Oggi si riunisce il Consiglio Comunale che voterà per la nomina dei componenti del Consiglio di Amministrazione della Casa di Riposo, recentemente trasformata in Azienda Pubblica di Servizi alla Persona (ASP). Tecnicamente, come riportato nella proposta di deliberazione che verrà presentata al consesso, il Consiglio procederà alla nomina di tre membri: due di maggioranza e uno di minoranza. Per ora l’unica certezza pare essere il nome del futuro Presidente nella persona dell’ex Sindaco Francesco Santini, che nonostante l'impegno politico nel Pd offre garanzie di competenza gestionale e di riorganizzazione manageriale della struttura. Ovviamente, considerata la funzione fondamentale che la Casa di Riposo ricopre come strumento di tutela delle persone anziane e cartina di tornasole della qualità del welfare locale, rimane assai indigesto il dover fare i conti con una politica che mette mano alle nomine come fossero scalpi di potere autoreferenziale da esibire e collezionare per finalità che nulla hanno a che vedere con la mission della struttura coinvolta. Ma fare del moralismo sulla decadenza della politica, ormai ridotta a puro sottogoverno e a promozione di uomini senza qualità con forte tendenza alla somaraggine, oltre a servire a poco è pure qualcosa di reiterato e noioso. Ragion per cui vale la pena dare uno sguardo d’insieme alla materia, magari soffermandosi su alcuni elementi di apparente dettaglio che, piaccia o meno, pesano come macigni sule scelte che si andranno a fare. Nella proposta di deliberazione c’è infatti un passaggio assai delicato e ambiguo che potrebbe scardinare quel principio di spartizione delle nomine tra maggioranza e minoranza che, paradossalmente e realisticamente, costituisce una sorta di salvacondotto donato da una burocrazia regolatoria alla democrazia e al pluralismo. La nomina dovrebbe avvenire, infatti, con due votazioni a scrutinio segreto e, proprio per rimarcare l’ambiguità del testo, è opportuno riportare integralmente la formulazione della deliberazione laddove essa propone di “procedere alla nomina dei n. tre componenti il c.d.a. dell’ASP di cui due in rappresentanza della maggioranza e uno della minoranza consiliare mediante due distinte votazioni a scrutinio segreto”. Si tratta di due righe che grondano di ambiguità da ogni poro, perché non si riesce a comprendere il senso delle due votazioni distinte: se si intende una prima votazione in cui la maggioranza vota per i due membri di sua competenza seguita da una seconda in cui è solo la minoranza a votare il suo esponente nel Consiglio di Amministrazione; oppure se si mantiene la distinzione tra due membri scelti dalla maggioranza e uno dalla minoranza con due votazioni distinte ma plenarie, in cui votano tutti i consiglieri comunali, con un devastante potenziale di interferenza da parte della maggioranza, che potrebbe convogliare una parte dei suoi voti su figure indicate da pezzi di opposizione coantigui alla maggioranza nonostante un posizionamento ufficiale nell'ambito della minoranza. Da questo punto di vista la tutela di una spartizione virtuosa – e mi si perdoni l’ossimoro - potrebbe essere garantita o da due sessioni di voto distinte in cui in prima istanza vota solo la maggioranza e poi di seguito solo la minoranza, o da un’unica sessione di voto plenario, con la scelta contestuale di tutti e tre i membri del c.d.a., affinché la necessità di non disperdere i voti e di distribuirli attentamente eviti tentazioni coloniali dei partiti del centrosinistra sulla debole e frastagliata minoranza consiliare. E siccome la democrazia, come insegnava il grande Alexis de Toqueville, è sempre tutela delle minoranze e resistenza alle prevaricazioni della maggioranza, vogliamo credere e sperare che l’opposizione sarà capace di far approvare un emendamento alla deliberazione su una modalità di voto che eviti intrusioni furbette e di convergere unitariamente su un nome che sia davvero espressione della minoranza, senza cadere nella tentazione della corsa solitaria o, peggio ancora, del sostegno a figure che possano essere ricondotte a una zona grigia in cui non si è chiaramente né governo né opposizione, in lode a un mercimonio tutto fabrianese che ha generato rendite di posizione ormai insopportabili e insostenibili.
31 luglio 2013
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Ulteriore conferma che la politica non ha ancora capito cosa stia accadendo e continua con le solite manovre di spartizione di lavori e poltrone. Sarà interessante vedere chi saranno gli eletti. chi i tecnici e l'impresa per i lavori di costruzione.
RispondiEliminaQuali saranno i compensi e sopratutto i costi per gli anziani ospiti ai quali loro sono tanto accorti e premurosi.
Quoto tutto. Vedremo chi saranno i nuovi scalda poltrone !!! Che vergogna !!! Con quale coraggio poi questi votano l'aumento della TARES ??? Lo diocessero chiaramente che i soldi servono agli stipendi di persone come quelle che verranno nominate per la Casa di Riposo.
EliminaCHE SCHIFO !!!
dovrebbero rappresentare la cittadinanza, invece sembrano persone totalmente scollegate dalla realtà!
RispondiEliminapoi tutte quelle supercazzole burocratiche per far passare le varie porchette non le ho mai digerite, ma di questi tempi diventano veramente irritanti...
La Cattiva amministrazione è figlia dell'ignoranza del Popolo.
RispondiElimina...e "madre"...
Elimina____________
G.R.
dopo Fulgi ... ecco Ballelli, Governatori, Santini ... brutti tempi per la sinistra svaporata
RispondiEliminaIeri la votazione dell'ordine del giorno a sostegno del Ministro Kyenge, con l'aula semivuota perché l'opposizione aveva in precedenza abbandonato gli scranni per protesta, è stata una scena deprimente. Con il Presidente Pariano che tentava di millantare normalità e regolarità, quando normalità non c'era ...
RispondiEliminaA sostegno di chi non arriva a fine mese, il prode Pariano ha sostenuto nulla? Che farà un altra partita a calcetto?
EliminaA basket ahahhhhh
EliminaNon sanno neanche più di cosa parlare ma andate a ............
RispondiEliminaIl vecchio consiglio + 500mila euro.. volete scommettere ke andremo in perdita??????
RispondiEliminaHo letto ora il commento sull'elezione del CDA della casa di riposo da parte dei consiglieri di maggioranza: semplicemente RIDICOLO!!!
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