Di seguito riporto tre interventi. Il primo è tratto dal mio post sulla Tecnowind pubblicato sabato
mattina. Un intervento che ha suscitato la reazione sprezzante e infastidita del Sindaco che, senza citarmi ma con riferimenti inequivocabili, ha derubricato le mie
posizioni - in verità assai puntuali - senza entrare nel merito, ma dandomi del capisciotto, epiteto
che a Fabriano viene utilizzato per delegittimare e ridimensionare chi pensa di
capire molto e non capisce nulla. Il problema è che si parlava di una questione
occupazionale drammatica, come è quella di Tecnowind, e dare del capisciotto
a chi esprime legittime opinioni e sviluppa deduzioni tecniche e di buonsenso è non solo sbagliato ma anche po' sciocco. Specie se a farlo è il primo cittadino. E tanto più quando a distanza di 48 ore quello stesso Sindaco, che mi ha dato del
capisciotto, è costretto, quasi per intero, a riprendere le tesi del mio intervento, tanto duramente contestato. Un contrordine messo nero su bianco dal
Corriere Adriatico. Di seguito quindi troverete uno stralcio del mio post,
l’accusa ad personam del Sindaco e il giro di valzer di oggi. Insomma, sono felice ed onorato di essere un capisciotto.
Che in questo caso non è chi non capisce niente ma soltanto uno che prova a
dire quelle verità che gli omertosi detestano.
Purtroppo la situazione di
Tecnowind era assai più drammatica di quel che lasciavano intendere i
barbatrucchi e le corone d'alloro e, proprio in queste ore, si scopre che
l'azienda non ha ancora presentato al Tribunale la documentazione
necessaria per l'accesso al concordato preventivo e per attivare lo sblocco
della liquidità. I trionfatori di due settimane fa stamattina dichiarano di
essere stupiti e di non riuscire a comprendere le ragioni di questo ritardo. In
verità il problema del ritardo si comprende benissimo perché a mancare non è la
fotocopia di un atto o una marca da bollo ma il Piano industriale, ossia
il documento di indirizzo strategico sulla cui base procedere al
concordato preventivo e all'eventuale sblocco della liquidità. Perchè i
debiti verso i fornitori non si possono congelare per sport, così come è
improbabile che le banche sblocchino la liquidità soltanto perchè ammaliate
dalla barba di Sagramola. Ma perché non c'è un piano Industriale? (…)E la
valutazione del Piano Industriale non è un corollario o un'attività di
complemento ma un'azione propedeutica all'accettazione stessa del
concordato preventivo da parte del Tribunale. Questo significa che la
situazione ritorna esattamente al punto in cui era due settimane fa: per
produrre servono materie prime, per comperare le materie prime occorre
liquidità, anche se derivante da crediti smobilizzati. Ragion
per cui se vuoi produrre devi pagare le materie prime in contanti perché
nessuno "regala credito" ad aziende in gravi difficoltà, e quindi sei
hai soldi le compri altrimenti nisba e ti accontenti di una produzione a
singhiozzo. Ma se produci a singhiozzo perdi mercato, perché i clienti
hanno bisogno di continuità negli approvvigionamenti e non di forniture una tantum.
(Gian Pietro Simonetti sabato 29 giugno 2013 ore 11 su Bicarbonati)
VICENDA TECNOWIND
Tanti sanno tutto, in alcune
letture di blog o commenti mi sembra di capire che i "capisciotti"
sono in aumento strepitoso, a chiacchiere sono fortissimi. Noi non siamo ancora
riusciti a far dire la verità a tutti gli interessati per questo abbiamo
chiesto in accordo con il sindacato il tavolo regionale: tutti presenti dove
nessuno si possa nascondere ributtando la responsabilità su qualcun altro. Per
quanto mi riguarda non ho mai strombazzato vittorie, non è il mio stile, mi era
stato richiesto di fare un incontro con le banche per una soluzione sul
finanziamento del circolante e l'ho ottenuto. Ma ai lavoratori uscendo ho detto
che era solo un primo passo, non avevo dato false aspettative, non credo in una
politica taumaturgica, non ho illuso nessuno. Da settembre cerco di dare una
mano a Tecnowind nei rapporti con il sistema bancario e so quanto gli stessi
fossero critici. Ora non spetta certo a me o per meglio dire alla politica
presentare un piano al giudice che consenta la continuità e quindi la prededuzione
delle erogazioni bancarie che sono quelle assicurate con l'accordo in Comune.
