24 maggio 2013

Qualche riflessione sulla democrazia e su Casa Pound

Per i primi di giugno, a Fabriano, è prevista una manifestazione di Casa Pound contro la crisi economica e sociale della nostra città. E già il solo evocare un evento pubblico organizzato da una formazione della destra radicale ha suscitato dissensi, inviti al boicottaggio e posizione indignate, incentrate sulle molte ragioni dell'antifascismo e sullo sfregio che verrebbe inferto alla memoria di Engles Profili - e all'identità di una città medaglia di bronzo della Resistenza - da un corteo prevedibilmente nostalgico e tinto di nero. E' quindi facile prevedere tensioni, nei prossimi giorni, e una crescente contrapposizione ideologica, in cui ciascuno cercherà di lucrare dall'evento, trasformandolo in un'occasione identitaria e in una prova di forza mediatica. Sia chiaro: chi scrive considera la Resistenza la propria patria morale e proprio per questo sono convinto che la democrazia - in quanto luminosa e robusta negazione del totalitarismo - per essere se stessa debba garantire sempre il diritto di espressione. Anche a chi ne nega i fondamenti e la legittimità, Un fascista punta a censurare, a irregimentare, a restringere gli spazi, a mutilare i diritti di cittadinanza. Un democratico non deve mai concedersi questo lusso e deve respingere la tentazione di considerare indegna di presenza pubblica una qualsivoglia posizione ideologica, anche quella culturalmente e politicamente più lontana ed estranea al proprio sentire. Ciò significa che impedire a Casa Pound di manifestare equivale a certificare non la forza ma la debolezza della democrazia, anche perché non c'è modo migliore di fare sponda al fascismo che confinarlo ai margini del tollerabile, rimarcandone l'impresentabilità e fornendogli l'alibi del vittimismo che, notoriamente, non scompagina i campi politici ma ne indurisce e ne asseconda ottusità e vizi. Il compito della democrazia è, invece, di tutt'altra pasta: includere l'antagonismo, disinnescare i conflitti, riassorbire gli estremismi, favorire l'evoluzione istituzionale di tutti quei soggetti che, troppo spesso, oscillano tra urne ed eversione. Per quel che mi riguarda credo, quindi, che se non sussistono gravi problemi di ordine pubblico si debba consentire la manifestazione di Casa Pound, anche se ne è evidentissimo l'intento strumentale rispetto alla disperazione di chi perde il lavoro e di chi consuma nella rabbia il declino delle proprie aspettative di futuro. La storia e la memoria politica, però, insegnano che se si vuole disinnescare un fenomeno irrazionale non serve reprimerlo ma combatterlo con le idee, con la schiena dritta, con la forza della ragione e dimostrando concretamente, a chi è tentato dalle semplificazioni e dalle scorciatoie estremiste, che la democrazia è l'unica strada possibile e immaginabile. Se Casa Pound ha qualcosa da dire sulla crisi del nostro territorio che lo dica, pacificamente e senza dimenticare che le parole sono pietre. Se la crisi di Fabriano sarà invece l'occasione per sfoderare i saluti romani, gli onori al Duce, il folklore mortuario del Ventennio e la solita follia razzista del complotto ebraico le forze dell'ordine sapranno come agire e comportarsi, visto che tutti gli antidoti necessari alla democrazia e all'ordine pubblico trovano un loro sicuro e rassicurante scenario nella carta costituzionale - laddove essa vieta esplicitamente l'apologia di fascismo - e nella legge ordinaria. Per il resto mi auguro che gli antifascisti si tengano tutti a debita distanza: la perpetuazione dello scontro e la militarizzazione del conflitto sono quanto di più lontano dalla storia mite e luminosa di Engles Profili e di tutti gli altri.
    

37 commenti:

  1. Si organizza in fretta e furia una contro manifestazione, forse di proporzioni mai viste a Favrià. Tutto questo organizzato dalla sinistra radicale e da soggetti satelliti.
    Avessero mai fatto qualcosa per le fabbirche che chiudono con la media di una a settimana !!!
    Favrià sempre più città di pecore e pecoroni.
    Una vergogna.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si informi bene prima di aprire bocca, alcune di queste realtà sono state sempre presenti nelle lotte rigardanti il lavoro negli ultimi 5-6 anni.

      Elimina
  2. Vedo che ti indigna solo la contromanifestazione: come al solito siamo agli opposti estremismi

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sul manifesto c'è scritto che CP protesta contro la disoccupazione, non per il ritorno di Benito Mussolini.
      Mi dovrei indignare perchè protestano per i disoccupati?
      Qui i "comunisti" hanno mangiato assieme al padrone per 50 anni, mo si svegliano solo per cantare Bandiera Rossa?

