magari qualche ora in nero. BASTA.

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  14. L'uso sistematico del grido di battaglia "Vergogna" sta diventando quasi un marchio di fabbrica sia qui che su Facebook. Quel che sfugge è che il governo della città, l'azione dei partiti e il tracollo industriale avvengono sotto lo stesso cielo e sono intimamente collegati

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    1. Il governo della città,cioe' questa banda di inetti ,fra poco non servirà più ,perché non ci saranno più i cittadini.
      Sanno solo scrivere nell'acqua,la stessa dove affogheremo tutti.

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  15. IO sapevo già da due settimane che avrebbe vinto Michele Crocetti, perché lo sapevo, perché oramai il PD è bollito. ha bisogno di rigenerarsi e solo i giovani sono in grado di fare uno sporco lavoro come questo. E' la classe dirigente nazionale dei partiti che va cambiata. Anche se i grembiulini non vogliono il cambiamento è inesorabile siamo giunti al capolinea o si cambia o si affonda. Purtroppo il nepotismo impera, anche se Michele è un giovane puro è sempre figlio di....... ma una volta sconfitto anche questo malcostume avremo veramente una società più dinamica e meritocratica. Per Michele parleranno i fatti ed il suo impegno.

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  16. Il Generale Inverno05 novembre, 2013

    Chi di cammellate ferisce, di cammellate perisce

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  17. Nei molti anni che purtroppo ho dedicato alla politica ho conosciuto schiere di giovani impegnati, volenterosi e velleitari. Stavolta ho visto una determinazione feroce che pone davanti a un bivio: o Michele Crocetti e' un abile Gatto con gli stivali o attorno a lui si muovono manine e manone scafate e adulte. Propenso per questa seconda ipotesi

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