28 maggio 2013

I 5 Sberle tra il sonno di Rosaspina e lo specchio di Narciso


Ci sono diversi studi scientifici che, con dovizia di particolari e ricchezza di aneddoti, raccontano cosa accade alle persone quando sbancano alla lotteria: colletti bianchi che si illudono di avere dentro, da sempre, il sacro fuoco d'impresa e vanno incontro alla bancarotta; antichi cumulatori di contanti che si lanciano in spericolate speculazioni finanziarie e immobiliari; morigerati padri di famiglia che si scoprono frequentatori di postriboli e consumatori compulsivi di champagne e caviale; indomite scassamaroni che rinascono a nuova vita brandendo gigolò, balli di gruppo e corsi di cucina molecolare. Ma quale che sia la direzione scelta, due sembrano essere le cifre che accomunano tutti i vincitori per caso: il senso d'onnipotenza e il rapido tracollo. La politica, in quanto gioco di ruolo fondato sull'esercizio del potere, contempla anche essa sia la la presunzione cieca - generata dall'effervescenza del successo - che il Big Bang che chiude l'età dell'innocenza e dei prati fioriti. Gestire il successo - senza sbarellamenti ma con moderazione e lungimiranza - è, infatti, assai più difficile che raggiungerlo perchè un decollo verticale consuma in pochi istanti la modestia e il senso del limite, mette in circolo tossine e veleni intellettuali, alimenta l'intolleranza, stimola il razzismo culturale nei confronti degli altri - ritenuti sempre immorali e guasti -  e suscita un atteggiamento che spinge ad autonominarsi guardiani del faro etico e civico. Da che mondo è mondo, e forse non è un caso, si migliora e si progredisce solo attraverso la gradualità, metabolizzando i cambiamenti e trascurando tutto ciò che spinge verso semplificazioni traumatiche e riduzioni di complessità demenziali e paracule. Da questo punto di vista la sconfitta del Movimento 5 Stelle, sostanzalmente dimezzato ovunque e per questo ribattezzato 5 Sberle, rimanda alla disfatta del vincitore di lotterie, che si trova prima ricchissimo e poi con le pezze al culo ma sempre nel giro di una sola notte. Li aspettavamo al varco, dopo settimane trascorse a barcamenarsi con le diarie e con la costante umiliazione della rappresentanza parlamentare, rivendicata come tratto identitario e alla fine forca caudina anche per molti parlamentari pentastellati. I grillini in tre mesi hanno dilapidato due terzi dei voti, con la stessa travolgente e superficiale velocità con cui li avevano incamerati alle politiche di febbraio. Non hanno meditato sulla durata breve della luna di miele e su quanto quel modo di fare, insieme eetremista ed ingessato, stesse sfaldando la base elettorale del Movimento. La vertigine del successo ha spinto i grillini a ritenere strutturale un voto che era volatile e transitorio, a guardarsi insistentemente l'ombelico in una sorta di onanismo compulsivo e seriale, a compiacersi a voce alta dei propri penultimatum a una politica che trovava intelligente e sicuro riparo nelle larghe intese, a recitare, come un mantra mondato d'ogni vizio d'intelligenza, la farsa ossessiva dell'apriscatole, a fare di ogni cittadino militante il terminale ansiogeno di un'appartenenza primorepubblicana negata violentemente a tutti gli altri, un replicante di tweet e di link senza fantasia e senza appeal, un rivoluzionario a 140 caratteri più che a 24 carati. Fino a trasformare i grillini in petulanti e pagani adoratori della propria immagine riflessa, Narcisi pronti ad annegare un intero sistema politico nelle loro visioni dualiste e manichee, senza accorgersi che si stavano consegnando mani e piedi a quel partitismo di cui volevano essere becchini legittimi e osannati. Paradossalmente il tracollo del 5 Stelle consegna al Movimento anche una grande opportunità, perchè si tratta di una sconfitta culturale prima che politica: quella di uscire dal sonno di Rosaspina, cominciando a fare politica senza più raccontare che per giocare a calcio è necessario utilizzare le porte del rugby, le regole del basket e le palle del tennis. C'è una componente riformista  e dialogante del Movimento 5 Stelle - quella che a Fabriano, per intenderci, fa capo a Joselito Arcioni  - che ha un'occasione storica per dare al grillismo un'impronta diversa e integrata nella dialettica di sistema, per liberare il Movimento dalla pretesa demenziale e impura di taluni di considerare tutti gli altri sempre un gradino al di sotto di un pensiero supponente e primordiale. E adesso cari grillini, arrendetevi: siete state disarmati. Perchè non avete dimezzato soltanto i voti ma anche la pretesa di ritenervi i migliori e la convinzione di essere gli unici a capire e servire degnamente il popolo. E allora scendere dal pero può solo farvi bene perchè politicamente si matura sempre con le sconfitte e non certo con gli exploit.
    

