Ombre cinesi |
Gentile Governatore Spacca,
chi Le scrive è tra quelli che non hanno mai sottovalutato
le sue gesta e che, anzi, hanno scientificamente evitato di immaginare o
supporre un suo declino politico. Anche nel momento più difficile della
tentazione montiana e dell’aperitivo elettorale, consumato in quel di Genga con
la senatrice Maria Paola Merloni, ho resistito alla tentazione dell’epitaffio e
di scorgere nella sua mossa, in quel momento azzardata, il segnale di una
lucidità di colpo appannata e consunta. Innanzitutto perché lei è un allievo di
Aldo Moro, che fu campione di ossimori, di convergenze parallele e di una
democristianeria colta e raffinata che tuttora resiste e sopravvive ai profondi
cambiamenti della società italiana e del mondo. E poi perché Lei è cresciuto
politicamente come rampollo della famiglia Merloni, ossia all'interno di un
potere vero, sostenuto da fortissime ramificazioni nei più importanti e
influenti ambienti politici ed economici nazionali. Poteri dove si apprende
l’arte sottile della mediazione, dell’abile giravolta oltre che la capacità di
trarre machiavellicamente profitto politico anche dalle situazioni più critiche
e avverse. Ma credo di aver saggiato in modo solenne la sua abilità di politico
durante la crisi Ardo, quando per mesi e mesi riuscì a convincere la comunità
fabrianese che c’era una soluzione in corso, che l’Accordo di Programma era solo
un salvagente temporaneo in attesa che arrivassero motivatissimi acquirenti
internazionali. Non a caso la firma col Ministro Scajola su quell'Accordo
avvenne una settimana prima delle regionali del 2010, che forse, proprio da
quell'accordo vennero orientate e decise a suo favore. E poi scattò la più
spettacolare operazione di seduzione politica che questo territorio abbia mai
conosciuto, con la narrazione convinta di una Cina comunista tutta intenta a precipitarsi
sotto Monte Cucco per acquisire la Ardo e salvare la nostra città. E come non
ripensare a quell'indimenticabile bando internazionale in cui i cinesi non
versavano la cauzione perché da loro non usa e gli iraniani compravano ma solo
a fondo perduto e i fabrianesi ci credevano ma solo a cervello affumicati e
perso!. Con lei straordinario e acuto regista di un minuetto e di un
incantamento degni della migliore politica di un Mazarino alla Corte del Re
Sole. Replicare i successi non è roba da tutti e di tutti i giorni e quando
accade vuol dire che si conoscono bene i propri polli, gli istinti che li
governano e l’infinito desiderio che nutrono di mettersi l’anima in pace il
culo in caldo. Ieri, dopo l’incontro al Ministero dello Sviluppo Economico lei
ha replicato la sua magia, mettendo con successo sul tavolo del confronto
sindacale una sua soluzione ai tagli Indesit; una soluzione che è un vero
capolavoro di linguistica morotea e democristiana: un centro fisico di
innovazione e design. Una roba da finanziare a suon di milioni di euro, un po’
presi dalla Indesit e un po’ dalle tasche dei contribuenti marchigiani. Io non
so Governatore Spacca se le è capitato di leggere le parole di Papa Francesco
sul dovere dei cristiani di parlare chiaro. Ecco, sarebbe molto interessante e
importante che lei spiegasse in un necessario “parla come mangi” cosa mai
significhi “centro fisico per l’innovazione e il design”, perché sinceramente
faccio fatica a decifrare questo linguaggio criptico, da iniziati. Una volta è
l’area vasta, un’altra è l’accordo di programma, un’altra ancora l’incubatore
d’impresa, con la lingua italiana utilizzata come un vero e proprio muro di
Berlino con cui tenere lontano il popolo da ogni comprensione e da ogni
razionale esame della realtà. Ce lo dica Governatore Spacca: cosa intende
quando parla di un “centro fisico per lì’innovazione e il design”, da istituire
magari a Melano: un concentrato di cervelli, di ricercatori con la pelle bianca
e le spalle strette, di scienziati pazzi dediti all’oblò e alla domotica? E che
ne sarà degli operai, cioè di quelli che per mansione le lavatrici non le
pensano ma le fanno? Tutti a spremersi le meningi per innovare e creare? Glielo
dico sinceramente Governatore Spacca: lei la sa lunga ma non la sa raccontare.
Però riconosco che ha una gran fortuna e cioè conoscere i fabrianesi come le
sue tasche, ben sapendo che appena intravedono un lumicino sono pronti a
raccontarselo come una perenne fiamma olimpica. E questa capacità di cogliere l’animo
della gente è ciò che fa di un abile politico un uomo di potere eterno che
eternamente dura. Chapeau.
Chapeau a te Gian . Hai colto nel segno !!!!!!
RispondiEliminaDa governatore delle Marche a rigovernare villa merloni in Sardegna,dovrebbe andare.
RispondiEliminaSimonetti sei un grande ..una mente di altissimo livello ....un vero autentico analista/giornalista !
RispondiEliminaUn centro fisico di riabilitazione politica e mentale ai sindacati invece
RispondiEliminaMission impossible, chiedere delucidazioni ... buona questa forse fà prima a parlare il swahili che spiegare i contenuti. E' per questo che ha avuto successo.
RispondiEliminaFabrianesi a pecora gli hanno garantito 2 mandati, festeggiando a fave e vino rosso . E mo hanno problemi a sedersi...
EliminaPenso che sia giunto il momento di finirla con il giocare sulla pelle dei Fabrianesi da cristiani come vi dichiarate di essere cosa racconterete a Dio nel momento della vostra morte, forse basterà pentirsi un momento prima di moprire? Meditate se vi è rimasto un po di UMANITA'.
