20 maggio 2013

A Campodiegoli gli girano le pale


Non mi sono mai addentrato nelle questioni energetiche. Servono competenze alte e specialistiche che non si trovano al mercato del sabato mattina e che consigliano prudenza quando si prova ad affrontare la materia. Invece anche nella nostra città è diventato quasi più facile incontrare un ingegnere nucleare  che un cassintegrato Ardo. Ci sono giovanotti vestiti da Prometeo che raccontano di aver rubato il fuoco agli dei, gradassi politicizzati che sanno tutto di impianti a biomasse di mega impianti eolici. Consapevole della mia ignoranza tecnica mi tengo a debita distanza dalle certezze e, al massimo, mi limito a esprimere qualche modestissima opinione personale. Ad esempio sostenendo che le energie rinnovabili non mi convincono. Ovviamente considero meritevole di grande attenzione qualsiasi sforzo finalizzato a superare quello che potremmo definire il "vizio insopprimibile degli idrocarburi". Ma ogni volta che mi trovo davanti a distese di pannelli solari o a gigantesche pale eoliche, ho la sensazione che i fabbisogni energetici siano soltanto la scusa per mettere in piedi un business redditizio, in cui quel che conta non è la centralità dell’autonomia energetica ma raschiare lauti incentivi statali, vendere energia elettrica ritagliando utili generati dal sovrapprezzo -  pagato dai contribuenti - e approfittare degli spazi interstiziali di guadagno gentilmente messi a disposizione dalle perversioni di funzionamento della Borsa Elettrica. Ciò significa, ad esempio, che ci vuole molta fantasia e altrettanta subalternità culturale per restare indifferenti di fronte l'installazione di pale eoliche in un territorio come quello di Campodiegoli, fortemente antropizzato e addolcito da un profilo collinare che è possibile ritrovare nelle opere di Piero della Francesca o di Raffaello Sanzio. La Costituzione repubblicana all’articolo 9 impone la tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della Nazione. E lo fa nella sua prima parte, quella che esprime i fondamentali dello stato democratico. Ciò significa che la tutela del paesaggio è un valore repubblicano non negoziabile. Per dire no all’impianto di cinque gigantesche pale eoliche nelle colline di Campodiegoli non serve quindi fare tutta una gran pugnetta tecnica e di impatto ambientale perché infilzare torri di 80 metri, che sono necessarie per sostenere le eliche, altera oggettivamente il paesaggio - producendo un evidentissimo inquinamento visivo, oltre che acustico ed elettromagnetico - e si pone in netto contrasto con il dettato costituzionale. In più c’è da considerare che la produzione di energia elettrica da impianti eolici avviene in difetto strutturale di continuità: se non c'è vento le eliche non girano e l'energia elettrica non viene prodotta; se c’è troppo vento le eliche vanno fermate lo stesso. Della serie “come fai ne manca un pezzo”. Tra l’altro si dice che nei siti migliori è possibile arrivare a una produzione di circa 2.000 ore l'anno, ossia circa 5,5 ore al giorno. Per queste ragioni legate alla sua discontinuità produttiva l'energia eolica non può soddisfare né le esigenze energetiche della popolazione né quelle di ciò che resta del sistema industriale locale. E allora consentitemi un j’accuse da cittadino che ignora e ricerca semplicità e semplificazioni. Perché l’amministrazione comunale non solleva al massimo livello un problema di costituzionalità legato al progetto di impianto di pale eoliche a Campodiegoli? Ha scritto sul Corriere della Sera un editorialista intelligente e moderato come Ernesto Galli della Loggia :”uno dei peggiori flagelli che si è abbattuto nell’ultimo quindicennio su tutta la Penisola, l’invasione delle pale eoliche: quei piloni e quelle eliche sempre più gigantesche che in un numero sempre maggiore hanno alterato per sempre il profilo costiero, la linea delle colline, lo sfondo paesistico di migliaia di chilometri quadrati del territorio italiano.” Sagramola se ci sei…batti un soffio: di lungimiranza, non di vento.
    

21 commenti:

  1. Io ogni volta che vedo un impianto eolico o un impianto solare mi chiedo: come mai i megacapannoni della EX Ardo non ne sono stati tappezzati ? ( di fotovoltaico ) Come mai riempiamo i campi ? Per il megaeolico sono stato convinto da uno dei papabili deputati 5 stelle che è un rischio e sono sincero ero convinto che dovevamo tappezzare tutto l'arco appenninico.

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    1. Sul tetto dell'MTS sono stati messi i pannelli, così come sul tetto di tantissime aziende in Italia. Io lo spiegherei con la lungimiranza che ha contraddisto l'Antonio Merloni.

