3 maggio 2013

Il Comune e la macchina elettrica (anfibia...)


Faccio un’ammissione preliminare e politicamente scorretta: non ho mai sopportato l’ambientalismo minimale, l’attenzione al pezzo di carta buttato a terra che dovrebbe essere sanzionato solo per ragioni di buona educazione e invece si riveste di ecologia spicciola, l’idea che se tutti siamo più puliti il mondo sarà più pulito dimenticando l’inquinamento massiccio da idrocarburi, da cromo esavalente, da piombo, da mercurio, da elettrosmog. Ed è per questo che i grandi maestri dell’ambientalismo ci hanno insegnato a lasciare sullo sfondo l’ecologia educata per ragionare sugli impatti ambientali delle opere pubbliche, sul difficile equilibrio tra produzione e natura, sulla dialettica forse irrisolvibile tra risorse, sviluppo e generazione di rifiuti. Ma la politica preferisce rigirarsi sui ninnoli e dare lustro verdissimo e francescano a operazioni puramente mediatiche che, al massimo, possono arricchire di nuove pagine il romanzo degli ingenui e dei creduloni. Ho pensato a questa contrapposizione aspra di ambientalismo politico e di ecologia da galateo leggendo la notizia dell’auto elettrica che verrà donata al Comune sabato mattina, con tanto di cerimonia pubblica in Piazza del Comune. Si tratta di un evento che nulla crea e nulla distrugge e che un’amministrazione normale avrebbe archiviato senza troppo clamore. Invece si stipulano accordi con le concessionarie per l’ennesima rassegna di auto in piazza, nobilitata dal dono di una vettura con cui si vuole rappresentare, presuntuosamente, la metafora di un Comune tutto intento a promuovere una mobilità sostenibile ed ecologica, proprio mentre il centro storico è ridotto a immenso parcheggio a cielo aperto e a stupro permanente di bellezza. Contraddizioni che denotano la finzione, lo stacco tra realtà e immaginazione mediatica. Ed è davvero degno di miglior causa l’entusiasmo profuso dall’assessore Galli che annuncia l’installazione di colonnine di ricarica e l’abbinamento di macchine elettriche e bike sharing. Non vogliamo apparire eternamente disillusi e politicamente inappagati ma siamo certi che la battaglia ambientalista, in questa città, debba partire dalla chiusura totale del centro storico, dal recupero di Piazze urbanisticamente fondamentali come quella di San Nicolò e dal rilancio dell’anello Sintagma. Solo dopo aver adottato queste scelte strategiche potrebbe aver senso organizzare cerimonie pubbliche di donazioni d’auto e attivare sinergie tra macchine elettriche, biciclette e mezzi pubblici. Perché siamo di fronte a un caso emblematico in cui se si modifica l’ordine dei fattori e delle scelte il prodotto cambia radicalmente e nel profondo. E allora in campana, perché il fumo negli occhi con cui si imbambolano i cittadini non arriva solo dal tubo di scappamento ma pure dalle virtuose e mediatiche emissioni zero di un’auto elettrica.
    

19 commenti:

  1. L'ennesima riprova che la politica cammina per conto suo. Intenta solo a farsi ricordare che esiste con menate di vario genere. Quadretto desolante e molto mediocre.

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  2. Che gli ridiano la Prius in cambio di 2 Pande a metano va. Molto più ecologiche ed economiche.
    Ridicoli, ipocriti, democristiani, regnanti sul becero menefreghismo dell'intelletto altrui.
    Ma che pensano veramente che siamo tutti idioti?!
    E i giornalisti... ma vengono pagati a mazzette per le stupidaggini che devono dire o è veramente frutto di una spremuta di sinapsi?

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  3. Giampietro l'analisi che fai sull'irrisolto (ma sarebbe meglio dire mai affrontato) problema del traffico, specie nel centro storico, ma non solo, perché ci sono anche altri parti di città troppo esposte all'inquinamento dell'aria e da rumore la condivido in pieno. Tuttavia, al di là delle fanfare e delle manifestazioni, trovo che ogni passo verso un vivere ecologicamente sostenibile sia positivo. Ovvia, cerchiamo anche di incoraggiare come si fa a scuola con quegli studenti distratti e svogliati che, timidamente, cominciano a leggere e studiare un pochino. Meglio l'auto elettrica che i vecchi autobus a gasolio . . . o no? Detto questo sempre pronto alla lotta per l'ambiente senza se e senza ma!

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  4. Giampaolo io sul trasporto privato a Fabriano sono favorevole alle soluzioni più radicali e considera che abito a Via Bovio e i miei figli vanno a scuola a Via Aldo Moro, quindi da un taglio drastico di traffico privati sarei senza problemi il primo a essere penalizzato. Quel che mi urta è la finzione mediatica, la macchinina elettrica fine a se stessa, il ridurre la decisione a simbolo con cui spacciare una marchetta sui giornali. Insomma considero questa iniziativa una bufala assoluta! :)

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  5. la cosa che fa più pensare, è che per mangiare e bere, non si faccia vivo nessuno....ma per fare una "marchetta", ci sia quasi la fila!!!!
    sempre meglio una macchina in comodato che una "venduta" sottocosto nel buon nome del "do ut des"...