RispondiEliminaCaro Spacca i Fabrianesi si sono pentiti amaramente di avervi portato al potere li avete ingannati nel peggiore dei modi che non sto a dire, non vi sentite un verme? E coloro che vi hanno accompagnato come si sentono? Essere credente in DIO non significa questo. Ma a voi non ve ne frega un C.....tanto perche tutti capiscano)
RispondiEliminaI fabrianesi finché c'era la promessa di 4 zampate nel culo per sistemare loro, mogli, figli e parentame vario hanno votato Spacca ed i suoi accoliti, ora si incazzano? Chi è causa del suo male...
Eliminatraduzione di "centro fisico per l’innovazione e il design" un gruppo, un paio di cento direi,
RispondiEliminadi RACCOMANDATI FIGLI DI AMICI DI AMICI che in questi ultimi anni hanno fatto più che altro disastri, basta vedere la situazione odierna, che tireranno avanti per altri 4 o 5 anni a spese dello stato, visto che con le loro capacità non ci riuscirebbero.
Trascorso questo tempo, finiti i soldi a fondo perduto, tutto in polonia o turchia, visto che di ingegneri ce ne sono più di qui, e non è detto che siano peggiori tecnicamente.
Cosa già vista con la riconversione dal caldo al freddo di melano,non hanno nemmeno un po' di fantasia.
Per quel che riguarda essere cristiani, meglio lasciare perdere, politica e insegnamento di Dio sono due cose opposte, tranne alcuni rarissimi casi, e Spacca non è certamente tra questi.
errata corrige......melano è stata riconvertita dal FREDDO AL CALDO.
EliminaSpacca ,uno con questo cognome non porta niente di buono.
RispondiEliminaIeri mattina, Mariangela Paradisi, già docente di Economia, giornalista economica, una donna che attacca il Presidente Regionale dalla mattina alla sera, ha scritto sul suo profilo fb:
RispondiElimina"Piattaforma fisica di ricerca e innovazione per l'elettrodomestico" da localizzare a Fabriano, propone al ministro Zanonato Gian Mario Spacca, governatore delle Marche, per risolvere l'irreparabile crisi del settore.
Cioé, dunque, fammi capire... non una piattaforma di ricerca per il settore aerospaziale o ambientale; non una piattaforma per il settore delle nanoparticelle per la biomedicina, l'ottica e l'elettronica. No, una piattaforma (fisica) per quell'obsoletissimo oggetto formato da una scatola di lamiera con quattro obsoletissimi componenti al suo interno, che ha già innovato tutto ciò che c'era da innovare.
Chissà cosa ha in mente il nostro bravo e arguto governatore quando dice "innovazione"? Una lavatrice che ripone nei cassetti i panni lavati, asciugati, piegati e stirati? Una lavastoviglie che serve in tavola? Un forno che scalda i piedi d'inverno? Un minipimer che massaggia la cervicale e, all'occorrenza, si trasforma in un godmiché? No, troppo audace, per lui, quest'ultima innovazione tecnologica...
Continua a sparare minchiate, il governatore. Che gran burlone che è! Lui sì che ha capito che una risata al giorno leva il medico di torno...
Le innovazioni sul settore dell'elettrodomestico ci sono, ecocme ci sono basta vedere cosa fa Samsung. Ma forse bisognerebbe spiegare a Spacca che un colossso come Samsung fa tutto, no ndipende da fornitori se non da quelli di materie prime. Ripeto, vendiamo a Lg, proponiamo loro un centro logistico con strade ( e li si deve finire la quadrilatero ) per poter portare a fabriano il loro service fatto di PC, Telefoni, COndizionatori e chi piu ne ha piu ne metta.
EliminaCondivido con lei sul fatto che è necessario ampliare i campi di ricerca e non solo sull'elettrodomestico che per Fabriano significa però, lavatrice, frigo e lavastoviglie.
EliminaMaurizio C.
P.S.: "Condivido con lei, intendo con Mariangela e con il commento dell'Anonimo del 18 luglio 2013 ore 14:45.
EliminaMaurizio C.
"Piattaforma fisica di ricerca e innovazione per l'elettrodomestico per risolvere l'irreparabile crisi del settore": sicuramente non potrà risolvere il problema dei circa 6/7000 disoccupati del comprensorio fabrianese tra l'altro, la stragrande maggioranza, sono operai. La ricerca scientifica richiede formazione tecnico scientifica, ingegneri industriali, meccanici e elettronici e per studiare cosa si potrebbe fare con un lavatrice, non è che ci vogliano migliaia di risorse umane con queste caratteristiche. Diversa sarebbe "una piattaforma di ricerca per il settore aerospaziale o ambientale, per il settore delle nanoparticelle per la biomedicina, l'ottica e l'elettronica", come giustamente scrive Mariangela e, aggiungo, per l'ecosostenibilità, il risparmio energetico, le case bioedilizia, le costruzioni ecologiche, green, sostenibile, alternativo, pulito. Una piattaforma per la ricerca e innovazione su questi settori, occuperebbero molte più risorse umane che per studiare cosa si potrebbe fare ancora con una lavatrice oltre che accenderla col telefonino mentre sono a far spesa.
RispondiEliminaMaurizio C.
Ste cose che scrivi esistono già in Germania, Svezia e generalemnte nel Nord Europa. Arriviamo tardi.
EliminaPoi vuoi parlare di green a Favriano? Cosa è stato fatto di e per la green economy a Favrià?
spacca avrebbe bisogno di una piattaforma per l'innovazione delle supercazzole...
RispondiEliminaSpacca l'unica piattaforma che capisce e far credere che il Signore è morto dal freddo e chiedere i voti, già si stà attivando per le prossime elezioni europee chissà stì favrianesi se ce cascano ancora.
RispondiEliminaCondivido in pieno
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