Discorso complicato che i "capiscotti" hanno già risolto, io ancora
no. Ma non smetto certo di cercare una soluzione, perché come ho detto al
giudice mi stanno a cuore le persone. (Giancarlo Sagramola Facebook. Sabato 29 giugno 2013 ore 21.39)
Ci siamo impegnati con grande
determinazione fin dalle prime avvisaglie di e sembrava che, una volta trovato
l'accordo con gli istituti bancari, sarebbe stata emessa liquidità operativa a
sufficienza. Invece, sono poi emerse altre questioni di carattere
giuridico-amministrativo che la proprietà non aveva fatto conoscere in
precedenza, per cui adesso è necessario che Tecnowind presenti un piano
industriale e una certificazione che attesti che il lavoro dell'azienda
garantisce i creditori. Insieme ai sindacati abbiamo ripetutamente sollecitato
la proprietà, ma stiamo ancora aspettando. Servono soluzioni vere, perché
Tecnowind ha molti ordinativi, ma sta lavorando a scartamento ridotto". "Sono
molto perché, in mancanza di chiarezza, tutto diventa più difficile. Non avevo
illuso nessuno, beninteso, poiché ho sempre detto che l'accordo trovato poco
più di due settimane fa con le banche costituiva solo un primo passo, sebbene
importante, di un percorso che poi però si è fatto improvvisamente in salita,
non certo per colpa nostra. Ora, tocca all'azienda fornire gli opportuni
chiarimenti sul perché di questo stallo, dopo che avevamo anche sensibilizzato
il Tribunale sulla possibilità del concordato". (Giancarlo Sagramola,
Corriere Adriatico 1 luglio 2013)
Buona vita KapiSciotto valuta un pò questo; http://www.arcelikas.com/page/273/Board_Directors questi sono i nuovi padroni di Indesit sembra e dico sembra che ci sia un preaccordo che miri alla totale dismissione della Indesit Italia per concludere la vendita quindi se vero tanti bei soldoni e culo caldo per A.M. e M.P.M. e anche A.M. e molti altri del CDA quindi a meno di un intervento del governo la situazione sarà di desertificazione della valle delle lacrime o dell'isola felice, e Tecnowind il compratore sembra si sia ritirato visto che i cappari di Melano lavoravano tanto per la Indesit, quindi diciamolo (alla Ignazio La Russa) vige la legge del menga chi ce lo ha in culo se lo tenga, non solo adesso inizieranno tutte le rotture di coglioni sulla commemorazione morale di Aristide che tutto era fuorché un benefattore, alcuni operaio dicevano è ora di iniziare a menare le mani, ma a chi menare? I macchinari questa volta non hanno nemmeno bisogno di portarseli via vogliono solo i marchio Indesit, domotica a Melano ok! ma ancora produzione di tutto il bianco quindi con un proprio prodotto, il mercato c'è per tutti. Forse un pò di luddismo sarebbe stato giusto e sano se fosse stata una vera delocalizzazione, ma qui stiamo parlando di vendita fittizia o palese ma sempre di vendita si tratta, sempre se il tempo mi darà ragione, nel caso fosse così l'unica via è tenersi i macchinari e continuare una produzione interna cooperativizzando? come forma risarcitoria sociale? la forma giuridica sarà da trovarla l'appoggio politico pure, forse c'è forse forse forse certo bisogna fare in fretta e A.M. M.P.M. A.M. e tutto il CDA devono parlare orsettomilan è un mero esecutore, a i 24 manager Indesit è vero che si sono beccati come buona uscita 200.000-300.000euro?
RispondiEliminaChissà quali sono i capisciotti che fanno più danni. Se quelli con incarichi istituzionali o chi si limita a discutere.
RispondiEliminama i danni non li fa nessuno oramai quel che è fatto è fatto per i milardi si passa sopra a tutto e a tutti ci sono solo persone che fanno i loro interessi e cercano il massimo profitto contro questo nulla si pote! Credevate che ci fosse solidarietà che qualcuno fosse ispirato da sentimenti sociali e di altruismo che il kapitano d'azienda fosse l'ultimo ad abbandonare la nave? la fiaccolata a che serve ? che scopo ha la fiaccolata? a dire che siamo una comunità e allora bene a dire che i valori di fratellanza e umanità sono andati? e allora bene, se non si riparte da ciò che non è profitto non andremo da nessuna parte, se è vero che la storia siamo noi è tempo di dimostrarlo!
EliminaIo credo che tu abbia ragione ma la maggior parte di noi fabrianesi pagherà i danni senza avere i miliardi. Io parteciperò alla fiaccolata perchè questa è la mia città e qui ci vivo coi miei figli. E vorrei difenderla. La fiaccolata non serve a niente è vero ma serve anche di meno restare a vedere la televisione a casa stasera
EliminaLa fiaccolata l'avevo lanciata io, ma l'intenzione era quella di andare a spegnere poi le torce sulla macchia di Collegiglioni.
EliminaDicevo, appunto, che le fiaccolate sono belle, sceniche, attirano l'attenzione del popoletto (che se non direttamente coinvolto nella vicenda non è in grado di arrivarci da solo che la Fine è vicina), è democristiana (che fa sempre gioco), ma sotto deve nascondere la lama affilata della tribù degli Incaz.
Altrimenti la vedo un'inutile resa di una popolazione capace solo di affidarsi alla Santa Speranza.
Ebbasta piagne!