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  6. la coercizione esercitata dai commercianti del centro ha,da sempre, imbrigliato l'attività delle amministrazioni comunali(di destra e di sinistra).In nome della sicurezza(loro)volevano il centro chiuso,poi aperto per calo di affari,poi le telecamere,poi chiuso contro le rapine.
    Avete mai osservato i genitori accompagnare famelicamente i figli a scuola?Bloccano per mezzora i centri scolastici.
    Avete mai visto i guidatori accendere la sigaretta,iniziare la telefonata dopo aver messo in moto e guidare tipo passeggiata?E agli incroci accellerare repentinamente perchè la precedenza è un diritto sacrosanto?
    L'auto è diventato una droga e l' amministrazione non può somministrare antidoti a chi non è conseziente.
    Invece di blaterare sempre da oppositore politico analizza la realtà in cui vivi e usa l'attrezzo che hai in mano per una moralizzazione apartitica e più serena.

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  7. Sul blaterare passi perché è una tua legittima opinione nei miei confronti. Sul mio ruolo di oppositore politico sbagli perché è più di un anno che "blatero" senza scuderie alle spalle. Sulla moralizzazione apartitica rifiuto perchè ritengo i partiti uno strumento essenziale per la democrazia. A partire dai maggiori.

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  8. Le macchine elettriche sono inutili in un paese dove l'energia elettrica non viene da fonti pulite. Avevo segnalato più volte la possibilità di sfruttate i capannoni dell'ex aedo per montare kmq di pannelli allora si che la cittadinanza sarebbe stata felice di acquistare auto elettriche. Cmq io vemderei subito la prius per due panda a metano !

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  9. Questa volta non sono proprio d'accordo o forse si se arriviamo alla valutazione di fondo.
    Rifiuto oggettivamente valutazioni del tutto sterili e che sinceramente non mi appartengono (marchette, propaganda, etc,...).
    Queste iniziative unite ad altre (bike Sharing, colonnine, Piedibus, incentivi ai mezzi pubblici) sono corollari per diffondere una sensibilità necessaria.
    Ho capito che parlare a Fabriano di Put e' tosta. Ogni riunione sul punto ne è la prova, ma ritengo che si debba entrare nel merito e valutare bene tutti gli interessi.
    Il nostro centro e' veramente un patrimonio da valorizzare e va dotato di servizi, di attività, di vitalità che deve renderlo attrattivo, il tutto favorendo le attività commerciali, la visita turistica, la sua vivibilità'.
    Ti ringrazio comunque per avere aperto la discussione.
    Ringrazio anche alcuni interventi di maturità come quello di Ballelli che dimostra di avere a cuore il problema e affrontarlo con il piglio giusto.
    Ass.re Mobilità e Trasporti.
    P.s ti aspetto domani per una ricarica

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    1. Il Piedibus non è una iniziativa del comune di Fabriano e semmai è la riprova che la sensibilità necessaria esiste già tra i cittadini che infatti si auto-organizzano. Naturalmente va dato atto che il comune ha dato il suo piccolo contributo, ma l'amministrazione potrebbe fare molto di più, ad esempio rendendo le aree intorno alle scuole "car-free".

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    2. Assessore, anche il bike-sharing, con l'uso di bici elettriche, è una scelta azzardata, per come si usa gestire le cose da queste parti; sarebbe preferibile utilizzare bici normali, in ragione di una minore spesa d'acquisto e, soprattutto, di gestione e manutenzione.
      riguardo alle colonnine per la ricarica, secondo me, si va troppo "avanti", per una tipologia di mobilità che è ancora lontana anni-luce dalla città della carta.
      ____________________
      G.R.

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    3. Assessore, nemmeno Pariano avrebbe pensato di mettere il cappello sul Piedibus........attenzione scripta manent....

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    4. Il Piedibus nasce per iniziativa di un gruppo di genitori ed è' interesse dell'Amministrazione sostenere l'iniziativa ed incentivarla.
      Non si tratta proprio di metterci il cappello e se si legge bene il mio intervento e' molto più ampio.
      Possibile che si debba ragionare solo pensando al fatto che tutto quello che si fa deve essere trattato con il primato dell'assegnazione!!!
      Ass.re Galli

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  10. L' installazione di colonnine elettriche ?????? Ma con quali soldi con i nostri ? Sarà il caso che prima ci siano in circolo le auto e poi installare eventualmente colonnine. L'auto elettrica te la ricarichi a casa.... Perchè messa cosi' mi sa come una marchetta per qualche azienda fornitrice ed installatrice ec come al solito qualcuno si fa i cazzi suoi con i soldi nostri.

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  11. non c'è niente di peggio di chi parla senza sapere!! Il vero dramma secondo me, di questa città è la capacità di fare sempre critica distruttiva aspettando alla finestra le.azioni di altri. É ora che ciascuno di noi si metta all' opera con piccole azioni. Basta con chi bacchetta

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    1. illuminaci!
      da come vengono esposte le notizie (tramite i giornali, non direttamente dall'amministrazione, oltretutto)uno si fa un'idea..e se ha dei dubbi o delle contrarietà, è SACROSANTO poterle esprimere e sottoporre a chi poi decide, dubbi e perplessità!
      __________________
      G.R.

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    2. Certo il dramma di Fabriano non è una disoccupazione mostruosa ma la critica distruttiva e la mancanza di buone azioni. Ci sarebbe da chiedere in che cazzo di città vivete ma ancora una volta cerco di no farmi prendere la mano. G. Simonetti

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    3. distruttive non sono le critiche...distruttivo è il fatto ke non vengano mai ascoltate!
      una volta se criticavi sputavi sul piatto in cui mangiavi, adesso sei disfattista...
      se siamo arrivati allo scempio attuale credo che un po' di prevenzione verso un certo sistema e una certa classe dirigente sia non solo comprensibile ma anche legittima nonché necessaria!

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    4. Grazie! hai espresso mirabilmente quel che la rabbia mi impediva di scrivere

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