9 febbraio 2014

Una Giunta assediata da sè stessa


 

Stamattina i quotidiani locali - forse per farsi perdonare qualche curiosità di troppo dei giorni passati - trattano il ritiro spirituale della Giunta e della maggioranza con tutti i riguardi che si debbono al potere, per quanto esso sia instabile e sgarrupato. E per compiacere chi "governa" la città rilanciano il gioco del compattamento, come se ieri mattina, alle Quadrelle, fosse entrata una maggioranza divisa, poi riemersa a metà pomeriggio serena e levigata come dopo un trattamento in una SPA. In realtà non c'era alcuna divisione in corso e anche il tanto discusso e annunciato dissenso dell'UDC si è limitato all'esposizione di alcuni desiderata, come li ha apertamente definiti il segretario del partito Pellegrini, tra i quali il più importante sembrerebbe essere lo scoperchiamento del Giano. Tema sicuramente di rilievo ma non tale da giustificare una verifica politica in una città in cui il 50% della popolazione in età da lavoro risulta disoccupato o in cassa integrazione. I giornali, riprendendo alcune dichiarazioni quasi da fanciullino pascoliano del Sindaco e dell'Assessore Galli, oscillano quindi tra un "avanti!" e un "avanti tutta!", dimenticando che senza una destinazione, una rotta e qualche efficace strumento di navigazione, far girare le macchine a pieno regime serve solo a sprecare energie, a surriscaldare il sistema e a richiamare un probabile effetto iceberg. Il dato politico che conta, quindi, non è l'energia di un nuovo inizio ma il distacco sempre più presuntuoso dalla realtà di questa amministrazione, con il Sindaco che si ostina a rimuovere politicamente le dimensioni del dramma sociale ed economico cittadino confidando nel solito, usuratissimo richiamo all'Unesco e al distretto creativo. L'effetto di questa rimozione continua è lo stesso che producono quelli che invece di lavarsi le ascelle e poi mettersi profumo e deodorante, saltano il primo passaggio arrivando direttamente a cospargersi di aromi: l'afrore è notoriamente persistente e insopportabile. Ma la questione del distacco dalla realtà merita qualche nota aggiuntiva che, in qualche modo, mi ha visto volontariamente protagonista. Chi ha seguito il mio post di ieri avrà notato che si tratta di un articolo interrotto bruscamente, di una cronaca che si sarebbe dovuta sviluppare nel corso delle ore ed è invece rimasta inchiodata alle 10.27 di mattina. Cosa mai sarà successo? Una botta di noia simonettiana? Noooo! Un improvviso contrattempo che mi ha impedito di aggiornare la cronaca dalle Quadrelle?Nooooo! Un sussulto di comprensione nei confronti di una compagine politica che predilige gli incontri a porte chiuse? Noooooo! E' semplicemente accaduto che pochi istanti dopo la pubblicazione del commento delle 10.27 alle Quadrelle si è scatenato il finimondo perchè c'era "Simonetti in diretta" e pare che da quel momento il buon clima che tanto stava a cuore al Sindaco si sia rapidamente guastato perchè tutti hanno cominciato a guardarsi in cagnesco. Ovviamente per evitare di essere scoperti nella incombente caccia alle talpe - con qualcuno che invocava modalità di controllo delle messaggerie ampiamente oltre il limite della decenza democratica - gli inviati speciali (numerosi come una nidiata) hanno smesso di inviare informazioni in tempo reale e il post si è consumato in poche battute. Il seguito è stato scandito da una lunga sequenza di contumelie all'indirizzo del sottoscritto, pronunciate da alcuni soggetti avvezzi a fare come Nicodemo, che di giorno condannava e di notte incontrava il condannato in gran segreto. Ma al di là delle questioni personali, che sono poca cosa e anche di pessimo gusto, quel che conta politicamente è che ci si deve misurare con un'amministrazione sotto assedio, incapace di concepire e praticare glasnost e trasparenza, con eletti e nominati che invece di esercitare il loro ruolo di rappresentanza politica diffamano un privato cittadino colpevole soltanto di informare gli altri cittadini su temi e decisioni che riguardano la collettività. La verità amara per questa Giunta è che gli inviati speciali che veicolavano notizie ai Bicarbonati non sono traditori della maggioranza o scissionisti al soldo dell'opposizione, ma esponenti della sinistra democratica fabrianese sempre più preoccupati da una privatizzazione del confronto politico che danneggia la città e restringe gli spazi del confronto. Il problema politico sostanziale è quello di una maggioranza che invece di aprirsi alla città, di spalancare le finestre, di praticare la virtù dell'ascolto, magari rischiando anche qualche pomodoro in faccia, si rinchiude e innalza muraglie, convinta che la democrazia si realizzi chiudendo tutti gli spifferi, serrando le fila e cercando di criminalizzare chi dissente. Una concezione politica e di governo difensiva e impaurita che per questa città costituisce un problema aggiuntivo e non certo di secondo piano. Ma la minaccia politica che aleggia su Sagramola non sono certo quattro messaggi di folklore politico inviati un sabato mattina da qualche democratico ancora immune da tentazioni manesche e autoritarie, ma la sua insicurezza che si tramuta in gaffe, l'indecisione che si trasforma in sospetto, la convizione granitica e clericale di essere nel giusto - in un mondo che non comprende perchè infestato di cattivi e di maligni - e il suo fidarsi soltanto di chi, sotto sotto, lavora per rimpiazzarlo al prossimo giro. E a voler essere sagramoliani  - solo per un istante ovviamente - si potrebbe dire che è proprio vero che Dio acceca chi vuole perdere. A partire dalle Quadrelle.

Ps: alle 18 ritorneremo con le pagelle della settimana
    

11 commenti:

  1. Caro simonetti,questi fanno come c...o gli pare.Io da una citta' indignata mi sarei aspettato cartelli diversi su una vetrina spenta in pieno centro,altro che sei di fabriano se....E' ora che se la finiscono di prendere per il culo questa citta'. Con stima!

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    1. Sei di Fabriano se ...nonostante la merda ti arrivi al collo...tranquillo ce penza Merlo'

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    2. Magari ce pensasse ancora ANTONIO MERLONI ce comunque la pensiate lui agli operai gli voleva bene.

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    3. O Signore mio quelli che devo leggere!!Ancora chi si ostina a difendere queste "persone"....

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  2. Quando in casa c'è aria consumata si aprono le finestre per evitare il ristagno degli odori e il formarsi della muffa. La democrazia ammuffisce come le pareti se non circola aria pulita. Purtroppo siamo governati da gente che si compiace di vivere in ipoventilazione

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  3. Stamattina a legge le locandine sembrava che fossero tutti statisti

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    1. Statisti della repubblica delle banane.

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  4. Sei de fabriano se continui a farti prendere in giro da questa amministrazione di incompetenti,senza ribellarti.

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  5. Sagramola sempre più insicuro

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  6. Un coccio rattoppato non è mai un coccio nuovo, questa è la sostanza. La mia personale previsione è che non arrivano al prossimo panettone!

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    1. Così tanto tocca aspetta? Mi sa che corriamo il rischio che se rimangono Fabriano non arriva nemmeno a magna' il cocomero a Santa Maria !!!

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