29 commenti:

  1. Un italiano su due non è andato a votare: questa è la crisi, sempre più profonda, della partitocrazia, e non il "crollo" del M5S. Da questa frase parto per fare un ragionamento. Se la base, le brave persone che fanno parte del movimento, inizieranno un processo di "partitismo" trasformando il movimento in un partito vero con la base che prende decisioni, che elegge il suo rappresentante e magari fa un "contratto" con il comunicatore Grillo, allora avremo un partito "progressita" pieno di buona volontà capace di avvicinare chi non vota e chi non crede alla politica. Ma quanto ha senso buttarsi all'interno del 5s quando il PD è cmq allo sfascio e cerca "forze" nuove ?

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    1. il PD cerca forze nuove, sperando di non trovarle.
      ___________________
      G.R.

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  2. Io godo per l'exploit in Ancona dell'ex onorevole, alla seconda grossa trombata in 3 mesi.

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  3. Roma non è stata costruita in un giorno!!!!! e. Come dicono nella perfida Albione bisogna aspettare "Till tha fat lady sings!!!"
    La Spada dell'Islam

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    1. Non vedo all'orizzonte né la repubblica ciceroniana né l'impero di Traiano caro Giuseppe!

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  4. Ok, secondo me Grillo, Morfeo Crimi e Acida Lombardi se lo meritano, tuttavia speriamo che quell'opera di revisione profonda delle spese, della moralità, sobrietà, rapporto diretto con gli elettori, etc... etc... in sintesi la decisa riforma della politica italiana che, innegabilmente, il Movimento 5 Stelle ha proposto con forza non subisca un "annacquamento" intollerabile dopo la mancata riconferma dell'ottimo risultato delle politiche che il M5S aveva ottenuto.

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  5. Giusto per divertimento leggi quanto scritto nell ' ultimo numero de L'Azione

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  6. Giusto per divertimento leggi quanto scritto nell ' ultimo numero de L'Azione

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    1. L'Azione? e che, ricorrono i morti?

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    2. Nell'ultimo numero de L'Azione i partiti della coalizione Sagramola, che si sono prodigati in una sconclusionata elucubrazione contro il Movimento 5 Stelle sulle riprese video del Consiglio Comunale, hanno perso un'occasione per star zitti (come di solito sono soliti fare di fronte ai problemi veri di Fabriano). Non è che abbiano fatto una bella figura con quella lettera e premetto che non sono un attivista del M5S.

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  7. La differenza tra le politiche e le amministrative è evidente ... con il porcellum non votavi il candidato, alle elezioni locali invece voti (anche) "il candidato" e non solo il partito. Quindi tutta questa "sconfitta" del M5S rispetto alle politiche deve essere studiata caso per caso e presa con le molle. Questo non significa che i parlamentari del M5S stiano dando bella prova della loro attività! Anzi! Io resto del parere che il M5S non doveva "accettare" questo sistema elettorale porcata, prestandosi di fatto al gioco del poltronismo vecchia maniera. E in tanti discorsi i parlamentari del M5S stanno dimostrando di pensare "in politichese" con le categorie della "vecchia politica". Piuttosto il movimento doveva continuare a consolidarsi a livello locale, valorizzando la partecipazione "reale" degli attivisti, incrementandola, creando una vera e solida rappresentanza di cittadini attivi e impegnati nella politica, per cambiare davvero l'Italia. Invece ha voluto fare un salto del vuoto, con le conseguenze evidenti agli occhi di tutti.

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    1. prima ho letto la bacheca di Facebook di un autorevole grillino fabrianese. C'era scritto: "siamo al ballottaggio ad Assemini e Pomezia". Roba da telegiornale sovietico che non faceva vedere il Muro che cadeva a Berlino e vantava l'incremento delle mungiture nei kolcoz del Kazakistan

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    2. Roba grossa !!! quante liste c'erano ad Assemini? 2?

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    3. 28 mila abitanti, 15 liste, 11 candidati sindaco. Il M5S è stata la lista più votata con quasi il 19% dei voti.

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    4. A Pomezia il M5S ha conquistato il ballottaggio con il candidato del centrosinistra per un soffio, 145 voti, comunque è un segnale importante in quel comune di 57 mila abitanti, fortemente industrializzato (in grave crisi) e con gravi problemi di infiltrazioni da parte della criminalità organizzata.