Guerra per Dio!
Reale cinismo ma il fatto è che oramai una certa politica è molto distante dalla realtà e loro non gli imprenditori ma i politici teoricamente rappresenterebbero i cittadini.
RispondiElimina" MI ERA STATO RICHIESTO di fare un incontro con le banche per una soluzione sul finanziamento del circolante"... sono senza parole!
RispondiEliminaQuesto è un Sindaco da tempi di pace, quando per la strada c'è la guerra.
Sempre co sto poro sindaco ve la piate ma me dite che ce pò fa lui? più de tenè la coesione sociale e evità che la fiaccolata si trasformi in incendio che deve fa? certo qualcosa in più sul turismo insieme a riccetto la potrebbe fa e sarebbe pure ora.....per il resto il destino de favvriano o fabbriano s'è concluso è sonata la sirena tutti fori, rompete le righe e no de coca, sciapacchiotti i festini s'ò finiti!
EliminaTanto di cappello non avrei saputo dire meglio la cruda realta
EliminaCerto che in tempi come questi, avere un Sindaco che fa le cose(importanti) sotto richiesta e non d'iniziativa propria è una grande consolazione.
EliminaAO ma è un Sindaco mica il capo de stato! Se avete un minimo de realismo, vi rendete che conto, che quello che po fà il "poro" Giancarlo rasenta lo zero è
Elimina
RispondiEliminaVorrei capire una cosa: se Tecnowind avesse avuto interesse a continuare a lavorare, non avrebbe preparato da tempo questo Piano Industriale?
Un'altra cosa: ci vorrebbe un sindaco e una giunta da barricate, da blocco dei treni, da sciopero della fame. Mi ricordo Giancarlo ai tempi del terremoto, in cui era libero dagli schemi della politica e riusciva a stare in mezzo alla gente risolvendo i problemi, rintracciabile giorno e notte, con "gli occhi della tigre". Quando è stato eletto credevo sapesse a cosa stava andando incontro. Forse Giancà non te lo immaginavi, o forse ti sei attorniato di troppa gente col culo al caldo, capisciotti da consiglio comunale, pensionati benpensanti, gente che vede la politica come qualcosa che li faccia campare se l'agriturismo di famiglia c'ha i debiti. Chi ti copriva le spalle poi si è voltato dall'altra parte. I tuoi amici al massimo pensano "pòro Giancarlo". Adesso dobbiamo essere capaci di gesti eclatanti, non puoi vivacchiare e rimandare alla Letta.
Ah, un'ultima cosa: sono convinto che sia impossibile che quello che farai porti qualche risultato utile, perchè sei solo un sindaco, e le sorti di questa città sono segnate da anni,quando governavano i tuoi amici insieme ai tuoi amici imprenditori, e ormai è troppo tardi per fare qualsiasi cosa. Proprio per questo, fatti valere senza pensare a ricompense che comunque non avrai.
Incontro un mio amico dirigente di una multinazionale del posto: ***** ma che sta succede alla TW?
EliminaGuarda so spacciati!
e Io come so spacciati ho letto sul giornale che so pieni de commesse?
E che significa che so pieni de commesse? è quantel cavolo che sei pieno de commesse se poi produci sotto costo!
Cazzo è vero, quindi loro producono tanto ma non fanno un cavolo di guadagno!
Certo senno ci riuscivano a pagà le banche che dici?
Annamo bene un altra azienda che chioppa!
Bella quella dell'agriturismo di famiglia, ahahahahahah GRANDE!!!!!!!
EliminaHo gettato
E ricordo che a quel tempo il Sindaco era un' altro Giancarlo.
EliminaIl 29.6.2013 sull'articolo di Gian Pietro dal titolo: "Tecnowind: patacche e pepite", ho scritto: "E' proprio perchè non c'è la "carta che canta", ovvero quella che vorrebbe il giudice fallimentare e le banche per liberare risorse, iniettare ulteriori liquidità per il risanamento e rilancio, che ci porta a dire che il malato è grave. La vera "carta che canta" sarebbero i SOLDI ovvero una ricapitalizzazione da parte della proprietà che non CI METTERA' NEMMENO 1 EURO. C'è solo da sperare in un'acquisizione da parte di brokerage business.
RispondiEliminaMaurizio C."
Questo è quanto ho scritto il 29/06/2013.
COSA LEGGO OGGI SUI GIORNALI?
"La riunione di ieri sera ha ulteriormente avvicinato le parti tra il fondo bancario Synergo e pronto a cedere il proprio pacchetto azionario ALLA CIFRA SIMBOLICA DI 1 EURO e la proprietà entrante, ovvero un pool di imprenditori capitanati da Roberto Cardinali della Consul Marche".
Quindi avevo ragione quando scrivevo che la TW vale 1 euro e, solo un'acquisizione da parte di brokerage business (Ricapitalizzazione e piano industriale di rilancio), avrebbe potuto tentare il salvataggio.
Maurizio C.