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    2. Per la cronaca Ariston Thermo produce anche panneli solari.

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  2. Scrivo solo per dire che quello che scritto Ernesto Galli della Loggia, è, mio modesto avviso, una grandissima cazzata.
    Le linee dell'alta tensione hanno sverginato e squartato montagne, coste ed altri scorci, ma nessuno ha rotto mai le scatole. Lo stesso dicasi per i ripetitori TV, perchè, sia mai, in Italia che uno non riesca a vedere la puntata di Gerry Scotti.
    Il paesaggio è stato rovinato anche dai capannoni di Merloni, Casoli e compagnia mangiante e nessuno si è mai lamentato, perchè dava il pane.
    L'inquinamento della falda di Santa Maria chi l'ha provocato? Quello scempio non andava fermato?

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  3. Fatti spegare dai comitati anti-pale di Campodiegoli e Monte Mezzano chi c'è dietro l'eolico e perchè l'amministrazione non prende posizioni chiare.

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    1. chi c'è dietro si sà, il problema è non fare di tutta un'erba un fascio. Se uno è contro QUELLE pale eoliche non c'è bisogno che infanghi tutte le altre pale eoliche.

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    2. Da noi istallare l'eolico è follia, gli studi sul vento evidenziano che non c'è convenienza. Qui si montano in alternativa agli elettrodomestici per favorire sempre i soliti!

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  4. "ho la sensazione che i fabbisogni energetici siano soltanto la scusa per mettere in piedi un business redditizio, in cui quel che conta non è la centralità dell’autonomia energetica ma raschiare lauti incentivi statali, vendere energia elettrica ritagliando utili generati dal sovrapprezzo - pagato dai contribuenti - e approfittare degli spazi interstiziali di guadagno gentilmente messi a disposizione dalle perversioni di funzionamento della Borsa Elettrica"

    Se uno prestasse attenzione alla bolletta che ci arriva a casa (ma non è facile, me ne rendo conto) vedrebbe che per esempio circa 60 milioni di euro, l'anno scorso sono stati pagati da tutti i contrbuenti, attraverso la bolletta, per remunerare di 0,16 €/kWh l'ENEL per la fornitura di energia elettrica tutte le isole italiane (escluse sicilia e sardegna)visto che queste sono alimentate con motori diesel (e questo per dare anche una risposta ad Ernesto Galli Della Loggia, visto che uno può ben immaginare quanto possa essere tutelato il paesaggio con una centrale alimentata a diesel).
    Per tacere poi di quanto in bolletta paghiamo ancora per l'ammortamento delle centrali nucleari, mai entrate in funzione in Italia, ma costruite.
    Chiudo solo per dirti le energie rinnovabili stanno contribuendo a soddisfare il fabbisogno elettrico del paese in misura di molto superiore di quello che ci vogliono far pensare. Ciò si ripercuote anche sull'abbassamneto del prezzo del gas, perchè in Italia la maggior parte delle centrali sono termoelettriche.
    chiediti il perchè nella vicina Jesi è stata chiusa la centrale alimentata a barbabietole. Inquinava più quella o un campo fotovoltaico?

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  5. hai centrato il problema; quello dell'eolico, semmai avesse avuto origini nobilissime, è diventato un business e come tale, chi ci lavora, se ne sbatte dei vincoli e delle contrarietà.
    L'installazione e la manutenzione, è un vero e proprio affare, perchè quando ce l'hai, poi, devi pure farle funzionare!
    Il fotovoltaico, è un po' diverso...non migliore, diverso e, per certi versi, mi dispiace meno, anche se, vedere i c.d. campi-fotovoltaici, non mi da alcun "piacere".

    un po' meno daccordo, lo sono sul discorso dei "gradassi politicizzati" (se ho capito a chi ti riferisci); abito ad 1km da un nuovo impianto biogas ed ho ascoltato i pareri di alcuni appartenenti al comitato "contro"...non c'ho trovato niente di disinformativo; le cose sono 2, o sono eccellenti "venditori" o mi sono rincoglionito.

    _________________
    G.R.

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    1. Beh pensa te come hanno venduto bene la raffineria di Falconara, una bomba a cielo aperto. Ma con la macchina dobbiamo per forza girare, perchè sennò il culo ci fa male.