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  8. Il voto alle politiche del M5S è stato palesemente un voto di pancia ed un voto a Grillo. La maggior parte di chi ha votato alle politiche nemmeno conosceva i propri candidati. Alle amministrative è stato diverso, perchè , mia opinione, molti hanno visto di che pasta sono fatti gli eletti del M5S.
    finora non si sono distinti dagli altri, fare muro contro muro non porta a niente (IDV docet, PRC docet).
    Dicono sempre che lavorano, ma se i messaggi non passano la colpa di chi è? Hanno sempre detto che la rete è il loro megafono ed hanno aborrito la stampa e la tv, poi che si lamentano a fare se i media li snobbano (per quanto mi riguarda fanno anche bene, visto quello che dicono..)?
    Dicevano che mettevano in streaming tutto, ma quando si è alzato il polverone sui rimborsi delle diarie mi sembra che in nstreaming non sia andato nulla...
    La coerenza è la priam cosa che paga in Italia, checchè se ne dica.

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    1. no, la coerenza in italia non paga affatto...il problema del m5s è che le ha sparate veramente troppo grosse!
      su arcioni concordo con gps, a livello locale credo sia uno dei migliori politici in circolazione, non solo all'interno del m5s...

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    2. se la coerenza è la prima cosa che paga. in Italia, fin'ora in base a cosa è stata data la fiducia ai partiti?

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    3. Se i grillini avessero mostrato un minimo di coerenza dopo le sparate in campagna elettorale, a queste amministrative avrebbero fatto un botto e si sarebbero preso almeno un paio di comuni grossi.
      Invece si sono intruppati sulle piccole cose, mostrandosi da subito spaccati e dando l'idea di poca affidabilità.
      Avevano promesso che avrebbero aperto il Parlamento coe una scatoletta di tonno, invece per adesso nulla.

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    4. su questo sono daccordo...ma dalla frase di prima, sembra quasi che gli elettori italiani abbiano sempre cercato la coerenza dalla classe politica...e mi pare un'altro discorso, decisamente fuori dal mondo

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    5. aprire il parlamento come una scatoletta di tonno non è come mettere una webcam in consiglio comunale...più che di incoerenza parlerei di inesperienza che ti fa fare il passo più lungo della gamba.
      in ogni caso sono stati fatti molti errori dai 5*****, il risultato parla chiaro e su questo penso siamo tutti d'accordo...

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    6. esiste anche il detto "chi fa sbaglia..."

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    7. evidentemente mi è sfuggito qualcosa...cosa avrebbe fatto finora il m5s?

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  9. Brutta cosa l'invidia e molto magra consolazione quella di sparlare. Il M5S è in Parlamento, nei Comuni, in Regione, l'autore di questo blog solo su un blog, se non sparla non si fa domande e non da risposte non esiste.

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  10. Ho molti difetti personali e politici. Ma credo che anche gli avversari politici più radicali mi riconoscano una totale assenza di invidia. E visto che ti presenti addirittura senza una identità e come anonimo un fatto è certo: esiste anche meno di me. Benvenuto tra noi!!

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    1. Bravo Giampè !!! Invidia de che poi? C'è poi da notare che i grillini finchè non erano in Parlamento, nei comuni, in regione, commentavano (giustamente) le % dei votanti, facendo la tara, ossia basandosi sulla percentuale dei votanti.
      Adesso mi sembra che considerino i tali % al lordo, come facevano tutti i partiti che loro considerano (consideravano?) vecchi.
      Rifacciano i conti con i vecchi metodi, si accorgeranno della sberla presa forse in maniera più chiara.

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    2. al di là delle accuse che mi lasciano indifferente c'è una cosa che non capisco: ma un berlusconiano che contesta il Pd lo fa per invidia? Un democratico che detesta la destra è invidioso della destra? A nessuno verrebbe in mente di affermarlo. E allora per quale ragione un cittadino senza tessere che critica il 5 Sberle dovrebbe essere invidioso? Boh...sti ragazzi hanno davvero troppi grilli per la testa

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    3. Hanno il bisogno di trovare un nemico sempre e comunque per giustificare il loro operato. Hanno fatto la loro campagna basandosi sul contro (in alcuni casi a ragione) qualcuno o qualcosa. I loro errori sono causati sempre da qualcun altro.
      Stucchevole e comunque tragicomica la questione della Gabbanelli.

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    4. e dopo la gabbanelli pure rodotà...grillo sta perdendo definitivamente la brocca!
      amici 5stellati trovate il modo (non so come) di smarcarvi da lui, rischia di diventare una questione di vita o di morte (politica eh!)...

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