      Elimina
    2. Fratini lei ce l'ha con i centri sociali perchè sostiene facciano la festa del raccolto, ma quello che fa lei il sabato sera mica lo dice...

      Elimina
    3. Non sono quello che Lei dice, mi spiace. E cmq la festa del raccolto la faceva anche Benito Mussolini.

      Elimina
    4. magari è cambiato utimamente, la conosco bene

      Elimina
    5. protestano contro la disoccupazione (per altro dandone la colpa alla giunta comunale, cuor di leoni)inneggiando al fascismo. casapound è alla ricerca di consenso e visibilità e cavalca temi sociali esattamente come tutti i fascismi agli albori in tempi di crisi. scordammoce u passat vuol dire due cose, o non lo conosci o lo rimpiangi

      Elimina
    6. Marx diceva che la storia prima si presenta come tragedia e poi come farsa. Ecco ho l'impressione che la nuova guerra civile tra centri sociali e Casa Pound sia una farsa

      Elimina
    7. non si tratta di guerra civile signor simonetti, il Angelo Falzetti che lei ha tanto elogiato si sarebbe schierato a favore della manifestazione in quanto tutti hanno il diritto di manifestare?
      E' una questione di principio, un partito neo fascista non deve avere spazio politico, ancor di più se è un partito/associazione che neanche è presente nel territorio perchè qui si tratta di una sola persona, che tra l'altro fino a qualche mese fa stava con il partito che è tra i maggiori responsabili della crisi Italiana, cioè il PDL.
      Poi badi bene non si tratta di centri sociali vs Casa Pound, ma di una società civile intera che si sta mobilitando contro questo corteo da assocaizioni, a partiti, al centro sociale.

      Elimina
    8. non è una guerra civile ma non è una farsa. secondo me l'orizzonte simbolico in cui si muove una comunità è importante tanto quanto l'ordinaria prassi, perché il suo mutare ha ricadute sulla prassi stessa. dare legittimità di azione a un gruppo neofascista nel nostro territorio (in cui finora c'è una sola persona che però sgomita a destra e... a destra) di questi tempi può significare concedere facili opportunità di proselitismo tra gli adolescenti e crescita degli spazi di rappresentazione e rappresentanza, che casapound, è scritto, non merita e non è legittimata ad avere. e obiettivamente non credo sarebbe un bene con le tensioni sociali in aumento. poi è chiaro che è una situazione molto scomoda per tutti, perché effettivamente la strategia dell'ignorare la cosa standosene a casa sarebbe un alibi confortante per tutti quanti. io voglio ancora sperare che la manifestazione non si faccia. proselitismo forse ne farà ugualmente, anche speculando su questa cosa, ma non so se è una buona ragione per spalancare le porte.

      Elimina
    9. ognuno la pensa come vuole, a me sinceramente fa ridere vedere commenti illuminati che invitano a superare le ideologie puntando tendenzialmente il dito contro i ragazzi dei centri sociali in quanto "ragazzi dei centri sociali".
      considerato che l'argomento del post è la manifestazione di casapound e non la contromanifestazione della società civile (tra cui i ragazzi dei centri sociali), questo non è ideologico (nonché ipocrita)?
      sulla farsa, be' qua di farsa ce n'è una sola ed è l'operazione di marketing politico denominata casapound, che promuove il fascismo scimmiottando goffamente l'attivismo dei centri sociali (salvo poi presentarsi alle elezioni per il parlamento)...per cui non ci vedo niente di strano se, oltre all'antifascismo, i centri sociali abbiano anche motivazioni ulteriori nel contrastare fortemente certe manifestazioni.
      sulla manifestazione che la facessero pure...alla fine non farà altro che dare risalto alla contromanifestazione, che sarà verosimilmente più numerosa e magari sarà anche un bel segnale per la situazione tipicamente fabrianese di torpore generale...

      Elimina
    10. Angelo Falzetti l'ho conosciuto bene e per anni. Era un comunista cresciuto alla scuola togliattiana. E Togliatti fu l'uomo della collaborazione col generale Badoglio e dell'amnistia ai fascisti, quello che che da Mosca si rivolgeva ai "fratelli in camicia nera" e che fece chiudere il luttuoso capitolo delle vendette post resistenziali. Quindi cosa avrebbe detto Falzetti in questa circostanza non possiamo saperlo. Certo è che era un uomo che aveva un concetto vastissimo della fraternità e del dialogo. Oltre non mi permetto di avventurami

      Elimina
  3. Una riflessione lineare, come molte di quelle che posti solitamente. Pur trovandoci su posizioni differenti il tuo modo di esprimerti e la tua capacità di ragionamento mi hanno sempre affascinato, tuttavia in questo caso mi sento di dissentire da quanto da te affermato. Seppur vero che è compito della democrazia (rappresentativa) inglobare i conflitti è anche vero che esistono altre espressioni democratiche come la democrazia diretta. Fabriano è una città con un proprio background e francamente credo che se la manifestazione venga autorizzata possano verificarsi diversi problemi. D'altronde si tratterebbe di permettere una sfilata strumentale di persone NON fabrianesi contro la volontà della maggioranza della classe politica e della società civile.