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  6. Io non sono contrario alle pale eoliche in sé ma a quelle pale eoliche. Tornavo sabato dalla Puglia e se vedete la piana di Cerignola fa letteralmente vomitare. Riguardo al termoelettrico faccio notare che si stanno distruggendo posti di lavoro e chiudendo centrali grazie alla scellerata politica degli incentivi fasulli alle rinnovabili

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    1. Quello delle energie rinnovabili è uno dei pochi settori che tira in Italia. Distruggiamo anche quello.
      L'energia elettrica prodotta dal gas è quella che costa di più e guarda caso l'industria Italiana è quella che paga l'energia elettrica a prezzo più caro.
      Guarda caso i russi (a cui il gas non manca) stanno aumentando a dismisura gli investimenti in impianti alimentati da fonte rinnovabile, perchè sanno benissimo quanto costa estrarre e trasformare un m3 di gas.
      Gli unici "tonti" che investono ancora in gas siamo noi italiani, anzi è l'ENI con ENEL, che però fanno dei grossissimi affari vendendo agli utenti finali il gas e l'energia elettrica ad un prezzo il 20% superiore a quello che pagano i cittadini di tutti gli altri paesi EU.
      Continuiamo così.

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    2. E’ un settore protetto e come tale illiberale

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    3. quale settore è protetto?

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    4. Renditi conto che il settore tira (o meglio ... tirava) solo grazie ai soldi che ci fregano dalla nostra bolletta per pagare gli incentivi ... !!!!!!!

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  7. Continuo a scrivere con il mio nome perché l'anonimato non mi piace. Faccio male? Bo? In ogni caso la verità è che c'è una sola energia veramente conveniente quella che utilizzano gli USA, la Germania, la Francia, la Slovenia, la Svizzera . . . insomma, dai che avete capito,quella . . . come si chiama? Quella che utilizza pure il Giappone . . tutto il resto per il momento si regge con i contributi statali, quindi, un inculata. Meglio comprare energia elettrica dalla Francia che sprecare soldi e impiastrare colline e dorsali. Bravo, ma quelli sanno trattare e stivare le scorie, sai noi italiani (che non riusciamo a fare una decente raccolta differenziata) che casino faremmo? E allora se non abbiamo fiducia di noi stessi per il nucleare che ha controlli internazionali ci dobbiamo fidare di pale eoliche e colline coperte di pannelli fotovaltaici??

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  8. La Germania ha ufficialmente chiuso col nucleare, idem il Giappone che tra l'altro adesso è ils econdo mercato per il fotovoltaico.
    Poi sicurmanete il terriotrio italiano è l'ideale per il nucleare, ed anche i politici italiani.
    ci mettiamo 15 anni a bucare due gallerie e fare 10 km di strada asfaltata a 4 corsie, sicuramente nel giro di 3 anni risuciremmo a costruire 3/4 centralòi nucleari.
    La barzelletta che hai raccontato non fa ridere.

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  9. stad alone is new way

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  10. Complimenti Simonetti hai lettori molto bene informati. Comunque l'eolico in Italia è una follia economica (oltre che ambientale e paesaggistica) per queste semplici ragioni:

    1) l'Italia spreca quasi il doppio dell'energia che acquista o che produce (fonte ENEA), perché siamo inefficienti e abbiamo infrastrutture distributive tecnicamente obsolete.
    2) per quanto potremo essere virtuosi nel produrre energia "verde", se non investiamo nelle reti e nell'efficienza energetica, a causa di questo spreco sopra-detto, otterremo sempre lo stesso effetto del versare acqua dentro un colabrodo.
    3) abbiamo gli incentivi alla produzione di energia eolica più alti al mondo quindi, stante questo sistema, fino ad ora non era la produzione di energia a remunerare l'investimento di capitale sull'eolico, ma l'incentivo stesso.
    4) di conseguenza, la pala eolica può stare anche ferma (come accade spesso al sud), ma chi ha investito i capitali ha già il guadagno sicuro nel momento in cui inizia a scavare la buca ...
    5) naturalmente questa follia ha determinato corruzione, devastazione ambientale e una massiccia infiltrazione mafiosa che, investendo soldi sporchi, guadagna e ricicla senza colpo ferire.
    6) per informazioni dettagliate, leggete il sito www.viadalvento.org
    7) quella contro l'eolico, in Italia, è una battaglia civile per la difesa del paesaggio e per impedire lo sperpero non solo dei soldi pubblici, ma dei nostri stessi soldi, visto che i soldi per gli incentivi li prendono forzosamente dalla nostra bolletta!
    8) inutile dire che queste cose succedono, al mondo, solo in Italia.


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  11. Gira e rigira Raga il problema siamo sempre noi italiani... Sempre pronti a fa i furbi... Sempre pronti ad inculare il prossimo non so dove andremo a finire ma la vedo molto cupa!

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  12. profitto profitto approfitto.............

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