Oggi, a Roma, si apre il tavolo
sulla Indesit e comincia a serpeggiare, tra i lavoratori, il timore di
possibili mediazioni sul numero degli esuberi. Secondo i sindacalisti locali la
dimensione reale degli esuberi sarebbe, infatti, nettamente inferiore rispetto
a quanto fino ad ora sostenuto dall'azienda. E questo sovradimensionamento
potrebbe essere il gancio pianificato di un’operazione da manuale con l’azienda
che spara altissimo, fa quadrato a lungo sul numero in eccesso per connotarlo
come punto strategico e poi ritorna alle dimensioni reali del problema,
spacciando il ridimensionamento degli esuberi per una disponibilità negoziale
sofferta e dolorosa ma condita di umanesimo manageriale. In questo modo
l’azienda conseguirebbe comunque i suoi obiettivi di taglio e delocalizzazione
e il sindacato potrebbe, a sua volta, dichiarare di aver limitato i danni e di
non aver abdicato al proprio ruolo di tutela dei lavoratori. Si tratta, per
ora, di uno scenario ipotetico, che non trova conferma in nessuno dei segnali
lanciati dalle parti. Di certo è un errore illudersi circa la reale volontà del
Governo di intervenire sul caso Indesit, perché è probabile che abbia ragione
chi sostiene che, per il Ministero, il tavolo Indesit è soltanto un tavolo in
più e, quindi, una rogna in più da affrontare e risolvere. Un dato di partenza compensato,
in parte, dalla presenza del Ministro delle Attività Produttive Zanonato che,
in quanto ex Sindaco, è perfettamente in grado di comprendere le profonde
connessioni tra difesa dell’occupazione e tutela dei territori coinvolti. C’è
solo un punto fermo: ci vorrà molto tempo non solo per riannodare i fili del
dialogo tra le parti, ma anche per ritagliare uno spazio di intervento del
Governo. Innanzitutto perché le posizioni iniziali sono incompatibili con
qualsiasi ipotesi di accordo - da un lato il sindacato che chiede all'azienda
di cambiare radicalmente il Piano; dall'altro la Indesit ridotta a un unico e
continuo niet, frutto di una vera sindrome di Marchionne che sta
condizionando le posizioni assunte dal management –, ed è proprio questa
distanza siderale che impedirà al Governo di svolgere la sua opera di moral
suasion sulle parti senza schierarsi apertamente da una parte o dall'altra
facendo saltare ogni possibilità di azione concertativa. Il problema per i
lavoratori Indesit è quindi come tenere accesa la protesta, mentre è in un
corso una trattativa inevitabilmente lunga e snervante, senza che prevalgano
stanchezza, rassegnazione e riflusso. Per tenere alta la tensione servono
energie e risorse umane ma più di tutto una città che, come con la fiaccolata
dell’altra sera, fa circolare energie. La stanchezza e la solitudine, in questo
specifico frangente, sono i due veri nemici dei lavoratori. Assai più di Milani
e dei silenzi di MPM.
3 luglio 2013
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Spacca non è presente al tavolo romano. Qualcuno ipotizza l'assenza precauzionale da un tavolo da cui forse arriverà merda
RispondiEliminama è logico che che indesit non retroceda più va avanti e più sento che gli ordini non vengono nemmeno dal cda indesit ma dal compratore il quale ha subordinato l'acquisizione alla completa chiusura e licenziamento della produzione italia quindi è logico che indesit riaffermi il piano altrimenti non si chiude la trattativa e al cda indesit rimane una patata bollente da sbolognare a chi? per me è andata, ormai è andata a meno che il governo non si metta seriamente di mezzo ma visti i soldi in ballo è quasi impossibile, faremo senza e ricominceremo dall'inizio altrimenti c'è santa maria e non mi riferisco a john porcarelli.........a logico che sta porcata è scontato che non lascerà i fabrianesi così impassibili e serafici......anche i più miti hanno difficoltà ad ingoiare il rospo
RispondiEliminaTu dici? Quelli della ARDO il rospo l'hanno ingoiato ed anche abbastanza tranquillamente.
Eliminagrazie al cazzo con 800 euro al mese stai a casa zitto e bono e poi un lavoretto a nero ogni tanto e arrivi a 100o senza fatica poi scivoli e minchiate varie ingoi il rospo e anche un coccodrillo
Eliminama quando finiscono gli 800euri di "fisso", a che santo pensano di raccomandarsi???
Elimina..o pensano davvero che è tutta una farsa, come la cig degli anni "d'oro"?
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G.R.