    In secondo luogo mi preme sottolineare come questi episodi non sarebbero mai immaginabili se solo la nostra magistratura e gli addetti alle indagini applicassero la legge scelba del '52. Cosa che non avviene in maniera dovuta in Italia, a tal punto che partiti apertamente neofascisti si candidano alle elezioni. Se la società civile non si mobilitasse contro questi eventi rischieremmo di fare la fine della Grecia con la sua amata Alba Dorata.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se la società civile si fosse mobilitata per mettere freno ai danni fatti dai politicanti fabrianesi nel corso degli ultimi decenni, Casa Pound non sarebbe venuta a manifestare.

      Elimina
    2. <>

      Di grazia, quale sarebbe la volontà della maggioranza della classe politica e della società civile?
      Sulla Ghergo, sulla Cotton Club (le ultime, taccio per carità cristiania sulla Ardo)qual'è stata la volontà della maggioranza della classe politica e della società civile?
      Si prega di rispondere.
      Grazie.

      Elimina
  4. tanto per mettere un paio di puntini sulle I quelli che dite non aver fatto nulla negli ultimi anni sono stati tra i pochi ad essere presenti e a tentare di costruire un percorso di lotta a fianco degli operai fabrianesi, sono gli unici che si sono opposti agli innumerevoli sfratti nei confronti di famiglie fabrianesi e non, sono gli unici che hanno aperto uno sportello (R.O.A.D.) di mutuo soccorso, un'istituzione collettiva che prova a ricomporre le fratture presenti nella società attraverso la cooperazione... prima di parlare a vuoto contate fino a 100. AB

    RispondiElimina
  5. Chi perde il lavoro non è semplicemente nero o rosso o bianco o verde.Semmai bianco per la paura del futuro,rosso di vergogna per la nuova svilente condizione,nero di rabbia e al verde comunque.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Condivido la tua colorita descrizione, si cala a pennello sulla mia figura di cassa integrato! Ma chi ci ha mai difeso dal nostro inesorabile destino di futuri disoccupati? La sinistra? Ahhah ma dai non scherziamo dov'è più la sinistra? La destra? Ma quando mai c'è stata una destra in questa città. I sindacati? Siiii i sindacati.... sapete cosa fanno i sindacati in questa penosa situazione? Vanno nelle aziende e ti spiegano come funziona la cassa integrazione, quali sono le procedure per andare in mobilità!Che tristezza! Le lotte per i diritti non esistono più ragazzi, qui l'unico privilegio che ti riservano è farti morire di una morte lenta...come diceva tanti anni fa De Andrè. Luca

      Elimina
    2. Appunto,non lasciamoci strumentalizzare ciò che di profondo resta.Il dolore.P.S.:non mi riferisco a C.P. o ai Centri Sociali che in realtà di potere decisionale ne hanno davvero poco o niente.

      Elimina
    3. All'anonimo delle 13:46 riporto il post dell'anonimo delle 12:03 " Si informi bene prima di aprire bocca, alcune di queste realtà sono state sempre presenti nelle lotte rigardanti il lavoro negli ultimi 5-6 anni".

      Io sono d'accordo con l'anonimo delle 13:46

      Elimina
    4. Sarebbe ora che la politica invece di fare sempre spalluce mostri capacità e attributi.Altrimenti evitare di presentarsi a qualsiasivoglia tornata elettorale,please.

      Elimina
    5. Si, e dopo come campano ?

      Elimina
  6. Molti di loro non molto bene anzi male.Come camperebbero in un paese normale.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In un paese normale, hai detto bene. Purtroppo non siamo in un paese normale ed i politicanti campano bene, con i nostri soldi.

      Elimina
    2. I nostri soldi stanno per finire poi finirà anche la nostra proverbiale pazienza.Sarebbe il caso di evitare cruente divisioni ideologiche e magari agire nella stessa direzione dettata dalla priorità del lavoro.Ricordando alla cosiddetta classe dirigente che se la gente continuerà a bruciare anche nella bambagia prima o poi si avvertiranno acri fumi e cattivi odori.

      Elimina
  7. finchè le manifestazioni su temi di interesse collettivo verranno fatte all'ombra di bandiere (qualunque esse siano), lasceranno il tempo che trovano!

    poi, a mio avviso, non è una piazza di provincia, il posto più adatto per far sentire la voce, su un tema del genere, dove l'amministrazione comunale ha solo responsabilità marginali (ammesso che potesse far qualcosa per evitare certe vicende)

    su questa manifestazione, ho sentito scaldare molto gli animi...arrivare agli insulti ed ai proclami...sinceramente, comincio ad avere piene le tasche della gente che si muove solo "allineata e coperta"...dall'una e dall'altra "parte"
    _______________
    G.R.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. molto peggio la gente che non si muove, non si sporca le mani, poi vota e si sente con la coscienza pulita.

      Elimina
    2. punti di vista...ne riparliamo il 9, se vuoi; intanto ti anticipo che i "contro" faranno tutto tranne starvi a sentire, i pro, saranno talmente impegnati a cercare di farsi vedere per quanto sono operosi, da perdere di vista il problema principale.

      non è una questione tra chi fa e chi non fa...il problema è che certe questioni, coi "campanili" non dovrebbero avere nulla a che fare...se si vuole davvero fare qualcosa!
      se a muoversi ci fossero i cittadini, e non i "militanti"...se non si vedessero bandiere...probabilmente a piaza XXVI settembre, qualcuno, una sbirciatina potrebbe darla...

      _____________
      G.R.

      Elimina
    3. Il termine "cittadini" nel gergo comune ha lo stesso significato di "popolo" (da Wiki : La parola popolo è un termine giuridico che indica l'insieme delle persone fisiche che sono in rapporto di cittadinanza con uno stato)e come il popolo indica una "massa" omogenea che ha gli stessi interessi contro un nemico esterno (la casta?). Credo che questa terminologia non ci aiuti oggi a capire la vera strada per il cambiamento. Quali sono gli interessi in comune tra me (che voglio una società equa, solidale e meticcia)un ricco imprenditore dell'elettrodomestico (interessato a riorganizzare la produzione al fine di garantirsi i profitti) e uno di casa pound (che venera un folle omofobo suicida francese, solo per raccontarne una..). Io ( ma è un noi..) la mia idea di alternativa ce l'ho, di sicuro è in antitesi a quella di molti altri "cittadini" che rifiutano lo ius solis o si richiamano ad una visione del diritto medioevale... A.P.

      Elimina
    4. P.S: il termine "popolo" poteva essere utile a fini dell'alternativa quando questo tendeva a coincidere con una "classe" , ma questa è una storia del novecento... A.P.

      Elimina
    5. a parte che Wikipedia è attendibile come un avventore del bar di sabato sera...non capisco il perchè del "focus" su le parole "cittadini" e "popolo"...ho usato la parola, virgolettata, proprio per dargli la massima genericità.

      sono curioso di conoscere la tua alternativa.
      _____________
      G.R.

      Elimina
  8. Io non credo che vedremo troppi saluti romani e inni al duce, casapound e chi organizza hanno imparato bene a mimetizzarsi nei contesti in cui con l'estremismo è più difficile raccogliere consenso, tanto da perdere in onestà intellettuale (parole grosse) pure come neofascisti. Marginalizzare questa manifestazione semplicemente ignorandola ne avrebbe probabilmente ridotto l'impatto, ma non è una risposta sostenibile per quanti invece nell'antifascismo che è una delle poche bandiere decorose della città (e ricordiamo la figuraccia di Arcevia) si riconosce e vive questa cessione di agibilità come uno stupro. Un corteo di neofascisti a fabriano è dissacrante e l'indignazione e la mobilitazione erano inevitabili, aggiungo per fortuna. Che certe cose tipo lo sdoganamento dell'aperta apologia, anzi no, esaltazione del fascismo vengano rifiutate di pancia non so sicuro che sia un male.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "Io non credo che vedremo troppi saluti romani e inni al duce, casapound e chi organizza hanno imparato bene a mimetizzarsi nei contesti in cui con l'estremismo è più difficile raccogliere consenso, tanto da perdere in onestà intellettuale (parole grosse) pure come neofascisti", vero, il che se possibile rende tutto ancora più irritante e pericoloso

      Elimina
  9. quanta paura per una marcetta su fabriano di 4 monelli,monelli coraggiosi però,aiutiamoli,partecipiamo con loro,anche noi senza paura,marciamo su fabriano .Ci vuole una giornata nera dopo tante rosse che non hanno portato mai a niente. Partecipiamo in massa .
    Io ci sarò.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. e a te il coraggio non manca, pure per scrivere certe str...ane cose...

      Elimina

Sarà pubblicato tutto ciò che non contiene parolacce, insulti e affermazioni discriminatore nei confronti di persone